"accettare"gli altri per quel che sono aiuta a vivere meglio(?)

  • ultimamente mi chiedo se quella frase famosa che si legge in qualsiasi libro di psicologia e spiritualità,che accettare gli altri per come sono aiuta a vivere meglio,sia vera o una frase che fa da alibi alla mera rassegnazione...se una persona ci esaspera,ci tormenta,si approfitta di noi...e insomma tutto quel che di negativo e malsano può instaurarsi tra due o più persone...sembra quasi che ci dobbiamo mettere in una condizione di superiorità di "lasciare perdere",secondo me non è giusto nei nostri confronti...è così facile accettare gli altri nel profondo?secondo me molti fingono l'accettazione e l'approvazione ,e poi in momenti di crisi nera esplodono,in famiglia,sul lavoro,con estranei...ecc...ho notato di alcune persone che in mancanza di problemi predicavano una vita zen esemplare di accettazione e amore verso il prossimo facendoti sentire quasi un alienato,e queste stesse persone quando le cose si facevano difficili(la vita non può essere sempre un fiume tranquillo) iniziavano a mostrare tratti infimi e subdoli in maniera terrificante...

  • Ti rispondo facendoti pensare all'ipotesi inversa: come possiamo vivere se non accettiamo e quindi cerchiamo di cambiare le cose che non possiamo cambiare?

    Non è rassegnazione: è realtà.
    Per giusti o sbagliati che siano gli altri ai nostri occhi: non abbiamo né il potere, né il diritto di cambiarli. Così come gli altri non possono fare questo con noi.

    Se c'è un cambiamento nel singolo è perché la società o la situazione diventa sconveniente per il singolo stesso; quindi cambia.

    Le regole della società servono proprio a questo: a dare un indirizzo di "cambiamento" o comunque di "retta via" generale, dove ognuno poi ricava la sua libertà.

    Nessun singolo ha il diritto di cambiare un altro singolo.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • ma infatti non intendevo con questo dire che sarebbe giusto cambiare gli altri,non sarebbero più loro stessi...solo che a volte è difficile accettare molte persone per come sono,specialmente (nel mio caso)quando sono i primi a non accettarti ed amarti per come sei...magari la questione mi duole in particolare perchè la vivo male,e ne rimando il riflesso,non so

  • ultimamente mi chiedo se quella frase famosa che si legge in qualsiasi libro di psicologia e spiritualità,che accettare gli altri per come sono aiuta a vivere meglio,sia vera o una frase che fa da alibi alla mera rassegnazione...se una persona ci esaspera,ci tormenta,si approfitta di noi...e insomma tutto quel che di negativo e malsano può instaurarsi tra due o più persone...sembra quasi che ci dobbiamo mettere in una condizione di superiorità di "lasciare perdere",secondo me non è giusto nei nostri confronti...è così facile accettare gli altri nel profondo?secondo me molti fingono l'accettazione e l'approvazione ,e poi in momenti di crisi nera esplodono,in famiglia,sul lavoro,con estranei...ecc...ho notato di alcune persone che in mancanza di problemi predicavano una vita zen esemplare di accettazione e amore verso il prossimo facendoti sentire quasi un alienato,e queste stesse persone quando le cose si facevano difficili(la vita non può essere sempre un fiume tranquillo) iniziavano a mostrare tratti infimi e subdoli in maniera terrificante...

    Accettare qualcuno/qualcosa non è mai un obbligo e non lo ha sentenziato nessuno. E' casomai una convenienza o qualcosa di dettato dalla mancanza di alternative o dal quieto vivere a meno di non essere dei masochisti e questo nell'ambito delle relazioni interpersonali (familiari, lavorative in primis). Poi c'è un altro tipo di accettazione che è quella relativa ai propri traumi, ai propri ricordi, ai propri difetti etc. ma sono cose che riguardano la sfera personale e quindi li accettiamo per elaborare un dolore o per superare un comportamento che ci crea disagio.

    Personalmente non ho mai accettato rapporti malsani, ipocriti, egoisti, falsi e via dicendo e non mi frega niente di accettare gli altri, casomai li tollero ma è cosa ben diversa.

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