Non so in che direzione guardare...

  • Questa notte, sono andata a dormire relativamente presto, ma non sono riuscita a chiudere occhio: ho pensato che non so come fare senza mia madre, che è una donna molto intelligente e piena di grinta e anche se ci siamo spesso battibeccate, ci siamo anche e ci vogliamo ancora molto bene. Lei è sempre stata (e spero tornerà ad esserlo) il perno su cui ruota tutta la famiglia e io senza di lei mi sento perduta. Augurandomi che tutto vada per il meglio, ci vorrà molto tempo prima che lei torni a casa... Purtroppo il fatto che io mi auguri che tutto vada per il meglio, non è garanzia di certezza.

    Penso al mio traballante esame di stato, penso alla seconda laurea che dovrò almeno accantonare, se non addirittura mollare definitivamente e che non avevo scelto per capriccio ma per necessità e appagamento lavorativo, penso al lavoro che non ho e al fatto che non ho più avuto un amore che mi scaldasse il petto.
    Per fortuna e per scelta ho molti amici che mi sostengono, supportano e sopportano tra cui voi e ho mio fratello, che però è giovane e tende a non vedere (forse è un pregio) tutti i problemi che si sostanziano dietro l'angolo. O forse li vede con occhi diversi dai miei e anche con il benestare degli amici (suoi, miei e di mamma) abbiamo visioni contrapposte e io mi chiedo cosa realmente sia giusto fare.
    Penso anche che forse mi ci vorrebbe ancora una psico-terapia e forse un antidepressivo? Non lo so, non ne ho mai presi, ma mi sento molto stanca, molto provata. Per la psicoterapia attualmente non ho i soldi.
    Devo prendere decisioni importanti, o almeno mi sembra.
    Non ho nemmeno ripreso a lavoricchiare, come faccio sempre da una vita e adesso il desiderio mio più grande è mettere su famiglia. Lo so è un post un po' sconclusionato, come scoclusionata è la sua autrice. Ma davvero non so in che direzione guardare.

    Una pena condivisa è dimezzata, una gioia condivisa è moltiplicata.

  • Ciao gatta, un abbraccio forte.

    Non ho visto tuoi altri post dove spigavi cosa è accaduto alla tua mamma....quindi non posso rincuorarti con parole tipo"guarirà" o "passerà", ma mi ha commosso il tuo grido di solitudine e sconforto.

    Cerca dentro di te la forza che sai di avere e non guardare troppo lontano; a volte il futuro fa un po' paura e poi ci sono troppe variabili, guarda un po' a cosa puoi fare in questo minuto per migliorare il tuo stato d'animo, fosse anche solo un bel the caldo (qui dove abito io ci sono -2C°) e con tanto zucchero che scalda anche un po' l'animo....

    Il pessimista è un ottimista che conosce bene la vita.

  • Grazie Audrey per avermi risposto. Mia mamma ha avuto un aneurisma cerebrale con emorragia e varie complicazioni... Ieri il 4° e si spera ultimo e risolutivo intervento, ma ripeto, si spera. Grazie per l'incoraggiamento. Proverò a farmi un thè (non mi appassiona se non ha tantissimo zucchero) sapendo che mi è stato consigliato da una amica. Ho risposto al tuo post. Grazie per avermi letto e risposto. Contraccambio l'abbraccio.

    Una pena condivisa è dimezzata, una gioia condivisa è moltiplicata.

  • Ciao Gatta, mi dispiace molto per tua madre. Mi sembra di aver capito che nella tua mente si confondono tanti problemi che ti generano sofferenza e confusione.
    Lo studio, il lavoro, l'amore, la mamma.
    Spero che sia solo un momento difficile.
    Se puoi cerca di pensare a queste cose una alla volta. Per la mamma c'è da aspettare e non hai facoltà di modificare le cose ma solo di farti sentire presente ( che secondo me ha un valore accelerante della eventuale guarigione)
    Per lo studio, se è così determinante per ottenere un lavoro, prendi la forza di dedicarvici. Consideralo un obiettivo primario che ha anche la facoltà di distrarti un po' dalle altre cose. L'amore.............sapessi quanto mi manca e ti capisco però sono convinta che tu abbia tempo davanti per poter pensare anche a quello. La concreta azione per la realizzazione di te stessa come persona che lavora credo che abbia molta importanza nel renderti più serena per fare le tue scelte amorose.
    Sugli antidepressivi ho l'opinione che bisogna lasciarli perdere se non si hanno problemi gravissimi. Esistono delle gocce omeopatiche che fanno riposare serenamente e non hanno controindicazioni. Talvolta è proprio la mancanza di sonno che ci rende più vulnerabili alla confusione.....ed anche una alimentazione scorretta.
    Io penso che per ora potresti cercare di riposare e mangiare qualcosa di gratificante per vedere se ti si ordinano le cose nella testa.
    Non so se ti ho scritto banalità.

    Un forte abbraccio
    Ale

    Non si nasce liberi, ci si diventa.

  • Cara Ale,
    grazie. Non mi hai scritto banalità e chiedo scusa se ho scritto questa frase irriverente... Non volevo essere offensiva nei riguardi di nessuno. Per quanto riguarda lo studio essendo una seconda laurea, potrei anche lasciare perdere (...), solo che mi piace troppo come studi, sono portata per fare questo lavoro. Poi c'è anche da dire che a breve compio 33 anni, non sono una ragazzina. E' vero sono confusa: ho troppi problemi per la testa. Ormai mi sto abituando alla preoccupazione, ma avendo un fratello depresso, che adoro e che mi aiuta più che può, che è intelligentissimo, ma non voglio, non voglio fare pesare più del dovuto, le mie preoccupazioni, che come il vaso di Pandora, si sono sparpagliate... Ho fatto un sacco di psicoterapia, ma ora sono k.o. per questo pensavo ad un anti-depressivo... l'omeopatia un po' mi funziona, un po' no... Il lavoro, speriamo arrivi presto. Grazie di cuore per la tua lucida presenza. Un abbraccio.

    Una pena condivisa è dimezzata, una gioia condivisa è moltiplicata.

  • Anche se magari i tuoi 33 anni ti sembrano molti, ti assicuro che non lo sono. Trovo che sia molto confortante avere una passione come quella che hai tu verso il tuo studio e il lavoro che ne conseguirà.
    Ti ringrazio per avermi definito "lucida"......eh, grazie.
    Mi intenerisce il rapporto che hai con tuo fratello, deve essere molto prezioso, un elemento fondamentale della tua vita.
    Ti va di raccontarci delle tue lauree e del tuo lavoro?

    Un bacio :cuori:

    Non si nasce liberi, ci si diventa.

  • Ciao manu!
    Il tuo momento di confusione è normale, data la situazione. E comprendo anche il tuo senso di protezione verso tuo fratello. Forse la psicoterapia potrebbe aiutarti a fare ordine e a capire come organizzarti al meglio, senza strapazzarti però. Il lavoro, lo studio, la famiglia.... troppe cose insieme. Se al momento il lavoro non è una necessità impellente, lascia stare per questo periodo. Magari concentrati sullo studio così finisci prima, e se ti senti stanca, puoi sempre prenderti una pausa (al lavoro questo non puoi certo farlo). Ora non so quanto ti manca per finire... altrimenti cerca di fare entrambe le cose ma con moderazione. Ci metterai di più a laurearti ma almeno arriverai sana e tutta intera! Mantieni vivi i tuoi sogni, come quello di farti una famiglia, ma non sovraccaricarti di obiettivi. Per adesso fai poche cose e concentrati su mamma e su tuo fratello.
    Non so quanto i farmaci possano far bene... io non ne ho esperienza diretta e dagli altri ho percepito pareri discordanti. Il mio consiglio è... finchè puoi farne a meno, anche a fatica, meglio evitarli. Alla fine meglio la semplice psicoterapia che ti permette di sfogarti e parlare con qualcuno.
    comunque son buoni i consigli delle altre ragazze... dormi bene e quando ne hai bisogno e mangia cose che ti piacciono e ti soddisfano!

    Un abbraccio :*

    Se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te (E.B.)

  • Io non ho due lauree. Ne ho solo una in Servizio Sociale. Mi manca appunto l'esame di stato per diventare assistente sociale, l'ho tentatp 2 volte, la prima non avevo studiato molto, la seconda volta invece ero preparatissima, ma ho scritto, troppo, eh sì, ho messo troppi riferimenti ... Lasciamo stare... L'hanno scorso, durante i centri estivi, ho capito però che sarei stata completamente realizzata solo nell'insegnamento e così mi sono buttata anima e corpo in questa facoltà, con buoni risultati. Il problema è che questa facoltà ha tantissimi esami, tantissimo tirocinio e io non sono più una ragazzina e sono senza lavoro. Ho un rapporto non risolto con il mio ex, che adoro, ma che non penso di amare più e dopo di lui, a parte qualche innamoramento focoso e a volte non corrisposto, non ho avuto altro che le briciole. Mio fratello è l'unico parente al mondo che ho (a parte qualche cugino alla lontana) e lo adoro, è la mia luce, la mia guida, ma lui soffre molto e io non riesco ad essere che un'ascoltatrice dei suoi dilemmi esistenziali, dei suoi dialoghi interiori che hanno un altissimo livello filosofico-psicoanalitico (è in analisi), non riesco che ad essere una spettatrice del suo stare male. Provo ad interloquire ma è difficile ... Allora, gli faccio solo presente che ci sono per lui e che gli voglio bene e cerco che la fiammella della speranza non si spenga.

    Una pena condivisa è dimezzata, una gioia condivisa è moltiplicata.

  • gatta dolcissima,
    mi dispiace terribilmente x quelloc he stai passando, avere una mamma che stà male senza avere la sicurezza che guarirà deve essere veramente brutto.......però ti prego di non disperare.
    tua madre ha bisogno di qualcuno che creda nella sua guarigione, tu hai bisogno di crederlo x te e x lei, anche x tuo fratello, la speranza non và mai abbandonata. ora pensa solo a quando guarirà e non a quando e se non ci sarà +, non ti serve, non ti aiuta, non fà bene a nessuno di voi.

    il lavoro è una parte della vita fondamentale, capisco la tua voglia di realizzare le tue aspettative, e siccome ti senti proprio pronta e adatta x il ruolo che vorresti coprire, allora credici fino in fondo, studia e impegnati con la stessa forza con cui stà lottando tua madre.
    devi pensare a quando ci sari riuscita e non a cosa farai x non esserci riuscita.
    aiutati pensando positivo, ovviamnete x quanto tu riesca ad esserlo in questo momento.

    gli antidepressivi ecc, lasciali stare, anche perchè te li dovrebbe prescrivere un medico x cui è scontato che tu debb ainterpellare un medico. e poi vista la diffcile situazione che stai vivendo, devi pensare che è piuttosot normale sentirsi tristi e infelici.
    credi in te, e nel futuro, al limite pianificalo con la prospettiva che tutto si sia risolto al meglio e non al peggio.

    ti abbracico forte forte

    La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.

  • Ciao Gatta...anche io volevo darti un colpo d'abbraccio...
    Anche mia madre è stata male circa tre anni fa...ha avuto un'ischemia, e per fortuna, è rimasta solo sorda ad un orecchio...
    ma posso capire come ti senti...mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi...l'ho vista brutta, specialmente perkè io non ho potuto fare niente per lei, visto che si è sentita male al supermercato e l'hanno soccorsa proprio le cassiere...me la sono solo vista sul letto d'ospedale intubata, povera mammina mia...così forte e così fragile...
    L'unica cosa che posso dirti è di farti coraggio e di cercare di non abbatterti...è brutto se si entra nel buco nero...mi auguro per te e per lei che le cose vadano per il meglio, e che presto potrai riabbracciarla e riaverla con te, anche con i vostri battibecchi, come ho avuto la fortuna di fare io...un abbraccio e tanti tanti in bocca al lupo! ciao!

    Meglio Essere Pazzo Per Conto Proprio, Anziche' Savio Secondo La Volonta' Altrui!

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