Salve a tutti, ho deciso stamattina di scrivere qui perché proprio non riuscivo a cominciare la giornata se non parlando dei miei problemi: la solitudine e la verginità e di quello che provo adesso. Era già da un po' che avrei semplicemente voluto parlare dei miei problemi, invece dopo una serata in cui ho cercato di avere il numero di una ragazza, ma ho solo ricevuto alcuni rifiuti, mi sento pieno di rabbia, di odio, di disperazione.
Ho 28 anni e se guardo indietro i 10 anni che mi separano dalla fine della mia adolescenza vedo solo una lunga serie di fallimenti relazionali, di rifiuti, di sofferenza, di violenza subita. Sono andato da più di uno psicoterapeuta, un po' mi aiutato, ma troppo poco. Ho letto più di un libro di psicologia che si mi hanno aiutato, ma sono ancora solo. Non ho mai ricevuto nemmeno un bacio, e non ho gli amici che vorrei ma solo conoscenti.
Mi sento come un cane bastonato dalla vita. Vedo la gente che mi rifiuta, mi allontana, mi prende in giro. Dentro di me mi sento brutto e stupido. Brutto perché non c'è mai stata una ragazza che si è innamorata di me, stupido perché nonostante anni di tentativi sono al punto di partenza. Si ho imparato a gestire meglio i rifiuti, i fallimenti ed i sentimenti negativi ad essi correlati, ma non ho imparato a costruire relazioni.
Dalle ragazze mi sento sempre giudicato e condannato. Qualche volta che le cose sono andate un po' meglio, mi sono reso conto di essere stato preso in giro, illuso, sfruttato, usato come un oggetto per passare qualche ora insieme. Quindi sono stato costretto tante volte a mettere l'amore che avrei voluto dare a queste ragazze in un comodino, a nasconderlo, a soffocarlo. Un atto di violenza contro me stesso. Un mese fa sono stato costretto ad interrompere quella che mi sembrava una relazione con una ragazza. Invece era solo un rapporto con una persona che mi mentiva, che aveva i suoi problemi e mi prendeva in giro. Non sono ancora riuscito ad accettare la cosa. Ho deciso semplicemente di non cercarla più, perché mi sono reso conto razionalmente che è solo una ragazza che ha dei problemi e che forse in questo modo sarei riuscito a fargli sospettare che c'era qualcosa in quello che aveva detto o fatto con me che non riuscivo a tollerare. Che ha dei problemi. Non escludo in futuro di parlarle al riguardo. E' stato un gesto quasi positivo nei suoi confronti, mentre io mi sono reso conto ancora una volta di aver fallito e ne sto soffrendo molto. Perché si un po' mi ero innamorato, perché abbiamo tante cose in comune, ridevamo e scherzavamo insieme. Ma non è bastava a far nascere qualche sentimento in lei per me.
Ma il punto è che stamattina sto male, non ne posso più di questa vita. Stare lì sempre a gestire il male che ti viene fatto, quando poi vorrei godermi la vita, divertirmi con gli altri, fare sesso. Queste situazioni mi costringono a mettere la mia voglia di vivere da parte, a mettere tutto da parte. Mi rendo conto di odiare la mia vita, me stesso, e vedere gli altri, ma soprattutto le ragazze, come degli essere che sono lì sempre a tentare di schiacciarti, a metterti da parte, per me non c'è mai spazio, tempo, ci sono altri impegni, altre scuse.
Ho tante volte meditato il suicidio, ma poi sono sempre andato avanti, portando dentro di me questo carico di rabbia, di sofferenza, da nascondere al mondo. Vorrei dire agli altri e alle altre guardate che io non vi ho fatto niente e voi mi avete fatto molto male. Voglio solo amare, divertirmi, vivere, invece di subire la vita nel tempo che passa. Ho capito di dover imparare a vivere, di migliorare e tanto, ma ogni volta che ho provato ho fallito. Ma non voglio fallire più, vorrei svegliarmi tra le braccia di una ragazza e non come adesso pieno di sentimenti che non mi hanno fatto nemmeno cominciare la giornata. Sento di non aver ricevuto quello che ho chiesto alla vita ma solo tante bastonate, fallimenti, pianti, mentre per gli altri andava diversamente. Comincerò a leggere altri libri di psicologia, di seduzione, a frequentare posti nuovi e a conoscere gente nuova, spero di non fare gli stessi sbagli, di conoscere gente disposta ad accogliermi, ragazze pronte a mettersi in gioco e non a guardarmi dall'alto in basso.
Mi sono tante volte chiesto il perché di questa situazione, il come uscirne, un aiuto, ma mi sento solo la rabbia, la disperazione, la frustazione che mi scorre dentro, perché sento che non posso fare niente e vorrei tanto urlarlo al mondo, che provo tutto questo male dentro, ma voglio vivere.

Rabbia e disperazione perchè non riesco a costruire relazioni
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ciao, mi rivedo molto in alcune frustrazioni della tua storia.
Citazionespero di non fare gli stessi sbagli
se posso vorrei chiederti: quali sono gli sbagli di cui ti sei reso conto?
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Cara SARA sono innanzi tutto smettere di continuare a cercare l'amicizia o l'affetto di persone che il tempo dimostra, non hanno alcun interesse per te, o non più di una conoscenza. In altre parole se non si riesce ad incontrarci, o ad incontrarci più spesso, non ha senso continuare a chiedere incontri. Non ha senso continuare a chattare con la speranza che poi decidano di incontrarti.
Se una persona è interessata lo dimostra, lo fa capire, se non lo dimostra è inutile sperare che cambi idea.
Le relazioni d'amicizia nascono col tempo, si ma questo tempo non è né troppo poco né troppo lungo, man mano la relazione si deve stringere aumentando la frequenza degli incontri. In altre parole deve cambiare.
Con le ragazze credo che quando una vuole in poco tempo le cose si combinano, certo non pochi giorni ma non ha senso aspettare mesi e mesi, nel tentativo di costruire qualcosa.
Le persone mentono, soprattutto le ragazze, non ci pensano due volte a dire una bugia, anche se la volta dopo dicono il contrario. Nella mia esperienza ho visto che trattano i maschi con la logica dei due pesi e delle due misure, se piaci può dire e fare tutto, se non piaci non c'è niente che tu possa fare, vali meno di zero. Il punto è piacere molto e molto presto. Altrimenti si viene giudicati, condannati ed etichettati, senza alcun rispetto né pietà. Non importa chi tu sia, cosa tu faccia nella vita.
Rileggendo il post di sopra a mente fredda mi sono reso conto di avere grandi problemi di autostima, spero di rimediare in qualche modo e molto presto.
Oggi mi sento stritolato dalla vita. Un test a cui ho partecipato è andato male, e non sarà facile risolvere la situazione con un altro test. Sono momenti in cui anche i miei più belli sogni di gloria sul mio futuro si offuscano, si anneriscono, l'ennesima prova a cui mi sono preparato, da solo dato che non ho trovato nessun amico con cui studiare insieme.
Ancora una volta mi sento solo, non amato e schiacciato da una realtà che non mi piace, che sembra chiedermi l'impossibile. Io voglio solo vivere e godermi la vita -
Sei uno studente universitario? Le città universitarie dovrebbero offrire molto in termini di opportunità di socializzazione. Puoi frequentare i gruppi di scambio linguistico (generalmente inglese), così conosci gente dall'estero (ragazze comprese), che non credo si prendano la briga di giudicarti, anzi a maggior ragione vorranno conoscerti con sincera curiosità ed entusiasmo.
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Caro giac 8 non sono più uno studente universitario. Si le città offrono molto per socializzare. In questi anni ho frequentato luoghi di aggregazione, con lo scopo di fare delle amicizie o di conquistare una ragazza, ma alla fine è sempre andata male. Non sono una persona timida, riservata che sta sempre a casa, anche se ho avuto dei periodi e dei giorni che sono andati così, in seguito a delle delusioni.
Ma frequentare posti nuovi, conoscere persone nuove non basta. Ci vuole anche imparare a costruire relazioni e cambiare dal di dentro. Evitare di fare gli stessi errori cercando di imparare dai propri sbagli. Poi bisogna tenere bene a mente che in tutti questi contesti c'è gente che non vuole socializzare con nessuno, o gente la cui vita sociale si restringe al partner.
Riguardo l'idea di conoscere ragazze straniere, posso dirti di averne conosciute un po'. E' vero sono socievoli, ma nessuna mai si è innamorata di me, o mi ha dato un bacio, perciò è inutile pensare straniera si italiana no.
Nel frattempo, continuo a frequentare posti di aggregazione e ho cominciato a leggere un libro sull'assertività sperando che mi aiuti. -
Mi era parso da quanto scritto da te qui:
Un test a cui ho partecipato è andato male, e non sarà facile risolvere la situazione con un altro test. Sono momenti in cui anche i miei più belli sogni di gloria sul mio futuro si offuscano, si anneriscono, l'ennesima prova a cui mi sono preparato, da solo dato che non ho trovato nessun amico con cui studiare insieme.
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Ciao amico, leggendoti si sente la tua voglia di amore, di condivisione, di relazioni, ma anche tanta rabbia perché il mondo è cattivo, le persone pure ecc..
Ora non sono uno psicologo e penso che ognuno con tanta pazienza, volontà, sforzo può diventare il terapeuta di se stesso, ti dico questo perche per me tu devi giudicati di meno e essere più flessibile, cioè non pensare che tutti abbiamo 15 amici del cuore con cui parlare e ridere tutti i giorni e avuto 100 ragazze e mille esperienze da rock e roll, quelli sono i film e i video musicali, cioè per me invece di giudicati e abbatterti inizia a non più pensare al devo avere deve essere devono essere ma a prenderti le tue responsabilità e la volontà di cambiare e accettare la situazione e quindi vivere quello che hai LA VITA
l'amore prima deve irraggiare il tuo mondo interiore ma non può solo venire da fuori perché così sei sempre alla ricerca e quindi ne dipendi ma devi inviare ad amarti ad accettare chi sei e essere più flessibile non ce il bianco e il nero ma ci sono mille sfumature, mille occasioni mille situazioni, non sei solo apri il tuo cuore solo così amerai te e le altre persone.. -
a prenderti le tue responsabilità e la volontà di cambiare e accettare la situazione e quindi vivere quello che hai LA VITA
l'amore prima deve irraggiare il tuo mondo interiore ma non può solo venire da fuori perché così sei sempre alla ricerca e quindi ne dipendi ma devi inviare ad amarti ad accettare chi sei e essere più flessibileCaro Ubuntu, da quello che ho capito tu mi consigli di evitare di darmi degli obiettivi fissi, di accettare quello che di bello c'è nella mia vita, accettarmi di più e continuare a cercare di migliorare la mia vita.
Allora sono buoni consigli, ma credimi la mia vita mi sembra un vero e proprio deserto, perchè mi sembra sempre che per quello che ho dentro di positivo, ma anche quello che mi succede nella vita di tutti i giorni, trovo grandi difficoltà a trovare qualcuno con cui condivedere queste cose, anche solo semplicemnte ascoltandomi, per non parlare di fare esperienze insieme, tipo serate, viaggi e divertimenti vari.
Ed aggiungo che vorrei anche essere io ad ascoltare e a condividere le vite degli altri qualche volta.
Non voglio esagerare, qualche volta queste condivisioni accadono, così come queste esperienze.
Tuttavia la mancanza degli amici e di una ragazza, rendono tutto più vuoto, più freddo, più solitario. Per questo motivo non mi piace la mia vita, sono sempre in lotta per un qualcosa che sento essenziale ed importante, ma che poi non riesco ad ottenere.
Cose belle nella mia vita ci sono, e sono quelle che mi hanno tenuto attaccato alla vita in tutti questi anni, così come la mia grande voglia di vivere. Ma sono anni che questa lotta continua non mi dà i risultati che voglio davvero. Ogni volta ricomincio, cerco di migliorare, ci credo, ma poi cado di nuovo ad un altro rifiuto, un pò più forte degli altri, perchè un pò mi ci sono abituato. -
Ciao velista.
Il tuo scritto denota una grande maturità e consapevolezza.
Perciò mi verrebbe da chiederti... secondo te dove sbagli?
Dovresti esserti reso conto che c'è qualcosa che fai o che dici che in qualche modo tiene le persone distanti.
Prova a comprendere che cosa è... -
Caro Odisseo, ci provo da circa 9 anni.
Il mio è un problema di modi e tempi di relazionarsi alle persone, non di occasione o di coraggio. Ma non credo che esista un unico modo efficace per relazionarsi e costruire relazioni. A me comunque nessuno ha insegnato uno o più modi per costruire relazioni, da quello che ho capito, bisogna agire in base ad i segnali cosci od incosci che ci manda l'altro, ma riuscire a coglierli tutti, ad interpretarli e poi ad agire di conseguenza, sono cose che non ho ancora appreso. Cose che non conosco.
Mi è stato detto più volte che ho fretta di concludere con le ragazze. Credo che in parte sia vero e sia dovuto alla profonda sofferenza che è dentro di me, ma dall'altro non credo che certi maschi che ho visto fidanzati in giro, che pubblicamente ed apertamente si comportano male con le ragazze abbiano una vaga idea di come comportarsi, semplicemente sono piaciuti così tanto da fare passare in secondo piano altre cose. Aggiungo che mi riferisco ad alcuni casi che ho visto per strada, non a tutti le relazioni, non voglio essere frainteso. Non sto generalizzando.
Concludo col raccontare che ieri sera sono uscito, ho chiesto il numero a due ragazze ma hanno rifiutato di darmelo. Con una terza ci ho anche parlato, ma alla fine l'ho salutata senza chiederglielo perchè qualcosa dentro di me non voleva. Ho sbagliato, ma non bisogna dare troppa importanza al numero di telefono, alcune ragazze me lo hanno dato, ma poi non è successo nulla.
Sul viale di casa ho visto due ragazzini che si baciavano. Fuori faceva 6 gradi.
Che ingiustizia, io invece continuo ad essere solo
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