Messaggi di Marasma

    Io ci ho provato tante volte con i miei genitori, che fumano entrambi come delle ciminiere da 30 anni… Tutto inutile, anzi, quando osavo dire qualcosa se la prendevano. Hanno fumato con me nella stessa stanza per tanti anni, facendomi respirare un bel po’ di fumo passivo. Per questo odio il fumo, mi fa schifo, avevo anche provato a regalare il libro di Carr a mia madre ma non l’ha letto, la sigaretta elettronica l’ha provata una volta e l’ha messa nel cassetto, è lì da 10 anni. Lei ha anche tanti problemi di salute, non capisco come si possa essere così cocciuti. A volte ci penso e mi viene una gran tristezza mista a rabbia, perché ho l’ansia che da un momento all’altro possa starci secca. Ma ormai ci ho rinunciato, non si può forzare qualcuno a smettere se la persona in questione non vuole. L’unica cosa che proverei a fare è di insistere sul fatto che ti preoccupi perché ci tieni a lui e non vuoi che stia male, perché vuoi passare più tempo possibile con lui in salute. Magari facendo leva sui sentimenti capirà quanto è importante per te.

    Mentre ero su Instagram sono finita sulla pagina di una speaker radiofonica che ho visto e sentito tante volte alla radio, e guardando i suoi post ho notato che è stata da poco in viaggio in Australia. Quando ho visto il posto in cui ho vissuto per qualche mese a Melbourne (che ho amato più di ogni altro) la nostalgia ha preso il sopravvento. Avevo 22 anni, era il 2019… Quelle sensazioni di meraviglia e di possibilità non le ho mai più provate, credo che non le proverò più. Sembra passato un secolo da quel momento.

    Ciao deltatango17, conosco bene questo disturbo perché anch’io ne soffro e so quanto faccia star male. Ne soffro praticamente da sempre (i primi pensieri intrusivi e ossessivi li ho avuti intorno ai 6 anni e poi la fase peggiore dai 12 ai 15, ne ho 28 ora) e mi ha condizionato tanto nella vita. Ho fatto psicoterapia cognitivo-comportamentale per più di un anno e mi ha aiutata molto, ma ero già riuscita in qualche modo a “cavarmela” da sola. Però nei periodi di maggiore stress torna a tormentarmi, a volte riesco a tenerlo sotto controllo, altre volte no. La cosa peggiore è il senso di colpa che mi ha accompagnata per tutta la vita, facendomi sentire come se non meritassi nulla, e infatti se sono felice puntualmente riesce a farmi cadere in un vortice di pensieri che non mi permette di godermi le cose belle della vita, che sinceramente già sono poche. È come essere nati con il cervello difettoso, purtroppo da questo disturbo non si guarisce, ma si può diventare più bravi nel gestirlo. Però ci sono stati periodi della mia vita in cui quasi mi ero dimenticata di soffrirne, e comunque la terapia mi aveva un po’ aggiustato il cervello. Comunque ti capisco perfettamente e mi dispiace che tu ti senta così, sappi che non sei l’unico, e so che è una magra consolazione, però a me un po’ conforta sapere che qualcun altro sa quello che si prova.

    Hai notato perché sei poco costante? Io noto che, se per più di una settimana non la pratico affatto, sono più nervosa e irritabile. La mia ossessione è su qualcosa che non cambierà mai nella mia vita, la sto accettando e spero pian piano mi "abbandoni".

    In parte è per la poca motivazione, e in parte è che condivido la camera con una coinquilina e non ho molto tempo per me, mi dà fastidio che qualcuno entri quando sto meditando e quindi rimando.


    Ciao, grazie. Più che test per la mia "tesi", viene il pensiero, la tristezza e quindi, in passato, anche le ricerche su qualsiasi nuova terapia, forum, consulti medici, sondaggi, robe così. Una vera ossessione che non mi lascia in pace, un tormento, qualcosa di questo genere. :(

    Ecco, prova a non cedere quando il pensiero ti martella, non cercare di risolvere la questione. Prova ad accettare che quel pensiero ti crea tristezza, e poi lascialo andare. All'inizio sarà difficilissimo, ti sembrerà di non poter resistere alla tentazione di controllare i pensieri e fare le cose che fai di solito quando stai male. Ma più lo fai e più diventa facile, più accetti le tue emozioni negative, e anche le situazioni negative (quelle che non puoi cambiare perlomeno), meglio starai. Sembra un paradosso, ma non lo è. I pensieri non sono verità oggettive, ma storie che ci creiamo nella testa. Se posso, ti consiglio il libro "La trappola della felicità" di Russ Harris. A me aveva aiutato, lo trovo molto utile anche perché ha al suo interno degli esercizi pratici.

    Ciao Marasma, scusa se sono OT, adesso ti ha "agganciato" un'ossessione di tipo nuovo?

    Hai per caso provato la meditazione?

    In realtà è da un po’ di anni che il tema è lo stesso, ma in questo periodo è particolarmente difficile non caderci dentro… Sì, ho praticato e pratico la meditazione (ultimamente però sono poco costante) e mi ha aiutata molto.