Sono me stesso, che problemi avete con me?

  • Io sono il diverso per definizione, quindi penso di poter capire abbastanza la tua situazione in generale, anche se ovviamente non nello specifico. Purtroppo per te non ho soluzioni, e penso che le soluzioni non esisteranno mai. C'e' chi dice che bisognerebbe mandare a f∙∙∙∙∙o tutti e seguire se stessi, e dall'altro lato c'e' chi dice di mandare a f∙∙∙∙∙o se stessi e seguire gli altri. O ammazzarsi nell'indecisione.Quale puo' essere la scelta giusta? Alterno momenti in cui sono ad un passo dal mandare a f∙∙∙∙∙o tutti, ad altri in cui sono ad un passo dal mandare a f∙∙∙∙∙o me stesso, tra ansie e milioni di pensieri negativi. Quando sono calmo invece arrivo a pensare che probabilmente ho fatto bene a non scegliere mai. Se avessi scelto di madare a f∙∙∙∙∙o tutti, forse, probabilmente, ora starei peggio. E se avessi mandato a f∙∙∙∙∙o me stesso, forse, probabilmente, ora starei peggio. Da molti anni ormai sento una "solitudine esistenziale" dentro di me, che forse e' solo depressione, chi lo sa. Le cose cambiano nome, ma poi alla fine sotto sotto magari sono sempre quelle. Sarei curioso di sapere se una sensazione simile ogni tanto la provi pure tu. E' come uno strano peso dentro, una specie di paura assolutamente muta, repressa e costante, quando ti rendi conto che percepisci tutto il mondo come se fosse "altro da te". Come se ti rendessi conto che non troverai mai un modo per essere "felicemente connesso" a qualcosa o qualcuno in qualche modo, su questo pianeta. Poi passa, stai meglio, e ovviamente poi ti rendi conto che tutti i pensieri strani che hai fatto erano delle esagerazioni... ma sotto sotto lo sai che non e' cambiato nulla, nulla cambiera', ed e' solo questione di aspettare la prossima "ricaduta". Forse un giorno tutto passera' da solo, e i problemi se ne andranno misteriosamente allo stesso modo in cui sono misteriosamente arrivati. Ho notato che spesso nella vita i veri cambiamenti capitano inaspettatamente, senza volerlo. Suonano al campanello e tu non apri mai, ma un giorno qualcuno potrebbe sfondare la porta. Concludo dicendo che il messaggio che hai appena letto contiene il 50% di c∙∙∙∙∙e. L'altro 50% non so cosa contiene, ma forse e' roba utile, tipo proteine e vitamina B2.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Non contiene c∙∙∙∙∙e, in verità sottoscrivo tutto quello che dici, e condivido la tua posizione.
    Chiamala depressione, chiamala semplicemente esigenza di qualcosa di diverso, difatti questa sensazione di vuoto, di incompiutezza in qualsiasi cosa che faccia e in qualsiasi rapporto che vivo è una costante anche per me. Non esiste persona che mi diventi familiare del tutto, non esiste cosa che mi piaccia fare con gli altri totalmente. Si trovano dei compromessi. Spesso vivo nell'illusione che una cosa sia perfetta, poi piano piano mi accorgo che per quanto cerchi di autoconvincermi, non mi appaga,non è esattamente quello che cerco. Vivo sospeso anche io tra sfanculare tutti e sfancularmi. Ci sono dei giorni che mi sento talmente ipocrita e sbagliato da sedermi al tavolo e dire: smettila, questo rapporto va bene, sei tu che lo vedi male. Smettila, queste serate tra amici sono stupende, sei tu che esageri. Ma poi basta pochissimo per rendermi conto che davvero non mi sento "felicemente connesso"..
    Io penso che un momento in cui avremo una sensazione di tranquillità e sintonia col mondo non può esistere. È un rapporto di amore/odio. I miei rapporti sono tutti croce e delizia, le mie passioni, quello che faccio con gli amici. So che c'è da soffrire molto, mi sentirò sempre estraneo. Ma anche io a volte, quando mi tranquillizzo mi dico che faccio bene a vivere così, cercando di essere me stesso senza sfanculare gli altri, e in effetti ha abbastanza senso. :)

    Se queste persone ti danno le sensazioni da te descritte, ma di cosa stiamo parlando?!
    Sfanculale, non ha senso continuare sulla strada del "non mi sento connesso, nessuno mi appaga, vivo nell'illusione"
    Perché devi continuare a prendere in giro te stesso e gli altri? Non è rispettoso nei confronti di nessuno.
    Non stiamo parlando di divergenze di tipo caratteriale o di gusti (come l'andare in discoteca) parliamo di persone che non ti piacciono proprio, con le quali hai un rapporto "d'amore e odio" e dove ti senti ipocrita, quindi ammetti a te stesso di prenderti per il c∙∙o, nell'insistere nel pensare che andrà tutto bene.
    Vai per la tua strada. Se nessuno ti soddisfa. Al mondo siamo 7 miliardi.

  • mi sono reso conto che ho scritto troppe troppe c∙∙∙∙∙e.. Era uno sfogo dovuto a una situazione particolare che sto vivendo.. per cui vedo tutto NERO. non penso quello che ho scritto.:Chiederei l'eliminazione del post.

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