Mostra di Piùciao.....come sempre ribadisco nei miei post (ormai gli altri lo sanno ma tu sei nuovo) non sono un medico ma un "veterano" in quanto credo che nella mia vita abbia sofferto di depressione e comorbidità.
La depressione, come l'ansia può essere vissuta come episodio singolo nella vita, come recidivante, due tre volte, ricorrente, cioè ricadute multiple appena si sospende il farmaco.
Ad ogni tipologia di ricadute bisogna attuare diversi meccanismi di cura, in particolare:
- se l'episodio si presenta singolo, si cura attraverso una terapia psicologica/farmacologica (a seconda la gravità) e finisce là;
- stessa cosa se si presenta due tre volte nell'arco della vita, si curano gli episodi e finisce là;
- cosa diversa sono le recidive multiple che rappresentano quasi il 50% degli stati di depressione maggiore. In questo caso, ma ripeto il tutto vagliato dallo specialista, la cura a titolo preventivo dovrà essere protratta per molti anni ed in casi eccezionali per tutta la vita, a dosi minime del farmaco, come per l'ipertensione, il diabete etc.
Nel tuo caso, mi sempre di capire che l'episodio si inquadra nello star bene per parecchi anni, per poi "con cadenza decennale" ritornare a soffrire. Un'idea che mi sono fatto, proprio perchè la mia è ricorrente, è che l'ansia o la depressione, quando si presentano, non vanno mi vita dal nostro corpo. E' come il virus dell'herpes, delle vescicole in bocca, si sta bene per anni per poi riapparire. Il punto cruciale per la "ricaduta" oltre a fattori contingenti che si presentano nell'arco della vita, come perdita di affetti, particolari malattie, problemi di lavoro etc. è la gestione dello stress. Ormai viviamo in una società dove lo stress ci accompagna dalla nascita fino alla morte. Certamente non tutti lo viviamo allo stesso modo, ma io parlo di "noi eletti" (bella elezione vero?) che in qualche modo lo dobbiamo gestire. Questo, secondo me e da come hai scritto tu, rappresenta la ricaduta decennale. Quando uno si "stabilizza" tende a strafare per un lungo periodo.......sto bene quindi ora faccio di tutto......ecco dove si sbaglia, il nostro malessere questo aspetta per rifiorire più forte di prima. Quindi ricapitoliamo, stress, stile di vita e lavoro, portati all'estremo nei soggetti predisposti non sono altro che detonatori a tempo.
Riguardo la cura, l'anafranil classificato come antidepressivo triciclico di vecchia generazione (che anche io ho utilizzato) è un ottimo farmaco, con qualche effetto collaterale in più se somministrato per lunghi periodi (intervallo QT), ripeto per lungi periodi. Ora si utilizzano i "nuovi farmaci" con effetti collaterali minori, ma per questioni di "money delle case farmaceutiche", sono pochi i medici che utilizzano i "vecchi triciclici". Dall''esperienza derivante dalla lettura (aìme) su testi sulla psicofarmacologia e pubblicazione di ricerche scientifiche sembrerebbe che alcuni nuovi farmaci abbiano meno effetto sui sintomi dell'ansia e depressione che i vecchi triciclici.
Tutto questo sta nella valutazione e competenza dello specialista, nonchè la conoscenza sulla metabolizzazione e distribuzione plasmatica del farmaco nel corpo (non mi dilungo perchè è una questione lunga).
Intanto non devi vedere l'assunzione del farmaco come una panacea......lo prendo e mi passa tutto......non è così. Il farmaco deve essere una stampella per rialzarsi ed attuare quelle strategie comportamentali, attraverso una psicoterapia mirata, a far sì che l'episodio, qualora si presenti, sia gestibile nel miglior modo, insomma se conosci bene il tuo nemico sai come affrontarlo.
L'aumento o la diminuzione del farmaco deve avvenire esclusivamente dietro consulto medico, mai far di testa propria, questo è un consiglio che personalmente rivolgo a tutti.
Quindi fai la visita psichiatrica e vedi cosa ti consiglia lo specialista.
Spero di esserti stato di aiuto ma comunque sia sono sempre a disposizione, quindi in bocca al lupo.....
Ciao rep!!! Sei stato di molto aiuto, per capire le dinamiche di questo tipo di disturbi... Il dubbio pasologia farmaco è dovuto anche al fatto che nel lontano 2009 la dose assunta di anafranil è stata di 225 mg, ma lo psichiatra non è più lo stesso, purtroppo l altro non c è più, e questo psichiatra mi sembra molto più cauta nell utilizzo dei farmaci, è un bene o un male?? Ovviamente io vorrei star bene alla svelta un