Prese in giro continue, dovrei cambiare scuola?

  • Ciao a tutti,frequento il secondo superiore e mi trovo difronte a un problema per me insormontabile.
    Soffro di ansia sociale,e a causa di questo sono sempre stata soggetta a prese in giro che mi hanno portato a chiudermi ancora di più in me stessa.
    Credevo che le prese in giro,all’inizio delle superiori sarebbero finite e che sarebbe andato tutto per il verso giusto..ma purtroppo non è stato così,la situazione è solo peggiorata.
    Ho sempre pensato di cambiare scuola,sia per le materie (la scuola l’avevo scelta all’ultimo perché non sapevo dove andare) che per i compagni.
    Ma l’unica cosa che mi blocca è la paura di essere presa in giro anche nella nuova scuola (dove ci sono anche molte persone che conosco,qualcuna di queste mi prendeva in giro alle medie e questo provoca in me una forte ansia),ho addirittura pensato di andare in un’altra città vicino alla mia a costo di non vedere facce conosciute!
    I miei genitori,dopo aver parlato con loro di questa situazione,hanno continuano a lamentarsi dicendo che: “visto succedeva anche alle medie allora ero io ad avere qualcosa Che non andava”.
    In classe le materie mi annoiano e mi ritrovo con solo due compagne,una più egoista dell’altra e per sei ore devo subirmi le tante prese in giro o delle mani addosso “per scherzare”.
    Ne ho Già parlato con i prof,ma non hanno fatto un granché..
    Scusate lo sfogo,spero di trovare una via di uscita,cosa mi consigliate di fare?Come dovrei comportarmi nella nuova scuola?Sono stanca di piangere ogni sera per questo motivo

  • Ciao Rasmoon,
    dunque se non ti piacciono le materie e non ti appassiona quello che studi ti consiglio di cambiare scuola, a prescindire. Se preferisci non aver intorno gli ex compagni delle medie che ti prendevano in giro, allora prova ad andare in un'altra città.
    Ti consiglio di affrontare la tua ansia sociale, magari attraverso la psicoterapia. Da quello che scrivi i tuoi genitori sembrano non capire, hai provato a spiegare loro il tuo disagio e cosa ti fa star male?

  • Ti faccio una domanda , perché ( a parere tuo ) se la prendono con proprio con te ? Perché sei timido ? Dalla risposta che dai poi dipende tutto il resto.
    Comunque ci sono passata , non ero al centro delle attenzioni di tutti ma le prese in giro non sono mancate ne alle superiori nei primi due anni e soprattutto alle medie. 3 anni di inferno.
    Nel mio caso lo facevano perché ero timida e quindi sembravo un bersaglio facile , prima ancora perché ero magra e piatta come una tavola , poi perché si narrava che io puzzassi. Insomma una cosa vale l'altra.
    E ti dico che quando ho raschiato il fondo, quando mi sono sentita davvero umiliata ho pensato di cambiare suola ma non l'ho fatto. Avevo paura di fare il passo più lungo della gamba , una mossa azzardata che con il senno di poi avrei dovuto fare per far capire a quei bastardi là fuori che non mi andava bene. Così tutti si sarebbero fatti delle domande sul come mai Pallidal se ne va dal oggi al domani. O forse non si sarebbero posti nemmeno la questione.
    Comunque il punto è un altro, il punto è smettere di ingoiare pillole amare , smettere di stare con gente che ci umilia. Fai qualcosa che faccia capire che non sei lì per farti prendere per il c∙∙o.
    Se tornssi indietro giuro farei una cosa del genere.

  • Ciao, se sai di soffrire di ansia sociale, sei seguita da un terapeuta. Parlane col terapeuta o con il medico di base se non sei seguita. Comunque, a mio parere, non ti chiedere ''perché proprio a te'', si noterà la tua timidezza per l'ansia sociale...ma chiediti come fare per fermare questo disagio. Ufficialmente bisognerebbe, con i genitori, rivolgersi al direttore scolastico, al preside, se i tuoi genitori non intendono accompagnarti, vacci per conto tuo. E poi scusa, se tu non stai bene a loro...perché non se ne vanno loro?

    Se vi è un problema, in quanto tale, ha una soluzione, altrimenti è un dato di fatto con cui convivere.

  • Questi sono meccanismi "da branco". Per risolverli fai la cosa seguente:

    1) Devi dimostrarti totalmente indifferente (lo so che e' dura ma devi farlo) alle loro offese, ai loro giochetti. Quando li vedi non li devi neanche salutare, come se non esistessero
    2) Concentrarti sul materiale scolastico e cerca di andare bene a scuola.

    Spesso la tecnica 1) funziona in quanto uno degli elementi essenziali per i predatori e' il "divertimento" di vedere come la vittima designata si arrabbia , come reagisce impotente, ancora piu' "divertente" e' se si mette a piangere etc.

    Tuttavia, nei casi piu' gravi, anche l'approccio 1) non funziona in quanto il branco ha un giocattolo. In tal caso l'approccio e' rivolgersi alle autorita' competenti e tu sei molto fortunata in quanto i tuoi "amici" devono rispondere alle autorita' competenti volenti o nolenti. Se gli adulti prendono sottogambail problema devi scrivere TU lettere al preside della scuola. Se non rispondono rincara la dose con la scuola minacciando cause legali.

    Se ne esce in quanto per tua fortuna sei in un mabiente "protetto" con gente che puo' anche perdere il lavoro, anche se siamo in Italia.

    Posta tranquillamente qui le cose e ti aiutero' a scrivere una lettera che fa tremare il preside. Devi capire che per cambiare le cose DEVI LOTTARE. Quando gli altri capiscono che puoi creare problemi vedi come ti rispetteranno e si tireranno indietro.

  • Altri consigli importanti:

    1) Le autorita' non sempre sono "illuminate" e andare di persona dal preside potrebbe NON bastare.

    2) Se ti trovi nel caso 1) devi fare una lettera (che ti indichero' come scrivere) e fare una raccomandata con ricevuta di ritorno al preside.

    Ti assicuro che se lotti risolvi il problema. Anche se hai l'intera scuola che non vuole prendere provvedimenti. Non demordere, non focalizzarti sulla sofferenza che ti causano e trova cose che ti piacciono, siano esse il pianoforte o la pallacanestro. Ma devi reagire. La vita non e' una passeggiata. Ma si puo' essere piu' duri della vita. Ricordalo. E non sei strana. Semplicemente sei in un ambiente sbagliato. Anche se la natura umana e' quella che e'.

  • "Questi sono meccanismi "da branco". Per risolverli fai la cosa seguente:

    1) Devi dimostrarti totalmente indifferente (lo so che e' dura ma devi farlo) alle loro offese, ai loro giochetti. Quando li vedi non li devi neanche salutare, come se non esistessero
    2) Concentrarti sul materiale scolastico e cerca di andare bene a scuola.

    Spesso la tecnica 1) funziona in quanto uno degli elementi essenziali per i predatori e' il "divertimento" di vedere come la vittima designata si arrabbia , come reagisce impotente, ancora piu' "divertente" e' se si mette a piangere etc.

    Tuttavia, nei casi piu' gravi, anche l'approccio 1) non funziona in quanto il branco ha un giocattolo. In tal caso l'approccio e' rivolgersi alle autorita' competenti e tu sei molto fortunata in quanto i tuoi "amici" devono rispondere alle autorita' competenti volenti o nolenti. Se gli adulti prendono sottogambail problema devi scrivere TU lettere al preside della scuola. Se non rispondono rincara la dose con la scuola minacciando cause legali.

    Se ne esce in quanto per tua fortuna sei in un mabiente "protetto" con gente che puo' anche perdere il lavoro, anche se siamo in Italia.

    Posta tranquillamente qui le cose e ti aiutero' a scrivere una lettera che fa tremare il preside. Devi capire che per cambiare le cose DEVI LOTTARE. Quando gli altri capiscono che puoi creare problemi vedi come ti rispetteranno e si tireranno indietro."


    Ciao.

    Per averlo provato personalmente:

    1)Non mi è servito
    2)Non ha risolto nulla
    1bis) Non mi è servito
    Cause legali: rischi poi controdenunce.

    Parlato con prof e Preside: peggio che mai.

    Esperienza personale.

    §

    Il mio resistere e pensare di essere la persona più forte (lo penso anche adesso) ha solo peggiorato le cose.
    L'opzione : me ne vado non la prendevo in considerazione.
    Assolutamente.
    Pensavo l'inverso : che le persone "marce" se ne dovessero andare.
    Poi mi son reso conto che nel contesto il marcio era "l'insieme".

    Tutto il pacchetto insomma.

    Ho sciupato il tempo, ed ora il tempo sciupa me. (William Shakespeare)

  • Se pensi davvero ciò che scrivi Taigi sei una persona forte.
    Effettivamente anche il resistere e il rispondere creano frustrazione nel gruppo che bersaglia. Probabilmente intensificheranno le prese in giro. Del resto l'obiettivo ultimo è schiacciarti, farti sentire inferiore.
    Diventare docile e conciliante significa beccarsi prese in giro lo stesso, ma in uno status differente. Ci metterebbero meno cattiveria perchè non ce ne sarebbe bisogno.
    Così almeno mi dice la mia esperienza.

  • Non sono forte: son stato stupido.

    La soluzione era andarmene.

    Invece ho resistito 3 anni.

    Nelle classi successive questo non è accaduto , in quelle precedenti non è accaduto mai.

    Li la situazione era tossica.

    Manco te ne accorgi come ci entri.

    Talmente è subdola e vigliacca in se, vigliacca allo stato puro del termine.

    Qualche giorno fa è morta una di queste "persone".

    Pensavo di far valere il mio diritto a stare in quella classe.

    Ho concluso quei tre anni non presentandomi all'esame.

    Quell'esame l'avrei superato facilmente.

    Mi faceva cosi schifo la loro presenza che non ci andai.

    Ho pure buttato un anno scolastico ripetendolo per non demeriti miei.

    I prof che non avevano fatto nulla per me,si sentivano talmente in colpa che non mi interrogavano nemmeno.

    Sapevano che conoscevo perfettamente il programma.

    Trovai persino diversi ripetenti delle classi precedenti.

    In una situazione totalmente diversa.

    Assurdo.

    Ho sciupato il tempo, ed ora il tempo sciupa me. (William Shakespeare)

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