Educazione all'individualismo e all'indifferenza.

  • volevo risponder a IPAZIA(ti chiederei anche di insegnarmi a citare le frasi visto che non ho imparato ma non oso chiedertelo :) )...da un lato in fondo è vero che molti con la scusa dell'aiuto possano poi marciare e fagocitare chi da loro aiuto,ma voglio credere che c siano persone che nonostante tutto hanno la dignità di non approffitarsi dell'altro e capire quando "basta"...alla fine parlare di aiuto è come parlare di venti e maree, ogni situazione è a se stante e non s può generalizzare,è vero esistono gli squali,le vittime perenni e i vampiri d'energia altrui ma esistono anche creature che magari con una parola starebbero meglio...ti capisco perchè anch'io sono molto diffidente,ho dato spesso senza mai ricevere(sindrome dell'infermiera,cosa che sono poi diventata),ho odiato e mandato a quel paese ma a volte ho ricevuto ed è stato come un risarcimento,una persona "bella" vale per cento teste di c....

  • chi aiuta gratis lo fa per scopi egoistici,alla fine.O perché si sentirebbe in colpa a non farlo....i nobili sentimenti sono solo un'invenzione per coprire la vera natura,marcia.

    Ricollegandomi al post...ecco perché l'aiuto gratis non esiste.Chi ti dà aiuto si aspetta che tu possa ricordarti del favore fatto e in un domani,ricambiare.Se dai l'impressione di chiedere solo e non poter dare mai:su di te non investono.

    Io ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire aiutare gratis:dai l'impressione di essere un disperato che fornisce aiuto per avere in cambio un minimo di calore umano,sei una persona disposta a farsi il mazzo per una terza persona perché non hai altre alternative...in poche parole,passi per debole.

    Ragionamenti insensati dall'inizio alla fine, a parer mio. La vera natura dell'uomo è marcia e i nobili sentimenti sono una copertura? Ok, ma faresti bene a specificare che questo consiste in un TUO punto di vista. Tu hai provato sulla TUA pelle cosa vuol dire aiutare gratis? Le conclusioni che ne trai sono TUE, è doveroso precisare anche questo.
    Non viene lesa la dignità del richiedente aiuto, se quest'ultimo si pone nei confronti del prossimo rispettosamente, e utilizzando tutto il tatto atto a questo scopo. Si piange addosso chi ha gli strumenti in mano concretamente per tirarsi fuori da una brutta e/o spiacevole situazione, ma che altrettanto concretamente non passa all'azione per pigrizia o apatia. Coloro i quali hanno un tormento esistenziale spesso e volentieri erigono delle barriere invisibili ma allo stesso tempo oscuranti, e si "forgiano" addosso - inconsapevolmente - delle catene mentali che distorcono - e anche di molto, talvolta - la percezione di come gli altri possano eventualmente accogliere una richiesta d'aiuto.
    Vedere un secondo fine SEMPRE nel chiedere o dare conforto è quanto di più errato si possa pensare, secondo me. Tutti possiamo avere bisogno in un determinato momento della vita, TUTTI. E assolvere il compito di rincuorare qualcuno bisognoso di sostegno non è etico e non è riconducibile a nessun credo religioso e/o nessuna filosofia, è semplicemente umano. Trattasi di un'umanità che gli animali posseggono molte volte in misura maggiore, rispetto a noi.
    Quindi, csognante1973... Prova, per cominciare, a "scrollarti la muffa" di dosso da solo (hai mai pensato di intraprendere dei colloqui con uno psicoterapeuta...?), ma poi sii consapevole che qualcuno che ti tende la mano davanti te lo troverai sempre.

    "La gloria la si deve acquistare, l'onore invece è sufficiente non perderlo" (Arthur Schopenhauer)

  • È ovvio che i pareri che esprimo sono personali,basati sulla mia esperienza.
    Essere realista può farti sembrare cinico,ma non è né una catena mentale né uno stile di vita,è solo un "prescritto metodologico" per cercare di evitare di farsi cannibalizzare.

    Poi ok,credo anche nei nobili sentimenti,ma posso essere certa della loro autenticità solo quando la persona in questione mi è vicina.Chiedere aiuto...a chi? A un tuo amico o a uno sconosciuto? Non è la stessa cosa..e aiutare gratuitamente,per quanto possa essere una bella cosa,è comunque un rischio a cui ci si espone.La maggior parte delle persone,preferisce non esporsi...ed è un dato di fatto.

    There is a crack in everything That’s how the light gets in.

  • È possibile essere realisti - e altrettanto cinici - anche "moderatamente" talvolta, senza arrivare a dover supporre che gli altri vogliano cannibalizzarci.
    È implicito che l'aiuto gratuito deve provenire da qualcuno che è in qualche modo "complice" nostro, a livello affettivo. Sarebbe più opportuno dire che molte persone - e non la maggior parte - non hanno voglia di esporsi, mettendosi al servizio di un amico bisognoso di un qualsivoglia sostegno. Le parole hanno un loro peso. Altrimenti dovresti (condizionale d'obbligo) sottolineare che si tratta sempre solo e soltanto del tuo vissuto, piuttosto che di un dato di fatto inoppugnabile, Ipazia.

    "La gloria la si deve acquistare, l'onore invece è sufficiente non perderlo" (Arthur Schopenhauer)

  • Citazione

    la tua solitudine si capta e non ho dubbi, ed empatizzo, sul tuo soffrirne, e la tua riflessione morale è condivisibile, però penso sia comunque più sano soffrire che ribellarsi con una razionalizzazione. mi permetto di dirtelo solo perchè io ero maestra nel produrre ottima sociologia critica, fin da piccola, perchè non mi rendevo conto e non sapevo quindi assumermi i miei sentimenti. tuttora fatico ma ho capito che nemmeno Nietzsche ha poi tratto beneficio dalla sua ottima riflessione. e da quando accetto di considerare meri sentimenti e non anche subito massimi sistemi somatizzo molto meno...

    Non ne ha beneficiato a livello affettivo ma ha cambiato il mondo che è venuto dopo di lui.Alcune persone affrontano il dolore abbandonandosi alle sensazioni e alle emozioni,altre razionalizzano arrivando al cuore del problema.c'è chi ha un destino e chi ne ha un altro.

  • Ho avuto brutte esperienze in questo campo , di solito mi piace aiutare e quindi mi adoperavo ,ma alcuni poi finivano per concentrare tutte le loro aspettative su me e me soltanto .e ho dovuto eliminarle .

  • Sono d'accordo con damnation, come concetto sull'argomento, non specificatamente per chi scriveva in particolare.
    Bisogna raccogliere per seminare e questo spesso richiede molto tempo. Insisto comunque anche io sulla domanda se stai facendo psicoterapia visto che non puoi scrivere che vorresti aiuto e poi non chiedere quello più importante.
    Puó capitare di affrontare lunghi periodi in cui si incontrano persone poco inclini all'aiuto reciproco, ma è tutto molto causale, io ho cambiato più di un gruppo prima di trovarmi a mio agio.
    Essere egoisti almeno un poco peró può essere di aiuto per evitare di prostrarsi troppo (o inutilmente) agli altri e quando si è di cuore buono puó succedere senza problemi.

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