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L'autoironia è dannosa?
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A livello psicologico è davvero così nociva?
Dipende. L'(auto)ironia è pur sempre una resa, una forma di sconfitta addolcita da un sorriso stampato sulle labbra. Se la usi solo per sedare l'orrore del tuo inferno personale o come strumento che perdona tutto quanto, ti servirà a poco. Perché poi ne avrai tanto più bisogno quanto più grande diventa quell'orrore senza un nome. E l'ironia diventa l'unico appiglio per provare, vanamente, a scacciarlo. Ed ecco spiegato perché oggi se ne fa un uso smodato: c'è talmente poco da ridere che si cerca di ridere più forte che si può.
Un esorcismo che non risolve nulla. -
Mi piace chi fa autoironia e le persone autoironiche, quelle che non si prendono troppo sul serio.
Io credo di esserlo , non di sforzarmi per esserlo ma che mi venga naturale quando mi viene fatto un complimento per me fuori dal mondo o anche quando sbaglio qualcosa.
Non sono una che riesce ad ironizzare su tutto ma su tante cose si , purtroppo per me ho un umorismo un po' nero delle volte che le persone di base tendono a non capire , questo è il problema -
Dipende. L'(auto)ironia è pur sempre una resa, una forma di sconfitta addolcita da un sorriso stampato sulle labbra. Se la usi solo per sedare l'orrore del tuo inferno personale o come strumento che perdona tutto quanto, ti servirà a poco. Perché poi ne avrai tanto più bisogno quanto più grande diventa quell'orrore senza un nome. E l'ironia diventa l'unico appiglio per provare, vanamente, a scacciarlo. Ed ecco spiegato perché oggi se ne fa un uso smodato: c'è talmente poco da ridere che si cerca di ridere più forte che si può.
Un esorcismo che non risolve nulla.SEMPLICEMENTE PERFETTO
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In tutte le cose non bisogna esagerare...su di me potete fare ironia. No problem
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Sono d'accordo sul discorso del non imporla, ma dissento verso chi ci vede del male o estremizza, escludendola a priori. In questo caso sì, vale la questione "è anche una sintomo di intelligenza".
Permette di stabilire una connessione tra la propria condizione di difficoltà e le persone circostanti (l'ambiente). Ciò rende (veramente) possibile facilitare il passaggio da una dimensione all'altra, seppur per peridi di temo limitati.
Sono d'accordo. In certi momenti può sembrare complesso, me ne rendo conto. Ma, come ho scritto, ogni tanto bisognerebbe cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. E non intendo ridere delle proprie disgrazie, ma approcciarsi con ottimismo, con un sorriso, anche se apparentemente "forzato", e non peggiorare la situazione chiudendosi nel proprio dolore, fino a trascinarsi sempre più in basso. E lo so, non è facile, ma non deve esserle, infatti.
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Il pensiero positivo non colma il pensiero negativo.
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L'autoironia bisogna vedere anzitutto se è necessaria e utile. Se non ti aiuta a risolvere quel problema diventa fastidiosa. E soprattutto, bisogna vedere su cosa la si fa. Ci sono argomenti troppo delicati su cui non ho la minima intenzione di scherzare ed altri su cui voglio sdrammatizzare. Ma la cosa importante è quella di non imporla a nessuno, perché non siamo tutti uguali e certe persone possono approcciare e reagire diversamente di fronte a determinate situazioni, rispetto ad altre, e va benissimo così. Ognuno è fatto a modo suo e va rispettato
Per dire, sono una persona abbastanza timida e su questo ci scherzo su tantissime volte. Faccio autoironia quando magari mi rendo conto di aver detto o fatto una sciocchezza. Semplicemente, ci sono cose su cui ho voglia di scherzare ed altre no. Questo è il mio punto di vista. Ma l'importante, come ho scritto all'inizio, è non imporla e non biasimare chi sceglie di non farne uso
OT: dispiace anche a me che quella discussione sia stata chiusa, mi piaceva. Non si era detto niente di male. Era uno spazio libero
Va be. Fine OTUser non ci siamo capiti
Facciamo un'ipotesi:
Se io apro un thread su un certo argomento, oppure sono ironico in un thread, e a te dà fastidio e ti vai a lamentare con il moderatore, il problema e il mio che sono ironico, dell'altra persona oppure il tuo?
Se a te non piace un certo thread, non lo condividi, eccetera, non ci entri e basta, non cerchi di sabotarlo. Semmai, visto che siamo su un forum di psicologia, ne approfitti per capire "perché" ti dà fastidio ...
E' molto difficile fare lo psicologo di sé stesso ... vero ... Ma sarebbe un passo avanti nel togliere una certa nebbia scura dalla propria vita invece di cercare di tirarci dentro gli altri.
Chi è andato a lamentarsi con Ramon dovrebbe riflettere invece di sorridere come Gargamella dei puffi ...
Si vede che per molti la propria trappola esistenziale è diventata una comoda poltrona.
Hagumi non ha nessun torto.
Ciao.
Aggiungo: nemmeno io Fran e Garet che l'abbiamo difesa abbiamo torto, visto che due di noi sono quasi cinquantenni e Garet è pure un uomo adulto, e non è che qualcuno debba insegnarci se una cosa è giusta o sbagliata perché lo sappiamo già da noi, ti pare .... -
Dipende. L'(auto)ironia è pur sempre una resa, una forma di sconfitta addolcita da un sorriso stampato sulle labbra. Se la usi solo per sedare l'orrore del tuo inferno personale o come strumento che perdona tutto quanto, ti servirà a poco. Perché poi ne avrai tanto più bisogno quanto più grande diventa quell'orrore senza un nome. E l'ironia diventa l'unico appiglio per provare, vanamente, a scacciarlo. Ed ecco spiegato perché oggi se ne fa un uso smodato: c'è talmente poco da ridere che si cerca di ridere più forte che si può.
Un esorcismo che non risolve nulla.Premetto che apprezzo le parole che hai utilizzato, il modo in cui hai espresso il tuo pensiero.
Ad ogni modo, magari non sortisce alcun effetto, magari è un qualcosa di effimero, ma credo sia comunque un approccio più corretto, utile al fine di compiere quel passo in avanti, anche se piccolo, che altrimenti non si farebbe. Infatti non rappresenta un metodo di guarigione, ma sicuramente è un atteggiamento più ottimistico, e questo, a mio parere, influisce a livello psicologico, anche inconsciamente. -
Ti ringrazio Hagumi.
Però l'ottimismo, il pensare positivo, l'ironia, il ridere senza averne motivo ecc.,ecc., si possono usare giusto per alleviare un po' la propria condizione: diventano così un anestetico. Si usano ma sapendo già che poi le cose torneranno come prima.
Io ti invito a puntare di più alla sostanza e meno alla forma. Ad andare direttamente al problema e non ad aggirarlo nella speranza di una risoluzione fatua.
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