Messaggi di BlackHoney

    MI spiace non sono d'accordo su nulla. Soprattutto sul sottopagati: lo stipendio orario è il doppio di qualunque impiego tradizionale. Basti pensare allo stipendio per 40 ore settimanali di un ingegnere neolaureato (1300 euro mese) e quello dell'insegnante per 26 ore. Davvero di che parliamo? La mia migliore amica faceva la sviluppatrice, lavorava nel mio settore, 4 anni fa ha cambiato vita vincendo il concorso da insegnante: è rinata. Ha detto basta a week end di rilasci senza straordinari pagati, basta a 12 ore al giorno davanti al PC, basta alle estati in azienda con ferie di 10 giorni contati ad Agosto. Lo stipendio? Poco più di prima, con tempo libero in quantità. Alcuni giorni alle 11 stacca, ha già finito, quando un tempo la giornata doveva ancora iniziare. Inutile dire che è felicissima, dal confronto con la vita di prima. E chi non ha provato non può capire. Posso concordare sulle difficoltà nell'avere a che fare con gente maleducata e quant'altro, ma non è che il resto del mondo sia questa gentilezza. Io penso che se sei mediocre sarai mediocre con qualunque stipendio, non si può essere diversi da quello che si è.

    26 ore+correzione compiti, preparazione verifiche, riunioni, colloqui, scrutini, corsi di aggiornamento, responsabilità civile e penale. Non parlo a caso della categoria, tant'è che un utente che molto probabilmente svolge quell'impiego mi abbia dato ragione. Se ragioniamo con "ammiocuggino" è finita li..

    Ultimo commento: chiunque sa fare meglio di ciò che critica che si faccia avanti piuttosto che perdere occasione per tacere.

    Che poi parliamoci chiaro, per come è trattata la figura dell'insegnante...ormai sono come coloro che lavorano nella ristorazione ma statali.

    Mi chiedo sempre se ci si sappia mettere nei panni degli altri: gli insegnanti sono sottopagati, sfruttati, gonfi di responsabilità, zero riposi durante l'anno scolastico, colloqui, rischio di percosse da studenti e genitori, studenti che ormai "grazie" alla tecnologia si vendono come persone e come corpi pensando ai soldi facili, bho...

    Da trentenne con il futuro che ci si prospetta...come non aver scarso interesse nella vita...

    Non parlavo di cambiare vita in quel senso ma cambiare lavoro, ora lei si trova meglio e torna a casa sorridente, prima la dovevo sempre consolare.

    Ciao, ultimamente riflettevo che la vita è davvero molto, troppo breve. Intanto gli ultimi 20 anni mi sono letteralmente volati; ogni tanto mi guardo indietro e mi sembra incredibile sia passato tutto questo tempo. Sono stati anni molto belli, e anche molto, molto produttivi, ho realizzato tante cose; ma moltissime le voglio ancora realizzare, mentre mi pare che il tempo non sia a mio favore, e a volte questa cosa mi angoscia. Prima, lo ammetto, non ci pensavo; forse è proprio l'età che ti ci fa pensare. Diciamo che a 30 anni non vedevo limiti a ciò che potevo fare e anche al tempo che avevo a disposizione; adesso invece il limite lo vedo. Cerco di non farmi fermare da questo, e andare avanti come se il limite non ci fosse, ma so che c'è, e la cosa mi frena un pochino a volte, mi fa tentennare e procedere meno spedita. A volte penso che gli anni che mi restano da vivere non sono abbastanza! E anche che non ho garanzia di essere sempre abbastanza in gamba per fare tutto quello che voglio! Che ne pensate? A voi capita di pensare così? E' un pensiero normale o è un mio assurdo cruccio? E come va affrontato, qual è il modo migliore di affrontarlo, bisogna tenerne conto e rallentare o andare avanti incuranti del futuro, godendo di quel che rimane finché si può?

    Mia madre ha cambiato stile di vita a 56 anni... non ci sono limiti, esclusi quelli che ci imponiamo.