Il cambiamento

  • Vorrei partire da un articolo trovato in rete per dibattere sul cambiamento.

    Giuliano Guerra, medico psicoterapeuta specialista in psichiatria e psicologia medica e autore del libro Vivere. Corpo, mente, anima in armonia (Anima edizioni) è in attività da oltre trent'anni ed è fondatore e presidente di diverse associazioni per l'evoluzione dell'uomo.


    Gli studi sulla plasticità del cervello e le ricerche sui neuroni a specchio ci testimoniano la possibilità che le nostre strutture cerebrali hanno, indipendentemente dall'età, di continuare ad immagazzinare informazioni che creano nuove connessioni neuronali influenzando la biochimica, la biologia, la fisiologia e l'anatomia umana.

    Le neuroscienze indicano il nostro cervello come uno speciale computer che immagazzina continuamente ogni informazione che acquisisce. Tali informazioni si addizionano e per associazione creano le categorie mentali e regolano il flusso dei nostri pensieri. Pertanto nulla può essere cancellato. Ogni esperienza vissuta si deposita indelebilmente negli infiniti meccanismi di interconnessione neuronale. Soprattutto i processi di funzionamento psichico e le modalità di comunicazione impresse nella prima infanzia rappresentano gli imprinting che condizionano il nostro psichismo anche da adulti. Spesso si rimane intrappolati in questi riduttivi e stereotipati processi di pensiero legati alle prime esperienze di vita.

    Si entra così in schemi mentali, in comportamenti ripetitivi e si vanifica lo straordinario potenziale di creatività, di espressione artistica, di intuizione e di inventiva che tutti abbiamo.
    Pertanto il coraggio di apportare dei cambiamenti nel nostro stile di vita, di rinnovare il nostro modo di comunicare e di essere nella vita crea nuove connessioni dendridiche ed apre nuovi programmi nello psichismo. Grazie al cambiamento si esce dai rigidi schemi di comunicazione appresi e subiti negli anni infantili.

    Con il cambiamento si diviene protagonisti veri della nostra esistenza, chiudendo vecchi legami, spesso irrisolti con le figure genitoriali, e ci si libera dai condizionamenti socio-culturali e dalle credenze che altri ci hanno inculcato.

    Il cambiamento deve essere continuamente incoraggiato sia attraverso il rinnovamento delle piccole azioni del quotidiano, dei gesti minimali, sia cercando di agire con volontà e decisione per rimuovere comunicazioni affettive sbagliate, impegni professionali non gratificanti, amicizie che generano infelicità, permanenze in luoghi inadatti al nostro benessere, ecc..
    Riuscire ad operare cambiamenti nella propria vita ristruttura in modo plastico il nostro cervello e ci porta a sintonizzarci su nuove frequenze di funzionamento mentale.

    Nuovi programmi di comportamento ci si presentano.
    Le persone che cambiano il loro modo di vivere trovano più occasioni per essere gioiose e si aprono più facilmente alla dimensione spirituale.Sono più recettive agli influssi del mondo invisibile ed alle sincronicità.
    Il cervello agisce in base alle informazioni che gli vengono immesse e pertanto cambiare vuol dire portarlo ad acquisire nuove informazioni e quindi ad agire nuovi comportamenti.
    L'amore è la spinta più forte al cambiamento.E la forza di cambiamento più potente.

    Riuscire a vivere quotidianamente allineati con gli influssi divini, nella gioia, nell'amore e nella gratitudine per la vita, ci porta a continui processi di cambiamento, di morte e di rinascita, di costante rinnovamento.

    Ogni giorno ci appare gioioso e la nostra vita fluisce pacificamente "con gli altri e per gli altri" in modo semplice e leggero.

    LA mia domanda è: Il cambiamento secondo voi è l'arma della rinascita? Quando tutto sembra perso, cambiare è l'unico strumento di salvezza?

  • secondo me si, però il cambiamento deve essere in positivo...

    cioè ad esempio una cosa è dire "questo lavoro non mi piace, mi licenzio e vado a fare il barbone / a rubare nei supermercati / a vivere nei boschi / ecc..." altra cosa è dire "questo lavoro non mi piace, metto in atto tutte le azioni e accorgimenti che mi aiutino a trovarmi una valida alternativa"

    oppure "le donne non mi ca**no, fanc**o vado a pu**ane" altra "le donne non mi ca**no, fammi capire il perché e magari modificare questa cosa / mettere una pezza / colmare o compensare quello che effettivamente mi manca per piacere / ecc..."

    oppure "amici di mer** non sono VERI amici (di quelli che non esistono quindi non veri ma inventati campati per aria) quindi fancu** mi chiudo in me stesso e guarderò tutti con odio e disprezzo" altra "amici di mer** forse avevo delle aspettative distorte, fammi correggere il tiro e fammi perseguire i miei interessi anche a me"

    ecc...
    ecc...
    ecc...

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