Laurea sbagliata, vita sbagliata

  • Buongiorno a tutti,
    tanti anni fa presi una decisione di cui piango quotidianamente le conseguenze. Complice l'ENORME immaturità, la leggerezza, la mancanza di una figura di riferimento con cui potermi confrontare e discutere la mia decisione, scelsi di laurearmi in economia, perché c'erano molte opportunità di lavoro. Tra l'altro presa con il massimo dei voti, perché quando mi impegno in qualcosa, almeno lo faccio bene. Tuttavia sento che avrei dovuto seguire le mie passioni più ardenti, la matematica, la fisica, la chimica. Ma non l'ho fatto. Dopo diversi anni non certo entusiasmanti di lavoro e di scelte professionali sbagliate, pago il prezzo di quella scelta sbagliatissima. Di recente, tra l'altro, ho perso il lavoro e non riesco più ad inserirmi. Sono stato in cura per diverso tempo, soffro di depressione e di sindrome ossessiva-compulsiva anche. Insomma, un bel quadro. Spesso penso di farla finita, ma se non ho trovato il coraggio di diventare ciò che avrei dovuto essere, figuratevi se trovo il coraggio di NON essere. Non potendo più fare ciò che avrei dovuto (a 34 anni chi inizierebbe un corso di laurea in fisica/matematica/chimica...3 o 5 anni...per poi fare cosa? Il doppio-disoccupato? Disoccupato in economia e disoccupato con la seconda laurea). Insomma, con me tutti i consigli del tipo "chi vuole trova la via", "volere è potere" e frasi di questo tipo non sono applicabili. Non so più cosa volere. Un'unica frase echeggia ciclicamente nelle pareti interne del mio cranio: "non esiste vento favorevole per chi non sa dove andare". Il mondo ci insegna che non esistono certezze. E CERTAMENTE io l'ho proprio aiutato ad insegnarmelo. Non voglio fare la vittima. Se non altro, rispetto a 16 anni fa, oggi ho la maturità di riconoscere la grande c∙∙∙∙∙a fatta. Ma piangere sul latte versato serve a qualcosa?

    Per questo oggi sarei disposto anche a "svendere" la mia laurea e a buttarmi sui tanto "deprecati" lavori manuali (non sono schizzinoso o "choosy" credo che per il mio profilo professionale a 34 anni potrei mandare anche 2000 cv senza risposta): macellaio, imbianchino, muratore, pizzaiolo, pasticcere, magazziniere, cameriere. Il punto è che quei lavori manuali, non ci sono neanche più. E se ci sono neanche ho l'esperienza. Questo è il labirinto dei pensieri in cui mi perdo ogni giorno, sin dai primi minuti di veglia, ambendo semplicemente che si faccia di nuovo notte per spegnere questo corto circuito. Aggiungete a questa miscela l'ulteriore complicazione dell'idea di espatriare. Purtroppo o per fortuna non ho delle bocche da sfamare e quindi non sarebbe nemmeno tanto difficile.

    Comincio a pensare che in fondo, il limbo in cui mi sono ritrovato, è piacevole. Si tratta semplicemente di pensare, pensare, pensare. Mai fare. Nessuna responsabilità. Nessun dovere. Solo e soltanto pensare. Per il passato: "E se mi fossi laureato in...?" "E se avessi detto sì...?" "E se fossi andato là...?" "E se...?". Per il futuro: "Qual è il Paese con il minor tasso di disoccupazione?" "Dove si vive meglio?" "Germania, Australia, Canada...?". Ecco qual è il mio presente: un costante rimpianto del passato ed un coito interrotto con il futuro.

    Voi, cosa ne "pensate"? Senza offesa, non mi aspetto che qualcuno di voi venga con un elicottero e mi tiri fuori da questo labirinto: sono io che devo fare la fatica di trovare l'uscita. Ma ad ogni modo mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista.

  • Comincio a pensare che in fondo, il limbo in cui mi sono ritrovato, è piacevole. Si tratta semplicemente di pensare, pensare, pensare. Mai fare. Nessuna responsabilità. Nessun dovere. Solo e soltanto pensare.

    Che alla fine il nodo della questione è quello lì. Questo vivere per inerzia è figlio anche di questo senso di piacere.
    Quando troverai una motivazione perché tale atteggiamento cambi, magicamente vedrai soluzioni dove non ce n'erano, rivaluterai anni di studio - ben fatto, tra l'altro - e forse espatrierai, o troverai un posto da imbianchino, o te ne andrai in campagna a vivere di quello che riesci a coltivare con le tue mani.

  • Anche io sono in un po' in una sorta di limbo, anche se la mia scelta ricade tra il corso universitario che fatto (che comunque era in linea con le mie passioni) e il corso professionale post-terza media , sempre nello stesso settore, che avrei potuto fare con il senno di poi.

    Purtroppo però le elugrubrazioni mentali non portano concretamente da nessuna parte, perchè così facendo hai solo una visione parziale della realtà, nel senso che se tu avessi fatto chimica, chissà, magari saresti stato disoccupato lo stesso o magari scoprivi che non ti piaceva così tanto. Quindi sei già nel "se io avessi fatto così allora sicuramente adesso starei in pace con me stesso". Oh sia chiaro, anche io ci macino tutto il giorno su sta cosa, però è avvilente.

  • Ciao Lucio..prima di dire la mia faccio una premessa. Tra poco compierò 31 anni, lavoro da 5 anni in banca, dopo laurea triennale + laurea magistrale in economia, scelta per esclusione e perchè, come te, ritenevo fosse la più fungibile per trovare lavoro, come così in parte è stato, devo ammettere. Anch'io ho preso il massimo, perchè anch'io come te, quando faccio una cosa..la voglio fare al meglio. Il giorno della firma del contratto ho vomitato l'anima..sono stata 3 anni con nausea tutti i giorni e con conseguente umore basso. Ho intrapreso un percorso psicoterapico che ancora porto avanti dove sono riuscita a limitare la nausea, ma non la mia insoddisfazione..da qualche tempo le crisi d'ansia/attacchi di panico sono frequenti..insomma tanto bene non sto neanch'io :blush:
    Detto ciò, per farti capire che non siamo in pochi, qualche mio parere..ebbene..il fatto di porsi continuamente domande e di rimanere nel campo del pensare più che del fare ti fa star male, quindi, non lo definirei piacevole, non credi? Piuttosto ti senti più sicuro, meno esposto, meno vulnerabile..beh, Lucio abbiamo tu 34 anni e io 31..non siamo così vecchi da non poter cambiare qualcosa nella nostra vita..Sei pronto? Ecco il come secondo me dovresti approcciarti al problema..Stai tutto il giorno a pensare, rimuginare..perchè allora non iscriversi a una delle 3 facoltà che ti ispirano?io a settembre proverò ad entrare a psicologia, seconda scelta..matematica.. :thumbsup:
    Però lo faccio per crearmi un'alternativa, ma con l'ottica del provare..se non mi piacesse, posso sempre non continuare..perchè non provi anche tu? Nel frattempo..ci sono corsi sovvenzionati dalla regione, per te, da disoccupato, totalmente gratuiti. Prova a cercare se c'è qualcosa che ti ispira, ci sono dei corsi che mi ispirano sulla lavorazione del legno, restauro..lavori manuali, ti tolgono dai pensieri fissi e potrebbero aiutarti a chiarirti le idee..So benissimo che non è facile..ma datti una chanche..prima di pensare di abbandonare questa vita,cerca un'occasione per essere felice.Potresti riuscirci..Ci aggiorni?Un grande in bocca al lupo!

  • Lucio, anche io ho fatto una scelta universitaria sbagliata. E come te il motivo che mi ha spinto verso questa direzione è stata l'illusione di una prospettiva lavorativa futura più rosea. Sto quasi finendo la specialistica, la chimica è il mio pane quotidiano. In realtà la chimica mi piace ma solo in teoria, detesto stare in laboratorio. Ed ho anche scoperto di essere particolarmente sensibile a vari solventi per cui un futuro dentro ad un lab è fuori discussione. Non so proprio cosa potrei fare una volta finita l'università.

    Nel tuo caso io potrei consigliarti di provare a ragionare su due prospettive diverse.

    1. Non so bene una laurea in economia a quali impieghi possa dare accesso, però potresti provare a cercare un lavoro che non sia il classico impiego (che probabilmente hai svolto fino ad ora) e che potrebbe darti maggiori soddisfazioni. Contemporaeamente potresti dedicarti ai tuoi interessi, la fisica e la chimica o la matematica si possono studiare anche da soli. Ci vuole impegno ma ce la si può fare. E poi dedicati a te stesso, fai cose che ti facciano stare bene (questo è valido sempre).

    2. Potresti valutare seriamente di prendere una seconda laurea che magari qui non ti sarà molto utile ma all'estero sì. All'estero i cervelli, nella maggior parte dei casi, li riconoscono e li apprezzano (e li pagano).

    Lucio, le c∙∙∙∙∙e nella vita si fanno. E quella della scelta sbagliata all'università è molto più frequente di quanto immagini. A 18 anni si è giovani ed immaturi e difficilmente si ha la capacità di immaginare il proprio futuro. Accetta questa cosa con serenita e poi riparti, qualsiasi direzione tu voglia prendere. Riparti. Coraggio :)

    Il est, paraît-il, des terres brûlées donnant plus de blé qu'un meilleur Avril

  • Grazie a tutti per le vostre risposte. Un ringraziamento speciale per Hello! e Morning. Mi sento molto, molto meglio!! :) Mi avete proprio tirato su di morale.
    Noto di non essere l'unico ad essere incappato nel problema della scelta sbagliata dell'università. E devo dire che è una brutta storia.
    Ad ogni modo, ho deciso che fra 1 mese massimo vado a cercare lavoro all'estero: Inghilterra, molto probabilmente. Basta indugiare (non mi sembro nemmeno io).

    Auguro a tutti voi il meglio e che possiate capire presto qual è la vostra strada.

    Ciao!!! :D

  • Mi dispiace per come ti senti... Secondo me non hai fatto una laurea sbagliata, anzi, se tu avessi studiato chimica o matematica saresti messo ancora peggio! Se sei riuscito a laurearti in economia vuol dire che ci sei comunque portato e forse hai perso le motivazioni che ti hanno portato a prendere la laurea. Prendere una seconda laurea in qualcosa che ti piace è una pessima idea, perchè riduci sotto zero le possibilità di trovare lavoro! Ormai quel che fatto è fatto ed è frutto di una scelta che hai preso nel passato, non fartene una colpa e semttila di rimuginare. Dovresti andare avanti per la tua strada ormai, tu sei un laureato in economia ed è quello che sai e che devi fare, punto. Poi puoi dedicarti alle tue passioni ed hobby nel tempo libero, se ti piace la chimica e la matematica nessuno ti vieta di studiarle! Mi sembra quasi che tu stia cercando di sfuggire dalla realtà.. Lo so, la vita è uno schifo ed è così più o meno per tutti... Bisogna adattarsi e sacrificarsi. Comunque l'idea di andare all'estero mi sembra ottima, mi sembra che chi è laureato in economia ha buone possibiltà di trovare lavoro (a tempo indeterminato) e un domani, se tu volessi tornare, chi sa parlare perfettamente le lingue e ha esperienza lavorativa viene preso in considerazione prima di tutti gli altri...ma non penso che torneresti perchè nel frattempo all'estero potresti aver trovato la fidanzata ed esserti comprato casa! :D E il lavoro all'estero potrebbe darti molte soddisfazioni :D

  • Ricordo che io ero molto felice ,facevo la studentessa universitaria e contemporaneamente lavoravo come animatrice e cantante di pianobar.
    Ero fidanzata con un ragazzo di nome Lorenzo che viveva a Napoli ( mentre io stavo a Roma), anche lui aveva la passione per la musica ed il canto e facevamo insieme delle serate.


    Anche se non mi mancava niente , cibo ,vestiti , istruzione , vivevo a Roma in periferia , in una casa molto piccola , per cui ero costretta a dormire in camera con mio fratello , che , nonostante il mio fastidio per il buio, mi costringeva a dormire con le luci spente e porta e finestre chiuse e serrate anche d' estate.
    Inoltre desideravo tantissimo avere un animale domestico ( un pastore tedesco cucciolo), ma a causa dei piccoli spazi ( anche se avevamo un terrazzo) i miei genitori non mi permettevano di prenderlo.


    Per questo , speravo che , una volta laureata avrei trovato un lavoro abbastanza redditizio che mi permettesse di andare a vivere da sola , oppure di dare qualche soldo a mio padre per affittare una casa più grande.

    In realtà mentre studiavo per prendermi la laurea in lettere , sognavo due cose per il mio futuro: o fare l'insegnante di italiano per stranieri, oppure continuare sulla strada del canto e magari aprire una piccola agenzia di musica per eventi e riuscire poi a fare la cantautrice.
    Questo , dal punto di vista lavorativo.
    Dal punto di vista amoroso sognavo che , dopo la laurea , il mio fidanzato ( che viveva a napoli ) mi raggiungesse a roma.

    Però , improvvisamente le cose hanno cominciato ad andare malissimo.

    Prima , ho avuto un grave incidente in motorino ,sono passata con l' arancione ed una moto mi è venuta addosso , però non ho avuto nessun risarcimento in quanto alcuni testimoni hanno detto che io ero passata con il rosso.


    Successivamente con molta fatica mi sono laureata e subito dopo la mia laurea mio padre ( e non so neanche io perchè non riuscii a dirgli di no !!! ) mi mandò a fare prima un pesante corso finanziato dalla cee di comunicazione e vendita che durò più di un mese e poi un difficilissimo corso di computer che secondo lui servivano ad ampliare il mio curriculum ma che in realtà,dopo lo stress e la fatica della tesi di laurea , mi affaticarono moltissimo a livello intellettuale.


    Il 4 giugno , il giorno del mio compleanno , morì mia nonna paterna a cui ero molto affezionata , poco dopo morì anche mia nonna materna.


    Mio fratello , prima mi convinse ad accettare insieme a lui un lavoro di vendita e poi per farlo svegliare e venire a lavorare insieme a me la mattina ci voleva la mano di Dio e sembrava mi stesse facendo un favore se si alzava dal letto.
    E tra l' altro con questo lavoro guadagnavo davvero molto poco per quanto era faticoso.


    Mia madre , con cui c' era sempre stato un rapporto abbastanza affettuoso , cominciò a trattarmi un pò male dicendomi che io dovevo mettermi da parte i soldi ed andarmene di casa .


    Il mio fidanzato , che di solito eradolce e premuroso e che era sempre stato allegro e socievole , primacominciò a dirmi che " il mondo gli faceva schifo " ,ricordo che dovetti pregarlo per farlo venire alla mia festa dilaurea , poi a fare uso costante di spinelli e poi durante unavacanza insieme ha cominciato ad insultarmi ed accusarmi di non socosa e mi ha tirato un calcio fortissimo con il quale mi sono fattamolto male.


    .Come è possibile tutto ciò ? Cosaè successo ?

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