Fine rapporto con un borderline

  • Per me nel borderline c'è in parte della genetica.
    Altrimenti non si spiega come sia possibile che persone che hanno subito abusi e riabusi non sviluppino personalità borderline.
    Il ciò che si diventa dopo è sì influenzato dalla propria vita ma anche in grossa fetta dalla genetica.
    Ci sono persone che hanno sofferto tantissimo..ma sono buone come il pane.

  • I borderline portano il rapporto al limite, trascinano l'altra persona in un vortice di paranoie e colpe...per nutrirsi dell'amore malato altrui. Loro amano le sceneggiate, amano vivere con questo senso di sofferenza e amano procurare dolore all'amato.
    Lui ti ha lasciata, perché era inevitabile che accadesse. Meglio che sia finita così. Non farti altre domande, vai avanti.
    Questa persona è pericolosa e deve stare fuori dalla tua vita. Ora farà la vittima ma tu non credergli. Non sono MAI delle vittime.

    Forse perché l'amore sconfinato non era vero amore ma solo sceneggiata teatrale e struggimento..tipico delle personalità Borderline. Ti fanno credere ti amarti immensamente, che senza di te non possono vivere...ma in realtà non amano te, amano quel senso di sofferenza e vuoto che una relazione malata può dargli.
    Sono persone essenzialmente vuote che per sentirsi vive devono creare macelli

    La tua disamina è ineccepibile, Memedesima, si tratta di persone insicure e del tutto incapaci di guardarsi dentro.
    Proiettate verso l'esterno (narcisismo) e sicuramente incapaci di entrare in sintonia cogli altri a causa di chissà quali blocchi innescati da chissà quali traumi e se la persona colla quale hai avuto a che fare tu somiglia a quella colla quale ho avuto a che fare io, i motivi non li scoprirai mai, non ti dirà mai nulla, non rivolgerà mai lo sguardo verso se stessa.

    Scordati di trovare qualcosa di umano in queste persone, l'unico godimento che provano è quello di rendere le altre persone dipendenti da loro e poi umiliarle, sottometterle, annientarle con odio, indifferenza, cinismo, pari al finto amore adolescenziale che ti avevano manifestato all'inizio.

    Quando sono avvenenti, di bell'aspetto, sanno bene di esserlo e quella unica arma che hanno sanno usarla molto bene, al punto da metterti in ginocchio.

    L'errore sai qual è ? E' quello di convincerti che col tuo amore, la tua presenza, la tua dedizione, un giorno lui uscirà dal guscio, verrà fuori e ti dirà, "eccomi".
    Non uscirà mai nessuno, quell'io autentico che ti sei convinta esista è solo una fase, la fase dell'adescamento, prima capisci questo e meno tempo, vita, energie, perderai con una persona che in realtà era solo un ideale, un ideale che cozza contro la triste realtà.

    Poi generalizzare è sempre sbagliato, ma dopo aver letta la tua descrizione ho, chissà perché, la presunzione di pensare di non sbagliarmi

    Cosa bisogna fare? questo è totalmente ingiusto. È mostruoso. Quindi da un giorno all'altro non esiste più niente? Possibile? In realtà mi ha detto che è ancora innamorato ma lui non sta bene con se stesso quindi non riusciamo più a stare insieme. Quindi uno preferisce stare da solo e lasciare pur essendo innamorato, per soffrire ancora di più? O sono balle qualsiasi le sue?

    E' esattamente così che agiscono le persone come lui, mi sembra la copia al maschile della pazza furiosa che mi ha quasi annientato qualche anno fa.

    Sappi però che non si è trattato affatto di tempo perso, tieni sempre a mente questo.

    Perché quando uscirai da questa situazione (a me ci sono voluti mesi) e ti rimetterai in piedi, sarai diventata ormai così forte e consapevole che l'impresa di riuscire a rimetterti in ginocchio sarà pressoché impossibile


    Buona fortuna di cuore, mi rivedo molto in te (e in quel periodo meraviglioso e infernale dei miei 27 anni) :friends:

  • La cosa triste è che queste persone non si lasciano aiutare. Noi rimaniamo esausti e distrutti ma prima o poi ci rialziamo e andiamo avanti. Loro invece saranno intrappolati in questo circolo per sempre ed è difficile lasciarli al loro destino

  • é proprio così, rimangono intrappolate in questo circolo per sempre, le vittime possono chiamarsene fuori, ammesso che ne abbiano gli strumenti, loro invece escogiteranno ancora e ancora altri stratagemmi, un po' infantili, a tratti genuini, per questo così facili da assecondare, sono in grado di far vibrare il bimbo che è in noi, che cerca ancora coccole, carezze, tenerezza

    All'inizio è così e un po' sorridi e pensi che in fondo non ci sia niente di male a lasciarsi andare, e in poco tempo sei diventato loro schiavo, o almeno, io ne ero dipendente.
    Una sera sparì e io non sapevo in che posizione mettermi, come stare, mi mancava il respiro, tutto questo prima di elaborare il tutto, attraverso un durissimo lavoro, ho dovuto umiliarmi e accettare quell'umiliazione per andare oltre, dovevo essere qualcosa oltre questo se no di me non era davvero rimasto nulla.
    Se non fossi andato oltre, se non ne fossi stato capace, probabilmente sarei morto.

    Ho permesso a qualcuno di svuotarmi completamente

    Alcune mattine, dopo essermi addormentato piangendo come un bambino, ricordo di aver pensato in più di un'occasione di voler morire, ho toccato il fondo e ho scavato per terra ma è attraverso la mia parte più sensibile che ho potuto interpretare e accettare quel che stavo vivendo, ho conosciuto parti di me stesso che non pensavo nemmeno di avere e questo mi ha arricchito enormemente

    Loro invece rimarranno per sempre a quel livello, ad emozionarsi esclusivamente ricalcando il solito copione, smuovendo gran brutte energie, vivendo di quell'adrenalina, di quell'ansia, di quell'angoscia, di quel dolore, in fondo, che è l'unica cosa che abbiano mai conosciuto e l'unica di cui desiderino continuare a nutrirsi.

    Ed è esattamente quel che continueranno a trovare senza averne mai abbastanza.

    Terribile, come dici tu, mostruoso

    Un abbraccio (vedrai che ce la farai)

  • Si tratta di ammettere la propria sconfitta, ammettere con noi stessi che l'istinto aveva ragione; c'era davvero qualcosa che non andava, le nostre aspettative sono state tradite (le tue e anche le mie).

    Aldo Carotenuto metteva insieme Amare, e Tradire, ci metteva una virgola in mezzo.
    le nostre aspttative saranno sempre tradite, anche dal solo trascorrere del tempo, tutto cambia, è il fenomeno dell'impermanenza.

    Questo caso è diverso per i motivi che sappiamo, si tratta di livelli differenti di consapevolezza (tralasciando il fatto che, energeticamente, le persone si attraggono sempre per un motivo, come le corde della chitarra che se suoni quella precedente al quinto tasto, la successiva vibra "Per Simpatia", ci sono energie che vengono sempre percepite a qualche livello e che condizionano le nostre scelte, specie quando vengono dettate dall'istinto, dal sentimento.

    Saper ammettere, saper accettare tutto questo, ci permette di diventare consapevoli, quando accetti la tua sconfitta puoi trascendere la tua condizione.

    Sei stato ingannato, in parte lo sapevi, quindi ne sei responsabile e sei stato tradito.

    Quella persona non è mai esistita, quelle coccole che volevi fare a lei sono quelle che avresti voluto ricevere tu, era diventata una dipendenza e ti ha quasi ucciso, umiliato, annientato.

    Hai dedicato tempo, energie, speranze, desideri a quella persona.
    Tutto tempo che però ti servirà per uno scopo diverso da quello che avresti voluto, o meglio, che una parte di te voleva.

    Quello di capire meglio te stesso e quanto sia importante rimanere centrati, amarci prima di tutto, poi, se qualcuno lo merita, concederci

    Per me è stata una sconfitta durissima, il dolore più forte che abbia mai provato


    Il rischio è anche quello che diventi un tira e molla che può durare anni, forse anche una vita intera.

    Vabbè, sto svarionando, sono stanco.

    Buonanotte !!

  • Uno degli aspetti su cui a mio parere dovremmo soffermarci (se non siete d'accordo ditemi perchè) è l'autostima.
    Come abbiamo potuto permettere tutto ciò? Possibile che abbiamo una considerazione di noi così bassa?
    La cosa pazzesca è che in "altri" frangenti della mia esistenza sono uno che non si fa mettere i piedi in testa da niente e da nessuno....sono pronto a farmi ammazzare.
    Qui c'è qualcosa che mi sfugge; ci deve essere una spinta interiore (probabilmente legata a problemi della sfera sessuale....in senso psicanalitico e legato alle prime fasi dell'infanzia) più forte di tutte le difese razionali. Qui parliamo di persone che danno un coltello ai propri carnefici implorandoli di infliggerci colpi mortali. Banalmente parlando siamo masochisti. Quello che io ho svuotato è stata l'immagine di me come di una persona degna di rispetto. Scusate il discorso buttato lì senza troppo ragionarci sopra...cerco di lanciare qualche spunto per venirne a capo.
    Lo dico perchè secondo me non è "fuori" dai rapporti sentimentali che possiamo risolvere la questione. Dalla sedia di casa possiamo fare tutti i discorsi della terra, ma questo è come un allenamento.
    Il vero allenamento è la gara ed io non so fino a che punto siamo "pronti".
    Non vi nascondo che io personalmente, al di la delle cose che mi piace raccontarmi, non sono convinto al 100% di non ricadere mai più preda di questi terribili incantesimi.
    Perchè sono così debole? Perchè non riesco ad amarmi?

    Per aspera ad astra

  • Si hai ragione. Non riesco a concepirlo ma dev'essere così. Eppure continuo a pensare... E dell'amore che vince sempre? Che ne è? E dell'amore che salva?

    Spero che questo ti aiuti a capire meglio

    La personalità borderline è paragonabile a una stella che raggiunto il livello di massa critica può esplodere una o migliaia di volte ai massimi livelli della sua energia.


    Queste persone, nell'arco di brevissimo tempo,possono esprimere un amore folle e incondizionato, mentre in un lasso di tempo altrettanto breve possono esprimere indifferenza o rabbia. Nell'arco di un giorno o una settimana tutto è possibile in termini di stravolgimenti relazionali e di improvvisi cambi di rotta nel rapporto.
    Questo stile è indicatore di una identità in frammenti, pezzi di differente forma e colore posti assieme in modo caotico, tenuti assieme da due collanti: L'amore e l'odio, che si alternano come se fossero i bracci di un allucinata bilancia emozionale.
    Vi è una grande sofferenza intima in questi individui, poiché fanno spesso esperienza di un "dentro" per poco tempo pieno e per poco tempo vuoto, sia di identità personale e di affettività.
    L'amore, l'affetto, la vicinanza verso queste persone è come travasare acqua dentro un'anfora bucata: tanta acqua si mette e tanta altra se ne perde e un travaso continuo corrisponde a una perdita continua per "buchi" dell'Io e crepe affettive.
    E' molto difficile poter accogliere l'affetto relazionale se non sappiamo come è strutturato il nostro Io, se la nostra personalità non presenta una struttura minimamente coerente e solida; il ricevere affetto e il dare affetto presuppongono la presenza di uno spazio interno minimamente solido, dove l'elaborazione dell'affettività altrui percepita come nutriente e corrisponde a una base di autostima e di identità. Il partner borderline è il paradosso vivente dell'amore caotico.
    E' presente un profondo senso di incapacità personale e quindi di dipendenza e vulnerabilità; è manifesta diffidenza e un'allerta continua verso ogni possibile interpretazione di sopraffazione; la scarsa densità dell'Io, quindi la scarsa autostima, viene elaborata in una logica di costante fallimento personale e frustrazione da cui deriva coerentemente sia il bisogno d'amore come anche una rabbia strettamente legata al vissuto personale di vuoto e insoddisfazione.
    Il partner della persona borderline sperimenta di essere continuamente e costantemente sul limite di un qualcosa che l'altro non può e non riesce a spiegare, ma che, volendogli dare un nome, si identifica con un "cronico e mutevole senso di vuoto".
    Apparentemente il borderline sembrerebbe soffrire di oscillazione dell'umore, ma in realtà accade piuttosto che il loro senso di identità primario in un momento sia coeso ed efficace tanto da potersi sostenere da solo e accogliere l'altro, mentre in altri momenti c'è la frammentazione assoluta di ogni tratto di personalità e funzione dell'Io, arrivando a rigettare l'altro e a investirlo di sentimenti negativi.
    Queste persone richiedono all'altro una costante azione di contenimento, ma se fosse presente solo questo aspetto forse questa disfunzionalità potrebbe essere gestita o accolta; quando l'opera di contenimento è attiva, l'Io frammentato e caotico della persona borderline, reagisce con un moto di violenta repulsione come se l'amore e l'affetto facessero emergere un profondo senso di inadeguatezza portando i pensieri e le emozioni alla confusione.
    Più che esprimere questa disfunzionalità con la parola e la mentalizzazione, le persone relazionalmente borderline agiscono la loro emotività in un'altalena intensissima e violenta di bisogno d'amore e amore manifestato, come anche di disperazione e rifiuto di ogni contatto potenzialmente destabilizzante.

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