Messaggi di Pensieri di vita

    Mi dispiace leggerti così.

    È bello però che ci sia sempre quella piccola luce in fondo a te, quella voglia di rialzarti. Proteggila sempre.

    Sei seguita da qualcuno, fai della psicoterapia per gli attacchi di panico? :red_heart:

    Quella piccola luce ho sempre cercato di tirarla fuori, a volte per me, a volte per la paura di deludere gli altri... sono seguita sì, ma gli attacchi di panico sono un uragano che viaggia sempre con me... non mi sono mai passati, arrivano così e mi sento morire... poi inizio a chiedermi tante cose e mi arrabbio con me stessa perché penso cose brutte e perché forse non ho tutta questa forza per affrontare le cose. Grazie per avermi risposto. :red_heart:

    Sento una voragine che divide il mio corpo a metà, sento dolori fisici che mi provocano ansia e tachicardia come se non ci fosse una fine. Sono stanca di avere paura, la paura di non farcela, la paura di non essere abbastanza sin da quando sono piccola, la paura di crollare del tutto anche se sono sempre stata reputata persona forte e capace di rialzarsi... È vero, nonostante i miei costanti attacchi di panico, sono sempre pronta a rialzarmi, sono pronta a sfidarmi, ma ora ho paura, faccio pensieri strani se davvero vale la pena continuare a stare così. So che dipende da me, so che sono io che devo combattere e così faccio ogni giorno ed ogni giorno alla fine crollo. Mi devasta questa cosa, non mi dà sicurezza, vorrei solo poter fare un sorriso spontaneo e sincero senza avere il buio che passa davanti agli occhi... Ti prego, vita... se sei da qualche parte e hai voglia di passare serenamente da me, aspetto...

    Ciao, mi sono trovata nella tua stessa situazione anni fa. Iniziava davvero a starmi tutto molto stretto, non per egoismo ma semplicemente perché avevo bisogno dei miei spazi e di essere più autonoma nelle mie cose. So che da un punto di vista lavorativo è complicato prendere e andarsene così, senza sapere se domani avrai ancora quel lavoro, però ora c’è e potresti guardarti un po’ attorno e cercare una sistemazione che non richieda troppi soldi e non fare un contratto per troppi anni. Non voglio entrare troppo nei dettagli, ma il tuo attuale contratto quanto dura ancora? Fatti due calcoli, metti a fuoco tutto e trova dei metodi. Ti dirò, facendo così io ci sono riuscita. Ormai sono cinque anni che non sto più con i miei e sto bene. Mi vengono a trovare, io vado da loro, però so che mi sono creata il mio spazio e ho fatto un passo in avanti con la mia vita. Penso che possa farlo anche tu, valutando bene ovviamente queste possibilità.

    Ciao, non conosco bene la tua storia ma, come tutti qui, immagino sia stata costellata da momenti molto bui. Mi ha colpito la parte dove parli della mano sempre tesa agli altri, ci sono dentro anche io. Facendo un po' di ricerche ho capito di rientrare nella personalità del così detto "people pleaser", una tendenza che porta ad non esprimere mai il nostro disagio e assecondare la volontà altrui, non sapere dire mai di no e sentirsi inferiori agli altri.

    Uscire da questo schema mentale è difficilissimo, io la mia vita l'ho sempre vissuta in punta di piedi, in posizione abbastanza servile.

    Penso sia giunto il momento di mettere il nostro benessere prima di quello degli altri, ripeto molto più facile a dirsi, per quanto mi riguarda sono schemi mentali che ripropongo da tutta la vita.

    Ciao, grazie per la tua risposta. Mi rispecchio totalmente in quello che hai descritto. Passiamo davvero il tempo a dire sì, ad essere sempre disponibili, quando molte volte probabilmente il no sarebbe la risposta migliore. Non per egoismo, ma semplicemente perché molte situazioni e molte persone meriterebbero quella risposta. Io sono una persona molto educata e disponibile, con un cuore enorme. Tante volte, però, questo grande cuore mi porta a ferirmi da sola. Ed è questa la cosa più brutta: ferirsi da soli, esserne consapevoli e non fare nulla, restare semplicemente lì e accettare qualcosa che sappiamo non farci bene. Dovremmo davvero fare qualcosa per noi stesse, cercare di trovare quella forza che sono sicura esista dentro di noi e tirarla fuori, perché a volte è proprio quella che ci permette di andare avanti. Ma come dici tu, a parole è facile, ma poi mettersi in gioco è un altro discorso e sicuramente più difficile. Ma io vorrei provarci, e piano piano, con i giusti modi, vorrei anche riuscirci.

    È passato qualche tempo da quando ho scritto l'ultimo thread. Le varie problematiche purtroppo non stanno migliorando; è sempre tutto uguale, le stesse preoccupazioni, gli stessi problemi. Ho cercato di cambiare un po' il mio atteggiamento sotto alcuni aspetti perché alcune cose mi fanno troppo male e cerco di lasciarle andare come vogliono. Sono stanca di metter parola, tanto so che è una parola che si porta via l’aria, sono stanca di fingere che ogni cosa vada bene perché in fondo così non è da tempo, sono stanca di non guardare quasi mai me stessa. Chi conosce la mia storia sa che sono sempre stata molto forte, ma in realtà anche io sono fragile e forse questo mi penalizza, perché a volte quando dovrei essere forte per me stessa faccio l'opposto... per cosa? Paura? Forse sì... forse ho paura di sentirmi tanto fallita e quindi non apro mai completamente gli occhi e lascio che le cose vadano così... dentro di me so perfettamente come vorrei le cose, ma purtroppo non sempre nella vita le cose vanno come vorremmo... e mi ritrovo a lottare con me stessa, a guardare solo gli altri, a tendere sempre la mia mano con tutti, ad esserci e alla fine a rimanere sola.

    Infatti anch'io sono scettico per lo psichiatra, non per qualche ragione particolare ma perché secondo me sono questioni che devo affrontare da solo, e vivo con ansia molte situazioni. Posso ritenermi una persona ansiosa e dovrei far fronte anche a questo. Grazie per i consigli!

    Penso che il percorso con lo psicoterapeuta sia importante, perché sicuramente ti aiuterà a capire aspetti che magari ora vedi ancora offuscati, comprendere lati più profondi di te e da dove possano nascere le dinamiche che ti fanno stare così. Personalmente con la psicologa riesco a cogliere sfumature che probabilmente da sola non avrei notato, quindi sotto questo aspetto il mio consiglio è di continuare. Per quel che riguarda lo psichiatra, ho un'opinione negativa da sempre che rimane tale. Comunque non mollare e cerca dentro di te, se hai bisogno di sfogarti, io sono qui.

    Ciao, molto piacere di conoscerti. Io ho quasi la tua età quindi riesco a comprendere quella sensazione che percepisci dentro. La provo tutti i giorni con il lavoro che svolgo, mi sento vuota e smarrita perché non è ciò che voglio e non è ciò che sono. Allora ho scavato un po’ più a fondo, ho osservato me stessa e nonostante ci siano tante cose che mi piace fare, come scrivi tu poi perdo interesse. Mi sono focalizzata sul fatto che ora devo cambiare lavoro, e solo un percorso di studi perlomeno su qualcosa che mi incuriosisca e riesca a cambiare qualcosa in me potrebbe aiutarmi in questo momento. So che è difficile perché capisco il tuo stato emotivo, ci si sente quasi inutili e sembra che in fondo non si conti nulla... almeno così mi vedo tante volte io, ma non voglio mollare perché so che anche una piccola passione potrebbe diventare qualcosa in più. Sono una donna di quasi 30 anni, perché devo mollare ora? E lo stesso dovresti chiedertelo tu, fai un passo alla volta, guarda te stesso, e inizia da un punto anche piccolo ma vedrai che crescerà sempre di più. Guardati dentro, osservati molto e troverai le risposte, ne sono certa. Per quel che riguarda lo psichiatra io personalmente non ci andrei, vado regolarmente dalla psicologa e mi basta. In più siccome soffro tanto di ansia, la sera o al bisogno prendo qualche goccia di ansiolitico che riesce a farmi stare meglio e calmare quel senso di pesantezza che sento nel petto. Ma più di questo nulla, dobbiamo essere noi a tirare fuori la nostra forza anche quando tutto sembra andare per il verso sbagliato (e credimi io mi sento tante volte così). Ti mando un abbraccio e spero di averti strappato un piccolo sorriso.

    Ciao amico mio, ti ho pensato tanto in questo periodo, io non ho più scritto nulla e mi sono chiusa tanto a riccio. Ora sono entrata e ho subito cercato notizie sul tuo conto. Mi spiace molto di ciò che ho letto, so come ti senti, so le tue dinamiche e so cosa provi dentro. Ma come ti ho sempre detto e non smetterò mai di fare so che tu la forza c’è l’hai, lì dentro di te esiste, anche se per te ora non c’è via di fuga, non c’è un piccolo spiraglio di luce, non c’è nulla che riesca a farti alzare, io sono sicura che se guardi bene dentro di te quella piccola cosina la trovi, come già successo, ricordi?


    Prenditi dei momenti per te, come ci diciamo sempre, per non sprofondare, dobbiamo prenderci cura di noi, porci qualche piccolo obiettivo (anche stupido) ma che ci faccia tirar fuori un sorriso, che ci renda orgogliosi di noi, che ci lasci una piccola leggerezza dentro. Per fare questo però devi provarci, so che quando uno vede tutto buio non ha manco la forza di provarci, ma solo tu invece puoi. Inizia con una cosa piccola, anche una semplice passeggiata per conto tuo con della musica alle orecchie (ricordo che ami ascoltare musica mentre sei in giro solo)... fai piccoli passi ma non mollare.


    Ti ricordi cosa dicevamo sempre? Che alla fine non dobbiamo mollare completamente perché non c’è lo meritiamo, perché abbiamo sofferto abbastanza. So quanto il dolore possa fare male e sai la mia storia e la mia situazione attuale che per giunta è peggiorata ancora per un altro aspetto che mi fa stare molto male. Ma nonostante io mi senta a terra, come se mi avesse investita un treno, faccio qualcosa per me, anche se non ho voglia ci provo perché non è vero che non ho voglia, è questo stato d’animo che ci fa sentire così. Combatti amico mio perché so che puoi farcela e io come sempre sono qui che aspetto tue notizie.

    Ciao, sono rimasta molto colpita da quello che hai scritto. Io penso che questa cosa la si possa risolvere facendo un lavoro su te stesso; per ogni cosa hai il tempo giusto, sai come distribuirlo durante la giornata, sai cosa fare, quindi in realtà sei già molto organizzato e non sprechi nulla. Ma vedrai che con un po’ di allenamento personale questa sensazione che ti ritrovi ogni volta inizierà a svanire, devi volerlo tu e provarci con costanza. Comunque per il fatto del lavoro ti capisco, almeno il tuo lavoro non ti dispiace, il mio è un vero incubo, non mi trovo bene e ogni volta che devo andare lì inizio a soffocare e mi vengono gli attacchi di panico. Come dici anche tu, quando studio invece ho la tua stessa sensazione. Siamo quasi coetanei, forse la vediamo un po’ nello stesso modo. Comunque è molto bello il fatto che tu abbia così tante cose da fare, perché questo sicuramente è un grande vantaggio per te: non ti demoralizza e ti senti bene, quindi continua così. Anche io vorrei fare tante cose, mi sentirei viva, e invece mi sento intrappolata.

    Ricordati, con forza di volontà e determinazione puoi sconfiggerlo.

    Un caro saluto.

    Faccio sogni ricorrenti e non mi era mai capitato prima. Mi sveglio spesso, non dormo molto bene, quindi i sogni sono molteplici. Alcuni belli, sono spesso in compagnia di amici del passato, situazione sempre festiva, nessun tipo di preoccupazione, come fossi un'altra persona, forse quello che ero... altri non direi incubi, ma sogni in cui qualcuno a me caro muore tra le mie braccia... una tristezza infinita. Poi di colpo mi sveglio, ancora devastato dalla cosa.

    Sempre la stesso sogno, tre volte in meno di un mese. Credo sia semplicemente la paura di perderla. Non vado oltre, il tema "Sogni" meriterebbe uno spazio appropriato.


    Non so davvero cosa i tuoi sogni vogliano significare e comunicarti, credo che la tua lettura sia più ponderata, hai di certo gli elementi per capire se parlare o meno a questa persona può giovarti, liberarti...

    Forse sarebbe utile aprire uno spazio dedicato al tema dei sogni. Ci sarebbero davvero tante cose da dire. Ogni volta che sogno cose che riguardano persone del passato, rimane dentro di me una sensazione di agitazione che eviterei volentieri, visto già tutti gli altri pensieri che ho per la testa.


    Come ti dicevo, mi sono posta dei piccoli obiettivi che vorrei raggiungere. Questo mi permette di concentrarmi un po' più su di me e di avere qualche piccola soddisfazione personale. Tante volte mi rendo conto di mettermi da parte, come se io non venissi mai per prima nella mia vita. Lo faccio inconsapevolmente, ma senza capire che ho tanto bisogno di me stessa, di ricostruirmi e di riuscire ad arrivare a quella consapevolezza in più che mi servirebbe in tante cose.


    Mi dedico tanto agli altri: mi fa sentire bene prendermi cura di loro e lo faccio con grande dedizione, dando tutto me stessa. Ma dimentico davvero sempre troppo me stessa. Sono stanca di mettermi da parte. So chi sono e cosa vorrei, ma non ci sono ancora arrivata e forse è proprio da lì che devo partire. Devo smetterla di dimenticarmi.


    Caro amico, dobbiamo ricordarci del nostro valore e di quello che possiamo veramente fare per fare piccoli passi in più che ci trasmettano qualche emozione bella e qualche soddisfazione personale.