Mostra di Piùcerto il fatto dell'avere la compagnia di un genitore è impagabile perhcè non ci saranno per sempre.
è una sensazione che mi è capitata di sentire ultimamente, mentre loro erano via per una vacanza.
però sai io non credo che sia quello il problema, ma come ho come già detto di spazi propri e un po' di respiro per iniziare a sperimentare questa indipendenza.
non credo che sia il vivere insime il problema (sennò l'autore del thread avrebbe parlato di come andare fuori casa il più in fretta possibile)ma il convivere insieme in modo sereno.
non entro nel merito della questione perhcè io ho un vissuto molto diverso dall'autore del thread.
però c'è da dire che lavori precari o sottopagati (che è la realtà odierna della maggior parte dei giovani)non ti permettono di andare fuori casa.
quindi bisogna (a differenza delle generazioni precedenti) trovare delle alternative per iniziare a maturare e diventare indipendenti anche se si vive ancora in casa(per ragion di cose) con i genitori.
anche perhcè se davvero si aspetta l'indipendenza economica per avere quella emotiva o di (piccoli) spazi, io spero di arrivarci ai 40 se va bene.
che poi soprattutto certi genitori siano un po' troppo....ma non si sa proprio come arginarli.
io almeno per me spero sempre di trovare una soluzione per avere una buona convivenza.
è utopia?
Non è utopia, ma è un percorso lungo, difficile.
Il modo in cui i genitori si relazionano a noi dipende in parte da loro in parte da noi; si può costringerli ad essere meno invadenti dandogli meno informazioni, mettendoli a parte solo di qualcosa, essendo i primi insomma a spezzare il filo.
Ma finchè si convive bisogna anche aspettarsi una certa partecipazione.
Molto poi dipende dall'indole dei genitori, i miei invadenti non lo sono mai stati.
Per me il tema non è "godersi la presenza, non scontata, dei genitori"; per me il tema è godersi quelle cose, quel genere di preoccupazione che solo un genitore può avere per te, e nessun altro.
Un compagno, un amico, possono amarti, volerti molto bene, trovarti insostituibile, e puoi condividerci moltissimo, più che con una mamma o un papà; ma il modo con cui una mamma e un papà si preoccupano per te, quel modo lì è una prerogativa loro, non ripetibile, e quando viene a mancare (e non perché i genitori sono in vacanza), quando senti che nessuno al mondo avrà mai più quel sentimento di cura, di protezione, verso di te, beh manca parecchio.
Io sono a favore dell'uscita di casa presto, sono a favore dell'indipendenza dei figli verso i genitori e viceversa, sono a favore di rapporti basati sulla fiducia e senza "controlli" vari, però finché un genitore c'è, trovo normale che si preoccupi per suo figlio, l'importante è che impari a farlo alla giusta distanza e nel giusto modo, magari mordendosi la lingua qualche volta, magari evitando di fare telefonate di troppo, ma anche i figli siano indulgenti verso chi è animato, il più delle volte, da un sentimento "buono".