vuoi saperne di piu' sulla medicina naturale, sulla medicina olistica, sulle integrazioni fra le medicine? E allora questo fa per te...

  • Cari forumisti
    Vi propongo una serie di pezzi interessanti sulla visione olistica della salute e della medicina, che sono serviti da base per una serie di conferenze pubbliche, tenute nel Comune di V............, nell’anno 1997-1998. presso la sede dell’ Università del tempo libero, a cura dell’ Assessorato ai Servizi Sociali.

    medicina naturale, medicina olistica, integrazione delle medicine

  • Sommario

    Introduzione


    Teoria dell’autocura

    1 cap.- Concetto di salute globale in 11 punti

    2 cap.- La fisiopatologia della depurazione organica in 10 punti

    Pratica dell’autocura

    3 cap.- Gli elementi salutari in 14 punti

    4 cap.- La nutrizione in 5 punti

    5 cap.- La terapia in 12 punti

    Appendici

    Bibliografia

  • Introduzione



    Questo escursus ha un solo scopo: educare la persona a mantenere la salute invece che inseguire la malattia.

    Nell’ intenzione vorrebbe dare anche qualche elemento in più per comprendere l’ entità Salute e la Malattia come momenti fisiologici della vita, e non solo come impedimento o dramma.

    Questo vale soprattutto per gli operatori sanitari, che purtroppo concorrono alla medicalizzazione della vita, con un atteggiamento educativo improntato all’intervento sanitario, invece che all’educazione alla salute.

    Un atteggiamento preventivo, volto all’ igiene e all’ educazione sanitaria, ad un’ etica costruttiva e ad un sano stile di vita, danno sicuramente migliori risultati che una rincorsa spasmodica alla soppressione del sintomo e all’intervento sanitario sulla patologia conclamata.

    Si tratta di stabilire una priorità ormai nota, ma non meditata e soprattutto poco applicata: prevenire è meglio che curare.

    Vuole anche insegnare ad avere più fiducia nel nostro corpo e nella nostra mente, che sono strutture viventi, e perciò’ regolate da un solo principio, che è quello dell’auto-conservazione.

    Infine vuole indicare una nuova ottica: quando insorge la malattia, e questa non si è prodotta a causa di un incidente imprevedibile, essa è la conseguenza di una serie di errori, dovuti ad ignoranza, superficialità, inadeguatezza educativa e della incapacità di gestire le nostre personali risorse psico-fisiche.
    In questo caso la malattia è una sconfitta personale. Un’ accusa verso il nostro errore, a cui a volte è possibile rimediare e a volte no.

    Da qui l’importanza di guardare alla propria salute come un’esigenza primaria, un dovere personale e sociale, dovuto a sè e agli altri.

  • Teoria dell’autocura




    Concetto di salute globale

    1-Unicità dell'individuo: l'essere umano, i suoi bisogni, le sue funzioni.

    L'uomo è una creatura unica.
    La differenza da ogni altra forma vivente è enorme, eppure i suoi bisogni non si discostano molto dai bisogni degli altri esseri viventi: un ambiente dove vivere,, dell'acqua e del cibo, uno spazio vitale proprio, un gruppo sociale a cui appartenere, una attività a cui dedicarsi.

    La creatura umana, come ogni altro organismo, è un'insieme di attività vitali, che hanno, come unico scopo, quello di mantenere in vita l'essere e di riprodurlo.


    2- L'uomo fisico-psichico-relazionale: le tre dimensioni dell'essere, integrazione inscindibile delle stesse, raffigurazione grafica.

    Possiamo quindi distinguere tre grandi gruppi di attività biologiche tipiche dell'essere vivente: una vita psichica, una vita fisica e una vita di relazione con l'ambiente circostante.

    Ciò che è essenziale mantenere presente è che queste attività sono inscindibili fra loro.
    Non è possibile perciò avere un malessere fisico senza che ne risentano le nostre attività psichiche e relazionali.

    Naturalmente il risultato di queste attività è l'equilibrio dell'individuo, cioè la salute.

  • 3- La costante ricerca dell'equilibrio: gli insulti all'organismo, la reazione di difesa, il ripristino dell'equilibrio.

    Nella precedente immagine le funzioni si integrano fra loro in modo armonico e ben proporzionato.

    Ogni individuo possiede sue peculiarità, che però possono essere sviluppate solo in presenza di una sufficiente armonia interiore e un contesto ambientale e sociale che gli permettano di svilupparsi.

    Il problema si presenta quando un insulto di varia origine colpisce questo macrocosmo autosufficiente.

    Secondo le caratteristiche, la forza ed il tempo di aggressione si
    svilupperà un danno.

    Nell'immagine si postula una aggressione alla sfera psichica [trauma], ma possiamo immaginare una aggressione nella sfera fisica [infezione] o nella sfera relazionale [difficoltà nell'ambito lavorativo].

    Il risultato sarà la perdita temporanea o definitiva della salute [equilibrio omeostatico e fisiologico], con l'insorgere della malattia.

  • Le caratteristiche della reazione.

    A seguito dell'insulto si manifesterà una reazione.
    La reazione èl'elemento con cui l'essere manifesta la sua vitalità e la sua attività. La mancanza di reazione è sinonimo di morte.

    Sono diversi gli elementi che determinano il tipo di reazione:
    il ceppo "razziale", la familiarità, la predisposizione personale,le esperienze, l'età, il sesso, le condizioni sociali, il momento storico-culturale, ecc. ecc., ed infine, perchè no, anche un elemento imponderabile quele è la casualità.

    Ecco cosa segue:

    Essendo l'individuo un macrocosmo vivo e vitale, si scatena la reazione verso quanto minaccia la sua esistenza.

    Questo sconvolgimento è la naturale reattività chiamata "istinto di conservazione", e che solamente in piccola parte è cosciente.

    Infatti in gran parte avviene al di sotto del nostro livello di coscienza, anche se non partecipiamo, anche se ne ostacoliamo lo sviluppo.
    La conoscenza dei meccanismi di reazione è ancora in parte sconosciuta, parziale e frammentaria.

    La conclusione che possiamo trarne è che l'organismo è inscindibile, perchè il corpo umano è un insieme di organi, apparati e funzioni volti al mantenimento di tutto l'essere.

    La sofferenza di una parte provoca la sofferenza del tutto , che reagisce integralmente per far fronte alla minaccia.

  • quando insorge la malattia, e questa non si è prodotta a causa di un incidente imprevedibile, essa è la conseguenza di una serie di errori, dovuti ad ignoranza, superficialità, inadeguatezza educativa e della incapacità di gestire le nostre personali risorse psico-fisiche.
    In questo caso la malattia è una sconfitta personale. Un’ accusa verso il nostro errore, a cui a volte è possibile rimediare e a volte no.

    Da qui l’importanza di guardare alla propria salute come un’esigenza primaria, un dovere personale e sociale, dovuto a sè e agli altri.

    lo so che te lo aspettavi, ma sono proprio io :rolleyes:
    questa linea è troppo dura, esistono situazioni dove non ci si puo fermare perchè ne va della sopravvivenza.
    quando ti mancano i soldi per comprare il necessario per sostentare la tua famigli, si va avanti fino a che tutto cede.
    non è quindi una sconfitta personale, ma della società.

  • 4- Come si cura la salute: l'eliminazione degli ostacoli favorendo le reazioni organiche.

    La cura deve quindi mirare a togliere ogni ostacolo al ripristino delle normali funzioni [guarigione] e a favorire quei fenomeni che il corpo produce nella sua reazione all'aggressione.

    Ogni azione che ostacola o blocca questi fenomeni è potenzialmente pericoloso per l'integrità dell'organismo

  • 5- Lo squilibrio produce tossicosi e necrosi cellulare: è la malattia. Suoi effetti locali e sistemici.

    Abbiamo visto come sia importante, per la progressione verso la guarigione, rimuovere gli ostacoli che impediscono la naturale ricerca dell'equilibrio.

    Abbiamo compreso come sia importante non confondere la reazione allo squilibrio con la malattia stessa.

    Ma allora in cosa consiste quest' ultima?

    La malattia è rappresentata dalla sofferenza cellulare, con la sua intossicazione e la sua necrosi.*

    Questa sofferenza può essere evidenziata a livello locale, pur scatenando meccanismi di difesa generali, oppure può svilupparsi in modo sistemico [su tutto il corpo], e coinvolgere così, nella lotta pe la sopravvivenza, ogni organo ed apparato.

    I sintomi della sofferenza cellulare sono i più disparati.
    Possono essere vomito, diarrea, tosse, dolori diffusi o localizzati, depressione, ansia, nervosismo, irritabilità, febbri di ogni tipo,e infinite altre manifestazioni.

    Esse indicano sempre uno stato di sofferenza cellulare e tossicosi dell'organismo.

    Queste manifestazioni possono presentarsi come un lieve malessere e scomparire nell'arco della giornata, oppure persistere per vario tempo con più o meno gravi conseguenze.

    Ciò che importa comprendere è che tutti i segni di anormalità presentati dal corpo presuppongono un certo grado di tossicosi, e perciò sofferenza cellulare.

    L'intervento [cura] non dovrebbe mirare a soffocare queste manifestazioni, che sono le vitali ed opportune reazioni dell'organismo che si difende, ma ad eliminare i fattori che provocano e mantengono o aggravano lo stato di intossicazione cellulare ed organica.

    Diminuendo la tossicosi a livelli accettabili da quell'organismo, i sintomi [le reazioni] cesseranno spontaneamente.



    * n.b. Ricordo che questa è una visione olistica della malattia, in cui i vari autori usano spesso terminologie e neologismi discutibili, che possono sollevare perplessità. Per le spiegazioni più adeguate dei termini rimando alla bibliografia finale.

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