Secondo voi che senso ha?

  • @ Diverso: La questione esposta qui era in parte spiegata in altri thread (i primi che ho scritto qua) e gli utenti che hanno finora risposto avevano letto e seguito all'epoca... per lo meno Dora, così almeno ricordo. per il resto francamente mi cogli in contropiede: ho esposto di fretta, certo, e sicuramente ho pasticciato mangiandomi delle parole, ma credo di aver usato almeno un po' consecutio nell'esporre... e di italiano, almeno!

    Il problema è come affrontare una persona manipolatrice che ti ha tenuto sotto scacco per mesi e che ora devi rivedere essendo tu una persona con tratti di personalità evitante, senza la minima autostima, che ha una paura irrazionale delle persone in generale nella speranza id non tornare a casa sentendoti emotivamente uno straccio.

    Ok, faccio finta di aver capito :D
    Non ho idea di cosa abbia fatto di "sbagliato" questo tizio, e di cosa stia facendo di sbagliato ora... pero' non mi pare chiaro cosa stai cercando di fare. Cosa cerchi da questo tizio? Sempre dal poco (o niente) che ho capito, e' come se ti servisse solamente per metterti alla prova. Un test. Ma non mi e' chiaro cosa te ne viene esattamente in tasca, poi. Se vinci, non potresti nemmeno dire "Ehi, ora sono forte, so affrontare i manipolatori!", perche' avresti solo "vinto" contro UN manipolatore, lui. Ma gli altri? Magari un giorno ne incontri un altro di diverso, che ti distrugge un altra volta. Credo che esistano delle battaglie che alla fine non solo sono inutili, ma sono pure controproducenti. Finche' continui a dargli tutta questa importanza, lui continuera' ad avere potere su di te.
    Ovviamente tutto questo era un commento che presuppoone che io abbia capito qualcosa della questione. :thinking_face:

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • diverso La cosa si inserisce all'interno di un percorso personale che sto cercando di portare avanti.
    Il quale riguarda sia la situazione specifica con questa persona sia i miei problemi psicologici che sto cercando di affrontare e, in qualche modo, risolvere.

    Non è la prima volta che mi trovo in questa situazione con una persona, anche se non avevo mai raggiunto i livelli di totale sottomissione che, solo dopo aver preso le distanze, mi sono accorta di aver raggiunto qui. E stiamo parlando di un rapporto di amicizia.

    Il potere non è rivolto a questa persona, ma a me. Il problema non è questa persona, ma come io riuscirò a comportarmi relazionandomi con questa persona, ora che in me diverse cose sono cambiate negli ultimi mesi.
    Dopo aver avuto un primo scambio di messaggi per accordarsi sulla serata in questione, il suo modo di fare mi aveva davvero alterata e ho giudicato la cosa come un pessimo segno sulla mia presunta resilienza (ri)guadagnata e anche sull'andamento della serata in questione. (in realtà non posso saperlo, ovviamente, ma il timore gioca brutti scherzi). Per cui mi chiedevo se avesse senso "affrontare" una serata in compagnia di questa persona.

    Non credo che una persona che abbia un po' di amor proprio, un'emotività riconquistata e abbia sviluppato una forte resilienza sia poi una preda così facile per i manipolatori. Non dico che ne sia immune, nessuno lo è, dico solo che ad un certo punto ci sono degli interrogativi che una persona si dovrebbe porre per riconoscere qualcuno che tenta di manipolarci. A me questi dubbi non sono mai venuti, anche se molto spesso di fronte a certi suoi atteggiamenti, discorsi e modi di fare provavo solo un senso di rifiuto e disapprovazione. Ma questo meccanismo va poi a sfociare in altre mie problematiche relazionali che non sto ad elencare.

    Io di questa persona mi fidavo, ha creato una situazione in cui mi sentivo in colpa se non lo assecondavo in ogni cosa (facendo sempre leva sul tasto che lui "sta male" che lui "ha dei problemi"), allo stesso tempo si confidava, mi chiedeva pareri su ogni cosa, c'era un clima di cameratismo...e questo mi ha fregata, soprattutto perchè tutto si è verificato in un periodo della mia vita in cui già avevo problemi, diciamo così, di mio, per cui ero più fragile, instabile, emotivamente uno zerbino.

    Sento di dover dimostrare qualcosa a me stessa, ma, in parte, anche a lui. Da qui l'accettare di vederci per le proverbiali due chiacchiere & un caffè. Ma da come ho reagito già leggendo i vari messaggi che ci siamo scambiati per accordarci per la serata ( e che mi hanno portata di impulso a scrivere qui cercando sostegno), ho capito di non esser poi così forte da affrontare una serata del genere: ho timore di avere una ricaduta emotiva, proprio ora che stavo iniziando a sentirmi un po' meglio.

    Questo in soldoni l'accaduto, spero sia chiaro, in caso non lo fosse...be'... non so davvero che farci allora! :)

    You can lie to your friends, you can lie to your family, but you can’t lie to your bathroom mirror.

  • ciao!
    alla luce di tutto ciò, se è solo amicizia, se ti sei resa conto che ti ha manipolato, se appositamente ti evita...
    volta pagina e godoti la tua vita, non badare più a lui, esponi quanto hai scritto qui ai tuoi amici,
    metti in luce la sua meschinità e agisci come ha fatto lui.
    agisci solamente per passatempo e non metterla troppo sul personale, tieni un certo distacco :smoker:

  • no no per carita! Non volevo alludere niente. In genere queste situazioni manipolatrici si creano in rapporti diversi dall'amicizia tutto qui. Non e' il tuo caso. Mah... Ti ripeto........ Ho letto anche gli approfondimenti e da come hai reagito...... Mah... Io direi che non sei ancora pronta per affrontarlo. Poi.... Fai tu.

  • ...Da quello che so i rapporti di manipolazione avvengono all'interno di qualsiasi tipo di rapporto e sono di diversa entità (gravità?). L'amicizia non ne è immune. Poi certo, dipende da come ognuno di noi vive e intende i rapporti di amicizia.

    Penso, magari erroneamente correggetemi in caso, che chi vive l'amicizia semplicemente come la frequentazione di persone "per uscire la sera" (faccio un esempio), tendenzialmente vivrà questi rapporti con una buona dose di menefreghismo e sarà pronto e prendere e lasciare persone con più facilità di chi magari sviluppa un legame con i propri amici, della serie persone su cui contare, che si aiutano nei momenti di difficoltà, etc...

    Io credo nell'amicizia vera, forse sono troppo idealista, ma con alcune (poche) persone ho sempre creduto che fosse possibile instaurare un tipo di rapporto, la philìa di virtù, per dirla con parole non mie. Questa persona era una di queste, mi ha fatto credere che potesse essere così. Mi ha colta, quando ci siamo conosciuti sul lavoro, in un momento in cui ero debole, fragile, instabile, confusa per tutta una serie di cose che mi erano successe (in pratica sono 4 anni che cado dalla padella nella brace e mi sto "riallineando" solo ora). Mi ha fatto il vuoto attorno, soprattutto a livello mentale, per cui mi ha portata a credere che la mia vita sociale (averne una o meno) potesse dipendere unicamente dalla sua volontà. Il fatto che in questo caso si tratti di un lui è casuale. Ho anche amiche, e proprio da loro lui mi ha distaccata, facendo leva su problemi e attriti che sentivo con un paio di loro ma che, in fondo, non erano nulla di irrisolvibile.
    Il fatto poi che dovessimo fare squadra in ambito lavorativo, per organizzare e portare avanti determinati progetti contro condizioni avverse comuni (tagli di budget, collaboratori imposti ma incapaci, etc...) ha ovviamente aiutato il cameratismo e il sodalizio, anche fuori dall'ambito lavorativo (cercato da lui e al quale io mi sono prestata, ma questo perchè tendenzialmente non mi chiedo mai "perchè sì?", ma piuttosto "perchè no?").

    Purtroppo solo tardi ho capito che una persona che si presenta fin da subito sciorinando tutti i suoi problemi psicologici e avanzando richieste su richieste di favori vari perchè "sta male" (quando poi, per cose che lo interessano davvero riesce a superare il suo "stare male" e fare le cose da solo, ma tu questo non lo sai...) sta usando questo suo malessere, non cerca semplicemente e linearmente aiuto e comprensione. La persona in questione ha condito il tutto con tanti bei discorsi sull'amicizia, sul valore delle cose, inizialmente magari comportandosi anche coerentemente con questi bei discorsi... per poi mutare atteggiamento una volta che è stato sicuro che io fossi dipendente, non c'è altra parola per descrivere ciò che è accaduto.

    Per puntualizzare - in questo momento per motivi che non sto a sciorinare, non cerco fidanzati, storie e storielle di varia natura: quella parte della mia vita, per il mio bene, è stata congelata fino a data da destinarsi, ovvero finchè non saprò gestirla in maniera non autodistruttiva.

    Spero tanto che ti sbagli orsetto, ma ormai credo di non potermi tirare indietro.

    Chiedo scusa per i dilungamenti e gli excursus, ma volevo spiegare e spiegarmi... grazie.

    You can lie to your friends, you can lie to your family, but you can’t lie to your bathroom mirror.

  • amelia ciao bella..non ricordavo di aver mai letto del tuo amico gayo manipolatore in qualche altro thread.. il mio pensiero comunque è che fai bene ad 'affrontare' il personaggio e a metterti alla prova, ma come altri ti hanno gia' scritto, è necessario che tu lo ridimensioni. difatti questa persona non è altro che uno dei tanti vittimisti-piagnoni ma in fin dei conti manipolatori (appunto), che fanno leva sull'estrema sensibilità tua e di altre persone a te simili.. tu giustamente ti sei sentita quasi in dovere di offrirgli la tua amicizia xchè ti faceva anche compassione, ma purtroppo lui come gli altri suoi simili se mi consenti il termine, ne ha fatto un cattivo uso e ti ha incasinato l'esistenza. ora, io credo che il modo migliore x non farsi incasinare da tali personaggi sia,non dico allontanarli x forza,ma ridimensionarli..e capire come mai abbiamo appioppato loro la definizione di 'amico'.. c'è forse qualcosa che ammiri in lui, che tu non possiedi? qualche qualità che te lo rende speciale ? pensaci.. non ci leghiamo mai x caxo alle persone, c'è sempre qualche scambio che inconsciamente operiamo con loro,e cio' di cui andiamo ad appropriarci non è sempre positivo..

  • Grazie per le vostre risposte.
    snowball - Assolutamente hai ragione, certe persone devo ridimensionarle, è un mio brutto vizio e problema, dare sempre e comunque alle persone più importanza di quelle che avrebbero, questo tizio poi ...

    Kabiria - Grazie cara per il tuo intervento: di lui avevo parlato nei super-primissimi post, riguardavano questo mio amico che si comportava in maniera un po' assurda...scritti in maniera molto più caotica di questi, perchè la situazione era da sindrome di Stoccolma! Quelle che poni sono proprio le domande che mi devo sempre porre quando noto che sto dando troppa importanza ad un a persona! Se ci penso, in effetti, questo tizio ha dimostrato, oltre all'assurdo comportamento che ho già detto, di non avere particolari qualità, anzi... non ha un (vero) amico al mondo, gente per uscire che varia di anno in anno, molte conoscenze fuggevoli... da quel che so in molti lo "perdono di vista" dopo poco che lo frequentano. E' di una pesantezza inaudita. Polemico. Si lamenta di continuo. Io non ci guadagno nulla frequentarlo effettivamente, anzi il livello emotivo a cui ero ridotta 6 mesi mi conferma che ci perdo, soprattutto da un punto di vista. Con questo non voglio dire di essere io la perla rara, per cui lui ha tutto da guadagnare a frequentarmi, anzi...mi devo migliorare in molte cose sicuramente, ma almeno cerco di dare il meglio quando sono in compagnia, o almeno di essere educata, cosa che di lui non si può proprio dire.
    Lo scambio che poteva esserci era legato all'ambito lavorativo sfigatissimo, finito ormai un anno fa, nel quale si era stretto sodalizio cameratesco per far fronte ad una situazione da sfruttamento e difficoltà varie... l'amicizia era nata da lui e io non mi sono sottratta, probabilmente perchè era un periodo in cui mi sentivo particolarmente sola e non capita,ma ora mi rendo conto che finito il sodalizio dovuto al lavoro in comune, io francamente nel frequentarlo non ci trovo più nulla. E' brutto e meschino da dire, purtroppo ragionando a mente fredda è così.

    Detto ciò c'è stato un ulteriore sviluppo che ha a dir poco del surreale.

    Per accordarci sul dove vederci gli invio un sms e lui mi risponde dicendomi che ci dovevamo vedere venerdì della prossima settimana e che stasera ha già un impegno.
    Al che gli dico che forse si è sbagliato, perchè ho i messaggi di due giorni fa dove gli avevo detto venerdì (non della prossima settimana) e lui invece dice che intendeva venerdì della prossima settimana. Al che faccio finta di nulla e gli dico "Ok, ti sarai sbagliato, passa comunque una buona serata, ci sentiamo presto (con tanto di smile finale nel sottolineare la mia totale tranquillità comunicativa)". Convinta di chiuderla lì.
    E invece lui insiste, dicendo che dal discorso si capiva che intendeva venerdì della prossima settimana e che mi aveva detto di avere già un impegno questo venerdì (cosa non vera).
    Dopo di che mi fa un copia-incolla dei messaggi in cui parlavamo di questo eventuale incontro, peccato che quelli a cui lui fa riferimento sono datati 7 giugno, ovvero UN SETTIMANA FA! Leggendo in sequenza, così come avviene nei messaggi privati di Facebook penso che deve aver saltato la data anche se non riesco a capacitarmi di come possa essere possibile confondersi in questo modo e pretendere di avere ragione.

    Io ho tagliato corto dicendo che: "Può capitare di sbagliarsi,sai? Non c'è problema, non capisco perchè vuoi questionare, te lo dico molto pacatamente. In ogni caso ancora buona serata, ora scappo a cena, a presto (inserisco ancora uno smile)".

    Lui ha continuato a polemizzare inviando sms ai quali non ho più risposto (perchè sono evidentemente a cena, giusto? giusto).

    Tutto ciò per dirvi che avete ragione tutti, tuttissimi, nessuno escluso: che cacchio lo cerco a fare? Ma che amicizia è questa?

    Questa è una persona sempre sul piede di guerra, sempre pronta a questionare, sempre lì a far le pulci ai cani...e io stavo diventando come lui, io che son sempre stata pacata come persona! Tra l'altro non è lucidissimo come personaggio, e non sarebbe la prima volta che si confonde con i giorni, ma figurati se lo ammette. Oh, non è cambiato di una virgola in 5 mesi... forse è anche peggiorato. E ancora forse, il mio pochino di forza riconquistata lo riaffermo meglio invece di affrontare certi personaggi, evitandoli? E se tramite amici comuni che invitano ci si rivede, farò come dice Snowball: distacco e serenità...così se polemizza sarà lui a scoprirsi per quello che è (ed eventualmente coprirsi di ridicolo).

    però voglio impegnarmi a dare sempre meno importanza a queste persone, mi perdo in queste cavolate, che mi tormentano... la mia terapeuta mi chiede sempre: "In tutto questo lei dov'è?".
    Io non sono qui, parafrasando.

    Io sono stanca di certi personaggi contorti (siamo ora al 4° sms in cui continua a polemizzare).

    Volevo anche ringraziarvi: mi sono sentita capita e di avere del sostegno e per come mi sento è una cosa importantissima :friends:

    You can lie to your friends, you can lie to your family, but you can’t lie to your bathroom mirror.

  • Ultimo aggiornamento: mi connetto a Facebook e c'è un suo messaggio privato con solo un simbolo, questo: :thumbup: inviato alle 22.50 di ieri sera...ma non aveva un impegno?


    Io continuo a non rispondere.
    ma ora ho anche i dubbi di essermi comportata male io, di aver sbagliato qualcosa, di aver creato la situazione per cui lui, anima buona ha frainteso, sì, ma in buona fede...nella mia mente sono già diventata una s∙∙∙∙∙a a cui lui, per ripicca, farà terra bruciata intorno parlando male di me e mettendomi contro i pochi amici comuni che abbiamo... mi sto ossessionando.

    Tralascio tutto il discorso Facebook e affini, strumenti che dovrebbero essere in mano solo di poche persone e non di psicopatici del genere e che medito di lasciare da mesi, che tanto i miei amici lontani li sento tramite altri strumenti...

    You can lie to your friends, you can lie to your family, but you can’t lie to your bathroom mirror.

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