Ultimamente ho questa sensazione, relativamente al fatto che mio fratello si è fidanzato (con una mia ex compagna di classe, presentata a lui da me; ma questa è un'altra storia :P) e quindi esce spesso in comitiva con gli amici, portandosi la ragazza appresso.
A quasi 22 anni sono ancora "intonso" dal punto di vista "relazioni con donne"; non so come mai, forse sarà dovuto al fatto che prima di espormi ci metto un pò di tempo (quante occasioni perse..), crogiolandomi nei miei pensieri e cercando di affinare una tecnica d'approccio che spesso si rivela fallimentare.
Non mi son mai ritenuto una persona estroversa, nè ho tentato di esserlo. Mi piace stare per fatti miei, anche durante le cene con gli amici o le uscite in gruppo, spesso sto zitto, ascoltando gli altri ed intervenendo di tanto in tanto.
Non sono "l'anima della festa", per farla breve :p
Ormai sono abituato a sentirmi apostrofare con epiteti tutt'altro che lusinghieri (giusto per fare un esempio: l'eremita) e quindi non dò tanto peso alla cosa, anzi, ci scherzo su. Solo che ho come l'impressione di essere un pò "messo da parte" dagli altri; son sempre l'ultimo ad esser chiamato in caso di un'uscita di gruppo, e spesso devo essere io a chiamare gli altri se ho voglia di prendere un pò d'aria.
Tanto per raccontarne una: ieri sera mio fratello ed un suo amico organizzano una cena con due mie ex compagne di classe (la ragazza di mio fratello ed una con la quale ci sta provando il suo amico); loro arrivano a casa mia e mio fratello, venti secondi prima che suonassero al citofono mi dice che devo accoglierle e "far fare anticamera".
Ora, dovete sapere che sono un tipo piuttosto suscettibile. Già il fatto che loro siano "riusciti dove io non sono arrivato" mi fa girare le scatole, ma il dover fare il bravo padrone di casa dopo che per una settimana intera non mi hanno considerato mi fa andare letteralmente in bestia.
Il risultato è facilmente immaginabile. Suonano, apro, con una mossa fulminea schivo il "bacio di saluto" che sono solite fare, le faccio accomodare...e non le considero minimamente.
Non le guardo in faccia, torno a fare le cose che facevo prima, innervosendomi sempre di più.
Avrei voluto urlare e riempirle d'insulti, ma mi son reso conto che è inutile..anche se l'occasione (leggasi: il loro vestiario) suggeriva un paragone con le vacche da latte (per non dire altro).
Loro sono imbarazzate. Addirittura, come per "scusarsi", mi invitano ad andara a cena insieme a loro.
Io resto sprezzante, liquidando il tutto con un "vengo con voi e che faccio, la figura del terzo incomodo?", fin quando non scende mio fratello.
Non so bene cosa sia successo, ma fatto sta che queste, come sono arrivate, se ne sono andate. Da sole.
La serata cambia quindi totalmente piega. Mio fratello esce con i suoi amici (in parte anche miei), io esco per comprare le sigarette. Proprio sulla strada del ritorno m'arriva una telefonata delle due che mi invitano a prendere un caffè verso mezzanotte.
Lì per lì accetto, ma chiamo subito mio fratello dicendo di passare a prendermi.
Racconto tutto, ed attendo la telefonata delle due, che puntualmente non arriva.
Risultato: finisco con gli amici fino alle tre di mattina su di una panchina del centro, sentendomi quasi in colpa per aver rovinato loro la serata.
Ora, tutto questo per farvi capire in che situazione sono finito, contro la mia volontà. Non conosco nessuno a parte quelle tre o quattro persone che mi considerano solo perchè sono il fratello del loro amico. Non ho voglia di uscire da solo, quindi, quando capita, esco con loro.
Il problema è che quando esco con loro c'è un clima che mi mette a disagio. Non parlano apertamente, si mantengono freddi nei miei confronti. Insomma, è come se fossi un peso, come se fossi una persona che viene portata in giro per compassione.
Ovviamente una volta fuori non me ne sto completamente in disparte, ma propongo posti dove andare, con il risultato di essere o ignorato o insultato o ricevere un laconico "ci annoiamo".
Eppure quel che voglio è soltanto essere un pò più integrato nel gruppo.
Non so, forse mi vedono come il tizio serio che non sa divertirsi, oppure come "quello che non sa stare al mondo".
Che dite, sono io ad essere fatto male? E voi? Avete esperienze in merito?
Sentirsi come "l'ultima ruota del carro"
-
-
-
Ciao Bluemarine
La vita e' una ruota, oggi tu ti senti l'ultima ruota del carro, domani con l'esperienza che la vita ti dara' sentirai altri ragazzi che diranno quello che dici tu ora e penserai a come eri tu e ti verra' di rispondere che anche se per alcune persone la vita e' meno facile di altre, prima o poi ogniuno di noi matura le proprie esperienze, tu sembri me 20 anni fa, lo so che ogniuno di noi vorrebbe divertirsi sempre e subito, e 22 anni ti sembrano troppi per sentirti l'ultima ruota del carro, ma se posso permettermi di darti un consiglio fai tesoro di tutte le esperienze, positive e negative e vedrai che il momento giusto arrivera', so' che non e' il consiglio che volevi ma questo e' quello che ti posso dire io.
Ciao -
Citazione
Proprio sulla strada del ritorno m'arriva una telefonata delle due che mi invitano a prendere un caffè verso mezzanotte.
Lì per lì accetto, ma chiamo subito mio fratello dicendo di passare a prendermi.non ho capito questo, che motivo c'era di chiamare tuo fratello?non avevano invitato solo te? o mi sbaglio?
-
avevano invitato me a prendere il caffè, ma dato il modo in cui le avevo trattate, non avevo molta voglia di vederle.
Piccolo aggiornamento: l'altroieri partecipo ad un falò in spiaggia organizzato dagli amici di mio fratello. Su dieci persone, otto erano accoppiate.
Di solito, ai falò si ride e si scherza fino alle due/tre di mattina, poi, giustamente, si lascia un pò di privacy alle coppie.
Ebbene, il tempo di accendere il fuoco e mi ritrovo con le quattro coppie che si scambiavano tenere effusioni, incuranti l'uno dell'altro, e lasciandomi da solo con la ragazza "senza accompagnatore". Il caso vuole che questa ragazza è fidanzata, quindi...per me "non c'era trippa per gatti" :p
Decido pertanto di andar via, dato che le effusioni delle coppie si stavano trasformando in qualcosa di più; poichè non avevo intenzione di fare nuovamente l'escluso, così come la ragazza fidanzata che ho citato poco sopra, decidiamo di andar via.
Aspetto che mio fratello (si, c'era anche lui) mi presti un pò d'attenzione, sempre cercando di disturbalo il meno possibile, per comunicargli la mia decisione.
Lui la accetta di buon grado, anzi, è anche contento dato che così avrebbe avuto "campo libero" con la fidanzata, senza la mia ingombrante presenza.
Il caso vuole che il "maschio alfa" (o perlomeno lo definisco così dato il comportamento tenuto) ascolti la mia conversazione con mio fratello, e comincia ad urlare, coadiuvato dagli altri.
Mi son preso i peggiori insulti, con tanto di "hai rovinato la serata", con uno di questi che addirittura afferma di essere stato "l'unico a mettere la buona parola con gli altri affinchè mi aggregassi al gruppo".
Non ci ho visto più, tuttavia, per evitare di rovinare sul serio la serata, cerco il dialogo mantenendomi il più calmo possibile.
Niente da fare, gli insulti si moltiplicano.
Da parte mia, non ho mai alzato i toni, anzi, cercavo di farli abbassare agli altri, consapevole del fatto che qualche bicchiere di troppo ci era scappato.
Dopo l'ennesimo tentativo di risolvere la cosa tranquillamente, decido di alzare i tacchi. Non insultano soltanto me, ma anche quella povera ragazza che aveva voglia solo di tornare a casa.
Sto rimuginando su tutto questo dall'altroieri.
Non credo di aver sbagliato nulla, ho sempre messo in chiaro che non ho voglia di fare lo spettatore mentre altri si avvinghiano tra di loro, preda di ormoni impazziti e forse guidati dall'alcool.
Sapevano tutti che me ne sarei andato presto, ma se le circostanze non si fossero evolute così velocemente (leggasi: coppiette amoreggianti alle undici di sera), sarei rimasto fino a notte inoltrata.
Tutto ciò mi fa pensare che forse, quella compagnia non era adatta a me. Non sono una persona che "si sente chissachì", nè tantomeno una che "manca di rispetto" (come mi hanno rinfacciato in quell'occasione), ma fare il single del gruppo è difficile.
Il giorno dopo mio fratello fa una sfuriata incredibile, cercando anche di mettermi le mani addosso quando gli "tocco" gli amici.
Eppure lui non era così, tra di noi gli screzi ci sono sempre stati, come tra tutti i fratelli, ma arrivare a chiamarmi "fallito" e a rimbeccarmi per cose che mai si sarebbe sognato di dirmi, mi fa pensare che forse mio fratello sia un pò troppo "succube" del capetto di quella compagnia.
Ora son due giorni che sto in casa, cerco di riallacciare un rapporto con mio fratello ma ha ormai alzato un muro di fronte a sè.
Ho "tastato con mano" la situazione di quella compagnia, gente sbandata che sta fuori tutto il giorno, trattati da tutti come ignoranti e stupidi.
Proprio con me dovevano alzare la cresta? -
Forse la mia risposta è banale, ma credo che sentrsi l'ultima ruota del carro di renda tale.
Non è ciò che ti è accaduto a contare infondo, ma il signicato che gli dai perchè questo forma la tua identità e nutre le tue aspettative sul futuro. -
lascia perdere tuo fratello, ei suoi amici idioti,cambia giro,hai qualche interesse?calcio softair etc etc.
-
sugli interessi..beh, collaboro con un giornale a tiratura regionale, il che assorbe buona parte del mio tempo.
Per quanto riguarda gli hobby (se così si possono chiamare) leggo e colleziono fumetti da quando ero bambino (Dylan Dog, manga vari), oltre a conoscere il mondo dei pc e dei videogames.
Calcio, volontariato, softair, palestre, nuoto et similia non fanno molto per me ^^" -
Beh direi che assolutamente la frequentazione con quel gruppo è da bloccare, subito. Tu rappresenti il fattore di disturbo di quel gruppo, ma non perchè tu sia tale ma solo perchè non ne condividi le dinamiche e alla maggioranza questo dà fastidio. Mi fa tristezza perchè non fa che confermarmi la triste "logica del gruppo" per cui non esiste l'individuo particolare nella sua diversità,nelle sue singole esigenze, se lamenta qualcosa che non va che alla maggioranza va bene, viene tagliato fuori. Ho trovato particolarmente triste nel leggere il tuo ultimo post, quell'"amico" che si è fatto avanti solo per dire che è stato l'unico ad insistere perchè tu ci fossi quella serata, che tu uscissi con loro.Tradotto= ti ho messo alla prova, non ti sei adeguato e quindi sei un rovinatore delle serate altrui.
Davvero, queste persone non fanno per te o meglio non fanno per te nel gruppo. Molto probabilmente prendendole singolarmente qualcosa di buono si può trovare. Sarebbe molto carino e rincuorante per te se qualcuno di loro, singolarmente ripeto, ti contattasse per dimostrarti la sua vicinanza. Ti auguro comunque che il tuo disagio lo capisca tuo fratello.E se non lo capisce..ognuno per la sua strada, tranquillo! -
Eppure non hai bisogno di tuo fratello per farti degli amici o semplicemente frequentare gente.
Ma finché non ti assumi questo rischio...
Unisciti a noi!
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Thread suggeriti
-
- Topic
- Risposte
- Ultima Risposta
-
-
-
Problema con amico (forse narcisista) 11
- Aquaplano
-
- Risposte
- 11
- Visualizzazioni
- 271
11
-
-
-
-
Come socializzare? 31
- Lumen
-
- Risposte
- 31
- Visualizzazioni
- 1.1k
31
-
-
-
-
Amicizia finita: colpa mia? Sua? Di entrambi? Cosa dovrei fare? 26
- Nomenonammesso
-
- Risposte
- 26
- Visualizzazioni
- 952
26
-
-
-
-
Reciprocità 5
- BlueFox
-
- Risposte
- 5
- Visualizzazioni
- 365
5
-
-
-
-
Come trovare persone con cui condividere davvero? 43
- Simysimy
-
- Risposte
- 43
- Visualizzazioni
- 2.4k
43
-
-
-
-
Amicizie dopo i trenta, possibile? 16
- conchiglia
-
- Risposte
- 16
- Visualizzazioni
- 783
16
-