Messaggi di keiji

    Ciao a tutti, giornate uggiose. Umoralmente, soprattutto. Mi sento ansioso-depresso e non so che fare. Vorrei farmi un giro per Roma, ma dovrei farlo da solo e dovrei studiare per lavoro. Mi sono alzato alle 14:30 perché mi è presa un po' d'ansia mista a quel vuoto che non riesco a colmare. Ho pranzato alle 15 e ciò non va bene. Sento che sto sprecando tempo e mi sento bloccato. Sto cercando di non darmi troppo addosso perché sarebbe controproducente.


    Se avessi persone con cui uscire, forse sentirei meno questa tristezza, e in questi casi il pensiero va alla mia ex. Sto cercando di accogliere tutto senza pressioni, ma è dura. Ieri ho avuto un attacco di panico/calo di pressione in doccia, ma dopo un po' mi sono forzato e sono uscito.


    Questo umore così mi fa rabbia e sto sprecando il weekend. Di solito mi viene in mente qualcosa, ma al momento niente... Come diavolo devo fare? So che devo trovare la forza dentro di me, ma non riesco. È frustrante. Vorrei tornare a due settimane fa, quando stavo bene, ero di umore decente, ma non si può. Questo è chiaramente uno sfogo e so che, semmai qualcuno leggerà, non potrà farmi nulla.


    Sto comunque evitando il pensiero catastrofico, sto cercando di riallinearmi con il pensiero e con lo spirito.


    La butto lì: consigliate qualche lettura? Cosa dovrei fare?

    Ma hai perfettamente ragione, scemo me che sotto sotto spero sempre di risolvere il problema con una ragazza normale e nel frattempo l'unica cosa che succede è che passano gli anni per ritrovarmi sempre li.

    Alla fine anche loro sono ragazze normali, ma ho capito che intendi. Non so in che tono tu lo abbia scritto, ma ti rispondo solo dicendo che ho precisato che, se è solo quello, vale la pena fare un tentativo. Magari ti sblocca e ti dà più fiducia.

    Si soffre tantissimo, ma credo sia così un pochino per tutti. Il lutto va elaborato. Ci sono giorni in cui siamo forti e fiduciosi, poi, senza apparente motivo, ci buttiamo giù. Succede, è la paura di rimanere soli, di aver sbagliato tutto, che il futuro sarà solo peggio. Io mi sento così oggi, anche se c'è il sole, anche se non ho alcun motivo di essere triste. Ma lo sono e basta. Penso che non ne ho il diritto perché sto bene, cammino, respiro e i miei cari sono in vita. Una miriade di persone è disperata perché sotto i bombardamenti, attingagliata dalla fame, dal freddo, dal lutto, dalla malattia. E mi dico che lo devo a me stessa e devo andare avanti.

    Hai ragione. Anche se sono meno d'accordo sulla parte finale: ciò aiuta solo i sensi di colpa e, per quanto sia vero e reale, questo tipo di pensiero va preso con le molle. Nel senso che ci vuole anche un po' di leggerezza.

    Per il resto mi sembra come se non avessi fatto nulla a volte, che non mi sono aiutato nell'elaborazione. Non so bene neanche come si fa. È passato un po' di tempo e non posso stare così per questa cosa ancora. Ho un po' di ansia semiimmotivata. Da una parte cerco di non darmi troppo addosso, ma dall'altra non voglio compatirmi e stare "mollo", ci vuole pure un po' di grinta.
    Sto provando a meditare, da solo, ma con scarsi risultati (è anche vero che non può essere miracolosa e non posso pretendere tanto).

    Ti abbraccio.

    05-03-2025 – Inciampo di nuovo. Sono caduto? Sto cadendo? Ho un po' paura.


    Il lavoro che stiamo facendo si è un po' interrotto. Purtroppo, domenica scorsa una discussione tranquilla con mia cognata riguardo alle relazioni e alla mia ex ha toccato un mio nervo scoperto, a quanto pare. Schema:

    Lei non ha lottato per la nostra relazione → lei non mi amava → non sono degno di essere amato → rimarrò da solo perché sono triste, perché nessuno mi può amare.

    Purtroppo, è questo e darmi così addosso non mi aiuta, è quasi un meccanismo inconscio. Però non posso neanche dare del tutto la colpa a lei dicendo che ho buttato un sacco di tempo. Questo passaggio l'ho capito meno, anche se la mia terapeuta intendeva dire che devo prendermi anche le mie responsabilità ed arrivare a vedere la separazione in modo maturo. Doveva succedere e sarebbe successo comunque.
    Entrambi abbiamo sbagliato a procrastinare e a non affrontare l'eventuale evoluzione della coppia. Ci andava bene così.

    Purtroppo, ultimamente, dopo queste ricadute tendo ad andare nel sintomo. Ho provato e provo un po' di ansia di fondo. La T dice che dovrei farmi prescrivere delle benzodiazepine al bisogno, proprio per non incorrere nel sintomo dopo queste ricadute. Sono un bel po' scettico, ma forse ha ragione.

    Come diavolo si fa ad elaborare una separazione, allora? Non è possibile che alla minima scossetta mi ritrovi ribaltato come se fosse una tempesta. Intendo ribaltato a livello umorale: una settimana fa ero fiducioso ed avevo diverse idee stimolanti, ora solo paura. Bah...

    Ho letto un po' della discussione e vorrei dire due cose:

    - Il giudizio altrui è una mezza scusa. La cosa che ti fa male e ti blocca è il tuo stesso giudizio su di te. Sì, è un problema di autostima. Non sei l'unico ad averlo, ce n'è un mare di gente, compreso io. Il giudizio altrui può far male lì per lì, ma lascia il tempo che trova. E poi non credere che alla gente importi troppo di te (un "te" generico, intendo), anche nel senso che molte cose mica ti si leggono in faccia.

    - Se il problema è la verginità, che a 28 anni non è così clamorosa alla fine, ed è SOLO e SOLAMENTE quello, io ti consiglio di andare con una escort. Ce ne sono di recensioni di brave ragazze. Per quanto mi riguarda, stimo di più loro che alcune puritane giudicanti bigotte del cavolo, che ti distruggono la vita in un batter d'occhio. Anzi, lo vedo quasi un lavoro onorevole. Non sto scherzando, io non ci sono andato ancora. Se serve a sbloccarti, perché non fare un tentativo? (Certo, limitati nel tariffario magari.)

    Ciao Keiji, mi dispiace per come ti senti... Mi ci ritrovo parecchio in quello che scrivi, abbiamo varie cose in comune... Entrambi lasciati dalle nostre ex, non ci sono più quelle certezze e si prova un vuoto incredibile... Non ho letto tutti gli interventi, ma ricordo che avevi scritto qualcosa su di te nella mia discussione...

    In questi giorni nemmeno io ho la lucidità per scrivere bene qualcosa, troppi pensieri e ricordi...

    E niente... Ero passato di qua per darti un forte abbraccio... Ciao!

    Ciao Mr_Scar, ricambio con affetto l'abbraccio.
    Purtroppo, te l'avranno detto milioni di volte, è ancora presto per te. Non sai quanto mi dispiace, ma credo che di tuo ne uscirai forte. Ora stai male, sei a pezzi, tutto è un po' uno schifo, ma andando avanti migliorerà. Sappi che alla fine ne uscirai molto più forte.
    Rispetto a me hai raggiunto tappe con i giusti tempi, io su alcune cose sono indietro...
    Perciò ti dico che devi avere fiducia nel fatto che questo brutto periodo passerà. Con dei cambiamenti funzionali, credo si possa agevolare la cosa. Probabilmente è troppo presto, ma arriverà quel momento.
    Dal canto mio, personalmente ho delle problematiche mai risolte e ci sto combattendo. Ora come ora sono sconfortato, perché avevo fatto un passo in avanti e mi ritrovo ad averne fatti quattro indietro. Vorrei fermare il tempo per poter recuperare, ma non è possibile.

    È una buona cosa giudicarsi, dipende però in che modo lo fai.

    Eh, lo faccio col genitore giudicante che è in me, non così costruttivo. Anzi. Devo aggiustare questo meccanismo.

    Keiji, vedrai che sono nuvole passeggere. L'altra settimana il tuo cielo era limpido. Queste sono solo nuvole e passeranno.

    Lo spero. Sì, l'altra settimana andava abbastanza bene. In questa sono successe diverse cose e mi do la colpa un po' per essermi fossilizzato sulla mia ex. Ho mia madre all'ospedale e comunque i miei hanno una certa età ed hanno bisogno di me. Non me lo posso permettere di stare così. È un po' tosta avere un equilibrio e questa sensazione opprimente di solitudine mi debilita.

    Hai bisogno di qualcosa, e quel qualcosa potrebbe essere paragonato a quello che ti dava lei. Ti faceva sentire bene e tu vuoi stare bene, essere felice e mandare via la tristezza. Continua ad andare avanti ed ad accudire il tuo giardino, vedrai che qualcosa di meraviglioso succederà!

    Ti ringrazio, Golfo. Io voglio essere sereno. Voglio esserlo da solo. Voglio arrivare a sentirmi bene con me stesso. Forse non sto facendo niente per arrivarci, forse il mio inconscio mi sta allertando di questo.

    Forse non ti fai le giuste domande, pensi troppo al futuro e/o al passato. Non ho risposta a come fare per cercare dentro di sé, ma secondo me la psicologa, farsi sane domande, prendersi del tempo per darsi le risposte, danno tanto.

    Può darsi. Ho una sensazione opprimente che non riesco a scacciare né ad accogliere. Sto cercando di non reprimere, almeno con me stesso. All'esterno non credo ci siano segnali. Forse non ci sto riuscendo.
    La psicoterapeuta in parte dice che un po' ce l'ho troppo con la mia ex, che mi svalorizzo tantissimo perché il fatto che lei mi abbia lasciato e non abbia lottato per la relazione, per me, mi ha dato la giustificazione a mortificarmi. A sentirmi senza valore.
    Da una parte vorrei sfogarmi e non vorrei essere così sensibile. Fa schifo essere sensibile e mi sento così sbagliato. Mi ha anche detto che abbiamo procrastinato troppo nella relazione. Sono un procrastinatore perfetto!

    Ma con il tempo le troveremo da soli, senza l'aiuto di nessuno. Puoi sempre vivere anche tu nel presente.

    Difficile. È veramente difficile certe volte.

    Ci saranno sicuramente momenti in cui la tua mente e il tuo corpo saranno connessi all'attimo che stai vivendo, perché stai facendo qualcosa che ti piace, perché ne sei immerso, perché ti stai impegnando o chissà.

    Diciamo che per brevi sprazzi è successo. A me interessa la serenità, stare bene con me stesso e non avere quest'angoscia che ogni tanto si palesa.

    Prova a scrivere su un foglio diviso in due le cose che ti piacciono e quelle che non ti piacciono. Cerca di capire cosa ti fa stare male e cosa invece ti dà benessere. Se non funziona, prova un altro metodo: scrivi le cose per cui sei grato, tutto ciò che, se lo perdessi, ti farebbe impazzire o soffrire. Scrivile, e vedrai che diventerai ancora più consapevole del loro valore, sentendoti ancora più motivato ad apprezzarle.

    Proverò a farlo, non ora. Non mi sembra il caso.

    Troverai qualcosa di meglio in futuro e, col senno di poi, la ringrazierai anche per il bene che ti ha dato.

    Sinceramente non ci credo. Un po' mi sto giudicando, lo sto facendo di nuovo: non mi do pace per il fatto di essere ripiombato un po' in basso. Di non avere ancora digerito, di avere questi alti e bassi.