Messaggi di Scacciapensieri82

    E perche' la componente sessuale dovrebbe influenzare l'amicizia cosi' tanto da comprometterla?

    Perché se desideri avere una relazione romantica con una donna, compresiva di sesso e di tutti gli annessi e connessi, ma una parte non acconsente si rischia di comprottere la relazione, perché non si vogliono più le stesse cose. A meno che non si diventi "amici con benefici", ma bisogna stare attenti a non farsi coinvolgere a livello emotivo ed avere una certa flessibilità mentale (perché tu potresti avere più amiche con benefici e lei uguale, solo con gli uomini).

    diverso Non sto dicendo che vorrei t∙∙∙∙∙∙∙i ogni amica che conosco o ogni donna con cui instauro un minimo di confidenza.


    Sto solo dicendo che la componente sessuale nel rapporto amicale uomo/donna esiste, è inutile negarlo e influenza la relazione in negativo o in positivo (sarebbe ipocrita dire che non è così). Questa cosa non capita con un amico maschio, perché il fatto che sia bello, brutto, lungo, grasso, magro, dritto o storto non fa nessuna differenza.


    Secondo me prima si prende consapevolezza del fatto che l'amicizia davvero autentica tra uomo e donna è una rarità e meglio si stà.


    Non a caso molti tradimenti nascono dal "mi vedo con un amico/un'amica" 8)

    Mi interessa capire questo ragionamento. Perche' non e' possibile essere amico di una donna anche se c'e' una ovvia (essendo maschio) latente attrazione sessuale? Sicuramente e' piu' facile riuscire ad avere una conversazione con una donna se e' poco attraente, mentre se e' molto attraente e pure vestita provocante diventa quasi impossibile connettere i neuroni, pero' in generale non sono sicuro che non si possa essere amici. Sto pensando che esistono pure casi di ex partner che rimangono in buoni rapporti, praticamente amici. E tra ex partner l'attrazione sessuale doveva esserci almeno in passato (e probabilmente rimane anche in futuro).

    Guarda, provo a illustrare meglio il mio pensiero con un semplice esempio. Se un mio amico viene vestito ad una festa, io magari mi avvicino e gli dico: "ehh guardalo lì come sei in tiro, sei pronto a rimorchiare eh?". Questa sarebbe una battuta goliardica per metterlo scherzosamente in imbarazzo e perché, magari, con una punta di invidia buona riconosco che potrebbe piacere alle ragazze lì presenti.


    Se invece si verifica la stessa situazione con un'amica, che si presenta vestita provocante, le dico "ehi wow", ma probabilmente già mi sto facendo una fantasia su di lei. Se poi vedo che riscuote successo con i ragazzi potrei pure sentirmi un po' geloso, perché magari vorrei esserci io tra quelli che sta puntando.


    Tutto ciò non accadrebbe mai con due amici maschi etero, al massimo se il mio amico rimorchia io dico "eh beato lui" e finisce lì.


    Siamo comunque animali, molto evoluti e con la capacità di creare concetti e pensieri astratti di rara complessità, ma la spinta sessuale tra uomo e donna rimane ancora molto forte. Questo condiziona il rapporto, che ci piaccia o no.


    Questo non significa che io pensi sempre alle mie amiche sotto una prospettiva erotica, ma riconosco a me stesso che in un rapporto "amicale" tra uomo e donna un chiarimento ad un certo punto va fatto.

    Diciamo che di base l'amicizia uomo-donna è quasi impossibile, perché sotto sotto una latente attrazione sessuale c'è sempre, o da parte di uno oppure di entrambi. L'unico modo per essere davvero amico di una ragazza è o essere omosessuali, e allora in quel caso viene a mancare il presupposto dell'attrazione fisica, oppure bisogna proprio che l'aspetto di quella persona non ci risulti attraente (ma è più facile che sia una donna ad avere standard più alti rispetto all'uomo).


    Insomma finché si chiacchiera assieme in compagnia si ride e si scherza ok. Ma in fondo in fondo qualsiasi uomo vuole piacere alla sua amica.

    Ciao carissimo!


    Secondo me sei semplicemente molto nervoso, nel senso che probabilmente hai una forte ansia da prestazione che ti fa vivere l'atto sessuale come fosse un esame. Il consiglio che ti posso dare io, quando avrai modo di avere una ragazza, è non avere fretta. Sesso e fretta non vanno d'accordo. Prova a concentrarti sulle sensazioni che prova lei, sul guardarsi negli occhi, sui suoi sorrisi, sullo stare bene insieme. A molte persone il lato performativo del sesso non interessa poi così tanto. Per molti è un momento di fusione, passione e tenerezza tutt'assieme.

    Anche io e mia moglie, prima di sposarci, ci vedevamo così come hai detto tu. L'unica differenza è che mi sono spostato io perché, avendo lei una maggiore stabilità lavorativa, mi sembrava folle farla rinunciare a tutto per fare in modo che lei venisse a stare da me. Io avevo meno vincoli perché avevo dei lavori più precari e così mi sono spostato io. Confermo quello che ti è stato detto dalle altre utenti, non si è mai staccato dalla famiglia d'origine e non riesce vedere se stesso in un'altra situazione che non stia all'interno delle sue mura famigliari. Penso anche che tu faccia bene a riprendere in mano la tua vita.

    Anni fa presi l'entact (escitalopram) per un disturbo depressivo che mi impediva di dormire e mi trovai molto bene. Dovetti tuttavia abbassare il dosaggio più lentamente del previsto perché cominciai ad avere delle emicranie piuttosto fastidiose quando il mio medico decise di togliermelo più drasticamente in una prima fase.

    Ciao fragola97, quando avevo 27/28 anni ho passato anch'io un momento di depressione e ho sofferto parecchio. Tra l'altro avevo anche pensieri suicidari e spesso cercavo au internet modi per farla finita.


    Dopodichè mi sono curato e ne sono uscito. Quando siamo depressi la mente ci gioca brutti scherzi e ci fa credere di volere determinate cose, ma non è così.


    Sei ancora giovanissima ed è troppo presto per arrendersi e pensare che da qui in avanti non ci possa essere qualcosa di bello e pronto ad attenderti.


    La vita è comunque una continua oscillazione in alto e in basso e l'unica cosa che possiamo fare è stare bene con le persone che amiamo, godere dei piccoli momenti di piacere e cercare di volerci bene il più possibile. Ascoltati, cerca di capire che tipo di messaggio la tua mente sta cercando di farti comprendere, curati nel modo migliore possibile, ma non cedere.


    Un grande abbraccio.

    Io ultimamente sono molto misantropo, perfino con la mia famiglia d'origine. Faccio un lavoro estremamente mentale e in diretta relazione con persone di età diverse (insegno) e alla fine della giornata sono talmente cotto che non voglio più vedere nessuno; eccetto mia moglie che, guarda caso, insegna anche lei.


    Un tempo ero molto più disponibile e curioso, mi piaceva vedere le persone e scoprire come fossero. Adesso invece faccio fatica a chiacchierare del più e del meno, e sono anche meno disposto a parlare perchè, più o meno, so già dove vanno a parare con certi discorsi.


    Forse sono un pochino depresso anch'io. :thinking_face:

    Ciao Xatler, devo dire che il tuo discorso mi ha toccato molto. Si percepisce la presa di coscienza di un male comune che attanaglia un numero consistente di persone: la ricerca di un'identità personale, di una stabilità economica e lavorativa che sembra sfuggirci e, di conseguenza, facciamo dunque fatica a capire qual è il nostro posto nel mondo.


    Anch'io in questo momento sto vivendo una situazione un po' particolare. Sarà perchè ho 40 anni e allora incomincio a fare i primi bilanci. Certo, a differenza tua io sono sposato, lavoro (anche se non a tempo indeterminato), per tanti anni ho seguito la passione del teatro, la quale però non ha portato a risvolti lavorativi. Tuttavia mi ritrovo a quest'età con la consapevolezza di aver vissuto, magari anche intensamente in alcuni periodi, senza però di fatto aver trovato ancora una quadra.


    Ma forse il tutto si riduce al fatto di non accettare la vita così com'è. Ovvero non una serie di traguardi da raggiungere ad ogni costo, ma solo ad un susseguirsi di momenti felici o tristi senza una schema apparente.


    Dobbiamo cercare la felicità nei singoli momenti della giornata e si, dobbiamo avere anche una parvenza di progettualità, come cercare di superare un concorso o trovare un lavoro, ma dobbiamo anche ricodarci che noi non siamo quello, e che il lavoro non ci cambierà nel profondo, ne ci darà la ricetta per essere in pace con noi stessi.


    Ti faccio un grosso in bocca e ti mando un grosso abbraccio. Nella speranza che la felicità ti arrivi.