Buongiorno, sono un ragazzo di quasi 19 anni che fin da piccolo è sempre stato spronato a dare il massimo sia negli sport che nella scuola. Il problema è che ciò avveniva e avviene tuttora in maniera tossica. Sono una persona veramente sensibile, e fin dalle elementari sono sempre stato obbligato a fare sempre più del dovuto (non intendo arrivare al 6, ma magari studiare le cose che le maestre avevano dato da sapere invece di studiare tutto il capitolo sotto minacce e ricatti perenni) e con i voti bene o male ero al massimo, però se prendevo anche solo 9- e arrivavo a casa sapevo già che mi attendevano degli schiaffi, degli insulti verbali e la privazione di qualsiasi tipo di attività. Ogni volta che studiavo dovevo essere interrogato anche di notte e se mi dimenticavo una parola erano ancora schiaffi e insulti.
Pensavo che alle medie la situazione si sarebbe un po' calmata e invece sempre la solita storia, pretendere il massimo senza capire che stavo iniziando a soffrire di questa violenza. Prendevo un voto che non fosse 9 o 10? Mi dicevano che facevo schifo e mi toglievano sport, lettura, disegno e la possibilità di incontrare i miei amici. Durante il 2 anno di medie ho scritto vari temi ai quali la professoressa mi aveva dato 10, mia mamma ha voluto leggerli e prontamente ha detto che erano uno schifo e ci sono rimasto malissimo. All'esame sono riuscito a prendere 10 però non sono riuscito a rispondere ad una domanda per prendere la lode e prontamente insulti anche lì. Arrivate le superiori mi sono accorto già dalla 1^ che avevo sbagliato scuola (liceo scientifico) e ho provato a farglielo capire e ho spiegato i motivi ma mi hanno rinfacciato che i professori delle medie avevano detto che avrei fatto senza problemi questa scuola, e quindi di nuovo con la solita storia di schiaffi insulti e privazioni di qualsiasi tipo.
Ogni anno di superiori l'ho passato per miracolo con il debito in matematica perchè non mi trovo assolutamente bene in quella scuola e certe cose inizio a far fatica a comprenderle. Sta il fatto che ancora oggi anche se prendo un 5 per i miei è un disastro e mi tolgono qualsiasi tipo di svago (senza aggiungere che sono rimasto senza amici e senza fidanzata perchè ero costretto a stare chiuso in casa). Inoltre per qualsiasi cosa succeda a mia mamma la colpa secondo lei è sempre mia, e nonostante io e mio padre proviamo a spiegarglielo, ogni motivo è buono per insultarmi e mettermi in punizione. Quasi ogni volta mi sento dire che sono solo un errore e che non dovrei essere mai nato, che sono la sua rovina e il pallino nero della famiglia. Già essendo sensibile di mio questi 13 anni di scuola con questo trattamento mi hanno fatto andare in ansia perenne e una mezza depressione, ma ogni volta mi viene tolto ogni svago (ciclismo e suonare la chitarra) e, non potendo uscire con nessuno mi ritrovo da solo a piangere perchè vedo tutti divertirsi, mentre me, senza svaghi, passa solo la voglia di fare tutto.
Inoltre mi è stata criticata la scelta universitaria e pure la posssibilità di entrare nei carabinieri forestali perchè ha paura che mi mandino in guerra in Ucraina quando non è per nulla vero. Ho provato a parlare con vari psicologi però bene o male a me non è servito a nulla e anzi ogni giorno che passa mi deprimo sempre di più. Ogni mio sogno viene sminuito, ogni mia passione viene spenta, e adesso sto arrivando al limite massimo, non riesco più a sopportare nulla, no so più cosa fare... sia io che mio padre abbiamo cercato più volte di avere conversazioni con mia madre, ma ogni volta fa l'offesa e si chiude in camera e ci tratta malissimo o sennò va via di casa per ore.
P.S. ogni volta che ho scritto schifo è per non scrivere altro di più offensivo. Grazie per eventuali consigli.