Messaggi di Gioia89

    Ciao a tutti, soffro di ansia generalizzata. Devo andare a fare un colloquio e delle commissioni in ufficio, e questo mi provoca una forte ansia. Quando riesco a portare a termine queste attività, sono felice di averle superate, ma il giorno dopo mi sento agitata lo stesso se devo affrontare un'altra situazione simile. Perché succede? Ci sono periodi in cui sto bene, ma quest'estate è particolarmente difficile. Mi fa stare male vedere che tutti riescono a fare queste cose senza problemi, mentre io no.


    Dimenticavo, soffro di DOC. Quando attraverso periodi di forte ansia, iniziano i rituali. Ad esempio, ho comprato del miele, ma l'etichetta era spostata e ho paura che sia stato drogato, quindi non lo mangio. Lo stesso vale per il latte: se non sono sicura che il tappo fosse chiuso bene, non lo bevo per paura che sia drogato. Evito di indossare certi vestiti o scarpe per paura della sfortuna e penso che se non faccio certe cose, accadrà qualcosa di negativo. Prima riuscivo a bloccare questi pensieri, ma ora sono tornati.


    Ho una figlia che mi vede fare queste cose e non voglio che cresca con questi esempi. Come avete fatto a bloccare questi rituali? Ho preso farmaci e ho consultato molti psicologi. Ho bisogno di stare bene. Da giorni sento un peso alla bocca dello stomaco appena mi sveglio.


    Sarà questo caldo assurdo o forse il fatto che ho delle cose da fare e sto iniziando ad andare in ansia.

    Buongiorno a tutti, sono 4 anni che soffro di attacchi di ansia e panico. Ho iniziato a curarmi seriamente un anno fa attraverso lo psicologo. Nei 3 anni antecedenti ci furono altri tentativi di andare dallo psicologo, ma non avevo trovato un terapeuta che facesse proprio per me. Adesso sembra che vada un po' meglio grazie a questo psicologo e all'utilizzo della mindfulness. Peccato che con l'inizio del caldo la mia patologia si sia un po' più aggravata e stavo pensando di intraprendere un percorso anche psichiatrico. Mi chiedevo se qualcuno di voi ha un'esperienza antecedente alla mia nel tempo e se ha trovato sollievo grazie alla psichiatria. Sono spaventato dai possibili effetti collaterali dei farmaci. Fatemi sapere come vi siete trovati voi, se ne siete usciti e se sì, come.

    Grazie a tutti dell'opportunità e di questo spazio.

    Posso dirti la mia: soffro di ansia, panico, fobie, sono ipocondriaca...

    È quasi 18 anni che ne soffro, ho partorito 7 anni fa, non so come :-). Ho speso tanti soldi per psicologi. Nel 2010 ho dovuto iniziare a prendere psicofarmaci perché non riuscivo ad uscire di casa, e ti devo dire che non ho avuto nessun effetto strano, anzi ero rinata!!! Ho preso peso ma stavo vivendo.

    Ho terminato la cura dopo 2 anni e lì si, dopo averli tolti, ho iniziato ad avere le tipiche crisi di astinenza, ma da stupida ho buttato tutto da un giorno all'altro e questo non si fa!!

    Dopo qualche anno una psicologa mi ha dato un'altra pillola, non chiedermi perché mi sono fidata, non lo so, ma attenuava un po', nulla di più, sono rimasta indecisa e ho chiuso. Ho passato la gravidanza e i primi 2 anni di mia figlia nel peggiore dei modi... mi sono affidata a chiunque, mio marito in ospedale, mia figlia non dormiva, io lavoravo, ti lascio immaginare. Il mio medico mi ha prescritto un altro farmaco, alla prima dose, mezza pillola, ho iniziato a stare malissimo... solo suggestione, lo so bene, ma in quel momento la razionalità non la conoscevamo... e niente, tra alti e bassi combatto, senza nulla, so di non vivere al 100%, sono al massimo ad un 78%... mi hanno dato delle gocce naturali che a quanto dicono su di me dovrebbero funzionare, ma non le uso. Oggi ho saputo che un mio parente ha avuto un infarto e sono in panico totale...

    Forse mi mancano alcune molecole nel cervello, non so più cosa credere e cosa pensare... ma il farmaco sicuramente dà una mano...

    Comunque, la mia ansia, su una scala da 1 a 10, è un 6. Oggi faccio tante cose che prima non facevo...

    Ma le fobie e i miei blocchi mentali sono a 11.

    Mi hanno dato delle gocce naturali da prendere al bisogno. Sono buone, me ne hanno parlato benissimo... dovrò provarle.


    Io sono lo sfogo di tutti. Chiunque ha un problema mi chiama e mi riempie con la sua negatività. Sono circondata da invidiosi e non ho nessuno che mi ascolti davvero. Appena dico due frasi, iniziano a dirmi: "Ma non è nulla, sai cosa ho passato io?" Ma p∙∙∙a miseria... mi ascolti??? Ho bisogno di urlare, di parlare senza essere interrotta, di sfogarmi e dire tutto, e poi alla fine sentire le risposte. Inizierò un diario, mi invierò dei vocali da sola... ma credetemi, ho bisogno di parlare!!! E non ditemi di andare dallo psicologo... basta, ho parlato con tanti di loro e le risposte sono sempre le stesse...

    Io ho chiesto aiuto, ho speso davvero tantissimi soldi tra psicologi e psichiatri... Arrivo a un certo punto che non credo nemmeno più a loro.


    Capisco che mi fisso molto sui miei dolori fisici, la testa vuota, il collo... La mia ansia deriva dal fatto di non avere autostima, di non sentirmi capace. Vorrei fare come fanno tutte: prendere l'auto, mia figlia e andare al mare... Invece no, ho paura di svenire, di sentirmi male per strada, di avere la pressione bassa... è tutto qui! La normalità per tanti a me sembra un salto gigante. L'altra sera c'è stata una serata stupenda che pensavo di non riuscire a gestire, e invece?! Ma sto sempre con mio marito, i miei... Anche uscire con un'amica mi rende ansiosa. Prima non era così, prima avevo un altro tipo di timore che ho superato, poi un altro timore ancora... Ma la cosa che mi pesa di più è non avere la mia indipendenza, la capacità di fare tutto tranquillamente da sola... più che altro, essere autonoma.


    Ho una mamma che sa che mi agita con il suo continuo dirmi "fa caldo, c'è caldo, oh Dio quanto caldo" e lo dice sempre, impedendomi di andare al mare serena. Mi manca la serenità, mi manca la normalità.

    Oggi ho fatto per la seconda volta una c∙∙∙∙∙a gigante. Mi sono fissata con la pressione bassa, mio marito ci ha portato al mare e a metà strada abbiamo dovuto tornare a casa. Mio figlio ci è rimasto malissimo, il mio compagno non capisce... io mi sento di nuovo sconfitta e delusa di me stessa. Avevo ricominciato a stare bene... ma con questo caldo, il cielo grigio e non limpido, mi fanno stare male. Mi sento una madre di cacca, una poveretta.

    Perché magari non ti piace farle oppure le devi fare in un contesto che non ti piace.

    Ora, se devi andare... non so... al bar con le amiche ti succede?

    Yes... succede! Non sono più autonoma. Anche quando ho accanto il mio futuro marito, alcune cose mi risultano difficili. Pure al mare, ormai, si fa sentire la paura della mia maledetta pressione 96 su 65. Sto entrando di nuovo in un mood sbagliatissimo, rivoglio la mia autonomia e la mia indipendenza.