Se penso a quando mi hanno scoperto il primo tatuaggio... di notte, al buio, mia madre cercò di grattarmelo via dal braccio mentre mio padre mi teneva bloccato! Ora ci rido, ma se ci ripenso
Ciao Andre73.
Questo episodio mi ha colpito molto per una serie di motivi.
Il primo: la tendenza a grattare via ciò che non condividiamo dell'altro. In questo caso, addirittura, di un figlio.
Il secondo: sul momento ti sei, giustamente, interrogato sul gesto, per usare un eufemismo. Poi lo hai interiorizzato e normalizzato.
A mio avviso, non è stato un gesto educativo. Ma una forma di abuso. Che per il tempo in cui è avvenuto rientrava negli standard. Così come il ceffone. Perciò lungi da me colpevolizzare tua madre. Ha usato gli strumenti che aveva.
Poi però oggi ci ritroviamo, come hai notato tu stesso, in una società di repressi, rabbiosi, depressi, insoddisfatti, insicuri e chi più ne ha più ne metta.
Posto che non ho competenze in materia, che probabilmente esiste anche una componente immodificabile dell'individuo, comunque il contesto familiare che non riesce a dare sicurezza emotiva, che non riesce a educare al dialogo costruttivo, è ciò che poi conduce a rabbia e menefreghismo.
Fino a che punto noi genitori siamo responsabili? Fino a che punto la società di oggi è responsabile?
Come abbattere questi confini e queste barriere negative?
La società siamo tutti noi.
I valori, il rispetto, si interiorizzano con l'esempio, non con la punizione. Ma la punizione è più veloce, richiede meno impegno. A volte sarà anche necessaria, ma qui la forma diventa sostanza.
Dunque, fino a che punto siamo responsabili? Lo siamo nella misura in cui guardiamo al modello del passato con nostalgia senza trovare un equilibrio. Quando è più facile negare che parlare.
Diverso è il discorso mio con mia figlia: non le ho mai dato il classico ceffone, le ho sempre dato fiducia e pure un po' viziata, se proprio devo dire... oggi ha 19 anni e, nonostante io e sua madre non stiamo più assieme da quando lei era piccola, non mi posso lamentare, anzi
E tua figlia, senza ceffoni, è diventata menefreghista, rabbiosa e senza valori?