Forse le paure si arginano razionalizzando. Se tu analizzi in modo razionale la situazione converrai che le persone reagiscono nei tuoi confronti in base a diversi fattori: ciò gli trasmetti e infatti puoi fare impressioni diverse a diverse persone, ciò di cui hanno bisogno al momento, il loro stato d'animo, la predisposizione o meno che possono avere allo scambio. Quindi è difficile, per non dire impossibile, che tu possa dar fastidio sistematicamente a tutti. Può essere che questa paura che ti porti dentro ti faccia chiudere e le persone reagiscano chiudendosi a loro volta e tu legga questo come fastidio, mentre probabilmente è un gioco di specchi tra persone timide. Più scavi e riesci a capire la tua paura più riuscirai a padroneggiarla e porti agli altri in modo sempre migliore. Ci sarà poi la persona con cui non leghi e quella che trova piacevole il dialogo con te e viceversa perché nemmeno a te piacciono tutti o comunque ti suscitano le stesse sensazioni con la stessa intensità, per cui più ti liberi dalla tua paura, più potrai esplorare e trarre dagli altri ciò che di buono possono trasmetterti o andare oltre, in ogni caso il rapporto col prossimo dovrebbe rappresentare un arricchimento e un modo di conoscerci meglio per cui prendilo anche come un'esperienza costruttiva , magari a volte lo spirito con cui si va incontro alle situazioni fa la differenza.

Come guarire la paura di dare fastidio?
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Elininlove, ma la sensazione di dar fastidio la "senti" verso tutti, o solo verso alcune o poche persone?
Dal thread mi è parso di capire che hai questa percezione con alcuni o addirittura solo con una persona..
Penso sia un aspetto fondamentale affinché tu capisca meglio.. -
Ciao Elininlove,
volevo chiederti se è sempre stato così o se tutto ciò è iniziato ad un certo, determinato punto della tua vita.
In che circostanze queste sensazioni si fanno più forti, in quali ambiti sociali e con quali tipologie di persone? -
Nel senso che ho come l'impressione che gli altri non mi accettino, di essere un "peso" per gli altri, di essere appunto un fastidio.
E' una mia convinzione anche se inconsciamente so che non è così.Forse è il contrario nel senso che è inconsapevolmente che pensi di essere un fastidio. Ed è questo il messaggio che gli altri percepiscono
O anche quando entro in una nuova compagnia, non riesco mai a integrarmi completamente, perché comincio a pensare che sono di troppo, che non piaccio a nessuno o altri pensieri negativi e quindi va a finire che passo per quella asociale/snob.
Non ti devi fare questi problemi. Interagire con tante persone è sempre faticoso e non c'è un modo giusto per farlo. Spesso quando entri a far parte di una compagnia ti accorgi immediatamente delle prime scorrettezze tra i componenti del gruppo.
Magari leghi con uno della compagnia che comincia subito a parlarti male di altri magari rivelando dettagli imbarazzanti e personali di gente che ancora nemmeno hai conosciuto.
Spesso accorgendoti poi, conoscendola, che non è nemmeno così male quella persona di cui ti avevano sparlato.
Tornando alla tua domanda cerca di non preoccuparti troppo di come ti vedono gli altri, momento dopo momento. Piuttosto vivi quel momento, con te stessa ma anche in compagnia, lasciandoti andare alle emozioni che provi senza giudicarti adeguata o meno.
E vedrai che andrà bene- -
Da sempre ho questo timore di dar fastidio alle persone.
Nel senso che ho come l'impressione che gli altri non mi accettino, di essere un "peso" per gli altri, di essere appunto un fastidio.
E' una mia convinzione anche se inconsciamente so che non è così.
Una volta pensavo fosse legato al fatto che fossi una persona timida, riservata, con problemi di autostima e di accettazione. Ora che invece non ho più di questi problemi, ovvero che mi piaccio, che sono soddisfatta di me, che mi accetto insomma, mi capita lo stesso e non capisco il motivo.
E' come se non riuscissi a trasmettere agli altri la mia sicurezza. Io sono piuttosto sicura di me stessa e delle mia capacità però solo per quanto riguarda il "rapporto tra me e me", mentre nel momento in cui ho a che fare con gli altri è come se la mia sicurezza svanisse.
E' una cosa che riscontro anche in situazioni banali, come ad esempio contattare una ragazzo o un'amica, non lo faccio non perché non voglio ma perché ho una paura tremenda di dare fastidio, di disturbare. O anche quando entro in una nuova compagnia, non riesco mai a integrarmi completamente, perché comincio a pensare che sono di troppo, che non piaccio a nessuno o altri pensieri negativi e quindi va a finire che passo per quella asociale/snob.
E' difficile da spiegare però spero di aver dato un'idea della situazione.Da quello che scrivi dici che sei sicura di te con te stessa ed hai superato la sicurezza, autostima. Ma se hai superato definitivamente questa tua accettazione non dovresti avere problemi con gli altri, perchè quando si è sicuri di se stessi non si crea questo problema del dar fastidio. Questa paura è tua non degli altri. A te dà fastidio se altri ti chiamano? inverti il ruolo quando devi mettere in atto quest'azione, mettiti nei panni dell'altro e vedi cosa accade.
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Premetto che capita anche a me ma se ti posso dare un parere cerca di capovolgere la situazione su di te: A te darebbe fastidio oppure ti strapperebbe un sorriso il vedere che una persona ti cerca? ( e stiamo parlando di messaggi occasionali non di stalking )? Penso la seconda. Prova a pensare che faresti anche felice una persona col tuo gesto
ogni tanto ci sta e fa piacere. Se una persona non é interessata a te lo capisci a lungo termine...
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Quante cose in comune! Anche io ero timida e insicura, ora sono cambiata e sto benissimo con me stessa e gli altri MA questa cosa del pensare sempre di disturbare e dar fastidio non se n'è mai andata e temo non se ne andrà mai. Mi capirai benissimo se dico che ho perso milioni di occasioni cosí facendo, ho perso alcune persone che si sono stancate di questo dovermi rincorrere continuamente (che paradosso) e non hanno capito quando ho spiegato loro il perchè del mio essere cosí distaccata, ecc. Però se razionalmente guardo me, la mia vita ed i miei amici vedo che le persone che mi amano davvero non hanno mai percepito questo cosa come un problema, nemmeno agli inizi, oppure l'hanno percepita, io ho spiegato il problema e mi hanno amato ancora più di prima. Questo ragionamento per dire che capisco quanto questo blocco sia frustrante, ma capisco anche che chi ti vuole stare accanto (anche il ragazzo di cui hai fatto l'esempio) ti capisce e va oltre. Io problema, di conseguenza, scompare. Spero di essere stata d'aiuto.
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