Messaggi di CheroFobico

    Ovvietà estreme era riferito a quando dici che le donne schifano il tipo sfigatissimo e non a tutti i tuoi ragionamenti accademici di psicologia che stanno dietro. Quindi ti invito a darti una calmata, perché poi quanto durerò su sto sito ci penso io a deciderlo e, sicuramente, non intendo rimanere qui anni...

    Juniz dimentica i casi umani anche perché sei totalmente fuori strada, parlando di ovvietà così estreme. Il mio esempio era più sottile ma fraintendibile e ho sbagliato io a citarlo.


    Nel caso dei geni, io e Garden avevamo convenuto che lo scanner biologico femminile non sia assolutamente preciso ma si basi solo sulle apparenze, così da premiare quello muscoloso ad esempio, ma dotato di pipino piccolo e sperma marcio (scusate).


    Riguardo all'accoppiarsi, sposarsi, fidanzarsi con uomini dagli evidenti segni di malattia, invece abbiamo dedotto entrino in gioco altri fattori psicologici. Oppure un malato palese può mostrarsi sicuro e ingannare lo scanner cerca partner che già di suo vuole "farsi ingannare", non so se mi spiego, è un po' un gioco delle parti.

    Riformulo la domanda, dimenticando esempi di ipotetici sfigati come il sottoscritto, i suoi amici e lasciando perdere le microespressioni facciali che, almeno qua dentro, noterei solo io:

    Secondo voi le donne sono tendenzialmente più conformiste degli uomini?

    Indipendentemente da età, livello sociale, etnia, orientamento sessuale, dal loro carattere individuale e senza che ciò intacchi per forza il loro valore personale...


    Le donne sono più attente a conformarsi ai gruppi sociali di qualunque genere, dove entrano in contatto?

    Anche secondo voi, possono essere timidissime e solitarie ma almeno superficialmente, preferiscono omologarsi al gruppo per non dare nell'occhio?

    Anche quelle alternative preferiscono conformarsi a degli standard che poi vengano considerati "alternativi"?


    Tutto ciò può essere sia bellissimo, perché il gruppo fa la forza e per via della solidarietà sociale ma può anche essere un limite per ovvie ragioni, riguardo a emarginare o addirittura disprezzare le minoranze e chi non si conformi ai gruppi sociali.

    Mi rendo conto possa sembrare ridicola la mia osservazione e chiedo scusa a tutte coloro possano sentirsi offese. Tuttavia chiedo se avete notato grosso modo questa caratteristica in tutte le donne che avete incontrato?

    Io si, anche in maniera molto sottile laddove non sembra esservi presente.


    Tra l'altro ciò stride con l'ideale di donna indipendente, coraggiosa, libera che continuano a propinare dai cartoni animati al cinema passando per la politica e addirittura la sociologia.

    Possiamo non avere skills sociali pur mantenendo intatte le capacità di entrare in connessione ed empatia col prossimo, Garden  Juniz?

    Per me assolutamente sì!


    Per questo chiedo di dimenticare l'esempio da me citato e ritengo che le donne siano molto più insofferenti verso chi non abbia quelle skills.

    Sarò matto, ma mi sembra di notarlo anche nelle loro microespressioni facciali.

    Magari è tutto un mio abbaglio, ma trovo differenze (indipendentemente dal loro orientamento sessuale) nel modo di porsi delle donne e degli uomini, con gli uomini che sarebbero non necessariamente più socievoli, ma sicuramente più aperti e buoni. Anche un gay con un etero e viceversa.


    Magari le donne appaiono così nazi e selettive, davvero per una questione inconsapevole di ricerca del partner!? Che influenzerebbe ancora persino la vecchina 85enne? Anche quando va a trovare il lattaio suo coetaneo?


    Ad ogni modo, lo troverei un grosso limite dell'universo femminile da renderlo, a mio parere, inferiore rispetto a quello maschile, che questi problemi non se li fa. E credetemi, lo dico col cuore che mi piange perché certe donne e certe amicizie femminili sono oltre modo bellissime.


    Oggi va di moda dire:

    La donna è superiore all'uomo perché gli uomini si scannano e fanno la guerra.

    Io invece dico provocatoriamente:

    Una minoranza di uomini si scannano, fanno la guerra e rovinano il mondo.

    La maggioranza degli uomini è moralmente superiore a questa minoranza di uomini, così come è superiore alla stragrande maggioranza delle donne, che non faranno la guerra, ma nelle relazioni umane sono superficiali, o meglio presentano quel livello di insofferenza, intolleranza che le porta a escludere e a non guardare chi appare come problematico.


    Prendetela come una provocazione per riflettere, ovviamente.

    In generale, tutti i percorsi di studio ti insegnano qualcosa... che tuttavia, se non andrai ad applicare costantemente nella tua vita, puoi anche dimenticare... un po' come farsi la patente e poi non guidare.


    Alcuni tra questi percorsi di studio, oltre a insegnarti qualcosa, possono anche insegnarti a pensare.


    Di nuovo, tutti ma proprio tutti i percorsi di studio invece ti disciplinano a ordinare la giornata e la vita in una determinata maniera.

    Esempio: mi sveglio presto al mattino, studio, pranzo sempre alle 12, poi torno a studiare, il che sembra stupido ma in realtà è molto utile anche per la routine lavorativa che ti darà da vivere.


    In questo senso, i percorsi di studio (preferisco non fare nomi) temprano la mente.

    Ciò non toglie che, in tutti e tre i casi, ti possa rimanere rigido come un mulo e ottuso come una capra, anche per le lauree che ti insegnano a pensare, e anche se ti applicherai come bravissimo storico, medico o architetto.


    Questo non significa che dobbiamo bruciare le scuole, le università e mettere la fantasia al potere, mi raccomando non fraintendetemi, poiché all'opposto possiamo anche avere laureati brillanti, nel pensare e nell'applicare la loro disciplina, sia per predisposizione innata o perché l'hanno appreso studiando.

    Sulla prima parte in ambito scientifico sei d'accordo con me, l'uomo è prevedibile e la donna è fluida.


    Sulla seconda parte, cioè letteratura, oggi i ruoli si ribaltano: è l'uomo che non ha mai voglia di smuoversi dal divano mentre la donna vuole andare ovunque e viaggiare anche da sola.

    Ahahahah

    Grazie comunque per aver risposto a ste cavolate almeno te!

    alessandr0, tu non hai dato dell'impostore a nessuno, ma Ipposam sì, alla quale hai mandato reazioni positive.

    Certo che i video di Nova Lectio, ad esempio, non aggiungono niente a quel che si sa già! Ahahah

    Infatti si chiama "divulgatore", non "scopritore" tipo Cristoforo Colombo o "inventore" tipo Leonardo da Vinci.


    Non sto dicendo che i divulgatori, in video o scritti del web, siano la salvezza dell'umanità, ma bene o male rendono il web più stimolante ed interessante, perché altrimenti servirebbe solo all'e-commerce, a trastullarsi coi porno e agli influencer frivoli...


    Se mio figlio inizia ad appassionarsi alla geopolitica grazie a Nova Lectio anziché seguire i Ferragnez e poi decide di proseguire gli studi laureandosi in Scienze Politiche, che male c'è?

    Che male c'è se fonti come lui prendono quel che si sa già e lo divulgano facendosi magari anche pagare dagli sponsor?


    Autorevolezza della fonte?

    Analizziamo la fonte divulgativa scritta o in video, che sia Wikipedia, un sito, un blog, ecc., e confrontiamola con un articolo rigorosamente sfornato da qualche accademia che vuoi tu, ok?

    Vediamo se il primo è davvero fuffa o se può essere una prima infarinatura a quel dato argomento, o se può essere dello stesso valore, o se è davvero tanto impreciso ed inaffidabile.


    La meritocrazia economica può valere tanto per un titolato quanto per un non titolato.

    Gli esempi che faceva Alba Cremisi riguardano personaggi che, senza lauree in Informatica o Marketing, hanno fondato grandi marchi in quel settore o in quello alimentare, come Ferrero.

    È vero che hanno avuto anche fortuna, ma stando ad Ipposam, che tu spalleggi, quel che hanno fatto sarebbe stato impossibile senza titoli. Era questo il succo del discorso.


    Ferruccio Lamborghini ha affinato non poco le proprie capacità da meccanico lavorando per i tedeschi. Riparava i loro motori, sotto occupazione nella Seconda guerra mondiale, senza aver fatto un corso con l'insegnante, i voti ed il compitino di fine anno, capisci?

    Cose impensabili per Ipposam, eppure è un esempio reale che ha raggiunto un successo reale, non per mera fortuna.

    Non è stato premiato dalla gente così come quando la gente premia gli influencer che ruttano, ma perché le macchine da lui create erano e sono davvero di qualità.

    Poi è vero che, su dieci meccanici uguali, nove saranno falliti e solo lui è rimasto perché fortunato, ma ciò non toglie che fosse di qualità, al netto di non aver mai conseguito titoli.

    Il succo del discorso è questo.