Mancanza di relazioni sociali

  • Buiongiorno a tutti,

    scrivo per chiedere un parere un consiglio su una questione che mi stà molto a cuore.
    Premetto di vivere in una grande città del Nord dove mi sono trasferita per amore e per lavoro vent'anni or sono. la mia città Natale, dove ho vissuto i primi trent'anni della mia vita dista circa 250 km da dove vivo attualmente, in questa cittadina di prvincia ho i miei genitori e mia sorella con al sua famiglia.
    In questi anni, mio marito ed io non siamo riusciti, purtroppo a costruirci un minimo di relazioni sociali; non intendo grandi amicizie per carità ma una una minima rete di conoscenze, quelle con le quali ogni tanto ti vedi per un caffè o per una pizza, ti telefoni o ti messaggi, con le quali condividi le chiacchere quotidiane sul lavoro, i figli e la famiglia o ti fai compagnia per un pomeriggio per una passeggiata. In questi anni ho cercato in tutti i modi di realizzare questo,ma ho ottenuto solo rifiuti. Con la nascita di nostra foglia e con la frequenza della bambina alla scuola materna ho sperato che le cose cambiassetro. Speravo infatti che la condivisione con le altre mamme dei problemi di salute di crescita e di relazione dei nostri bimbi aiutasse a conoscerci e a frequentarci anche al di fuori della scuola ma non è stato così. Vedevo altre mamme che, bambini alla mano all'uscita della scuola si dirigevano nel bar di fronte per quattro chiacchere mentre i bambini consumavano la merenda, ma io, nonostante mi dimostrasi solare, chiaccerona edisponibile non sono mai stata presa in considerazione,
    Terminata la scuola materna ed iniziate le elementari speravo di avere un'altra chance. I bambini cominciavano a frequentarsi anche al di fuori della scuola per festicciole varie e compleanni ma n non sono mai riuscita, nonostante tutta la mia buona volontà, a legarecon le altre mamme..so per certo che certe famigle dellla classe di mia figlia non solo si vedevano al di fuori della scuola ma andavano anche in vacanza insieme.
    Ora mia figlia frequenta le superiori, frequenta i suoi compagni di clase (fortunatamente) anche fuori dall'ambiente classe. Ho provato anche ad andare in palestra, trascinando anche mio marito ma, a parte un po' di sano esercizio fisico non ne abbiamo ricavato altro mentre l'esperienza piu' deludente è stata in un centro di volontariato dove mi sono recata pe dare il mio contributo su suggerimento di una vicina di casa..dopo alcune volte che lo frequentavo mi hanno chiaramente detto che eravamo già in troppi e che mi avrebbero contattata in caso di bisogno...sono passati oramai mesi ma nessuno si è piu' sentito,,,
    Il tuto' mi fa terribilmente soffrire in quanto a me piace molto la compagnia, l'unico posto in cui sono contenta di andare è al lavoro in quanto vedo gente ed esco di casa; il week end lo passo a lucidare casa che è pilita in quanto tirata a lucido già nel week end precedente...mio marito dice che non siamo i soli ad essere così e di stare tranquilla senza criucciarmi.
    In tutto questo dimenticavo di dirvi che nei primi anni di matrimonio frequentavamo un collega di mio marito con la sua famiglia e che abbiamo smesso di vederci in quanto loro hanno iniziato a frequentre altra gente. Se penso che mio papà si vede al bar con i suoi amici ottantenni per giocare a carte e che mia sorella a 50 anni si vede con le sue amiche delle elementari e con le loro famiglie mi vienne solo da piangere.
    Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete e per i consigli e suggerimenti che vorrete darmi sperando di aver inquadrato il problema...

  • Ok relazionarsi oggi come oggi dove tutti vivono con il cellulare in mano è difficile ma leggendo attentamente il tuo post ho notato un particolare hai scritto " dimenticavo di dirvi che nei primi anni di matrimonio frequentavamo un collega di mio marito con la sua famiglia e che abbiamo smesso di vederci in quanto loro hanno iniziato a frequentre altra gente" e questo mi ha fatto sorgere un dubbio.. non è che per caso senza rendertene conto magari qualche comportamento fa sì che queste relazioni non nascono? Scusa la domanda non voglio giudicare nessuno perché non t conosco e non posso affermare nulla con certezza ma penso che se eravate comunque amici di questo collega e famiglia un legame si sarà creato e anche se si esce con altre persone questo non preclude la fine delle altre relazioni amichevoli ecco..

  • Ok relazionarsi oggi come oggi dove tutti vivono con il cellulare in mano è difficile ma leggendo attentamente il tuo post ho notato un particolare hai scritto " dimenticavo di dirvi che nei primi anni di matrimonio frequentavamo un collega di mio marito con la sua famiglia e che abbiamo smesso di vederci in quanto loro hanno iniziato a frequentre altra gente" e questo mi ha fatto sorgere un dubbio.. non è che per caso senza rendertene conto magari qualche comportamento fa sì che queste relazioni non nascono? Scusa la domanda non voglio giudicare nessuno perché non t conosco e non posso affermare nulla con certezza ma penso che se eravate comunque amici di questo collega e famiglia un legame si sarà creato e anche se si esce con altre persone questo non preclude la fine delle altre relazioni amichevoli ecco..

    Ok relazionarsi oggi come oggi dove tutti vivono con il cellulare in mano è difficile ma leggendo attentamente il tuo post ho notato un particolare hai scritto " dimenticavo di dirvi che nei primi anni di matrimonio frequentavamo un collega di mio marito con la sua famiglia e che abbiamo smesso di vederci in quanto loro hanno iniziato a frequentre altra gente" e questo mi ha fatto sorgere un dubbio.. non è che per caso senza rendertene conto magari qualche comportamento fa sì che queste relazioni non nascono? Scusa la domanda non voglio giudicare nessuno perché non t conosco e non posso affermare nulla con certezza ma penso che se eravate comunque amici di questo collega e famiglia un legame si sarà creato e anche se si esce con altre persone questo non preclude la fine delle altre relazioni amichevoli ecco..

    Carissima,
    ho pensato spesso a quanto tu suggerisci, in effetti mi sono chiesta anch'io quali possano essere le dinamiche che impediscono il nascere di relazioni sociali e, come del resto hai evidenziato giustamente, mi sono domandata il perchè improvvisamente certe persone spariscano. Sicuramente, senza rendermene conto, qualche comportamento scatena da parte delle persone con le quali entro in contatto una qualche forma di rifiuto.
    Mi è difficile capire che cosa ci sia che non va nel mio modo di approcciarmi agli altri, forse dovrei avere il coraggio di chiedere a chi mi conosce bene...a tal proposito ne avevo parlato anche con mio marito in quanto avevo intuito che, alla base di tutto, poteva esserci da parte delle persone con le quali veniamo in contatto una certa difficolta ad entrare in sintonia con noi ma, seconodo lui (che non è psicologo!!) è soltanto questione di sfortuna e, a volte, di difficoltà nel conoscermi. Recentemente mi è successa una cosa veramente "anomala", non so quale altro termine utilizzare...Mia figlia è stata invitata a pranzo alcune volte da una famiglia di cui frequenta la figlia dai tempi della scuola materna. Ovviamente volevo contraccambiare la cortesia invitando tutta la famiglia a pranzo da noi per trascorrere una domenica insieme...e sai cos'è successo? Hanno rifiutato l'invito dicendo che avevano già impegni pregressi per quella giornata..e ad una mia successiva richiesta hanno risposto sempre no...
    Premetto che cucino discretamente...Sono scoppiata a ridere per non piangere ma la delusione è stata tanta..
    Grazie per avermi risposto...

  • Carissima,
    ho pensato spesso a quanto tu suggerisci, in effetti mi sono chiesta anch'io quali possano essere le dinamiche che impediscono il nascere di relazioni sociali e, come del resto hai evidenziato giustamente, mi sono domandata il perchè improvvisamente certe persone spariscano. Sicuramente, senza rendermene conto, qualche comportamento scatena da parte delle persone con le quali entro in contatto una qualche forma di rifiuto.
    Mi è difficile capire che cosa ci sia che non va nel mio modo di approcciarmi agli altri, forse dovrei avere il coraggio di chiedere a chi mi conosce bene...a tal proposito ne avevo parlato anche con mio marito in quanto avevo intuito che, alla base di tutto, poteva esserci da parte delle persone con le quali veniamo in contatto una certa difficolta ad entrare in sintonia con noi ma, seconodo lui (che non è psicologo!!) è soltanto questione di sfortuna e, a volte, di difficoltà nel conoscermi. Recentemente mi è successa una cosa veramente "anomala", non so quale altro termine utilizzare...Mia figlia è stata invitata a pranzo alcune volte da una famiglia di cui frequenta la figlia dai tempi della scuola materna. Ovviamente volevo contraccambiare la cortesia invitando tutta la famiglia a pranzo da noi per trascorrere una domenica insieme...e sai cos'è successo? Hanno rifiutato l'invito dicendo che avevano già impegni pregressi per quella giornata..e ad una mia successiva richiesta hanno risposto sempre no...
    Premetto che cucino discretamente...Sono scoppiata a ridere per non piangere ma la delusione è stata tanta..
    Grazie per avermi risposto...

    sai quando il comportamento è inconscio è difficile capire cosa si sbaglia.. che poi si sbaglia alla fine siamo tutti umani , ognuno è come è e non sempre si può piacere a tutti.. io ho pensato magari non so siete un po' "invadenti_" nel senso che irrompete nella vita degli altri a gamba tesa magari? non so siete appiccicosi? siete noiosi di poche parole stile me? sai a me è capitato spesso che amiche mi "abbandonassero" spesso per gente più IN più forte meno noiosa ecco non so se mi spiego..
    la cucina non conta dai se hai piacere di vedere qualcuno si può andare anche al ristorante senza problemi ehehehh
    se vuoi dei pareri spassionati chiederei a chi mi sta vicino che so parenti, sorelle , genitori etc etc.. in modo da capire e cercare di non cambiare ma evitare l'eventuale comportamento che potrebbe allontanare eventuali nuove amicizie ecco.. fammi sapere

  • Cara Bimba84,
    ho riflettuto sulle tue parole e mi sono chiesta anch'io le stesse cose che che hai evidenziato tu.
    Sono monotona? Appiccicosa? Entro a gamba tesa nella vita degli altri? Non mi pare...Ma questo è solo per come mi vedo io, il sentirsi in un modo non equivale ad apparire, la nostra immagine viene riflessa e percepita in modo diverso da chi ci circonda, ci riteniamo simpatici e gioviali quando, in realtà siamo noiosi, pesanti.
    Quando ero ragazza avevo molte amicizie che, oramai,l non vedo piu' da tempo sia per la distanza che ci separa che per le cicostanze di vita, ma poi si cresce, purtroppo le esperienze di vita ci forgiano modificandoci magari in peggio quindi puo' essere che, inconsciamente, io mi ponga nel modo sbagliato.
    A suo tempo avevo anche pensato di interpellare uno specialista, poi ho lesciato perdere...e forse ho sbagliato. Ho avuto il coraggio di chiedere a chi mi sta vicino (in questo caso ad una collega con la quale ho un buon rapporto)se secondo lei c'era in me qualcosa che potesse essere un freno alle relazioni sociali e lei mi ha risposto che non vedeva in me nulla di strano...quindi continuo a non capire...

  • mentre l'esperienza piu' deludente è stata in un centro di volontariato dove mi sono recata pe dare il mio contributo su suggerimento di una vicina di casa..dopo alcune volte che lo frequentavo mi hanno chiaramente detto che eravamo già in troppi e che mi avrebbero contattata in caso di bisogno...sono passati oramai mesi ma nessuno si è piu' sentito,,,

    Non so che tipo di volontariato sia stato, ma ci sono mille campi in cui puoi farlo, alcuni che richiedono formazioni specifiche anche impegnative altri molto meno, altri ancora nessuna. Non hai che l'imbarazzo della scelta.
    Fare volontariato dove si richiede un corso può anche essere una valida scelta di impegno e oltretutto fra chi frequenta il corso si crea un certo spirito di gruppo che potrebbe essere molto utile.

    Laying with lions to hide my grief From the beast that never sleeps Our tired hearts tear us apart Searching for the key Reap what we sow

  • Ciao silverwing,
    ho fatto volontariato in un centro per anziani, non era richiesta una formazione specifica ma avere un po' di tempo a deisposizione da dedicare a loro.
    I compiti del "volontario" erano piu' che altro rivolti alla sfera di relazione con l'anziano ovvero si organizzavano giochi di società, piccoli laboratori (cucito, maglia bricolage vario per allenare la manualità e le abilità spazio temporali, letture varie e momenti di svago come, ad esempio animazione per festicciole di compleanno). Mi piaceva e frequentavo volentieri il Centro, gli anziani poi, sanno essere anche simpatici, ero contenta di prestare il mio servizio..
    Ma pazienza...ritentero' altrove

  • Peccato...
    Ad un certo punto è l'associazione che ci smena perdendo possibili volontari che se allontanati difficilmente torneranno.
    Purtroppo il mondo del volontariato non è sempre rose e fiori come lo dipingono, anzi è anch'esso un mondo nel mondo con tutti i pregi e difetti, con le stesse dinamiche che si ripetono nello stesso modo.
    Alla fine si ha a che fare con esseri umani (parlo della dirigenza dell'associazione e dei volontari) con tutto quel che ne consegue anche in termini negativi.
    Spero che dalle tue parti ci siano associazioni più "accoglienti" magari anche nello stesso settore.
    In bocca al lupo!

    Laying with lions to hide my grief From the beast that never sleeps Our tired hearts tear us apart Searching for the key Reap what we sow

  • Confermo quanto scritto da Silverwing. il volontariato è un'esperienza valida e interessante, ma bisogna sempre metterci di mezzo l gente e l'umanità. Santi ed eroi non ce ne sono ;)

    Panorama, hai pensato che forse è una questione magari legata ai ritmi e gli stili di "una grande città del Nord"? Rispetto ai tempi e ai ritmi di vita della provincia la differenza è tanta. Ho sentito spesso rammarichi e lamentele nel confronto, da tante persone. C'è lavoro, possibilità di migliorare il proprio tenore di vita, tante cose da vedere , iniziative, dinamismo etc. Ma la socialità è un po' sacrificata.

  • C'è lavoro, possibilità di migliorare il proprio tenore di vita, tante cose da vedere , iniziative, dinamismo etc. Ma la socialità è un po' sacrificata.

    Io vivo in una grande città del Nord, occasioni di socialità tramite il volontariato ce ne sono a bizzeffe.
    Anzi il comune ha pure un sito dedicato a scopo oerientativo e offre pure spazio alle associazioni con le Case del Volontariato
    https://volontariato.comune.milano.it/

    Laying with lions to hide my grief From the beast that never sleeps Our tired hearts tear us apart Searching for the key Reap what we sow

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Problema con amico (forse narcisista) 11

      • Aquaplano
    2. Risposte
      11
      Visualizzazioni
      276
      11
    3. Aquaplano

    1. Come socializzare? 31

      • Lumen
    2. Risposte
      31
      Visualizzazioni
      1.1k
      31
    3. Sefy94

    1. Amicizia finita: colpa mia? Sua? Di entrambi? Cosa dovrei fare? 26

      • Nomenonammesso
    2. Risposte
      26
      Visualizzazioni
      952
      26
    3. Nomenonammesso

    1. Reciprocità 5

      • BlueFox
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      370
      5
    3. Crisantema

    1. Come trovare persone con cui condividere davvero? 43

      • Simysimy
    2. Risposte
      43
      Visualizzazioni
      2.4k
      43
    3. superpippo9

    1. Amicizie dopo i trenta, possibile? 16

      • conchiglia
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      783
      16
    3. conchiglia