Il suicidio...chi ci pensa, chi lo ha tentato, chi ha avuto casi in famiglia?

Mia mamma c'è quasi riuscita parecchi anni fa'.Credo che ci sia anche parecchio egoismo dietro questo gesto estremo.

L unico consiglio che posso dare a 28maggio è di togliere tutti i psicofarmaci visto che comunque ti fanno piu male che bene.

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Citazione da 28maggio

Ho visto mio nonno con la depressione.Era capace di fissare il muro 12 ore di fila....non parlava,non rideva,il nulla.

ma queste parole mi hanno toccato troppo.

Anche riguardo al suicidio avrei qualcosa da dire...
Fino al Benedetto dicembre 2016 tacciavo chi si suicidava di egoismo, debolezza, e deficienza vera e propria... non ero un classico moralista, anzi ero abbastanza aperto mentalmente e non giudicante, poiché sapevo che ognuno aveva i suoi problemi, però l’univa cosa Che non ho mai sopportato era chi si piangeva addosso e non capiva quanto era bella la vita..
Ricordo che davanti a casa nostra si era buttato un ragazzo che frequentava l’universita e io non capivo come fosse possibile fare ciò, e commentavo il suo gesto come egoismo, ero proprio incapace di comprenderlo.
.ecco, da quel dicembre 2016, ogni giorno vivi con la terribile sensazione che un suicidio mi risolverebbe tutti i problemi, sono entrato nella stessa lunghezza d’onda di chi lo fa, iniziò a capirli e vado a dormire spesso con il pensiero che con un semplice gesto tutto finisce... poi però ripenso a quanto è sitata bella la mia vita per 20 anni, e che un suicidio significherebbe far soffrire chi mi vuole bene e significherebbe porre fine alla speranza di guarigione...poiché la morte comunque arriverà prima o poi, tanto vale fare tutto per cercare di guarire.

I tentativi di suicidio o le idee suicidarie non vanno mai prese alla leggera.

Vi sono tutta una serie di indicatori che possono portare a pensare ci sia il rischio di suicidio. Ma molto spesso le persone che hanno queste idee non parlano molto e finiscono nel chiudersi nel loro mondo sempre più spaventoso e senza via d'uscita.

Non riescono più a vedere una via d'uscita.

Ed è importante cercare di dargli solo la possibilità di vederla, cogliere il disagio e la sofferenza quasi senza vederli.

Non è semplice.

io non mi toglierò mai dalla testa una scena.....c'era un signore anziano qui dalle mie parti, era sempre fuori con il cane, da solo oppure con la moglie, o con i nipotini. Era una persona di poche parole, ma salutava sempre, scambiava due convenevoli con tutti anche se forse non era mai il primo a salutare. Mi sembrava solamente molto timido.
Un giorno, faceva un caldo assurdo, io lo vedevo dalla finestra, è rimasto seduto almeno tre ore su una panchina, immobile. Pensavo avesse trovato l'unico posto fresco in una giornata torrida e non si volesse schiodare da lì.
Poche ore dopo si è buttato nel fiume.
Chissà che inferno aveva dentro per fare una cosa del genere e lasciare qui tutte le persone che amava.

Eccomi .. presente

quando ti capita di pensarci veramente non ne parli con nessuno...e` solo un film di quello che accadra` nella tua mente. I colori sono smorti, quasi un bianco e nero. Dietro hai una cappa di piombo, davanti nulla, non c`e` veramente nulla. l`istinto di conservazione ancora un po` tiene, ma treno dopo treno capisci che lo stai convincendo a cedere. Sei sulla linea gialla della metro, intorno nessuna ti guarda. Poi, nel mio caso, per fortuna diciamo, succede qualcosa di inatteso (forse un miracolo) e decidi di uscire dalla stazione e ti accorgi che c`e` un sole bellissimo, ma non sempre e` cosi` per tutti.