Messaggi di Senzaparole

    Praticamente i disagi ti sono iniziati quando si è messo in moto il ciclo

    Ora che mi ci fai pensare, effettivamente con l’inizio dell’adolescenza, ma non l’ho mai collegato al ciclo. Anche prima non ero felicissima, col senno di poi, però negli ultimi mesi sto notando che quando deve tornarmi il ciclo, esattamente una settimana prima, sto malissimo. E per malissimo intendo che non ho forze e desideri di morire. Esattamente 7 giorni dopo che sto così, arrivano le mestruazioni. Sono sempre state puntualissime, se non esattamente lo stesso giorno, massimo due tre giorni prima o dopo. Raramente hanno tardato di molto o anticipato, una o due volte in quasi vent’anni. Non ho mai fatto una visita ginecologica, lo dico e me ne vergogno, ma ho paura dei medici e mi mette un’ansia tremenda farmi toccare lì sotto da un medico. Sicuramente vorrei capire quanto gli ormoni da ciclo influenzano questi miei stati…direi molto, ma non sono solo loro a fare danni, temo. Ti ringrazio molto per lo spunto!

    Sono sempre stata molto introspettiva e ho sempre guardato, o provato a guardare, a ciò che c’era dietro le manifestazioni psichiche. Oggi vorrei invece parlare di ciò che mi succede "fuori", per provare a fare ordine e, se possibile, confrontarmi con esperienze simili. Da quando sono adolescente, ho sofferto di umore basso. Non so se definirla depressione, ma sicuramente sono stata molto male. Negli anni la cosa ha iniziato a subire dei "cicli"... in alcuni periodi stavo benissimo, poi, dopo mesi, il down.


    Negli ultimi anni mi è successo di avere degli sbalzi d’umore nel corso della giornata, tanto che mi ero abituata a conviverci. La mattina stavo malissimo, poi mi riprendevo ed ero super energica, poi cambiava di nuovo. Ciò che mi sta uccidendo è che, dall’ultimo anno, queste fasi si stanno allungando: ho dei giorni interi in cui non riesco a fare niente. Sono depressa, non ho energia fisica oltre che mentale, mi capita di stare a letto tutto il giorno in preda ai sensi di colpa e all’ansia, senza riuscire a reagire. È qualcosa che sento proprio nella testa a livello fisico, come se si spegnesse un interruttore e ci fosse il blackout. Poi, improvvisamente, un giorno mi sveglio e si è tolta questa cappa dalla testa: come oggi, mi sento attiva, propositiva, faccio tutto ciò che dovrei fare normalmente, ma so che da un momento all’altro tutto ciò finirà e ripiomberò nel buio. Sta diventando ingestibile perché, anche quando sto così bene e pagherei per stare sempre così bene, so che finirà. Non è possibile per me avere costanza in nulla e il senso di vuoto che mi travolge è terribile. Sto pensando da un po’ di rivolgermi a uno psichiatra, considerando il fatto che tutto ciò peggiora la settimana prima delle mestruazioni. Ho paura dei farmaci, ho paura degli stravolgimenti fisici (devo dimagrire e assolutamente non posso permettermi di ingrassare/gonfiarmi). Voi che ne pensate? Ho fatto psicoterapia, ma è servita a poco. Ora sono in una situazione economica che non mi consente di spendere 70 € se non più a seduta. Ho paura, a volte.

    Penso tu abbia tanto bisogno di raccontare tutto ciò che è successo per tirarlo fuori e rielaborarlo. Non aspettare a farti seguire!!! Non è facile ma aiuta tantissimo già parlare. Oppure fai disegni, anche il non verbale aiuta molto perché parte direttamente dall’inconscio. Se ti senti piena prova a fare ciò che ti senti su un foglio con le tecniche che preferisci, vedrai che si attiverà tanta roba dentro di te...ed è materiale utile che potrai usare in terapia <3 Sono sicura che ce la farai a stare meglio!

    Buonasera. Ho cambiato medico avendo una dermatite seborroica psoriasiforme resistente. Vediamo che succede.

    Ciao. Grazie per la tua risposta ed il tempo dedicatomi. Grazie a tutti voi.

    Figurati, prova a far caso ad asciugamani/federa. A volte sono piccole accortezze a fare la differenza, con le questioni di pelle. Ho girato molti dermatologi da quando ho 11/12 anni, pensa che ho risolto il mio problema di dermatite a 22/23, quando ho trovato una bravissima dermatologa alla quale ormai mi affido per ogni cosa.

    Non è normale, si tratta di due persone assolutamente immature e non in grado di essere genitori. Mi dispiace molto, so cosa vuol dire la mancanza di un supporto emotivo. La situazione è orribile ma mi sento di consigliarti ciò che farei io, forse sbagliando. Ovvero sparirei come mi hanno chiesto. È brutto, lo so, ma credo che loro attuino queste dinamiche perché si aspettano che tu li cerchi ed insisti per trattarti di nuovo male. Credo sia così che sfogano i loro disagi psichici. Al contempo, sono convinta che nel momento in cui tu sparisci, stai sicura che ti rinfacceranno di esserti allontanata. In poche parole: come farai, sbaglierai. Per questo mi sento di consigliarti di sparire ma davvero, per quanto possa essere tremendo, senza tornare indietro. Purtroppo non si cambiano persone così, semmai peggiorano. In bocca al lupo e spero tu possa trovare un po’ di serenità.

    Mi chiedo se sia legale tutto ciò. Ovviamente no. Ma trovo moralmente disgustoso il fatto che persone che lavorino in ambienti così delicati permettano tutto questo e si comportino così.

    Mi dispiace molto. Ti direi di agire per vie legali, ma la verità è che energia buttata che al momento non hai, dietro a loro.

    Devi assolutamente ripartire da te, pur essendo svuotata. I traumi lacerano dentro ma spero tu possa ritrovare quel pizzico di fiducia in te per ripartire da ciò che hai e ricostruire la tua vita. Sembrano parole vuote e un po’ me ne vergogno perché comprendo la difficoltà, ma mi auguro tu riesca ad essere un po’ felice.

    Credo sarebbe buono utilizzare gel/mousse detergenti specifiche per lavare il viso, non so se magari utilizzi sapone normale (quello per le mani, per intenderci). Non so consigliarti quale, ma penso puoi chiedere in farmacia se non al dermatologo. Io soffro di dermatite psicosomatica e, anche se non è la stessa cosa, spesso è molto utile stare attenti alla routine: cambiare spesso asciugamano e federa del cuscino, utilizzare prodotti appositi. Prova a chiedere addirittura se nel tuo caso possa essere utile la niacinamide, non vorrei che fosse aggressiva per il tuo caso specifico. So che è molto buona anche la crema di bava di lumaca ad alte concentrazioni, costa un pochino ma ne vale la pena, e questa dovrebbe andar bene anche per te.

    Le problematiche di pelle sono una gran rottura e lo so bene, la pelle è il primo strato che ci protegge/ci fa comunicare con il mondo. Quando si infiamma a livello psicosomatico c’è qualcosa in questo stare al mondo che non funziona. Inutile dire che ripartire da dentro aiuta ancora di più. Ma questi consigli basic su skincare routine magari possono esserti utili.


    Ps: non ci sarà il miracolo, almeno 15 gg minimo di utilizzo dei prodotti e routine, la pelle deve reagire.


    Aggiungo: contro i funghi è molto efficace l’olio di origano. Prova ad informarti e a prenderlo non solo come olio da mettere sul viso ma anche da mangiare (fanno anche in capsule se non ti piace mandare giù l’olio)

    Grazie per la tua risposta. Purtroppo la "teoria" la conosco, ma nella pratica faccio fatica. Sicuramente è tutto dovuto alla famiglia, ne parlavo stasera con il mio ragazzo. Non sono cattivi, ma penso siano malati a loro volta. Mi trattano bene solo quando sono lontana o quando devo ripartire. Quando passo qualche giorno/settimana con loro, non so perché, si finisce sempre in un vortice di nervosismi, rispostacce e malumori. A turno tocca a qualcuno, e si crea un’aria pesantissima. Pensa che mi gonfio, a livello psicosomatico divento proprio più gonfia. Potrei stare ora a descrivere le dinamiche, la verità è che non sono chiare neanche a me. La cosa che mi ha sempre mandata in tilt e che tuttora mi ci manda è il fatto che non posso dire che siano cattivi, anzi. Ma neanche buoni. C’è una dualità che mi manda in confusione emotiva da sempre, non so mai che trattamento aspettarmi. Quando non me l’aspetto arriva la coltellata. Ovviamente sono io la visionaria e la pazza per loro. Sono io che rispondo male ecc. ecc. ecc. Fatto sta che sono fuggita ormai dieci anni fa da casa, e quando ci torno ricado in quel vortice, fallendo miseramente ogni volta i miei tentativi di possibile benessere, e fuggo via, senza ovviamente fare a meno dei sensi di colpa che mi lacerano. Poi uno dice "perché sei depressa?"...eh sarebbe strano non lo fossi.

    Oggi sono rientrata qui perché sono in uno di quei giorni in cui l'interruttore si spegne. Non riesco a fare niente, ho provato ad alzarmi, lavorare, studiare, ma non riesco. La mente non c'è, sono irascibile, stanca, nervosa e ansiosa, buttata sul letto come un cencio. Ho dormito un'ora, ma purtroppo poi mi sono svegliata ed eccomi qua. Immobile, non so che fare. Ripenso al passato e rimugino su tante cose. Mi sento sporca, indegna, non in grado di fare niente, un fallimento, lontana da tutti e tutti lontani da me. Come si fa? Io non vedo via d'uscita.