Messaggi di Marasma

    Ecco, quello è il mio problema... Ho sempre avuto la passione per il canto e le arti espressive, da piccola sognavo di fare la cantante. Poi di fare l’attrice di musical. Però non mettevo in conto che sono davvero timida e ansiosa quando sono davanti alle persone, anche solo un piccolo gruppo di persone. Mi sono anche esibita qualche volta ma prima e durante l’esibizione ero totalmente nel panico, e infatti ho anche sbagliato a volte.


    Mi trovo in crisi perché da una parte vorrei intraprendere quel cammino, dall’altra invece ho troppa paura e sento che è un rischio troppo grande, soprattutto in questo periodo così incerto... Le scuole di musical costano tutte parecchio e dovrei lasciare il lavoro che ho ora per frequentarle. Penso che potrei comunque farlo per passione, come sto facendo ora con il canto ed essere soddisfatta comunque, ma ho sempre paura di pentirmi delle mie scelte in futuro.


    Però penso che seguire i propri sogni sia giusto, ma bisogna anche avere un piano d’azione più concreto. Nel senso che a volte bisogna buttarsi, ma con il paracadute... Lasciare tutto ora mi creerebbe troppa ansia, ma posso iniziare a muovere un passo in quella direzione magari iniziando un corso di teatro oltre a quello di canto appena potrò. Scusa per questo monologo, magari non ha molto senso ma un po’ mi è servito per chiarirmi le idee

    Parlo di scelte di studio/lavorative, insomma il percorso professionale. Non riesco a scegliere, ho vari percorsi in testa ma non riesco a capire quale sia il più importante per me.

    È da quando ho finito la scuola che sto così, con momenti di calma in cui non ci pensavo.

    Ho 24 anni e non ho ancora combinato nulla nella vita. Non so quale strada prendere, mi sembrano tutte strade a metà. Vorrei essere sicura di avere un risvolto positivo prima di scegliere, ma so che è impossibile. Eppure non riesco a lasciare nessuna delle strade che ho immaginato nella mia testa, nonostante io sappia che sono solo fantasie e la realtà è ben diversa. Quello che immagino potrebbe non succedere mai, ma io come faccio a fare una scelta ponderata? Soffrendo di disturbo ossessivo poi ogni scelta è impossibile, figuriamoci quelle importanti tipo cosa fare nella vita!


    Salto da un’idea all’altra e non riesco a concludere nulla... Sono davvero stufa di tutto ciò! Vorrei solo prendere una decisione ed accettarne i pregi ed i difetti, essere sicura di quello che ho scelto senza ripensarci mille volte... Ma sembra una cosa impossibile per me. Io non voglio vivere di rimpianti, voglio una vita che sento mia! Ma come faccio se non riesco a scegliere? Sono condannata a vivere a metà, divisa tra tutte le strade che non ho preso.


    Continuo a rimandare e rimandare, cerco di tenere sempre un’opzione aperta, ma così facendo non scelgo mai del tutto.

    I sogni che avevo ora mi sembrano troppo faticosi, e ho paura di fallire ancora. Ho paura di prendere l’ennesima decisione sbagliata, quando vorrei solo essere soddisfatta di me stessa e della mia vita. Vorrei soltanto vivere la MIA vita, una vita piena, che mi sono scelta io, invece di una vita che mi è capitata. Ho paura che non combinerò mai nulla, che non troverò mai la mia strada... Ho paura di pentirmi in futuro di non aver osato di più, di essermi accontentata. Non mi perdonerei se succedesse, perché vorrebbe dire che ho sbagliato tutto, che ho avuto troppa paura per provarci. Ma continuo a rimanere bloccata, non ho il coraggio di scegliere, e queste parole sono sempre le stesse da anni ormai. Sono semplicemente stanca.

    Non saprei come però, perché con la psicologa ci ho lavorato... Non è che sono sempre bloccata dalla paura, per esempio sono riuscita ad andare a vivere e lavorare da sola in Australia, perché lo volevo fare e nonostante la paura ci sono riuscita. Ho viaggiato in altri paesi da sola, e ho sempre cercato di affrontare le mie paure nonostante tutto. Però per quanto riguarda questo aspetto non riesco a muovere un passo...

    È da quando ho finito le superiori (quasi 5 anni fa) che sono in un limbo per quanto riguarda la mia vita professionale. Non prendo decisioni perché non so quale delle strade che mi immagino dovrei intraprendere davvero, e forse non voglio proprio intraprenderne nessuna perché così è più "facile", non posso avere delusioni. Ma questo immobilismo mi sta distruggendo la vita, ed io non so come iniziare a muovermi.
    Sono stata in terapia per un anno, ho risolto varie problematiche o comunque ero migliorata molto, ma ora mi sento anche peggio di prima! Ho paura che questa cosa non finirà mai...
    Più di tutto ho paura di trovarmi tra qualche anno totalmente insoddisfatta della mia vita, senza più sogni né speranze per il futuro, proprio come avevo promesso a me stessa che non sarei mai diventata, e già mi sento un po' così adesso... Mi fa tantissima paura, vorrei solo avere il coraggio di agire, e di accettare gli eventuali fallimenti, invece di rimanere qui a fantasticare e basta.

    Da adolescente fantasticavo un po' troppo, pensavo che sarei diventata una cantante semplicemente perché cantare è sempre stata la mia passione e credevo che sarebbe stato tutto facile, ma poi quando sono entrata nel mondo degli "adulti" la realtà mi ha colpita con forza. Da allora non ho mai più avuto il coraggio di provare. Continuo ad avere questo sogno di entrare in una scuola di musical, ma ormai non so se è davvero quello che voglio oppure è solo un modo per evadere dalla realtà e non provare a fare nulla... Vado a lezione di canto da 2 anni, ma non ho mai preso lezioni di danza o recitazione. Solo il pensiero di fare il provino mi mette un'ansia pazzesca, ed infatti ho sempre rimandato. Però da una parte vorrei farlo per il semplice fatto di togliermi questo peso, e se va bene ok, altrimenti ci metto una pietra sopra e riparto da zero con qualcos'altro. E invece no, non faccio nulla. Mi odio per questo!

    Penso troppo a tutte le possibilità, e se poi va bene però poi non sono all'altezza? E se poi mi rendo conto che non è quello che voglio fare? E se poi l'ansia mi impedisce di arrivare fino in fondo?
    La paura di sbagliare mi blocca, e nonostante io cerchi di autoconvincermi che gli sbagli servono a capire qualcosa in più, che i fallimenti servono, che non finirà il mondo, eccetera non riesco comunque a fare nulla.

    Forse è meglio ridimensionare i miei sogni e puntare a qualcosa di più raggiungibile? Ma come farò quando un giorno mi renderò conto di non aver fatto quello che volevo davvero, o di non averci almeno provato? Come avete fatto con i vostri sogni? Ci avete creduto?

    Anch'io ultimamente non esco quasi più, io che sono partita da sola per andare dall'altra parte del mondo, ho lavorato in Australia, ho viaggiato da sola in 3 continenti... Ora ho di nuovo l'ansia per tutto, e soprattutto pensando alla mia vita mi sento una fallita, tanto che per non dover fingere di stare bene preferisco starmene chiusa in casa tutto il giorno e rifiuto qualsiasi uscita di "piacere".
    Quindi non sei solo, ti capisco tantissimo e vorrei poterti aiutare, ma neanche io so come fare per stare meglio. So solo che è una cosa temporanea, e cerco di pensare che malgrado tutto quello che ci fa credere il nostro cervello torneremo ad una vita più o meno normale e più soddisfacente di questa... E magari non sarà facile riprendere, ci vorrà tempo e ci dovremo impegnare, però ci riusciremo!
    D'altronde siamo o non siamo abituati a dover combattere? Che fatica, sì, però penso proprio che in un futuro non troppo lontano ringrazieremo noi stessi per non aver mollato in questo periodo così buio.

    Comunque quoto quello che ti hanno detto altri, ossia: cerca di fare qualcosa che ti stimoli e che ti distragga un po'. Anch'io dopo tanto tempo ho ripreso a disegnare e creare, ovviamente non fa i miracoli, ma aiuta. Poi quando riesco a forzarmi a farlo, anche l'esercizio fisico mi aiuta tantissimo.

    Bene, almeno non sono l'unica... Mi sentivo strana :assi:
    Ma ovviamente, come al solito, era semplicemente una mia paranoia. Comunque mi interessava capire la differenza di approcci, e come ho notato per ognuno ci vuole qualcosa di diverso, non c'è una "regola".

    Ciao, posso dirti che per i tuoi ventitré anno ne hai fatte anche tantissime di cose. Non paragonarti a chi è laureato, se guardiamo obiettivi di strade che non abbiamo intrapreso è normale che gli altri ci diano filo da torcere. Hai avuto altre esperienze, molte, e sicuramente le porterai dietro nel bene e nel male.

    Sì forse è vero, è che mi sembra sempre di non aver fatto abbastanza, mi sento sempre come se mi mancasse qualcosa... Purtroppo il pensiero di non avere alcuna specializzazione nel mondo del lavoro mi pesa tantissimo, per questo vorrei finalmente agire in tal senso e prendere una decisione sul mio futuro. Però continuo ad essere bloccata dall’ansia di sbagliare...

    Sei ancora molto giovane, se ti interessa davvero il campo di studi preparati per test d'ammissione a Psicologia. E' uscito da poco l'Alpha Test nuovo con il Tolc-Su, la modalità specifica dei nuovi test che dallo scorso anno sono online. Altrimenti se ti piace la pasticceria cerca di specializzarti su quello.

    In realtà ho escluso Psicologia da un po’, era una “fase”... Continua ad interessarmi, ma non lo farei come lavoro. Avevo pensato di fare un corso di pasticceria, ma al momento non posso...

    Come immaginavo sono in pochi a dare e farsi dare del tu... Preciso che ho 23 anni, e la terapeuta avrà 10 anni in più di me, e soprattutto per quando riguarda farmi dare del lei non mi sono mai sentita a mio agio, per questo alla sua domanda “ci diamo del tu o del lei?” ho risposto senza pensarci. Il mio rapporto con lei è molto simile a quello di cloudnine, siamo “alla pari” e io con lei mi trovo benissimo perché sento che il suo modo di fare è adatto a me... Ci sono andata per un anno, non sempre regolarmente, per cui probabilmente queste sono solo paranoie che mi faccio senza motivo perché penso che se tutti danno/si fanno dare del lei allora è strano farsi dare del tu.

    Salve a tutti, mi chiedevo...
    Come vi rapportate al vostro terapeuta? Vi date del tu o del lei?
    Io è dall’inizio che mi faccio dare del tu dalla mia terapeuta, perché mi sento più a mio agio. Però trovo difficile dare a lei del tu a mia volta.

    Poi ultimamente non vado più a fare delle sedute periodiche, ma la contatto io quando sento che avrei bisogno di fissare una seduta. Non so mai cosa scrivere, come approcciarmi e a volte penso che sia strano, perché è come se avessimo chiuso la terapia eppure io ho dei periodi in cui ho davvero bisogno di parlare. Volevo sapere se anche a voi è successo di smettere e poi riprendere, o di fare sedute sporadiche.

    Insomma, come vi rivolgete al vostro terapeuta?