università disastrosa

  • Inizio subito a trattare dell'argomento che mi preme di più,perché a volte temo che sia da qui che è iniziato tutto.
    Ho ventidue anni compiuti e mi sono immatricolata a giurisprudenza nel 2008. Ho scelto una facoltà che mi convinceva senza appassionarmi e mi sono messa in una città che odiavo. Non ero diplomata con un voto alto e i miei erano rimasti delusi,considerandomi forse un'intelligenza sprecata etc..effettivamente negli ultimi due anni di liceo mi ero persa dietro cose che poco c'entravano con lo studio e tt sembrava più importante di studiare. Forse la verità è che non ho mai avuto voglia,ma il fatto è che io da ragazzina ero brava davvero a scuola...insomma,mi iscrivo all'univeristà e prendo l'imposizione della città come una punizione mentre sarei voluta andare a Milano e lo so,era da scema ,allora mi sentivo sfigata...tuttavia trovo la motivazione forte e inizio,senza sapere neppure cosa fosse il diritto,senza avere mai aperto un quotidiano in vita mia...
    Inizio carica ma con l'idea che entro un anno me ne sarei andata via. ( i miei mi avevano detto: dai tutti gli esami con la media del 27 e te ne vai dove vuoi...). Ma l'univerisità non era facile,io non ero abituata a studiare sul serio,avevo difficoltà oggettive con le materie di diritto e vivevo un ambiente in cui sembrava ( e io amplificavo) che il valore della persona passasse x la bravura nello studio e nel lavoro ( cosa che avevo bevuto dai miei x tanti anni)...il primo anno non ho concluso niente: parto bene,vado a lezione ,studio,cerco di farmi forza...sempre con la costante paura di fallire ma ci provo..e sono uguale a me stessa...poi qualcosa si blocca ( molta influenza i dca di cui avrò da parlare,ma dca che sono peggiorati in modo esponenziale proprio da quando ho iniziato l'uni...forse il disagio che è cresciuto)...e io non studio più. Piùù sento l'aspettativa dei miei e dello studio e più provo nausea dello stesso..mi carico d'ansia...arriva la sessione di gennaio e non riesco a dare neppure una misera materia ( ma imbroglio di essermi almeno seduta e avere rifiutato un voto)...i miei erano abbastanza preoccupati...ho dato a maggio,x disperata,la prima materia con 21...e di quel sudore,di quella fatica e di quei giorni,ho un ricordo bello. Dopo avrei dovuto dare privato x intero ed era tosto...penso a storia...ma ,immatura,è giugno e io voglio divertirmi...studio poco,penso a non mangiare x perdere i kg guadagnati in inverno,voglio essere perfetta x l'estate...e allora prima rimando storia e poi imbroglio ai miei di averla data. e li inizia il patto con il diavolo...scrivo sul libretto e lo mostro ai miei...poi imbroglio di avere smarrito il libretto in modo da averne una copia da usare all'uni..in estate fingo di studiare ma non provo senso di colpa...esco,mi diverto,perdo tanti kg e fingo la felicità. Penso che voglio ricominciare da zero...dico ai miei che ho dato un 'altra materia a settembra ma non è vero niente,dico che sono stata bocciata a privato e così si giustifica che io perda l'anno pur avendo tentato con dignità...
    Ricomincio il primo anno. I miei sanno che ho dato due materie più del vero,ma sono facili davvero e penso di poterle integrare nel silenzio delle parti. Inizio comunque bene,come a volere rifare bene tutto quello che non avevo fatto prima..mi butto sul privato I e tiro x tre mesi più o men: vita efficiente,palestra,dieta,studio,come avevo sempre voluto...sono felice di me...ma poi di nuovo mi blocco e questa volta non solo x essere lavativa ma anche x una forma di paura...alla fine do privato con un 20 ( a casa sanno qualche punto in più)....ma sono ancora salva...penso che se do altri due esami in sessione estiva passo comunque al secondo e sopravvivo...peccato che da allora ho smesso dis tudiare,non sono più riuscita e pian piano,passando fra tentativi di impegno,crisi e altro..ho mollato...peccato che la mia finta carriera universitaria proceda perchè non ho il coraggio di parlare,di guardare in faccia la realtà..a settembre 2010 non parlai per viltà...ora perchè,e mi fa schifo dirlo,se parlassi per un verso perderei tante comodità: soldi a bizzeffe ,viaggi...ma alla fine so che non posso fare la "figlia di papà" a vita senza meritarmelo...per un verso,ed è questo quello che mi spaventa di più...so che la loro reazione sarebbe terribile...due setttimane fa mio padre mi ha chiesto del mio piano di studi e io ho preparato una contromossa...oramai voglio parlare ma so che mi serve ancora un mese e mezzo perchè c'è una cosa troppo importnate che devo fare,l'ultima soltanto, e poi pagherò,come delitto e castigo...solo che davvero mi rendo conto che la balla è troppo grande...loro pensano che io sia al terzo e invece ho dato solo un esame e mezzo!!
    TUTTI sanno così e io che faccio? Cosa dico? Come risolvo...?
    Ho fatto una c∙∙∙∙∙a immane ma io non voglio credere che a causa di tre anni persi la mia carriera nel lavoro sia compromessa,penso anche che forse dovrei parlare con la mia famiglia x farmi anche dare dei consigli giusti x reinventarmi,x lavorare a studiare...mi basterebbe questo: il loro perdono,un piccolo lavoro x pagarmi io le tasse,una riorganizzazione della mia vita e la speranza di farcela,di riuscire. Perchè la verità è che ero troppo immatura...ora forse sono un po' cresciuta ma ancora,se perdo tempo,vuol dire che c'è qualcosa sotto...
    Mi sento l'essere più vile e schifoso della terra e so che lo sono. I miei mi amano e mi trattano come una principessa,non capiscono come io pianga di colpo oppure abbia problemi alimentari..ma io so che quei dca che sono stati due anni fa un'evasione dal dovere,ora sono un'evasione dalla realtà cruda...quando mangio non penso a me e alla mia situazione...ero finalmente arrivata al mio peso forma ( cosa irrisoria rispetto alla mia situazione professiionale e familiare) eppure ho spu∙∙∙∙∙to tutto...e alla fine,per quanto so di dover perdere questi kg,non do la priorità ( e penso in parte senza sbagliare) perchè capisco di avere un problema molto più serio...

  • TUTTI sanno così e io che faccio? Cosa dico? Come risolvo...?

    Liberati da questo peso confessando tutto ai tuoi genitori. E' un bene anche per loro capire chi hanno davanti, perchè evidentemente di te non hanno capito nulla.

    E vai e cercarti un lavoro, anche fare pulizie o raccogliere le olive. E' un modo per educarti ad essere una persona matura e responsabile, perchè ora non lo sei.
    Quando avrai imparato cosa vuol dire faticare, se ti andrà e ci riuscirai troverai il modo di fare qualche corso indirizzato ad in fine preciso.

    Tanto con una laurea in giurisprudenza presa a trentanni il massimo del futuro lavorativo è commessa in un negozio di abbigliamento.

  • Sinceramente sono ben consapevole della mia situazione,ma tu mi stai offendendo: non puoi dire che sono senza conoscermi. E' vero,ho fatto una cosa riprovevole, ma io non sono solo questo.
    Fra l'altro non ti lascio dire che con una laurea in giurisprudenza presa a 30 anni ( posso farcela anche x 28 compiuti,abilitandomi massimo a 31) io non possa fare nulla. Insomma...come ti permetti di scrivermi in questo modo? Pensavo di trovare dei consigli sensati in un forum e non come demoralizzarmi e buttare al vento il mio futuro..preferisco morire che pensare che non sarò mai niente e nessuno.
    Mah...forse per troppo tempo ho sbagliato a frequentare la rete...meglio la realtà.

  • No no no no e poi ancora no BadMe.
    Allora.
    io di storie come queste ne ho viste due, e nessuna delle due e' andata a finire bene. Una delle due e' addirittura tragica.

    Tu adesso vai da mamma e papa' e gli dici tutto, quanti esami hai dato, la media, gli dici del tuo disagio e ti subisci la loro delusione. Che credimi, poi passera' e starete tutti meglio.
    Questo te lo dico non per offenderti, bada bene: te lo dico perche' la spirale di bugie in cui ti sei infilata e' un gorgo malefico che un giorno ti esplodera' sotto il c∙∙o quando meno te lo aspetti e ti fara' grandi danni.
    Sei ancora in tempo a limitarli, anche se in realta' ne hai gia' fatti.

  • Grazie " stradablu",sono parole forti le tue ma apprezzo.
    E' assurdo quello che ho fatto....solo che non riesco a immaginare come dirlo,cosa succederà " dopo",e cosa aspettarmi dal mio futuro considerando come sono indietro con l'univrsità. Vorrei correre ai ripari con il loro aiuto,pensare a passare a una laurea breve x sbrigarmi a prendere almeno il pezzo di carta...fare qualcosa... insomma,non voglio pensare di andare a " raccogliere olive" come mia sola e unica possibilità ( con tutto il rispetto x chi lo fa) e come mi è stato gentilmente e delicatamente detto..

  • BadMe potresti andare da loro e dirgli esattamente quello che hai scritto qui a noi.
    Ci vuole coraggio, ma e' il momento di tirarlo fuori.
    Non e' ancora troppo tardi.
    Poi passa, e vedrai che sarai comunque la loro figlia amata.

  • quando avrai l'età dei tuoi genitori, anzi, molto prima che tu abbia la loro età
    riderai e sentirai molta tenerezza per la paura che hai avuto in questi momenti.
    e ti dirai: "davvero mi sembrava che sarebbe caduto il mondo, esploso il cielo e desertificata la mia vita perchè avrei detto loro questo ? che folle bellezza è la giovane età"

  • Ma davvero non cambierà nulla? A me sembra una crepa mostruosa nel nostro rapporto...penso che non mi ameranno più,che non mi stimeranno più ( questo sicuro),che non si fideranno + di me ( OVVIO)...MA io sono disposta a riguadagnarmela la fiducia però ho paura. Che valore avranno avuto i nostri momenti insieme di questi anni,le risate,i compleanni,gli abbracci,i ti voglio bene di e a una figlia finta...?
    Lo dirò...lo farò..ma sto pensando di organizzarmi x affrancarmi da loro...non so quanto potrà valere una laurea presa così,ma io voglio studiare ( ho ripreso già da un mesetto x dare un esame e ripartire) e voglio farlo cn le mie forze...non voglio iù chiedere un soldo loro...ma che paura pensare a come si ribalterà la mia vita quando avrò parlato..alla loro delusione...ai loro sguardi...

  • Bad l'amore di un genitore non scema per nulla al mondo. Loro saranno i primi a dimostrartelo, abbi fiducia in loro. Certo i primi tempi saranno un po' duri ma vedrai che tutto andra' a posto.
    L'importante e' che tu non lasci passare troppo tempo e che tu dimostri a loro, ma sopratuttto a te stessa, che sei determinata a finire quello che hai iniziato.
    Coraggio.

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