Ciao a tutti !!!
Scrivo per la prima volta su questo forum , la mia esperienza con l'ansia e il panico risale a quando avevo20 anni , quindi vent anni fa!!
Il mio problema si ripresenta a quanto pare con cadenza decennale, infatti le tappe sono state 20 anni,30 e ora 40......
A 20 anni risolto con paroxetina, per poi fare 10 anni a dose minima, a 30 ricaduta, paroxetina a quanto pare non piu efficace, passato dopo diverse tribulazioni ad anafranil con dose terapeutica di 225mg
Sinceramente mi risulta difficile anche inquadrare il mio problema , e nessuno dei dottori che mi ha seguito psichiatra e psicologo mi ha dato una diagnosi precisa
Lavoro ,e ho sempre lavorato anche nei momenti di forte ansia, sono riuscito sino ad ora a fare una vita tutto sommato soddisfacente, il lavoro mi ha dato molte soddisfazioni e a tuttora sta andando decisamente bene!!
E' un lavoro molto impegnativo e di responsabiilita', lavoro sul mio!! quest anno in particolare e' aumentato parecchio e quindi e' aumentato sicuramente molto anche il livello di stress
, nei periodi in cui sono stato relativamente bene , l'ansia e' stata sempre mia compagna, e ultimamente devo dire mi ha mandato parecchi segnali che stavo tirando troppo la corda , ma io ho tirato , tirato e forse si e' spezzata
ad aprile ho trovato una ragazza e abbiamo iniziato una relazione, lei e' piu' giovane ha 30 anni...
Li ho cominciato a scricchioare, sentivo cioe' che l'ansia stava salendo , volevo essere alla altezza di questa ragazza e non far vedere le mie debolezze e questo si sa porta via molte energie!!
Queste estate pero'l'ansia ha cominciato a farla da padrona, tanto da decidere di parlare dei miei problemi alla ragazza in questione , raccontandogli di aver avuto anche in passato problemi di questo tipo, alla fine mi sono aperto di piu' mostrando anche le mie fragilita'.....
Sono subito corso ai ripari, consultando uno psicoterapeuta che pratica EMDR, e un psichiatra visto che stavo prendendo una dose di manetenimento di anafranil di mezza compressa da 75 che mi ha detto la dottoressa a quel dosaggi non faceva niente....sta di fatto che a ottobre mi aumenta la dose a 150 mg , io nel frattempo sentivo che non stavo bene e che si trattava di una ricaduta, ansia , difficolta' nel fare le cose , comunque sempre portate avanti, mangiare con difficolta', calo della libido , forse anche per il farmaco in questione....
ora dopo due mesi a dose di 150 posso dire che sicuramente c'e' stato un miglioramento dei sintomi ho fatto anche due settimane di fila stando abbastanza bene, ma ogni tanto ricado in settimane difficili, mi risale l'ansia, sul lavoro perdo un po' di lucidita' e tutte le cose mi sembran difficili e problematiche, li entro in un loop di pensieri e di paura per come sto , sul fatto che non so se ne usciro', su come comportarmi con la mia ragazza, se leggo di altra gente con queste problematiche mi impressiono e penso di averle tutte....
E' come avere una cappa di pensieri e preoccupazioni costanti sulla testa...l'umore quindi scende e divento piu' passivo e preoccupato, questo mi fa star molto male.
Scrivo qua un po' per sfogarmi un po per capire se qualcuno si rivede nelle mie problematiche , se ha risolto, se avete qualche consiglio, non so se si tratta piu' di ansia o di depressione, o tutti e due, ora il 23 mi rivedo con la psichiatra e forse mi aspetto che cambi la dose del farmaco, non so... forse faccio troppo affidamento sulla cura farmacologica , dovrei invece con lo psicoterapeuta andare piu' alla radice del problema, infatti lo psichiatra dice cho non vuole coprire troppo per permettermi di lavorare con lo psicotarepeuta!! Sta di fatto che quando sto bene quasi non ci penso al problema, quando sto male non so piu' cosa fare, e mi preoccupo sempre di piu e faccio fatica a sopportare questi sintomi, e quindi divento frenetico nel voler risolvere subito, perche' ho paura di non farcela...
Ringrazio tutti per eventuali suggerimenti o anche solo per una pacca sulla spalla
dopo 20 anni
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Ciao ayrton76.............anche se non sei nella sezione "presentazione"va nome dello staff nienteansia ti do il benvenuto nel forum.
Se non l'hai già fatto, ti ricordo di leggere il seguente thread:
Regole e restrizioni per i nuovi utenti.
Per qualsiasi cosa non esitare a contattarci.
repcar per lo staff -
Ciao e benvenuto
Qui troverai comprensione e empatia, fondamentali per chi soffre come noi. Per quanto riguarda i tuoi problemi posso dirti che le cause scatenanti sono diverse da soggetto a soggetto ma, il risultato, cioè i problemi sono spesso molto simili. L'ansia ha sempre un ragione d'esistere e scavalcarla con i farmaci aiuta a portare avanti la vita ma non risolve il nocciolo del problema. In sostanza, i farmaci aiutano a stare meglio ma non ti insegnano come stare al mondo. -
Ciao e benvenuto.
Più che altro mi chiedo perché 10 anni di paroxetina. Dovrebbe durare il meno possibile il trattamento, che io sappia. -
Ciao e grazie a tutti del benvenuto...
Scusate se ho sbagliato sezione, dovevo presentarmi:)
Per stella , la proxetina l'ho mantenuta al dosaggio minimo , come terapia di mantenimento, perche' tirandola via tornavano i sintomi,stessa cosa l'anafranil!!
Ora pero' mi ritrovo di nuovo a star male, vivo nella preoccupazione, ho quindi aumentato di nuovo il dosaggio , ci sono stati dei miglioramenti, pero' faccio delle settimane buone e poi di nuovo vado in difficolta'!!
E' da quest estate che vado alternato, spero di riuscire a venirne fuori come ho fatto in passato, i farmaci fanno la loro, ma forse devo lavorare di piu' su me stesso nella psicoterapia...
Sono in attesa di visita da psichiatra , non so se e' il caso di aumentare i dosaggi dell anfranil .... -
Quando sto bene , lavoro , faccio,sono positivo , insomma vivo la mia vita senza particolari problemi....
quando subentra quella sorta di apatia, poca lucidita' , allora mi prende l'ansia per tutto, lavoro, amore etc come se avessi paura di tutto e che non ci sia via d' uscita
allora comincio a rimuginare su come fare, e la soluzione piu veloce mi sembra quella di aumentare i farmaci per star meglio, possibile invece che come dice la psichiatra dobbiamo valutare sul lungo periodo lasciando anche la psicoterapia faccia il suo corso??
in questo periodo mi sembra quasi che per star bene devo prima star male...quando torno a galla capisco di potercela fare , poi ricado poi risalgo, non so piu' come comportarmi...
La paura e l'ansia in questi momenti la fa da padrona!!!!
aiuto!! -
Avrei anche una domanda da porre....
Può secondo voi uno stress prolungato, stile di vita e lavoro portare a queste ricadute decennali??? -
Certamente lo stress non aiuta quelli come noi. Anche io ricaduta dopo 10 anni esatti. 2009 2019
-
ciao.....come sempre ribadisco nei miei post (ormai gli altri lo sanno ma tu sei nuovo) non sono un medico ma un "veterano" in quanto credo che nella mia vita abbia sofferto di depressione e comorbidità.
La depressione, come l'ansia può essere vissuta come episodio singolo nella vita, come recidivante, due tre volte, ricorrente, cioè ricadute multiple appena si sospende il farmaco.
Ad ogni tipologia di ricadute bisogna attuare diversi meccanismi di cura, in particolare:
- se l'episodio si presenta singolo, si cura attraverso una terapia psicologica/farmacologica (a seconda la gravità) e finisce là;
- stessa cosa se si presenta due tre volte nell'arco della vita, si curano gli episodi e finisce là;
- cosa diversa sono le recidive multiple che rappresentano quasi il 50% degli stati di depressione maggiore. In questo caso, ma ripeto il tutto vagliato dallo specialista, la cura a titolo preventivo dovrà essere protratta per molti anni ed in casi eccezionali per tutta la vita, a dosi minime del farmaco, come per l'ipertensione, il diabete etc.
Nel tuo caso, mi sempre di capire che l'episodio si inquadra nello star bene per parecchi anni, per poi "con cadenza decennale" ritornare a soffrire. Un'idea che mi sono fatto, proprio perchè la mia è ricorrente, è che l'ansia o la depressione, quando si presentano, non vanno mi vita dal nostro corpo. E' come il virus dell'herpes, delle vescicole in bocca, si sta bene per anni per poi riapparire. Il punto cruciale per la "ricaduta" oltre a fattori contingenti che si presentano nell'arco della vita, come perdita di affetti, particolari malattie, problemi di lavoro etc. è la gestione dello stress. Ormai viviamo in una società dove lo stress ci accompagna dalla nascita fino alla morte. Certamente non tutti lo viviamo allo stesso modo, ma io parlo di "noi eletti" (bella elezione vero?) che in qualche modo lo dobbiamo gestire. Questo, secondo me e da come hai scritto tu, rappresenta la ricaduta decennale. Quando uno si "stabilizza" tende a strafare per un lungo periodo.......sto bene quindi ora faccio di tutto......ecco dove si sbaglia, il nostro malessere questo aspetta per rifiorire più forte di prima. Quindi ricapitoliamo, stress, stile di vita e lavoro, portati all'estremo nei soggetti predisposti non sono altro che detonatori a tempo.
Riguardo la cura, l'anafranil classificato come antidepressivo triciclico di vecchia generazione (che anche io ho utilizzato) è un ottimo farmaco, con qualche effetto collaterale in più se somministrato per lunghi periodi (intervallo QT), ripeto per lungi periodi. Ora si utilizzano i "nuovi farmaci" con effetti collaterali minori, ma per questioni di "money delle case farmaceutiche", sono pochi i medici che utilizzano i "vecchi triciclici". Dall''esperienza derivante dalla lettura (aìme) su testi sulla psicofarmacologia e pubblicazione di ricerche scientifiche sembrerebbe che alcuni nuovi farmaci abbiano meno effetto sui sintomi dell'ansia e depressione che i vecchi triciclici.
Tutto questo sta nella valutazione e competenza dello specialista, nonchè la conoscenza sulla metabolizzazione e distribuzione plasmatica del farmaco nel corpo (non mi dilungo perchè è una questione lunga).
Intanto non devi vedere l'assunzione del farmaco come una panacea......lo prendo e mi passa tutto......non è così. Il farmaco deve essere una stampella per rialzarsi ed attuare quelle strategie comportamentali, attraverso una psicoterapia mirata, a far sì che l'episodio, qualora si presenti, sia gestibile nel miglior modo, insomma se conosci bene il tuo nemico sai come affrontarlo.
L'aumento o la diminuzione del farmaco deve avvenire esclusivamente dietro consulto medico, mai far di testa propria, questo è un consiglio che personalmente rivolgo a tutti.
Quindi fai la visita psichiatrica e vedi cosa ti consiglia lo specialista.
Spero di esserti stato di aiuto ma comunque sia sono sempre a disposizione, quindi in bocca al lupo..... -
Certamente lo stress non aiuta quelli come noi. Anche io ricaduta dopo 10 anni esatti. 2009 2019
Ciao stella identico a me!!! Il problema è quanto durano queste ricadute, adesso ho preso una cp di xanax da 050 e va un po' meglio, ma di solito l ansiolitico cerco di non usarlo
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