Messaggi di Senzaparole

    Allora perché hai iniziato il tuo precedente intervento dicendo che non ci vendi niente di male nel comportamento della OP?

    Perché so cosa si prova e so cosa vuol dire avere sensi di colpa ma non poter fare a meno di fare qualcosa. Io ho tradito ma non è diminuito per niente l’amore che provavo per il mio compagno, anzi. È incomprensibile in un’ottica monogama che vede l’esclusività nelle relazioni, ma io so cosa provo e posso dire che la mente e il cuore sono molto diversi. Non ci sono intenzioni malevole.

    Certo, se l’altro non vuole e non sa è scorretto. Ma se non sa, di fatto non sta male. Io ho sempre fatto molta attenzione a non provocare dolore.

    Se ti fai fare l’impegnativa urgente puoi andare in 30 giorni all'ospedale. Prima visita psichiatrica, si chiama. Una mia collega si è trovata bene, gli hanno prescritto qualche medicinale dopodiché lei va là a parlare coi dottori dei suoi problemi.

    Lo psichiatra privato l'unica volta che sono andato mi ha prescritto la stessa roba che già avevo provato prescritta dal medico di base... ciaone.

    Grazie per lo spunto. Magari farò proprio così concentrandomi sulla sintomatologia. Un'altra mia paura è per il lavoro: lavorando nel sociale, non vorrei che in qualche modo si venisse a sapere che vado dallo psichiatra essendo servizio pubblico? So che c'è il segreto professionale ma so anche che ci sono dei gran pettegoli all'interno dell'ambiente servizi sociali csm e company.

    Capisco che possa dar fastidio o sconvolgere tanta sincerità. Non la vivo bene, ma siamo in un forum in cui ci si apre e ci si confronta, e io molto sinceramente e per niente ipocritamente ho detto come vivo e cosa provo. Non significa che io sia felice o stia bene facendo così, nè che voglia fare intenzionalmente del male a qualcuno. Anzi.

    Beh io non ci vedo niente di male. Su di me sono giunta alla conclusione che per stare in relazione ho bisogno di tradire se non addirittura di storie parallele. Poi tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e ci sono di mezzo i sensi di colpa, però non mi sorprende leggere le tue parole. Credo che occhio non vede, cuore non duole. In alcuni casi la relazione funzionava proprio perché avevo altri stimoli. Diversamente, mi annoiavo e anche la relazione era vuota e spenta.

    Certo, è brutto nei confronti dell’altra persona, che non merita di star male. Però io penso che alcune persone, come mi reputo anch’io, siano fatte male e in un modo o nell’altro cadranno sempre in queste situazioni, non dipende dalla persona più o meno giusta con cui si sta, è un’indole. Voi direte: è una scusa. Può essere anche questo. Però io capisco molto chi scrive queste parole.

    Grazie ad entrambi, scusate se rispondo così ma non so citare bene come fate voi.

    In ogni caso, ora vedo di trovare un altro psichiatra/psicoterapeuta, magari che sia formato su entrambi i fronti così eventualmente posso chiedere info per i farmaci. È difficile dirlo e non voglio fare auto diagnosi, però secondo me ho una depressione molto forte, considerando i vari sintomi che ormai da mesi peggiorano. L’ultima settimana l’ho passata a letto, tranne per le ore di lavoro.


    Grazie per queste parole "Ce l’hai sicuramente un cuore ampio. Altre persone con un malessere forte come il tuo avrebbero sviluppato comportamenti ben più autolesionisti di qualche abbuffata di cibo. È la ferita in quel cuore ampio che continua ad espandersi". Mi hanno commossa. Le conserverò.


    Un altro problema sono i soldi... ma lo trovo un problema talmente "cafone" da non volerne neanche parlare. Però le sedute costano tanto. Chissà quando danno i fondi per il bonus psicologo? Avevo fatto richiesta a marzo mi sembra.

    Grazie per le risposte e gli spunti.

    Io da uno psicoterapeuta sono andata, più di uno, ma mi sembra di stare addirittura peggio in certi momenti. Fatto sta che non ho risolto nulla, anzi. Lui stesso mi ha detto che probabilmente per me sono più indicate altre scuole, in particolare quella che mi citavi anche tu legata alle emozioni. Io ho tantissima roba dentro, confusa e mescolata. Un aiuto psichiatrico è quello che ho rifiutato per paura di effetti collaterali dei farmaci, in particolare la paura di ingrassare ancora o gonfiarmi. Io vorrei trovare la forza fisica per fare qualcosa per il mio bene, mi sento totalmente spossata e altrove, per questo volevo sapere se per caso ci fossero analisi mediche che possono rilevare valori sbagliati, fermo restando che la mia psiche è, ormai da tempo, compromessa. Non trovo mai una svolta, è questo che mi sta uccidendo. Grazie per i vostri preziosi consigli. Mi sento sempre più assente. Prima sul lavoro riuscivo a distrarmi e potevo non stare così, ora invece sto sempre così, anzi ringrazio che ancora trovo la forza comunque di fare ciò che devo fare e di non mettermi in malattia, ma sto contando i giorni alle "ferie" forzate che avrò. Ma consapevole che mi ritroverò bloccata. Che fare? Se con tutta l’ampiezza del mio cuore io ho creduto e credo in questa vita, in questo mondo? Mi piaceva dire così anni fa, ora posso dire che non credo proprio in niente.

    Quanto ti capisco...

    Credo di aver capito ora cosa mi manda in tilt definitivamente. Sono sei anni che sto con lui, il tempo è volato, gli anni più belli sono andati. Mi sono cullata in questa sicurezza relazionale ritrovandomi in una gabbia dorata, una bellissima casa, conoscenze tra famiglie, ma un vuoto tra di noi, che è la cosa che non volevo mai accadesse. E ora io non ho la forza neanche di immaginare qualcosa di diverso. Di dovermi trasferire, cambiare casa, trovare casa, un'altra vita. E resto qua senza forza sempre più svuotata insieme a una persona a cui voglio bene ma che finirò per odiare.

    Ciao Senzaparole, leggendo quello che scrivi, mi viene in mente che possa essere la conseguenza di un trauma infantile rimosso oppure preso poco in considerazione e mai elaborato. Però, anche se la mia ipotesi fosse corretta, riuscire a scavarlo fuori non è scontato.


    Per quanto riguarda il mangiare ossessivo, se non è per piacere del cibo ma per la sensazione allo stomaco, non so se potrebbero tornarti utili le pastiglie di libera vendita al glucomannano vegetale, che si gonfiano nello stomaco riempiendolo e togliendo il senso di fame, per poi degradarsi in breve da sole.

    Grazie, anche io ho pensato a traumi rimossi e anche così mi è stato detto dal terapeuta. Ma come fare? Mi sembra che in questo periodo stia esplodendo o implodendo tutto. Mi sento sull'orlo del baratro, penso costantemente al suicidio e poche cose mi frenano. Grazie per le pastiglie, le provo sicuramente.

    Come fa lui a capirti se non capisci tu stessa quello che hai/sei?


    Io a circa 24 anni sono andato (obbligato) da uno psicologo, era uno empatico che non ti diceva solo "mi dispiace" ma mostrava un po' di emotività in modo da far scattare le mie emozioni. A volte piangevo là o in macchina tornando a casa. Quando tornavo a casa mi attaccavo alla TV. All’ultima seduta mi ha detto che mi stavo chiudendo in un recinto e che questo si sarebbe ristretto sempre di più. Non l’ho ascoltato ma forse inconsciamente 3 anni dopo ho provato a fare delle esperienze all’estero. Non è andata bene e a 29-30 ho deciso consciamente di chiudermi nei miei hobby frequentando solo gli amici di sempre. La depressione e la mancanza di rinnovamento mi ha consumato con varie intensità... e ora (43) mi sento in una prigione che mi sono creato da solo.

    Aveva ragione lo psicologo nonostante all’epoca negassi e mi stesse sui nervi in certe sedute.

    Sai è proprio ciò che temo, ritrovarmi tra anni ancora peggio. Che in fondo è quel che temevo anni fa...rotolo sempre di più, in tutti i sensi. Mi disprezzo, questa è la verità. Il mio ragazzo ha tutte le ragioni ma io non posso che non prendermela se non con lui. Se non mi lascia io non so lasciarlo. E' un discorso orribile lo so, ma io sono orribile. Non sono una bella persona come sembra. Credo di avere tratti manipolatori anche se a me non sembra di averne, però me lo dicono spesso. Io mi sto spegnendo ora.

    Ciao, secondo me dovresti parlare con il tuo ragazzo e chiedere a lui perché ignora questo tuo dolore. Ciò ti potrebbe permettere di non cadere più nel nulla in quanto la sua mano sarebbe sempre lì, tesa e pronta. Ti mando un abbraccio e ti do il benvenuta in questa famiglia dove troverai persone splendide.

    Non sa fare diversamente, non glie ne voglio fare una colpa, però è emotivamente chiuso, freddo. Mentre io sono un vulcano di emozioni.