all'inzio sembra molto attenta al rapporto di amicizia, e poi nel tempo date alcune incomprensioni che si sono instaurate si allontana.. poi ogni tanto si ripresenta facendo finta di niente e cercando di parlare del piu o del meno ma comunque mantenendo un atteggiamento di chiusura sia mentale, sia verso il vostro rapporto..potrebbe avere quale disturbo?So che non è facile descrivere su un forum un atteggiamento e delle situazioni..però ha un atteggiamento strano, tutto fuorchè tranquillo e rilassato.Vive in perenne stati di ansia/ nervoso/ noia che si alternano, anche a suo dire quella ormai è la sua normalità.
Mi spiego meglio... inzialmente questa persona sembrava come molte altre persone amiche, comprensiva e spensierata.. Con il passare del tempo ho inziato ad affezionarmici visto che eravamo anche colleghi, anche se mi sembravano strani certi suoi atteggiamenti... Troppo interesse nel manifestarsi, troppi messaggi.. insomma per certi versi troppo intensi. Nel frattempo mi aveva confidato di convivere da anni con la sua ansia, cosa che ho reputato abbastanza normale visto che ne soffrono in molti, un ansia che a quanto ne so non ha mai curato ne voluto curare e a parole sue ci convive da anni e sarà sempre cosi.
Oltre a questa ansia, che avevo etichettato anche come scarsa voglia di fare, avevo notato delle risposte.. per esempio vi era sempre la noia nei suoi messaggi... tanto che spesso non rispondevo perchè sembravano un lamento relativo a non so bene quale disturbo (se era al lavoro e chiedevo come va? mi rispondeva svogliato e annoiato relativamente al lavoro/ tempo atmosferico.. oppure cominciava lui a scrivermi sempre lamentandosi).
Così con il tempo ho cercato di mantenere dei buoni rapporti ma sempre stando dietro ai suoi umori, senza farci molto caso. Nel frattempo molte volte si è lamentato perchè magari per mesi non capitava di sentirsi, e in maniera velata me lo faceva notare.. se cercavo di difendermi ne nasceva un litigio. Spesso da una banale frase o chiarimento, nascevano dei litigi perche da quello che continua a dire questo è il suo carattere, litiga spesso e si arrabbia subito e con tutti, poi ci mette sembpre piu tempo a sbollire e non cerca di rimediare alla situazione.
A me questo comportamento sembra assurdo,soprattutto da parte di un collega, non che voglia sminuire certi rapporti ma.. il fatto che dichiari di essere una persona avversa a ogni cambiamento, che non è giusto cambiare per gli altri e nemmeno che gli altri cambino te... cosa che ritengo giusta fino a un certo punto. Che ad ogni discussione ci si debba imporre e litigare perchè il punto di vista dell altra persona non viene rispettato ecc..
Comunque.. chiaramente con il tempo ho cercato di mantenere una certa distanza, mantenendomi assertiva e cercando comunque di comportarmi come con altre persone amiche... QUando non mi facevo sentire molto spesso si presentava di buon umore e scambiando due chiacchiere la persona, se mi presentavo io molto spesso erano lamenti, scarsa voglia di rispondere... a seconda dell umore.
Comunque dopo le vacanze in cui non ho scritto a nessuno e sono stata poco presente, mi è arrivata una mail in cui mi spiegava di vivere un momento difficile, che non capiva perche non mi fossi fatta sentire(?) e mi raccontava che la sua estate aveva fatto schifo. Alla mia risposta, in cui comunque sono stata disponibile e ho cercato di proporre una uscita per parlare e magari svagarsi davanti una birra, mi sono beccata una rispostaccia del tipo che non è il momento, che non se la sente (comprensibile visto il momento che passa) e che avrò di meglio da fare (incomprensibile- se ti offro il mio aiuto te lo offro punto) e quindi non riesco a capire per quale motivo una persona che ti scrive e alla quale offri aiuto debba poi rifiutarlo.
Penso soffra di qualche disturbo e non capisco esattamente quale, forse borderline.. forse altro... non saprei.
La sua scala di amicizie sale e scende a seconda di quanto le persone si fanno vedere, quando pero ha voglia lui, so che in altre occasioni si è comportato male con altri amici perchè me lo ha raccontato.. per esempio una amica gli ha chiesto se voleva passare per una birra ma poi si è accorta di avere finito la birra e quindi si è indispettito (!) e le ha detto poi ci vediamo.. in realtà vivendosela male e legandosela al dito..me lo ha raccontati mentre gli consigliavo di uscire con qualche amico/ amico e parlare un po del momento che sta vivendo.
IN generale ha scarsa voglia di uscire e di fare, sa che per esempio fisicamente starebbe meglio se facesse qualcosa ma non ha voglia di fare nulla, ne una corsa, ne una passeggiata al we... si chiude in casa. Litiga spesso con le persone, anche suoi famigliari e se una persona gli chiede qualcosa spesso non risponde positivamente ma la vede come una imposizione, ragione per cui nessuno deve chiedergli qualcosa o aspettarsi qualcosa da lui. Le sue idee politiche e convinzioni sono scolpite nella roccia, impossibile anche per altri semplicemente anche parlarne, al lavoro sono capitate spesso discussioni con colleghi per opinioni e visioni del tutto personali, in cui tendeva ad arrabbiarsi e a rimanere in questo stato per giorni.
Molte delle cose che scrivo sono sue citazioni, mi chiedo come sia possibile e se è possibile relazionarsi a una persona di questo tipo, mi spiace perchè inizialmente ho dato molta fiducia come spesso capita nelle relazioni in cui credo ma non so se ho fatto bene e soprattutto se per fare del bene a quella persona è meglio sparire del tutto... Del resto sparire è un conto, ma provare afare capire che certi comportamenti sono strani e trovarsi un muro è altro... mi sembra pura sopravvivenza sparire e non dedicare piu una parte del mio tempo a una persona che tutto sommato si ritiene perfetta e non vuole cambiare nulla nel suo rapporto con gli altri. Tra l'altro amici non ne ha moltissimi, li vede pochissimo e spesso non ne parla bene.. insomma sfido qualcuno a stargli vicino, spesso mi ha raccontato degli episodi relativi alle sue amicizie abbastanza indicativi del fatto che sia lui a fare passare delle continue prove ( passatemi il.termine) per testare le amicizie.
Sembra che voglia rimanere perennemente cosi, con la sua ansia, con la sua noia, senza nessuno intorno che possa chiedere qualcosa (perche non vuole rompic∙∙∙∙∙∙i cit.)..in tutto ciò ora mi ritrovo a non volere ferire una persona che comunque ha un disturbo ma con cui non so come relazionarmi se non col silenzio.
Secondo voi una persona che..
-
-
-
I sintomi che descrivi sono tipici della disidratazione. Irascibilita', perdita di lucidita', spossatezza, il non farsi sentire in alcuni periodi perche' magari si e' troppo impegnati a cercare una falda acquifera, eccetera. L'unico consiglio che potresti dare al tuo amico e' di bere molta acqua. Altrimenti potrebbe essere semplicemente che e' molto impegnato a pensare ai suoi problemi, ed ha alcune cose da nascondere per cui deve stare attento a chi frequenta... percio' probabilmente e' invischiato nella criminalita', forse addirittura organizzata. Prova eventualmente a sentire cosa dice la polizia.
-
I sintomi che descrivi sono tipici della disidratazione. Irascibilita', perdita di lucidita', spossatezza, il non farsi sentire in alcuni periodi perche' magari si e' troppo impegnati a cercare una falda acquifera, eccetera. L'unico consiglio che potresti dare al tuo amico e' di bere molta acqua. Altrimenti potrebbe essere semplicemente che e' molto impegnato a pensare ai suoi problemi, ed ha alcune cose da nascondere per cui deve stare attento a chi frequenta... percio' probabilmente e' invischiato nella criminalita', forse addirittura organizzata. Prova eventualmente a sentire cosa dice la polizia.
Guarda ho modificato il post perche in alcuni punti credo che fosse poco comprensibile, il tuo post comunque lo trovo inadeguato.
Ah, visto il tuo incipit sulla disidratazione, tra l' altro la eprsona di cui parlo soffre di una dipendenza da alcool e cannabis, motivo per cui vorrei evitare di infierire ulteriormente sulla situazione. -
Ciao Charlotte, per me sei stata molto esaustiva nello spiegare il tuo rapporto con questo tuo amico e il suo comportamento.
Durante la lettura mi sono ritrovata nella descrizione di alcune persone che ho conosciuto. Istintivamente, ho pensato che i comportamenti che descrivi, non appartengono a una persona che ha un problema come ansia, depressione, ecc., ma semplicemente a una cerchia di gente con un carattere ambiguo, apatico e la cosa più fastidiosa, radicate nella convinzione del loro punto di vista.
Quest ultimo elemento però, mi convince sempre di più, che in realtà queste persone un problema ce l'hanno, seppure fosse quello di nuocere i loro rapporti sociali perché vedono con astio qualsiasi punto di vista diverso dal loro.
Se avesse un problema non solo caratteriale e sociale ma anche di altro tipo, d'istinto ho pensato al bipolarismo.
Almeno si spiegherebbero questi suoi sbalzi d'umore... Ovviamente, non essendo una specialista, mi posso sbagliare...
Per quanto riguarda l'uso di cannabis, ho sentito che possa incidere sul comportamento... poi c'è da verificare se questa cosa è vera e quanto ne fa uso. -
I miei post sono SEMPRE adeguati. La quantita' di saggezza concentrata in una singola virgola di qualsiasi cosa io scriva, e' pari al cubo del prodotto della saggezza di tutti i post di questo forum.
La tua descrizione sembra una descrizione generica di semplici comportamenti cosiddetti "del c∙∙∙o". Di che disturbo specifico soffre qualcuno che ha comportamenti "del c∙∙∙o"? Difficile dirlo, anzi, impossibile. Soprattutto perche' quello che e' scritto qui e' soltanto la tua percezione del suo comportamento, una percezione soggettiva della sua personalita' che dipende dalla tua stessa personalita'. Prendi una persona a caso, e falla descrivere da un depresso, poi da un narcisista, poi da un introverso, poi da un estroverso.. otterrai tutte descrizioni diverse della stessa persona, descrizioni che possono essere molto diverse una dall'altra.
Percio' se non ti piace la mia ipotesi di disidratazione o di criminalita', te ne daro' un altra, in omaggio solo per oggi: narcisista (e depresso). Ecco, forse questa ti piace di piu', se ti interessano le etichette psicologiche. Ma tieni conto che per quello che ne so io magari lui potrebbe essere una persona normalissima, e potresti essere tu quella che ha dei problemi di percezione. Chi puo' dirlo? Bisognerebbe sottoporti ad un test, ma i miei test sono dolorosi e sono a pagamento. Inoltre tieni conto che eventuali disturbi della personalita' altrui sono impossibili da "curare" senza la volonta' del diretto interessato (e solitamente sono "incurabili" in ogni caso), quindi ipotizzare il tipo di disturbo psicologico del tuo amico ti servira' molto poco. Infine scarta l'ipotesi del borderline, perche' se lo fosse stato avrebbe cercato di manipolarti e avrebbe avuto comportamenti e reazioni molto piu' incongruenti ed estremi. Ah, e il discorso della dipendenza da alcool e da cannabis non e' per niente marginale, ed e' sbagliato citarlo vagamente in mezza riga come se fosse semplice un dettaglio. Le sostanze che alterano la percezione e causano dipendenza hanno effetti sull'umore e sullo sviluppo della personalita'. :-DO -
Condivido il tuo post, purtroppo però mi sono sempre tenuta alla larga da certe persone simili, perche mi sembra risucchino tutte le mie energie.
Non gli ho mai dedicato molte attenzioni e so che non sarebbe il caso di dedicarne molte nemmeno a questa persona, fatto sta che per qualche inspiegabile motivo mi spiaccia molto che si comporti cosi e che alla fine non si viva bene quasi nessuna situazione...probabilmente perchè all' inizio, quando non avevo conosciuto i retroscena dei giudizi che spesso emette sulle altre persone lo trovavo perfino simpatico e carismatico quando si relazionava con altre persone.
Per l' alcool, si è sempre scolato minimo mezza bottiglia di vino al giorno al lavoro.
Il discorso della cannabis è vero e me lo ha riferito lui stesso, ne ha bisogno ogni sera e dice che cosi si rilassa e dorme sereno.Per quanto mi riguarda una persona può fare quello che vuole della propria vita, mica voglio essere io a dirgli cosa deve fare...fatto sta che chiaramente le dipendenze sono indice di qualcosa di piu profondo..sofferenza e ansia nel suo caso, credo.
Non posso chiedergli nulla perche la prenderebbe malissimo, e siccome ho gia avuto discussioni banali per futili motivi non vorrei proprio discuterci soprattutto per cose cosi delicate.
Se a una sua mail disperata, ho risposto nel migliore dei modi possibili ceecando di consolarlo e rimanendo a disposizione se avesse avuto bisogno di sfogarsi parlando con qualcuno e mi sono quasi beccata di risposta una mail in cui mi rivoltava come una frittata la mia disponibilità, con una punta di invidia perche la mia di estate era andata bene e che chiudeva senza volere il mio aiuto...mi chiedo cosa potrebbe saltare fuori da qqualche domanda detta a sproposito.
Penso che la svogliatezza e l' apatia sia dovuta all' uso massiccio di cannabis, leggevo diversi studi a riguardo.. -
In effetti ora che ci rifletto, per usare il tuo stesso registro, il tuo post precedente era un post "del c∙∙∙o".
Ho apprezzato invece questo tuo post.
Il discorso è che quando si entra in relazione con una persona poi giudicarne i.comportamenti dal di fuori è molto piu difficile, per questo ho cercato il piu possibile di descrivere i suoi comportamenti in maniera oggettiva e di riportare le sue citazioni; per quanto io possa percepire delle cose di lui, rimangono i fatti, e rimane la valutazione dei miei colleghi e per esempio del suo capo.
In tale valutazione risultava una persona con una scarsa apertura mentale e poco incline al compromesso e all' apertura verso le altrui opinioni.
Rimane il fatto che sicuramente un comportamento del c∙∙∙o non debba per forza essere compreso, ma una serie di comportamenti del c∙∙∙o, uniti all' ansia, all' apatia, alle dipendenze..forse sono un quadro di qualcosa di più grave, e si forse si affibbierei una delle etichette che hai citato. Questa cosa non aiuterebbe lui che sicuramente non vuole curarsi, ma aiuterebbe me a comprendere certi comportamenti e soprattutto a come posso relazionarmi senza, passami il termine, suscitare dei sentimenti negativi..di vendetta...che spesso ho riscontrato nutrisse nei confronti delle altre persone.
Avevo avuto voglia di chiedere la sua opinione riguardo al parlarne con uno specialista, dopo la risposta della mail però me ne guardo bene..se non vuole l' aiuto di nessuno e non si covince da solo che qualcosa può essere migliorato, è tutto inutile.
Unisciti a noi!
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Thread suggeriti
-
- Topic
- Risposte
- Ultima Risposta
-
-
-
Problema con amico (forse narcisista) 11
- Aquaplano
-
- Risposte
- 11
- Visualizzazioni
- 271
11
-
-
-
-
Come socializzare? 31
- Lumen
-
- Risposte
- 31
- Visualizzazioni
- 1.1k
31
-
-
-
-
Amicizia finita: colpa mia? Sua? Di entrambi? Cosa dovrei fare? 26
- Nomenonammesso
-
- Risposte
- 26
- Visualizzazioni
- 952
26
-
-
-
-
Reciprocità 5
- BlueFox
-
- Risposte
- 5
- Visualizzazioni
- 365
5
-
-
-
-
Come trovare persone con cui condividere davvero? 43
- Simysimy
-
- Risposte
- 43
- Visualizzazioni
- 2.4k
43
-
-
-
-
Amicizie dopo i trenta, possibile? 16
- conchiglia
-
- Risposte
- 16
- Visualizzazioni
- 783
16
-