essere una mamma con l'ansia

  • In Francia ci si riesce con una politica di servizi che parte proprio dal fatto di non essere costrette ad avere le spalle parate dalla famiglia, perché aiutare le famiglie non è un favore che fai a chissà chi ma un favore che fai a tutta la società-economia etc. E di figli se ne fanno di più.
    Qui nel nostro piccolo eterno casino non possiamo sperare altrettanto

    La cosa assurda è che qui da decenni ci si mette in bocca la parola "famiglia" solo per fare propaganda elettorale, ma nella pratica non si risolve nulla se non addirittura si frappongono ancora più ostacoli.
    Per non parlare di quanto stanno togliendo alle famiglie con figli disabili.

    Laying with lions to hide my grief From the beast that never sleeps Our tired hearts tear us apart Searching for the key Reap what we sow

  • ipposam
    silverwing
    arianna73
    ciao, è stato davvero bello leggervi stamattina, grazie.
    io non giudico chi non capisce, quando non si vivono certe situazioni è normale non capire.
    se a vent'anni una mamma mi avesse raccontato quello che ho raccontato a voi in questo forum, probabilmente avrei pensato che fosse pazza ad accettare tutto e che forse avrebbe fatto meglio a non fare figli o quanto meno a non farli con quel uomo.
    ho sfogato la mia rabbia nello scrivere, me ne sono accorta perché il mio mal di stomaco è migliorato e stamattina non ho avuto attacchi di panico.

    forse ho esagerato, ma di base rimane la mia incredulità nel costatare che in Italia si lamentano tutti che c'è crescita zero e che è un paese per vecchi, quando poi fai due figli sei in croce abbandonata a te stessa.
    le donne anziane mi dicono: ah...io ne ho cresciuti 5 di figli! e lavoravo anche. si grazie 50 anni fa si viveva tutti vicini, era normale e automatico che i nonni e le zii aiutassero in tutto e per tutto la neo mamma.
    cucinavano insieme, pulivano, accudivano i figli di tutti e si sostenevano a vicenda.

    le mamme di oggi è già tanto se ti saluto all'ingresso dell'asilo, siamo tutte chiuse nei nostri mondi, nelle nostre preoccupazioni e pensieri.
    i nostri genitori sono lontani, o lavorano ancora oppure non semplicemente non se la sentono di aiutarti.
    quindi non solo viene a mancare tutta la rete di aiuti pratici ma ti manca anche il sostegno, l'appoggio, nel far tutto.

    perché parliamoci chiaro, fare il genitore, ma farlo seriamente, richiede davvero tante energie, che i genitori avrebbero il diritto sacro santo di ricaricare!
    non dovrebbe esistere che una mamma o un papà si esauriscano per aver messo al mondo un figlio, mentre la società resta a guardare!
    perché così sembriamo una società al contrario!

    in una società umana, i soggetti deboli andrebbero aiutati sempre e senza chiedere.
    gli anziani mi fanno una tenerezza infinita, la maggior parte si trovano sul finir della loro vita affogando nella solitudine, è davvero triste e ingiusto.

    "La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente..."

  • le donne anziane mi dicono: ah...io ne ho cresciuti 5 di figli! e lavoravo anche. si grazie 50 anni fa si viveva tutti vicini, era normale e automatico che i nonni e le zii aiutassero in tutto e per tutto la neo mamma.

    Negli ultimi 60 anni la nostra società è cambiata tantissimo, poi negli ultimi due decenni ha conosciuto un'esplosione in costante accelerazione.
    Ci ha anche fornito mezzi che ci illudono di poter trovare tutto a portata di dito, al prezzo di isolarci sempre di più.
    C'è da dire che l'unità familiare una volta era molto più forzata, se ti sposavi era per sempre, la famiglia quella era e te la dovevi tenere (e non erano comunque tutte rose e fiori anzi), c'era sì più "rete sociale" ma i bisogni erano molto più contenuti. Bastava solo un lavoratore in famiglia per sbarcare il lunario, i nonni andavano in pensione prima quindi erano più disponibili ad un'età ancora relativamente giovane oltre che ancora in forma.

    Il problema è che a livello di aiuti non si è seguita questa velocissima evoluzione, lasciando tanta gente a doversela risolvere. Certo, anche le famiglie hanno le loro responsabilità perché non sono state in grado di adattarsi a tempi e ritmi sempre più frenetici forse anche in quanto giunte al limite delle loro possibilità a causa della troppa freneticità della vita attuale.

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  • dite tutte cose giuste...ma il rapporto di agosto col marito in tutto questo scusate c'entra poco. Questo è un problema sociale che investe quasi tutti quelli che decidano di fare figli...e infatti siamo un paese con una natalità bassa in modo preoccupante

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Certo, c'entra poco anche se comunque è un aspetto che conta pur non risolvendole nulla.

    Quel che mi sento di dire ad agosto l'ho espresso, di fare bene attenzione al probabile doppio volto del marito. E di far di tutto per capire razionalmente, abbandonando un attimo i sentimenti, quale sia quello più autentico. Dico abbandonando i sentimenti perché possiamo anche essere prigionieri affettivi del lato peggiore di una persona.

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  • il rapporto di agosto col marito ha i suoi problemi, e il marito di agosto ha platealmente i suoi (ripeto, non è il comportamento di tutti i mariti che portano a casa i soldi, grazie al cielo, e nemmeno hanno tutti i suoi problemi di autorevolezza con le donne :rolleyes: ), d'accordo.

    Ma in questo caso il mondo circostante c'entra eccome.
    agosto avrebbe parecchi problemi in meno in una realtà che non penalizza le donne che lavorano e soprattutto le madri o le donne che hanno comunque qualcuno "sulle spalle".
    Ci sono molte cose che non funzionano come dovrebbero, con buona pace di fenomeni mediatici di attrici e produttori, e strumentalizzazioni elettorali varie (in Italia in chiave anti-berlusca abbiamo avuto ondate di indignazione femminista , poi pensionato il cavaliere, dopo anni di governi tecnici e pseudo di sinistra abbiamo il record di donne licenziate appena diventate madri...)

    Ed è anche vero che prima le donne lavoravano e facevano tanti figli in contesti totalmente diversi. Dove era più "spontaneo" fare più figli. Onestamente però non so se fosse più "facile" per loro, c'erano altre difficoltà ed erano enormi. Non ci ritornerei a cuor leggero per fare "a cambio".
    Noi donne di oggi probabilmente non saremmo più in grado, più o meno come gli uomini di oggi e in generale i lavoratori di oggi non reggerebbero condizioni dure e pressoché disumane che ci sono ancora in altre realtà.

  • Ho sempre detto e pensato che i figli si fanno con coscienza.. avere figli significa fare sacrifici.. loro vengono prima di tutto e tutti e quindi Poi non ci si deve lamentare se lì si deve crescere e accudire..
    Ok una mano ma i nonni dovrebbero fare i nonni non crescere i nipoti come spesso succede.. che dovrebbero dire i nonni che è ritrovano appresso h24i nipoti da accudire ad una certa età!? Si succede anche questo ed è deplorevole (parlo di cose viste).
    Scusatemi se son stata troppo Diretta ma questa è la realtà dei fatti..troppo spesso si fanno figli senza ponderare bene le proprie scelte e Poi succedono le disgrazie..tipo quei genitori in preda a raptus che uccidono i figli..orrore

  • Ho sempre detto e pensato che i figli si fanno con coscienza.. avere figli significa fare sacrifici.. loro vengono prima di tutto e tutti e quindi Poi non ci si deve lamentare se lì si deve crescere e accudire..
    Ok una mano ma i nonni dovrebbero fare i nonni non crescere i nipoti come spesso succede.. che dovrebbero dire i nonni che è ritrovano appresso h24i nipoti da accudire ad una certa età!? Si succede anche questo ed è deplorevole (parlo di cose viste).
    Scusatemi se son stata troppo Diretta ma questa è la realtà dei fatti..troppo spesso si fanno figli senza ponderare bene le proprie scelte e Poi succedono le disgrazie..tipo quei genitori in preda a raptus che uccidono i figli..orrore

    Trovo un po' troppo drastico questo giudizio senza appello di situazioni spesso molto delicate.
    Personalmente ritengo che siano veramente molto poche le coppie realmente del tutto autonome nella gestione dei figli; crescere un bambino è una scelta che pagano in primis le donne, costrette spesso a rinunciare al lavoro e alla propria autonomia economica e sociale per poterli crescere, e sinceramente non credo proprio che questo sia corretto. I figli sono delle mamme, dei papà, in primis; ma sono anche della famiglia tutta e della comunità intera, e poter condividerne l'onere della crescita dovrebbe essere un diritto di tutti e di tutte. Sarebbe davvero assurdo pensare a una società in cui le donne studiano fino ai massimi livelli per poi dover rinunciare a fare ciò per cui hanno studiato per occuparsi da sole dei propri figli, senza poter coinvolgere nonni zii o chiunque in famiglia sia disponibile. Sarebbe triste e assurdo. Certamente non intendo dire che sia corretto demandare la crescita dei figli ai nonni, ma contare sul loro supporto credo sia del tutto naturale, soprattutto se è richiesto per poter lavorare e non per andare a fare shopping.
    Inoltre trovo infelice la frase "avere figli significa fare sacrifici". Questa frase la trovo figlia di una certa cultura che non mi appartiene, quella del "donna partorirai con dolore" ecc, che vuole la figura della madre come "mater dolorosa", che soffre per mettere al mondo dei figli, li cresce calpestando se stessa e i propri (pur legittimi) desideri, e si annulla in loro. Ma chi dice che essere madre debba essere questo? Per me la maternità è prima di tutto gioia. Può essere faticosa, in certi momenti, come ogni altra cosa della vita; ma più che la fatica prevale la felicità del condividere con mia figlia la bellezza delle esperienze che facciamo insieme, la bellezza insita nella vita stessa che ho avuto il piacere e l'onore di donarle. I sacrifici, se necessario, si fanno, come in tutte le cose della vita; ma non è il sacrificio l'aspetto dominante dell'essere genitore, semmai l'aspetto dominante è l'amore.
    Non credo affatto, infine, che le disgrazie capitino perché si fanno figli senza ponderare le scelte; peraltro in questo paese si fanno pochi figli e tardi, dubito manchi la ponderazione. Forse se qualcosa manca è proprio il supporto alle famiglie, da parte di tutti: istituzioni, nonni, zii, amici, ecc. I genitori sono spesso lasciati soli, la meternità è spesso un momento di grande fragilità e solitudine, e non punterei il dito contro chi vive momenti del genere.

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