Meglio sposarsi o convivere?

  • tutto troppo complicato....io mi sposai molto giovane perche` ero tanto innamorato e sposarsi era come gridare a tutto il mondo 'voglio stare con questa donna, crescere con lei e formare una famiglia!'. Lo so non e` molto intelligente...ma non pretendo di essere intelligente.

    perché consideri poco intelligente esserti sposato ? Non capisco.

  • non e` che consideri poco intelligente essermi sposato e` che quando lo feci non elaborai tutte queste argute considerazioni sui pro e i contro esistenziali, economici, legali etc etc....lo feci e basta perche` sentivo di farlo. Mi rendo conto che ai piu` puo` sembrare essere scriteriati. Ma si parla del mio cuore.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • tutto troppo complicato....io mi sposai molto giovane perche` ero tanto innamorato e sposarsi era come gridare a tutto il mondo 'voglio stare con questa donna, crescere con lei e formare una famiglia!'. Lo so non e` molto intelligente...ma non pretendo di essere intelligente.

    Nemmeno io credo che sia questione di intelligenza.
    Tu eri serio ovvero volevi dare tutto per far funzionare una storia d'amore.
    Cos'altro conta?

    È sotto questo profilo che la forma perde importanza, nella serietà delle persone. Lì matrimonio e convivenza si equivalgono....oppure senza matrimonio ti saresti rifiutato di stare vicino alla donna che amavi quando questa non stava bene oppure ti saresti rifiutato di giocare ed educare i tuoi figli? Dubito proprio perché sei una persona seria.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Io col cavolo mi sposerei e non mi si dica perché non mi voglio impegnare perché non é vero altrimenti non fai un figlio con qualcuno. Io parto dalla base che l'amore non é eterno per cui vorrei evitare problemi legali ed economici che potrebbero sorgere

  • Io avrei fatto è sentito le stesse cose sia da sposato che da convivente. Volevo solo raccontare perché ci tenevo a sposarmi. Era un modo per far partecipe la comunità della realizzazione dei nostri sentimenti.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Tu eri serio ovvero volevi dare tutto per far funzionare una storia d'amore.
    Cos'altro conta?

    È sotto questo profilo che la forma perde importanza, nella serietà delle persone. Lì matrimonio e convivenza si equivalgono....

    Poi, però, e anche tra i partners più seri e amorevoli del mondo, tra convivenza e matrimonio cambiano esattamente tutti quegli aspetti su cui le coppie omo si sono battute strenuamente per ottenere il diritto di sposarsi o di avere comunque il tipo di riconoscimento giuridico più vicino possibile a quello del matrimonio civile fra etero.

    Molti di questi aspetti sono legati addirittura alla malattia invalidante o alla morte del partner, e non dipendono dalla maggiore o minore profondità di sentimenti dell'uno o dell'altro, ma dipendono da tutte le altre leggi, che operano in automatico (in danno dell'altro partner) nel momento uno dei due non è più in grado di gestire se stesso ed esprimere la propria volontà, e in cui - per la legge - si tratta di una coppia che non esiste .

    Non so se avete seguito quella serie di raiTre che nelle stagioni passate documentava due o tre unioni civili alla volta, facendo conoscere i protagonisti, la storia della loro coppia, i preparativi e poi la celebrazione delle loro unioni civili e i festeggiamenti conseguenti.

    Si sono viste le unioni più variegate, dalla coppia di ragazze ventiquattrenni, alle coppie di donne e uomini adulti, sino alle coppie di anziani ed anziane che in realtà convivevano da una vita intera.

    Tutte , invariabilmente, sprizzavano una tale luce negli occhi e nel sorriso di quel poter dire al mondo "siamo coppia" che...soprattutto ascoltando e guardando le coppie più mature e quindi anche già ipercollaudate nella convivenza, c'era da farsi venire il complesso (parlo da etero, e l'ho seriamente dubitato) se l'amore come dedizione non sia rimasto appannaggio delle coppie omo, o se davvero non ci sia in loro una sensibilità che negli etero si è atrofizzata... In ogni caso: per le coppie più anziane (non avessero avuto quegli occhi e quel sorriso di felicità) si sarebbe potuto malignare che l'unione civile potesse essere vissuta a scopo di mutuo soccorso, ma in coppie fantastiche di due ragazze poco più che maggiorenni e che lavoricchiano e devono costruirsi un futuro, o in coppie di quarantenni che entrambe/i sono perfettamente inseriti/e nel mondo del lavoro, e che in TUTTI i casi trasmessi in quelle puntate erano già conviventi, ma cosa mai potrà giustificare quella felicità di celebrare una unione civile, se non il piacere di dichiararsi come coppia al mondo e l'amorevole cura di fare in modo che sia della coppia e non di altri ciò che quella coppia ha già creato e continuerà a creare insieme?

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • ....io mi sposai molto giovane perche` ero tanto innamorato e sposarsi era come gridare a tutto il mondo 'voglio stare con questa donna, crescere con lei e formare una famiglia!'. Lo so non e` molto intelligente...ma non pretendo di essere intelligente.

    Idem! :)

    E tornassi ad avere 24 anni, dopo aver letto questa discussione e soprattutto le motivazioni razional/precauzionali che la maggior parte degli Utenti ha espresso come propria riserva nei confronti del matrimonio, ...sarò complessata io...ma di un ragazzo che non avesse desiderato il nostro matrimonio, sarei riuscita soltanto a pensare che la sua prudenza è evidentemente molto più forte dei sentimenti appassionati che pur mi dichiarasse...

    Poi, come già detto, età diverse e storie diverse comportano anche molto saggiamente scelte diverse. Io ad esempio non ho mai capito quelli che si sposano più volte. Anche perché tutto quel mondo di aspettative meravigliose e a volte ingenue che si provano nel primo matrimonio...non mi sembra proprio possibile viverlo "in replica"...

    Non solo (ma qui siamo davvero soltanto a livello di opinioni ed esperienze personali) : io ho categoricamente escluso ogni forma di convivenza , dopo la mia separazione, perché...sincera sincera...il lato più problematico del matrimonio era stato proprio nella convivenza! Nulla di grave, mai. Anzi parlo di banalità assolute, che però nel quotidiano logorano : parlo del dover comunque condividere spazi, abitudini, o anche solo semplici aspettative dell'altro che...a volte pesa esaudire , e che ogni giorno pesano di più. Vivi solo: stai leggendo una cosa che ti interessa, fa niente che è ora di cena, finisci e mangi dopo qualcosa. Convivi: stai leggendo la stessa cosa e ti interesserebbe molto continuare, ma...è ora di cena, "devi" smettere. Nessuno ti schernisce se non lo fai, ma sei tu che sai che deluderesti l'aspettativa dell'altro e quindi ti adegui. :(

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Poi, però, e anche tra i partners più seri e amorevoli del mondo, tra convivenza e matrimonio cambiano esattamente tutti quegli aspetti su cui le coppie omo si sono battute strenuamente per ottenere il diritto di sposarsi o di avere comunque il tipo di riconoscimento giuridico più vicino possibile a quello del matrimonio civile fra etero.

    la battaglia delle coppie omosessuali è legittima anche se, a mio avviso miope.
    legittima perché trovo del tutto fondata la loro richiesta di tutela. una coppia eterosessuale può scegliere: se vuole lo schema previsto dalla legge può sposarsi, se non vuole quello schema può rimanerne fuori.
    è una battaglia miope perché molto ingenuamente queste coppie sperano di ottenere accettazione sociale attraverso uno schema di legge. questo non succede perché la gente non la smette di guardarti come un essere "contro natura" perché lo stato dice che sei uguale agli altri, la cultura non si crea in parlamento, anzi lì perlopiù manca in maniera grossolana. è un po' ciò che succede con gli immigrati che sperano di far cessare gli atti discriminatori con l'ottenimento della cittadinanza. non succederà e lo sappiamo tutti, pro o contra ius soli, attenuato o meno. sotto questo profilo l'Italia è un paese culturalmente arretrato.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Uesela....arretrato rispetto a chi? in tutte le culture ci sono antipatie verso altri gruppi culturali. Solo in italia pensa alle rivalità fra regioni, fra paesi, fra gruppi sociali, fra popoli come gli zingari e gli abrei, che sono storici. Ora abbiamo avversità anche fra bianchi e neri, pensando che Polacchi o Rumeni o Albanesi siano meglio. Ma è tutta illusione. E' che sostanzialmente è naturale avere paura, e fare paura. Fa parte dei nostri istinti primogeni.

    Personalmente ho avuto anche amici gay, ma li sentivo diversi da me. Il modo di atteggiarsi e di pensare, più simile a quello di una femmina che non maschio. Qualcuno che gia a 5-6 anni preferiva le bambole e le padelline, e rubava le carpe col tacco e il rossetto alla madre. Qualche caso è veramente da psichiatria

    Gloria, mi spiace che mi vedi come come un vecchio incattivito e ruspiglioso, ma in verità l'ho sempre pensata cosi', a parte l'adolescenza, quando si tratta di prendere le misure del mondo.

    Il mondo Gay lo tollero, purchè stia al suo posto e non voglia imporre una omosessualità come normale. La normalità è eterosessuale, e non mi interessa che qualcuno stabilisca che l'omosessualità è normale, anzi, quasi preferibile.

    Il matrimonio d'amore passionale è lecito e giusto, ma poi si spegne e rimane un'amore compiacente e rispettoso,se va bene.E' ingiusto pretendere prudenza ad un ragazzino di 20anni, maschio o femmina, ma è altrettanto ingiusto che nessuno ti avverta che dopo un po' l'unione si appiatterà sulla serena abitudine, e tanti dei tuoi sogni adolescenziali , andranno a farsi friggere.
    Ma in cambio avrai una persona su cui contare, se hai scelto bene. E ti accorgerai nel tempo qualto questo sia importante.

    Se non ti garba sposarti perchè ritieni che il pezzo di carta sia superfluo, ci si accomodi. La pensavo così anche io.
    Ma bisogna fare attenzione che questo non diventi un alibi per tenere la via di fuga aperta, per fuggire invece che risolvere.
    Assieme a questa possibilità ci sono decine di incontri, passionali o solo sessuali, che poi non lasciano niente, se non un senso di vuoto.

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