Ciao Disalbatro , che piacere sentirti, seguo la tua storia e sono contento che per te si stiano aprendo nuovi scenari e nuovi orizzonti. So che ce la stai mettendo tutta per uscirne e so bene che non è facile. Sei un vero guerriero.
Ultimamente scrivo poco, anche se ci sono state sere in cui avrei voluto, a volte entro sul Forum , leggo qualcosa, e esco. Sono talmente sfiduciato che non ho neanche la forza di reagire, anche scrivere e condividere mi sembra inutile in quei momenti.
Non sto bene, grazie per averlo chiesto.
I miei problemi restano lì, sono invischiato in una pozza velenosa da cui non vedo uscita. Non ho pace, lo stress è continuo, mi sento attanagliato, i pensieri arrivano da ogni dove e da ogni quando. I momenti "migliori" sono quelli in cui mi tengo impegnato, non penso, oppure bevo una birra in compagnia. Ma tutto sembra collassare, implodere, va sempre peggio e comincio a sentirmi esausto, al limite delle mie possibilità. Non voglio arrendermi, ma non vedo soluzioni.
La mia famiglia in primis. Potrei scriverne per ore.
E' alla base dei miei problemi. Ed è una cosa seria.
M'intossicano la vita e l'anima. (cit. me stesso)
L'ambiente in cui vivo. Non sto bene a casa mia, dove mi sento praticamente un ospite se non un fantasma se non il giocattolo che si divertono a punzecchiare. Quando esco la realtà (che da sempre mi è stata stretta) è quella del paesello, la routine e la noia e la mancanza di stimoli non sono terreno fertile, le giornate sembrano tutte uguali. E poi sono depresso, neanche mi va di andare a divertirmi, come potrei? Mi limito a galleggiare, senza vento, senza rotta, sperduto.
E dopo so di dover tornare a "casa", se vuoi prigione, se vuoi rifugio per narcisisti & Co.
Gli amici. Pochi ma buoni.
Non li vedo quasi più, ognuno ha i suoi di pensieri. E comunque non capiscono la mia situazione, ho provato a parlar loro dei miei problemi, non ne afferrano la vastità, la profondità. Li capisco, non è facile, neanche per me lo è. Si limitano ad aiutarmi come possono, a sostenermi, ma alla fine uno esce per svagarsi e si finisce col bere, ridere, scherzare.. In realtà per me è solo una via di fuga, una valvola di sfogo, bevo per smorzare quel senso di rabbia, tristezza... per mitigare l'ansia, il senso di colpa, le preoccupazioni sul futuro.
E negli ultimi mesi ho bevuto in maniera compulsiva, sempre, quasi tutti i giorni. Anche questo sta diventando un problema.
Relazioni. Zero da un anno.
Mi capita occasionalmente di sentire delle ragazze, parliamo, mi lasciano il numero, mi scrivono su wa. Neanche le richiamo oppure rispondo di circostanza. Mi sento una nullità, autostima sottozero, fisicamente sto sparendo, a malapena ho i soldi per portarle a cena..
Non me la sento. Ho altro per la testa. Devo ricostruirmi e non so neanche da dove cominciare.
So che non è l'atteggiamento giusto, ma è così che mi sento.
Lavoro.
Salto da una cosa all'altra, non ho prospettive ne certezze, la cosa che più spaventa è il futuro. Il presente è questo: da due mesi nuovo lavoro, sottopagato ma orario da full time, contratto a progetto, un collega mi ha preso di mira e mi da incarichi noiosi, cose che neanche mi competono e a volte con un tono che mi da veramente fastidio. Sto veramente pensando di mollare, ma non ho alternative al momento. Pensa che bello, esco di casa (prigione) vado a lavoro (semi-purgatorio) esco per una o due birre (ora d'aria) e torno dentro.
Wow. La mia vita è fantastica.
Che altro dire?
Le mie passioni le ho messe da parte da un po', scrittura, musica, libri, passeggiate in montagna... tutto nel cassetto. Fa parte del mio stato d'animo, non provo più piacere in niente, ho la mente imprigionata in un loop infernale di pensieri negativi.
Mi sento spossato. Nel corpo e nello spirito. Ma più nello spirito.
In sintesi va così, da due giorni ho un po' di febbre e non sono andato a lavoro, in compenso qui a casa gli "aguzzini" sono in gran spolvero, non hai idea delle dinamiche distorte che riescono a creare, è la fonte maggiore del mio malessere. Proprio loro, le persone che più di tutte dovrebbero aiutarmi, godono nel buttarmi giù. Rimanere calmi è impegnativo, richiede un grande sforzo, ma quanto posso reggere? Come posso risollevarmi così?
Non ho idee. In ogni scenario che posso contemplare la migliore delle ipotesi è la sconfitta.
Grazie Disalbatro , grazie veramente per esserti interessato a me, conta molto.
Ti auguro di trovare la tua strada, che sia lunga, piena di amore, belle persone e soddisfazioni.
Un saluto, e ancora grazie, di cuore.