Un primo breve pensiero...

  • ... tanta vergogna a leggere le vostre storie qui.
    Tanti drammi soprattutto familiari che giustificano in qualche modo la tristezza e la depressione.
    Io non ho nulla in particolare da lamentare: famiglia, figli, salute.
    Eppure... una grande inquietudine e tristezza di fondo mi risucchiano l'esistenza.
    Psicoanalisi e farmaci tamponano ma mi sembrano palliativi. Davvero non capisco.

    Questo post è per chi, come me, è triste senza motivo, per sentirsi meno in colpa del fatto di essere tristi senza motivo.
    Spero di essermi spiegato.

    Conan

  • Mi dispiace tanto spero che possa placarsi tutto ma io credo che queste tue emozioni non sorgono senza motivo ma di sicuro c'è qualcosa di sopito che neanche immagini, di solito al tristezza ha sempre un volto... non sono uno psicologo ma ne frequento uno

  • Ciao ho pensato se risponderti o meno perchè in questo periodo la mia inquietudine non è causata da drammi come la morte o la malattia o la dipendenza o l'abuso. Certo l'anno scorso ho lottato e vinto un tumore ma è passato quasi un anno e ora sto bene. comunque ho un buon lavoro e ho un marito che mi ama.. Però non sto bene.
    La tristezza a volte é causata proprio dall'insoddisfazione e dal non capire il nostro scopo. Tu cosa pensi che ti manca?

  • [Il fatto è che più scavi dentro di te e più la voragine si allarga, almeno questa è la sensazione.
    Se poi ci aggiungi che non credo che ci sia niente 'sopra' o 'dopo' la frittata è fatta.
    Nulla sembra avere senso... quanto invidio i credenti!!

    Conan

  • Ciao Conan :) Non c'è nulla di cui vergognarsi. Stare male è stare male, e per certi versi non capirne la causa è un peggioramento di quello stare male. Non complicarti la vita ancora di più, la cosa bella è che mantieni l'empatia per comprendere gli altri e le loro sofferenze - non giudicarti per la tua. Esiste anche una depressione endogena, cioè non attribuibile ad eventi esterni - laddove le ottime riflessioni di Elisa e Abissonelvuoto non ti aiutassero a fare luce sui "motivi" (ma io ci ragionerei su,perché hanno entrambi messo a fuoco due ottimi spunti).

    una domanda, se posso: quando dici "psicoanalisi e farmaci mi sembrano palliativi": è una tua esperienza dopo averli provati entrambi o è una tua convinzione a priori, senza averli sperimentati?

  • Ciao Conan :) Non c'è nulla di cui vergognarsi. Stare male è stare male, e per certi versi non capirne la causa è un peggioramento di quello stare male. Non complicarti la vita ancora di più, la cosa bella è che mantieni l'empatia per comprendere gli altri e le loro sofferenze - non giudicarti per la tua. Esiste anche una depressione endogena, cioè non attribuibile ad eventi esterni - laddove le ottime riflessioni di Elisa e Abissonelvuoto non ti aiutassero a fare luce sui "motivi" (ma io ci ragionerei su,perché hanno entrambi messo a fuoco due ottimi spunti).

    una domanda, se posso: quando dici "psicoanalisi e farmaci mi sembrano palliativi": è una tua esperienza dopo averli provati entrambi o è una tua convinzione a priori, senza averli sperimentati?

    Arianna, li ho provati entrambi: la psicoanalisi o non fa nulla o apre delle voragini (scavando dentro di te) peggiori di quella originale, i farmaci ti rimbecilliscono e quelli che funzionano hanno tali e tanti effetti collaterali che è meglio lasciarli perdere!!
    Tu hai esperienza su entrambe le cose?

    C.

  • Mi convinco sempre di più che ci vorrebbe, come canta Battiato, un'altra vita.
    Con questa possiamo girarci intorno quanto ci pare, ma non ne usciamo chiusi come siamo in un circolo di cui ormai siamo alienati e di cui non capiamo lo scopo.
    A meno che non si è credenti e si trova un senso pure a una mela che cade dall'albero....


    C.

  • Il motivo però potrebbe anche essere più o meno parzialmente organico. La depressione endogena ce lo dobbiamo ricordare che esiste, e farci i conti se per sfiga ci capitasse.
    Il lavoro di indagine ovviamente va fatto anche proprio per raggiungere la diagnosi, ma mettiamo in conto che a volte il nostro cervello si mette a dis-funzionare :| e non c'è nulla da demonizzare o di cui sentirsi in colpa.

  • non esiste in nessun modo l'essere tristi senza motivo

    il motivo c'è, sempre. poniti l'obiettivo di portarlo in superficie.

    Condivido ciò che dice fuoco_fatuo.
    Non so da quanto tempo tu sia in psicoanalisi, però tieni conto che l'effetto della terapia psicanalitica è "a lungo termine". Spesso non c'è un solo evento del nostro vissuto o delle nostre percezioni che ci hanno portato a soffrire, ma si tratta di più eventi, a volte slegati, altre volte concatenati fra loro. Queste sono le madri della tristezza.
    Considerando che siamo in agosto, dovresti essere in pausa dalla terapia, o sbaglio?

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