Come conciliate il vostro stato con la vita quotidiana?

E un denominatore comune svegliarsi tardi . forse perché non si vuol affrontare un nuovo giorno.

ciao Giacinta trovi tutti i miei post andando sul mio profilo. ho 24 anni.

Ho preferito cancellarlo.

L attività` fisica aiuta molto. Ma ci sono anche altri elementi da tenere in considerazione.avere un`occupazione lavorativa o altri impegni tipo studiare. Occuparsi dell `ambiente in cui si vive. Purtroppo la depressione rende inermi senza scopi e voglia di vivere. Emarginati dalla quotidianità e dalla società, ma quello che è peggio da se stessi.
Se si è in età avanzata si attende rassegnati la morte

Citazione da leonie

E un denominatore comune svegliarsi tardi . forse perché non si vuol affrontare un nuovo giorno.

Più che altro il problema è non avere assolutamente NIENTE (di stimolante) da affrontare.. nessuno da sentire, vedere.. solo il tempo che passa.. e che drena via ogni cosa da te.. è terribile..

Citazione da deepblue

Ho la sensazione che la depressione inneschi un circolo vizioso: meno si è attivi e più ci si deprime, più ci si deprime e meno si è attivi...e via così in un loop perverso. Credo che fare attività fisica sia di vitale importanza, se la riserva di energie e lo stato psicofisico generale ce lo consentono appena, bisogna cercare a tutti i costi di reagire facendo almeno un po' di attività fisica. So che è difficile, però per stare meglio credo sia importante spezzare il circolo vizioso che si è venuto a creare. Magari dico solo sciocchezze, valutate voi...

Anzi chiedo a voi: potrebbe essere così come ho scritto ?

Secondo me è una semplificazione eccessiva la tua.

Son cose che aiutano se stai passando una depressione temporanea e se, al di là della svogliatezza del momento che ti tiene "fermo", hai poi anche la possibilità CONCRETA di costruirti occasioni e trovare stimoli nella tua vita ..

Dopo anni che esci, che ti muovi, che provi a fare cose e tenerti attivo come puoi ma la tua vita non ha sbocchi e non muta .. anche il muoverti a vuoto e senza mai avere un motivo e uno scopo che siano da stimolo .. o qualcuno (da trovare, conoscere) .. tutti 'sti benefici nel farlo non li trovi più.. e diventa sempre più difficile.. pesante.. faticoso.. insoddisfacente.. (inutile).

Io generalmente affronto le uscite con molta tensione. Perché so che inevitabilmente mi sentirò oppresso da quel che percepirò della realtà circostante.
Sono particolarmente vulnerabile alla fenomenicità di ciò che ho attorno: allegre comitive così come tetri vagabondi mi riconducono tutti alla miseria dell'essere umano. Tutto il loro dimenarsi mi appare disperato e sconfinatamente tragico. Ed ogni cosa mi risulta fatalmente molesta: sono insofferente alle interazioni formali, mi aspirano via ogni energia. Quando rincaso avverto immancabilmente una totale spossatezza.

Ne consegue che non vedo scopo nel mio agire, né appigli verso cui protendere. Mi sento anch'io privo di stimoli, di approdi cui anelare. È un incessante susseguirsi di tedio perpetuo, senza possibilità di appello.

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