Migranti e Immigrazione

  • Va benissimo. Solo, sii consapevole che la realizzazione di quanto da te auspicato causerà guerre e migliaia, se non centinaia di migliaia di morti, e che è del tutto assurdo condannare moralmente la Turchia perché tenta di evitare che la propria integrità territoriale venga messa in pericolo da soggetti dichiaratamente ostili come i curdi. Prova a pensare a cosa vorresti che facesse il governo italiano qualora gli altoatesini organizzassero attentati terroristici e l'Austria li appoggiasse. Agire sulla base della pretesa di superiorità morale è senza tenere d'occhio gli interessi di tutti gli attori in gioco è sempre pericoloso.
    Quanto all'ISIS, è stata sconfitta da russi, iraniani e Assad, oltre che dalle forze irachene supportate dai vari paesi della coalizione messa su dagli USA. I curdi hanno avuto un ruolo assolutamente minoritario.

    Guarda, hai una visione totalmente di parte di ciò che avviene nel MO ( e, sospetto, di tutto ciò che avviene in campo internazionale in questo momento ).
    Io non ho fedi né ideologie ( në, perdonami, evidenti militanze partitiche ) da seguire, guardo con occhi disincantati a ciò che succede nel mondo e sono consapevole che nessuno sia totalmente innocente e nessuno totalmente colpevole.
    Ma sono parimenti convinto che ci sia qualcuno più colpevole di altri e qualcuno meno innocente di altri. E tra questi annovero diversi tra i protagonisti che, con palmare evidenza, invece piacciono a te.

  • Perdonami, ma in che senso avrei una visione di parte? Semplicemente metto in evidenza che appoggiare i curdi significa ledere interessi vitali turchi, e che quindi bisogna essere pronti a una reazione da parte di questi ultimi. Nel rivendicare uno stato indipendente curdo stai di fatto togliendo alla Turchia un enorme pezzo della sua estensione territoriale. La tua idea è polticamente legittima, intendiamoci. Semplicemente, sii consapevole delle azioni necessarie a realizzare questo tuo obiettivo (che comprendono inevitabilmente azioni militari contro la Turchia, essendo i curdi del tutto incapaci di vincere da soli) e delle conseguenze che esse avrebbero (molte migliaia di morti, e una ristruttura traumatica delle carte geografiche mediorientali). Tutto qua.
    Se pensi che mi piaccia la Turchia, sbagli davvero. La considero un paese ostile all'Europa, e quindi all'Italia, e già in tempi non sospetti avrei voluto che la politica occidentale fosse molto più dura nei suoi confronti. Quanto ai russi e Assad, è abbastanza palese che sono stati loro a salvare la Siria dalla catastrofe evitando che le varie Al Nusra e ISIS arrivassero a Damasco e liberando vastissima zone del paese (Palmira ti ricorda qualcosa?). E questo lo dico con la piena consapevolezza che Putin persegue una politica contraria agli interessi europei, e quindi italiani.

  • Come già detto, la rappresentazione dei giornali occidentali dei curdi come principali vincitori contro l'ISIS è quantomai falsa. A sconfiggere l'ISIS sono stati principalmente i russi, gli iraniani e Assad, oltre che l'esercito iracheno. Ma questo ovviamente la stampa occidentale non lo dirà mai (figuriamoci se possiamo dire in giro che i cattivoni Putin e Assad hanno difeso la stabilità del Medio Oriente e che il premio Nobel per la pace non si sa per cosa Obama invece appoggiava terroristi e tagliagole).

    Posso chiedervi come fate ad essere certi di tutte queste dinamiche cosi' complesse? Avete contatti con i governi e inviati speciali sul campo, oppure leggete le notizie su internet come tutti gli altri? E se non ritenete affidabili certi giornali, perche' altri invece si? Esistono giornalisti e governi che non fanno propaganda e dicono sempre la verita'? Come fate a distinguerli?

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Posso chiedervi come fate ad essere certi di tutte queste dinamiche cosi' complesse? Avete contatti con i governi e inviati speciali sul campo, oppure leggete le notizie su internet come tutti gli altri? E se non ritenete affidabili certi giornali, perche' altri invece si? Esistono giornalisti e governi che non fanno propaganda e dicono sempre la verita'? Come fate a distinguerli?

    Parlo per me: non esiste solo Internet o essere pappa e ciccia con i capi di governo.
    Capita di studiare la storia con interesse e di seguire gli eventi del presente. Si parte da una conoscenza delle coordinate storiche di base come riportate e approfondite da libri e da studiosi che ci dedicano la vita, e come indizio importante conta quanto sono riusciti a non essere strumentalizzati e quanto non hanno mai voluto essere "organici" a determinate parrocchie e scuole di pensiero... e si prova a seguire con la propria attenzione e la propria memoria quello che succede.
    Senza la storia il presente è insensato, allo stesso tempo non ha senso guardare al passato senza interrogarlo continuamente e metterlo in rapporto col presente.
    Ci sono studiosi, ci sono pubblicazioni, ci sono anche , che fanno bene, un po' di basi su come funziona la ricerca storiografica e scientifica in generale per sviluppare un po' di senso critico su quello che si legge e valutare la serietà di chi te lo propone.

    Per esempio riportando il tutto al topic, a me pare confermata dai fatti la realtà storica di polveriera di quella zona, i suoi equilibri incerti e la coda di paglia storica dell'occidente.
    In questa luce contraddico Solitario perché mi sembra che la realtà di oggi smentisca le sue convinzioni
    es. "La crisi in Siria sembrava chissà che e invece" e oggi capiamo che non solo per i siriani non è mai finita (lo sapevamo già ma avevamo preferito dimenticarcene) ma anche per noi-occidente è una rogna ancora innescata anche se avevamo preferito nasconderla tipo spazzatura sotto il tappeto.
    o anche la tesi che i flussi migratori basta poco che ce vo', si sistemano con un po' di accordi cinici con qualche farabutto compiacente e la sfanghiamo, non si vuol prendere questa via per "buonismo" "colpa delle sinistre etc"
    Ora, senza negare storture culturali varie, la cronaca di questi giorni ci ricorda proprio che queste soluzioni semplicemente non sono soluzioni ma scorciatoie, coperte troppo corte, e che hanno conseguenze e prezzi rognosi: il tappo che metti da una parte, destabilizza e fa scoppiare qualcosa da un'altra.
    Ulteriore conferma? Quest'intervista di Minniti, uno che di tappi alla disperata - vedasi il nostro compromesso con la Libia - ne sa in prima persona.
    Essendosene occupato e sporcato le mani di persona, non essendo tacciabile di propaganda pro-immigrati e altre amenità, mi sembra decisamente credibile

    https://www.dagospia.com/rubri…i-siria-spiega-216208.htm (metto il link a dagospia perché l'articolo originale è de La Stampa ma in versione premium-abbonati)

  • Posso chiedervi come fate ad essere certi di tutte queste dinamiche cosi' complesse? Avete contatti con i governi e inviati speciali sul campo, oppure leggete le notizie su internet come tutti gli altri? E se non ritenete affidabili certi giornali, perche' altri invece si? Esistono giornalisti e governi che non fanno propaganda e dicono sempre la verita'? Come fate a distinguerli?

    Guarda è tutto meno che nascosto che i ribelli siriani contro Assad siano fortemente islamizzati. Ad esempio la formazione principale dei ribelli è Jabbat Al Nusra, costola siriana di Al Quaida. Tanto per intenderci, i miliziani filoturchi che hanno ucciso la sindacalista curda erano parte delle forze fino a qualche mese fa incensate dai giornali occidentali.
    È molto difficile distinguere tra notizie vere e propaganda. Però seguivo abbastanza la cronaca sul conflitto siriano, e le principali fonti di informazione di fatto non facevano altro che rilanciare i comunicati dell'Osservatorio siriano dei diritti umani, che è diretto da un oppositore siriano di Assad. Di fronte a un simile atteggiamento non ci vuole molto a capire che si stesse cercando di influenzare in un certo senso l'opinione pubblica occidentale. Altro esempio: ogni giorno c'erano notizie sui feroci bombardamenti russi su Aleppo; nemmeno un rigo veniva scritto sulla selvaggia aggressione in Yemen da parte dei Sauditi. Insomma, è lampante che la stampa era completamente schierata da un certo lato.
    Personalmente ho percepito che c'era qualcosa che non andava..... ho provato a documentarmi su reportage sul campo, su lavori di giornalisti validi come Seymour Hersch, su dichiarazioni da parte di esponenti delle chiese cristiane locali (tutte più o meno favorevoli a Assad) e le cose erano decisamente diverse da quelle che venivano raccontate sui grandi media, e (a mio parere ovviamente) erano ben più coerenti con la situazione generale (ad esempio l'episodio delle armi chimiche era assurdo: perché mai Assa avrebbe dovuto usare armi che avrebbero causato un attacco americano e quindi la sua distruzione? Mi sembra palese che si sia trattato di un false flag, e in effetti con il passare del tempo questa ipotesi ha preso corpo; si vedano proprio i lavori di Hersch).
    Naturalmente sono comunque mie idee, che esprimo nella consapevolezza di non avere tutte le chiavi della situazione in mano.

  • Arianna, ma dove avrei mai scritto che la crisi siriana non era importante?
    Per quanto mi riguarda i rifugiati sono un problema accessorio. In Siria si stanno riscrivendo gli equilibri geostrategici del Medio Oriente, con gli USA e l'Europa sempre più impotenti e incapaci di imporsi.... soprattutto gli USA si stanno ritraendo in sé stessi, e abbandonano gli alleati. Una cosa che dovrebbe far riflettere noi europei, visto che senza la protezione statunitense (ormai vacillante) la nostra posizione militare è piuttosto debole. Questa è la vera questione.
    Quanto all'accordo con Erdogan, ha funzionato, anche se ha avuto il suo prezzo. E il semplice fatto che il governo turco lanci minacce sul fatto che se vuole può aprire i rubinetti, ci fa capire come l'immigrazione sia tutto meno che un flusso inarrestabile come ci è stato detto. Si tratta di capire se il prezzo che paghiamo (dipendenza dalla Turchia per il controllo dei confini) sia troppo alto rispetto al guadagno (evitare milionarie di siriani da mantenere).
    Quanto alla storia, è fondamentale conoscerla, per capire il presente. Francamente mi pare che in questa questione curda l'opinione pubblica e le istituzioni occidentali stiano facendo di nuovo lo stesso errore che hanno fatto per la Libia o l'Iraq. Ok, stanno succedendo cose spiacevoli, e tutti vorremmo impedirle e che ci fosse pace e amicizia. Ma che succede il giorno dopo aver abbattuto Saddam o Gheddafi, o esserci schierati con i curdi contro la Turchia? Quali sono i nostri obiettivi? Quali sono i mezzi per raggiungerli (perché no, belare dichiarazioni di condanna e anche varare sanzioni non basta, vedi Corea del Nord, Russia, Iran)? Siamo disposti a pagare il prezzo delle nostre azioni? Quale assetto post-bellico abbiamo in mente? E soprattutto, capiamo le ragioni dell'attacco turco, e che dal loro punto di vista impedire che nasca un Rojava indipendente è oggettivamente un obiettivo vitale e che quindi schierarsi con i curdi significa lederli in un aspetto importante?

  • Qualcuno ha mai visto l'allucinante dichiarazione di tale Barbara Spectre?
    Allucinante non solo per il contenuto(non condanno il diritto di pensiero) quanto per l'incoerenza delle sue parole; dove lei desidera una mescolanza dei popoli Europei...si riferisce a se stessa ed al suo popolo come Ebrei...
    Insomma si mescolino gli altri mentre noi rimaniamo compatti e poi, dichiarazioni sue, potremmo essere guida di questo meltin pot.

    Apatico, da smuovere con le granate. Non ci sono femministe in una nave che sta affondando. "Ha un tasso alcolico del 60%."

  • Ps. Aggiungo di non star li a parlare di complotti Ebraici sul dominio del.mondo o roba simile.
    Quanto il fatto che certe dichiarazione vengano tollerate.

    Apatico, da smuovere con le granate. Non ci sono femministe in una nave che sta affondando. "Ha un tasso alcolico del 60%."

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