Non so più cosa provo.

  • Ciao a tutti! Sto vivendo una situazione sentimentale particolare. Io e il mio ragazzo ci siamo conosciuti a luglio 2015 su un sito d'incontri, io da due mesi avevo chiuso la mia prima relazione durata 3 anni. Era estate ed essendo due studenti fuori sede non siamo riusciti ad incontrarci subito così da luglio a settembre ci siamo sentiti tutti i giorni, in ogni momento, parlando di tutto, affezionandoci l'uno all'altra e sperando che al nostro incontro potesse scattare qualcosa. Così è stato, ci siamo visti a settembre e io subito l'ho baciato, sembrava che ci conoscevamo da tempo, eravamo sciolti e tranquilli. Dopo due giorni ci siamo fidanzati, lui è un tipo impaziente. Abbiamo saltato la parte del corteggiamento, del conoscersi dal vivo. Da subito siamo stati quasi tutti i giorni insieme, il weekend andavo a casa sua, lui da me, facevamo spesso l'amore, abbiamo iniziato a condividere tutto. Abbiamo creato la nostra quotidianeità. Nel periodo tutto rose e fiori (diciamo) io ho trascurato lo studio (tant'è che non riuscii a dare nemmeno un esame), ho modificato le mie abitudini. Adoro correre, per me è un rituale 4 mattine a settimana e mi piace correre da sola, lui mi ha proposto di correre (lui cammina) insieme al parchetto vicino casa sua e io all'inizio ho accettato. Andavo da lui il sabato e la domenica, poi mi ha chiesto di andare dal venerdì e ultimamente rimanevo anche fino al lunedì mattina. Lui ha iniziato a chiedermi di modificare anche le mie abitudini alimentari, ho uno stile di vita un po' rigido, mi piace mangiare bene e determinate cose, mi concedo il dolce o la pizza solo il fine settimana, sabato o domenica. Lui ha iniziato a chiedermi di essere più elastica così se un mercoledì sera il fratello proponeva di mangiare le pizza insieme potevamo farlo. Io gli ho detto che per me si poteva cenare insieme anche mangiando qualcosa di diverso, che se lui voleva la pizza poteva prenderla ma io preferivo altro. Per lui dovevamo mangiare la stessa cosa, m'imboccava anche 3 volte durante ogni pasto. Oppure: sono restia a bere alcolici e per lui era un grosso problema uscire con altre coppie se io in un pub rifiutavo da bere. Man mano ha iniziato ad accettare il mio stile di vita ma ha continuato sempre a dirmi che vuole che io lo modifichi perchè così saremmo più liberi. Ad aprile (dopo sei mesi insieme) sono sorti i miei primi dubbi: ma se a lungo andare mi stufassi? Se non siamo fatti per stare insieme? Ho iniziato a sentir venir meno la mia individualità, i miei spazi. A maggio abbiamo avuto qualche giorno di crisi perchè lui continuava a ripetermi che stavo dimagrendo, correvo troppo, mangiavo poco, ho uno stile di vita troppo rigido, sarei dovuta andare da uno psicologo. Un giorno il fratello ci ha proposto di prendere la pizza per cena, io non volevo e lui ha detto che non stava bene rifiutare, che dovevamo mangiare la stessa cosa, ha iniziato a piangere e sentirsi male. Io so che il mio stile di vita è rigido ma sto bene così, non lo vedo un problema, non voglio modificarlo ora. Avevo capito dall'inizio che lui è un ragazzo molto apprensivo, appiccicoso, con un lato infantile marcato. A luglio non avevo nemmeno voglia di fare l'amore, non mi eccitavo più. Lui a letto è un po' egoista, ne abbiamo parlato, avrò avuto l'orgasmo si e no 3 volte, non si è mai impegnato più di tanto, è poco delicato. Quest'estate siamo stati lontani il mese di agosto. Non mi mancava, a volte mi infastidivano i suoi continui messaggi, non avevo voglia di sentirlo più di tanto. Però quando l'ho rivisto, sono andata a trovarlo da lui, mi sono riscoperta come innamorata, volevo stare con lui, fare l'amore, coccolarlo. A settembre ho passato un periodo stressante, i miei genitori hanno deciso di comprare casa a Roma dove io e mia sorella studiamo e io ho dovuto cercare un appartamento, in un mese. Lui non faceva altro che dirmi che stavamo sbagliando, che i miei genitori mi avevano dato un compito troppo grande...insomma più che aiutarmi mi metteva ansia e mi faceva sentire inadeguata. Man mano ho ripreso i miei dubbi e a inizi novembre sono esplosa. Gli ho detto tutto, che non ero sicura di amarlo, di voler stare con lui, che non sopportavo più certi atteggiamenti infantili e che ormai era diventato tutto quotidiano e scontato (andare da lui il fine settimana, lavare i denti insieme, i bocconi a ogni pasto mi mettevano ansia e imbarazzo davanti agli altri, andare a correre insieme e lui che mi metteva ansia dicendo "Ultimo giro? Hai finito?", fare la doccia insieme...). Lo sopportavo di meno, lo sentivo invadente. A ottobre è venuto mio padre a Roma e lui ha insistito a venire con me alla stazione per andarlo a prendere, lo avrebbe conosciuto per la prima volta ma io non ero convinta che fosse quello il momento giusto anche perchè quel giorno avevamo litigato perchè gli avevo detto che non mi stava aiutando a cercare casa ma mi stava solo mettendo più ansia. Poi lui è molto emotivo, ha il pianto facile e se la prende per ogni minima cosa. Il mio errore è stato non dirgli determinate cose dall'inizio proprio per non farlo rimanere male. Parecchi weekend avrei preferito non passarli a casa sua ma lui avrebbe messo il muso e mi avrebbe fatta andare da lui.
    Un mese e mezzo fa si è trasferita mia sorella a Roma, io avrei voluto passare un pomeriggio con lei da sorelle ma lui si è subito autoinvitato a stare con noi "tanto sono solo a casa, non devo fare nulla, rimango con voi!", oppure non riusciva a capire che non me la sentivo di lasciarla a casa da sola la notte per i primi giorni quindi non sarei andata a dormire da lui per un paio di volte. Trovo invadenti anche i suoi familiari, lui gli racconta tutto di me e loro vogliono sapere tutto, la madre sapeva prima dei miei parenti che stavo cercando casa da comprare. Insomma sono esplosa e lui è stato malissimo quel giorno ma ha voluto comunque dormire con me la notte, rimanere fin dopo la colazione come se nulla fosse. Abbiamo deciso di provare a ricominciare d'accapo, parlandoci di tutto, cambiando la quotidianeità, provando a conoscerci di nuovo. Ora stiamo insieme ma pare che nessuno dei due ami l'altro, due giorni fa mi ha detto che siccome il mese scorso mi ha vissuta di meno, ero fredda, lo cercavo poco, non gli davo baci e carezze i suoi sentimenti sono calati, sono passati da 10 a 8, non mi ama, mi vuole un gran bene. Prima diceva di voler farmi rinnamorare, ora basta che torniamo a stare bene uno con l'altro, anche se non si sa in che ruolo. Lui dice che vuole cambiare, vuole crescere, niente più boccone, niente cose da amore adolescenziale, è meno appiccicoso. Io però non capisco più i miei sentimenti. Non so più cosa mi piace di lui, cosa abbiamo in comune, cosa voglio dalla nostra relazione, da me stessa, se voglio ancora stare con lui. Ho provato a chiedergli 3 volte una pausa di riflessione ma inzia a piangere, mi dice "Se mi avessi detto dall'inizio dei dubbi e dei comportamenti che ti danno fastidio ora non saremmo a questo punto, non è giusto che ti tiri indietro"! E io cambio idea. Sono confusa. Non posso dire di stare male in sua presenza ma mi chiedo se davvero ho bisogno di lui, se vale la pena continuare, se voglio lui accanto. Lo vedo come un cucciolo da difendere, che ha bisogno di affetto e se glielo dico lui quasi si emoziona. Non ci capisco più nulla. Con il mio primo ragazzo mi è successa più o meno la stessa cosa, dubbi dopo pochi mesi insieme ma ho trascinato la storia con la speranza che passassero, alla fine non lo sopportavo più e l'ho lasciato. Datemi un parere per favore! :(

  • sei sicura di essere pronta a condividere un pezzo di strada con un'altra persona?
    perché a prescindere dal fatto che lui vada bene o no per te, la mia impressione è che tu non voglia veramente una persona vicino. è come se l'approccio fosse puramente razionale.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Già. Convengo con la Huesera.
    Noto anche io molta 'testa' e poca 'pancia', poco 'cuore'. Forse non sei ancora pronta a stare davvero con qualcuno. :)
    Senti la sua mancanza durante il giorno? Pensi a lui?
    Forse non ne sei presa, o forse stai bene con te stessa. Ed è anche bello così. ;)

  • Mi sembra proprio un caso nel quale manca un progetto di vita comune, ammesso che ci sia Amore.

    Le abitudini e gli stili di vita sono differenti ed ognuno mostra scarsa flessibilità (poca convinzione).
    Certo, si può vivere mangiando cose diverse ma occorre rispettare le reciproche scelte (e non tentare di convincere che quelle dell'altro sono sbagliate). Tante piccole differenze (di impatto quotidiano) concorrono a creare una grande differenza, se non si stemperano e consentono di raggiungere un punto di equilibrio. Ne so qualcosa ...

    La sua famiglia, poi, sembra una presenza asfissiante e questo è un fattore destabilizzante di lungo periodo.
    Se non ha la capacità di tenere a bada i suoi genitori, fratello, ecc. e, anzi, si appoggia a loro (senza tagliare il cordone ombelicale) è un gran brutto segno.
    Non basta fare all'amore durante i week-end e le vacanze per formare una coppia. Bisogna essere innamorati entrambi al punto di cercare un punto di equilibrio.
    Sembra difficile che la relazione possa sfociare nella formazione di una coppia.

    Un ultima domanda: non è che la scelta del tuo ragazzo è frutto (razionale ma poco sentimentale) della voglia/necessità di uscire dalla depressione della chiusura della precedente relazione durata 3 anni ?

    (----------;)------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Ora anche lui dice di non amarmi. Io non so più cosa provo, se mi manca, se ho bisogno di lui, cosa voglio dalla nostra relazione, se voglio ora un uomo accanto e se è lui giusto per me. Vorrei realizzarmi, crescere, maturare. Mi piace pensare di poter essere autonoma, indipendente, poter contare su me stessa, mi chiedo se davvero ho bisogno di un uomo? Gli voglio molto bene, ci tengo a lui, lo vedo fragile, bisognoso d'affetto.
    In realtà in famiglia ha una situazione complicata, i genitori sono separati, ha un fratello maggiore con cui non riesce ad avere un bel rapporto anche se abitano insieme e una sorella minore. Però lui è un tipo che alla famiglia racconta ogni cosa (ma della situazione in cui siamo non ne ha parlato, non riesce ed evita il discorso con loro). Qualche giorno fa mi ha detto che se lo lascio lui rimane solo, gli sono rimasta solo io. Non ha nemmeno amici, solo qualcuno con cui studia ma nemmeno ci esce. Lui ha molto bisogno di compagnia, io meno. Io ho provato a fargli recuperare il rapporto con il fratello ma non ci sono riuscita, molti pranzi insieme sono finiti in loro che discutevano, il mio ragazzo se la prendeva e andava in camera in preda al nervosismo e all'ansia. E io gli ho asciugato molte lacrime. Un pomeriggio ha pianto perchè io la sera non volevo mangiare la pizza con il fratello e gli amici, avrei preferito mangiare altro.

    In questi giorni non ho bisogno d'intimità. Non so più cosa provo. E' più di un mese che ci diciamo di riprovarci, ricominciare d'accapo ma io continuo ad avere i dubbi, a pensare, a non stare tranquilla. Non riesco a viverla bene. Lui mi dice di stare rilassata.

    Ho chiuso io la mia precedente relazione, non sopportavo più lui e anche con lui avevo avuto dubbi dopo pochi mesi, poi con il mio ex era andata diversamente, ci eravamo conosciuti e messi insieme con calma, è stato un amore meno appiccicoso, lui rispettava ogni mia scelta alimentare, è stato un amore meno adolescenziale diciamo.

    Io mi sono innamorata del mio attuale ragazzo perchè lo trovavo dolce, mi dava attenzioni, abbiamo parlato per due mesi tutti i giorni, m'incuriosiva. Però poi ho iniziato a dubitare, avevo capito che fosse appiccicoso e apprensivo. Lo avevo idealizzato? Ora non so nemmeno più cosa abbiamo in comune. Cosa mi piace di lui.
    Ma posso vedere il mio uomo come un "cucciolo da proteggere"? :( Non ho più la voglia di fare cose insieme. Sta provando a cambiare, abbiamo cambiato la routine, non mi da più il boccone, continua solo a chiedermi di modificare le mie abitudini alimentari. Ma perchè non mi basta aver cambiato determinate cose? Mi ero innamorata di lui per il suo lato infantile, sensibile, emotivo...e ora? Ho capito che non fa più per me? Non so nemmeno quale sarebbe l'uomo per me. Vorrei un uomo che mi sostenesse e appoggiasse non che mi mettesse più ansia di quanta ne ho o mi facesse sentire inadeguata in determinate situazioni. :(

  • Mi ha concesso la pausa di riflessione. Stamattina stavo male, troppi dubbi, troppa confusione, nonostante ieri siamo stati insieme e non è che non sia stata bene ma evidentemente non basta "stare bene" qualche ora con una persona per mandare avanti la relazione. Ha iniziato a piangere, a dirmi che l'ho preso in giro, che ieri gli ho detto che gli voglio bene e non voglio perderlo, che la settimana scorsa sembravo più serena. Gli voglio bene davvero ma se dopo più di un mese continuo ad avere dubbi e a non viverla bene non essendo sicura di ciò che voglio e convinta non saremmo andati avanti. Spero che qualche giorno lontani potrà farci bene. Gli ho detto di aspettare un mio messaggio ma lui mi ha chiesto di vederci almeno il giorno prima di partire per le festività.

  • Non vorrei spaventarti ma abbiamo un caso di dipendenza e manipolazione affettiva; il tuo ragazzo vuole controllare ogni aspetto della tua vita, dall'alimentazione (ti imbocca), allo sport (ultimo giro?), alle responsabilità (inadeguata a cercar casa)e per finire l'igiene (doccia insieme). Sta attuando un controllo del quale non è molto cosciente, forse ha una visione di te condizionata dalle sue paure: ti vede magra o ti vede indifesa o peggio ancora pensa che tu non sia in grado di badare a te stessa. Qualsiasi sia la ragione il rapporto che si è instaurato è sbilanciato e morboso: cerca di smontare ogni tuo segno di indipendenza con il vittimismo e il pianto, questa è manipolazione passiva.

  • Ciao Makorina,
    ti definisci "rigida" su alcuni aspetti, e forse, leggendo la tua storia, ciò che hai apprezzato di questo incontro è stato anche che lui sia riuscito un po' a spostare questi paletti.
    Ma con il tempo è diventato sempre più invadente, e mi sembra che tu ti sia ritrovata un po' più in difficoltà a far valere i tuoi bisogni, salvo poi esplodere dopo abbastanza che sopportavi.
    E' curioso come lui reagisca quando tu cerchi di parlargli dei tuoi dubbi, e gli parli del tuo desiderio di staccarti da lui. In quei momenti, tira fuori la parte più tenera, di fronte alla quale non riesci a mantenere la tua linea. Che in fondo è la sua parte più infantile, non so se manipolativa o meno. Però, di sicuro, infantile.
    Non c'è bisogno di piangere disperatamente come un bambino o fare scene del genere.
    Credo che se tu voglia staccarti da lui, o prenderti un po' di tempo lontana, devi rispettare questo tuo desiderio. Altrimenti il rischio è che ti immergi in una dinamica che può portarti confusione, in cui poi i ruoli possono capovolgersi e tu non capirci nulla.

  • Ora anche lui dice di non amarmi. Io non so più cosa provo, se mi manca, se ho bisogno di lui, cosa voglio dalla nostra relazione, se voglio ora un uomo accanto e se è lui giusto per me. Vorrei realizzarmi, crescere, maturare. Mi piace pensare di poter essere autonoma, indipendente, poter contare su me stessa, mi chiedo se davvero ho bisogno di un uomo?

    vedi, qui confondi i due piani. il sentimento e la relazione
    per come siamo fatti noi non possiamo vivere senza sentimenti, è la nostra essenza e se ce la leviamo non siamo più niente.
    studiosi esprimo questo concetto dicendo che il contrario dell'amore (latamente inteso) è la morte...
    detto questo, tu puoi non avere bisogno di un uomo per fare le cose. puoi anche scegliere di non vivere una relazione.
    ma non puoi scegliere di provare o non provare sentimento. è viceversa, il sentimento dispone di te, non tu del sentimento.

    se dubiti di amare vuol dire che non ami

    Io mi sono innamorata del mio attuale ragazzo perchè lo trovavo dolce, mi dava attenzioni, abbiamo parlato per due mesi tutti i giorni, m'incuriosiva. Però poi ho iniziato a dubitare, avevo capito che fosse appiccicoso e apprensivo. Lo avevo idealizzato? Ora non so nemmeno più cosa abbiamo in comune. Cosa mi piace di lui.
    Ma posso vedere il mio uomo come un "cucciolo da proteggere"? :( Non ho più la voglia di fare cose insieme. Sta provando a cambiare, abbiamo cambiato la routine, non mi da più il boccone, continua solo a chiedermi di modificare le mie abitudini alimentari. Ma perchè non mi basta aver cambiato determinate cose? Mi ero innamorata di lui per il suo lato infantile, sensibile, emotivo...e ora? Ho capito che non fa più per me? Non so nemmeno quale sarebbe l'uomo per me. Vorrei un uomo che mi sostenesse e appoggiasse non che mi mettesse più ansia di quanta ne ho o mi facesse sentire inadeguata in determinate situazioni. :(

    l'hai idealizzato perché quella è la strada che percorre l'amore per arrivare a maturazione
    semplicemente ti sei infatuata di una persona e poi l'interesse è scemato

    se tieni presente che nella nostra vita ci innamoriamo al massimo una manciata di volte....capita quasi sempre

    Mi ha concesso la pausa di riflessione. Stamattina stavo male, troppi dubbi, troppa confusione, nonostante ieri siamo stati insieme e non è che non sia stata bene ma evidentemente non basta "stare bene" qualche ora con una persona per mandare avanti la relazione. Ha iniziato a piangere, a dirmi che l'ho preso in giro, che ieri gli ho detto che gli voglio bene e non voglio perderlo, che la settimana scorsa sembravo più serena. Gli voglio bene davvero ma se dopo più di un mese continuo ad avere dubbi e a non viverla bene non essendo sicura di ciò che voglio e convinta non saremmo andati avanti. Spero che qualche giorno lontani potrà farci bene. Gli ho detto di aspettare un mio messaggio ma lui mi ha chiesto di vederci almeno il giorno prima di partire per le festività.

    un consiglio spassionato: non tenerlo in bilico per troppo tempo. credo che tu la tua decisione l'abbia già presa.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Come superare una storia che non doveva esserci? 36

      • Nikondriaco91
    2. Risposte
      36
      Visualizzazioni
      1.5k
      36
    3. Saritta

    1. Si tratta di attaccamento ansioso? 20

      • _LucyInTheSky_
    2. Risposte
      20
      Visualizzazioni
      628
      20
    3. _LucyInTheSky_

    1. Ex moglie che ritorna, sono molto dubbioso 104

      • fuoripiove
    2. Risposte
      104
      Visualizzazioni
      5.3k
      104
    3. fuoripiove

    1. L'amore vero giustifica il distacco quando le cose cambiano? 37

      • ladyparsifal
    2. Risposte
      37
      Visualizzazioni
      1.2k
      37
    3. leila19

    1. Come definire una relazione a distanza? 83

      • stefania19944
    2. Risposte
      83
      Visualizzazioni
      2.5k
      83
    3. Fibonacci

    1. Io voglio vivere al nord, lui al sud 16

      • farfalla78
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      710
      16
    3. Gray