Piano. Questa potrà anche essere una bella frase, carica di significato e pure vera. Ma la realtà è che la scuola non è nata perché allo stato non piaceva gente ignorante, e nemmeno perché il popolo ha lottato per avere questo diritto. E' nata nel periodo della rivoluzione industriale e il suo unico scopo era insegnare ai bambini il mondo della fabbrica, degli operai, delle cose noiose e ripetitive. Non per nulla la scuola tuttora ha le sembianze di una fabbrica: orari di apertura e chiusura, campanelle che definiscono il tempo; i bambini sono persino organizzati ad anno di "produzione". Ma chi lo dice che la cosa più importante che abbiano in comune è l'anno di nascita? (cit.) La scuola insegna ad obbedire (non per nulla è basata su una gerarchia chiara ed evidente) ed a rimanere concentrati, ad essere conforme agli altri, a capire che c'è una sola risposta, a non porre domande e a rispondere quelle che ti fanno.
Non sono d'accordo.
La scuola esiste da che esiste un padre e un figlio, e una madre e una figlia.
Il padre insegnava a cacciare, tendere trappole, e sfuggire ai nemici. La madre a raccogliere le radici e le erbe giuste, a organizzare la tana e occuparsi al meglio della prole.
Poi ogni civilta a seguito quello che sembrava meglio al momento.
Se tu riferisci alla scuola italiana dell'ottocento...direi che e' stata una conquista non da poco, visto che prima era il nobile latifondista che decideva chi doveva imparare a scrivere e far di conto, mentre per tutti gli altri c'era il lavoro nei campi.
Se poi ti riferisci all rivoluzione industriale italiana, che e' arrivata si e no un secolo fa, la scuola ha permessoal ploretariato e al sottoploretariato urbano di leggere qualche libro e allargare i propri orizzonti. Cosa che fino al giorno prima era riservata ai figli dei borghesi benestanti, a cui erano riservate tutte le cariche politiche, civili e sociali.
Se al governo e all'amministrazione delle citta, delle regioni e dello stato ci possono andare anche i figli di operai, lo si deve proprio alla scolarita', che ha permesso a tutti di avere una istruzione.
Dopo il 68, anche i ceti meno abbienti e il sottoploretariato ha potuto aspirate ad andare all'universita'. Cosa che prima era riservato solo ai liceali, che, naturalmente, erano figli del medico, del farmacista e del commenda del paese.
Evidentemente, anche se ti ha insegnato a leggere e scivere in modo prolisso, hai delle lacune notevoli nella storia nazionale.
CitazioneSono pochissime le cose che "impari" (perché alla fine le impari davvero solo se ti piacciono, altrimenti te le dimenticate un mese dopo, pur essendo utili) che poi ti aiuteranno effettivamente nella vita. Io chiedo semplicemente che la scuola si metta in discussione. E' davvero la soluzione migliore questa? Vi prego, possiamo pensarci un pò? Sapete secondo me perché non è ancora cambiata? Perché ti rendi conto che fà schifo solo quando sei verso la fine di essa, un momento in cui la scuola è l'ultimo dei tuoi pensieri, proiettato verso il futuro: università o lavoro che sia. A cosa me ne importa a me della scuola quando ormai sono fuori da essa?
Dopende da te.
Che la scuola sia sempre la stessa e' una sciocchezza di una persona troppo giovane o senza memoria.
Quando ho cominciato io avevamo tutti il grembiulino nero con i gradi sulla manica, scrivevamo in bella calligrafia con la penna a pennino e l'inchiostro nel calamaio, e ci alzavamo tutti in piedi quando entrava la maestra. E quando parlava nessuno fiatava, mentre ogni sgarro era punito anche con pene corporali.
Non ti parlo del medioevo. Ti parlo degli anni '60.
Gia' qualche anno dopo era tutto cambiato, compresa la possibilita di proporre, fare domande e essere libero di esprimere opinioni e commenti, attraverso i canali previsti.
Ma siccome la scuola l'ho frequentata fino a qualche anno fa, ti posso dire tranquillamente che e' irriconoscibile rispetto a quella che ho conosciuto io.
Per non parlare dell'universita', dove dire che forse si e' esagerato un po', e' un eufemismo.
Non ultimo...se ora vuoi che cambi, ma secondo una logica pretattamente strumentale e utilitaristica, non devi fare altro che sostenere questo governo. Chissa'...magari poi ti piacerà di piu'.
CitazioneAlla fine, anche io fra 5 anni penserò "La scuola è stata pessima, ma mi è servita a qualcosa", perché alla fine, dei ricordi, cerchiamo di trarne le cose migliori. Ma quello che dico ora, e penso ora, da lucido, da studente vicino più di chiunque altro alla scuola è che ci sta uccidendo, sta uccidendo anche le capacità da bambino che noi tutti possediamo che sono preziosissime per il lavoro, per la vita e per la stessa evoluzione della specie:
Non credo sia la scuola ad uccidere la specie. E' la fame insaziabile di tutto quello che vediamo e immaginiamo.
Credo che ad uccidere la specie saranno piu' i videogiochi che la scuola.
CitazioneVi lascio con uno spunto:
E dove vai? Nel Burkhina Faso? Loro vogliono venire in Italia, perche' ci stanno benissimo. Prova a fare uno scambio: casa tua in cambio della loro capanna. Magari ti trovi bene.
CitazioneIn america hanno fatto uno studio sul "Divergent thinking" che non saprei come tradurre. Il test effettuato a fasce d'eta (5-7, 8-10, 12 anni) comprendeva domande del tipo "Quante cose potresti pensare di poter fare con una graffetta?". Se proponevi 200 valide soluzioni eri considerato un genio del "Divergent thinking" (capacità di vedere un problema da diversi punti di vista e trovare numerose risposte). Dei 1500 individui tra i 5 e 7 anni, il 98% arrivava almeno al livello "Genio". Dei 1500 individui tra gli 8 ed i 10 anni, solo il 30% arrivava a quel livello e a 12 anni nemmeno il 10%. Stiamo andando veramente nella direzione giusta?
A me sembra che tu abbia l'animo del disfattista.
Se non ti piace, impegnati per cambiarla. Te l'ho gia detto. Ma incomincia tu. Non aspettare che incomincino gli altri.