Messaggi di angel110

    Ciao, io conosco questa tecnica: inspiri dal naso per 4 secondi, trattieni il respiro per 7 secondi ed espiri dalla bocca per 8 secondi. Questo serve quando si va in iperventilazione e si respira dalla bocca.

    Provalo a fare per 4-5 volte durante un attacco di ansia/panico e vedi come va.

    Purtroppo non è facile trovare la persona giusta. Siccome io ho cambiato 5 terapeuti spesso cerco di resistere con quello che ho trovato perché magari penso sempre di essere io la persona problematica. E che anche il terapeuta in realtà abbia bisogno di tempo per inquadrarmi. Stavolta però ho notato che, leggendo un po' su siti specializzati, nelle caratteristiche della terapia cognitivo comportamentale ci sono delle tecniche che riguardano il rilassamento e la gestione degli attacchi di panico.

    Secondo me dovresti cambiare terapeuta. Non so se è un problema di approccio o se il tuo terapeuta ha una tecnica tutta sua. Anche io ne ho cambiati e personalmente la terapia cognitivo comportamentale non mi ha dato nessun aiuto o consigli su come fare per gestire gli attacchi di panico. Parlavamo solamente. Ci tengo a dirti che non sei tu il problema. Certo ci vuole un po' di tempo per inquadrare la persona, il suo disturbo, il suo vissuto (a maggior ragione se è stato pesante) ma poi deve essere la terapia ad aiutarti.

    E' difficile trovare la persona giusta ma questo non ti deve fermare dal cercare e cercare.

    Quindi ti trovi bene quando esci con lui? Magari potete vedere anche un film a casa, se è stanco e non se la sente di uscire. Giusto per stare un po' di tempo in più insieme...perchè hai ragione, dopo un po' diventa seccante...quindi non so, forse è meglio cambiare un po'. Ma quando uscite siete solo tu e lui? Se ne hai voglia, puoi chiedergli di portare un altro amico/a così conosci più persone e state insieme. Va bene anche una passeggiata

    Ti capisco per quanto riguarda le amicizie, anche quelle che avevo io si sono concluse per diversi motivi...interessamento 0, strade diverse ecc. Penso che faccia parte anche della crescita, chiudere amicizie e iniziarne altre. Magari non ci troviamo più bene con loro o loro con noi o accadono imprevisti. Insomma di tutto e di più.

    Perchè senti che non sai quanto duranno le uscite che fai con questo tuo amico la domenica?

    Probabilmente sei stanco di dover fingere di essere allegro spensierato...

    Fai bene a concentrarti su te stesso, cercarti un occupazione o anche dedicarti ad una tua passione.

    Non sentirti forzato di dover dire cosa è accaduto mesi fa. Datti tempo e quando avrai la forza di parlarne (sempre se vorrai farlo) puoi scrivere qui su questo forum e ti risponderemo :)

    Ciao, mi dispiace molto per quello che ti è successo. Voglio ringraziarti per aver raccontato questo episodio, sei veramente coraggiosa. Non posso immaginare come deve essere stato pesante emotivamente e psicologicamente. Leggendo il tuo post precedente, riguardo gli attacchi di panico, ho messo insieme le cose e ho pensato che probabilmente non hai elaborato ciò che è successo e quindi ti vengono gli attacchi di panico. A volte può venire un attacco apparentemente senza motivo, ma dietro c'è tanta storia che solo grazie a una psicoterapia si comprenderà meglio il tutto. Ti ho detto questo in quanto sei stata molto dettagliata nel racconto di quella sera.

    Solo una domanda...hai paura di uscire con un ragazzo perchè temi che possa accadere un qualcosa di simile o hai paura che ti venga un attacco di panico in sua compagnia?

    Ti consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia ad indirizzo emdr. E' una tecnica che permette di elaborare i traumi.

    Comunque ci tengo a dirti che non è stata colpa tua! Tu non hai fatto niente. La psicologa non doveva parlarti in quel modo.

    Ciao, ti capisco purtroppo...anche io ne soffro e so quanto possono essere invalidanti. In un mese di psicoterapia non puoi avere subito grandi risultati. Ci vuole tempo. A meno che non ti trovi bene...a questo punto puoi considerare il fatto di cambiare.

    Secondo me è un bel consiglio il fatto di includere i tuoi genitori nella tua routine. Oppure puoi inserirti tu nella loro, ad esempio ti fai vedere disponibile di andare a fare la spesa (so che l’idea ti fa tremare ma è un esempio per farti capire) e arrivati al negozio loro noteranno i tuoi sintomi. Oppure se sei in casa e senti che ti sta arrivando un attacco di panico, chiamali e chiedigli aiuto (ripeto serve solo per fargli capire che la situazione è seria, non hai bisogno di loro in quel momento). Devono vederti che stai male, per quanto brutta possa essere questa cosa, lo devono capire e metterselo in testa. Non possono dirti che ti cacciano di casa.

    Come procede con lo studio invece? Riesci a dare gli esami?

    Ciao, anche io ti capisco. Purtroppo solo chi ci passa in prima persona sa quanto siano devastanti questi attacchi di panico e se si aggiunge l’agorafobia è ancora più dura. Anche io ne soffro, quindi so bene di cosa parli. Ti consiglierei, se non lo hai già fatto di iniziare una psicoterapia. I farmaci uniti ad una giusta psicoterapia possono aiutare. In generale dovrebbero collaborare lo psichiatra e lo psicologo per il tuo benessere e per trovare delle soluzioni.

    In realtà la volontà di trovarmi un lavoro adesso c'è l'ho. Il mio desiderio non è stare a casa in panciolle a non fare niente ma tornare a casa e cercarmi l'indipendenza dai miei.


    Eppoi non capisco quando mai ho detto che non ho voglia di lavorare e ad avere un indipendenza tutta mia

    È una buona idea allora! Cosa ti piacerebbe fare?

    In effetti, non hai mai detto di non aver voglia di lavorare...

    Ciao, guarda secondo me è meglio che rimani in comunità solo per il fatto che sei più al sicuro lì che a casa. Credo che ti sia venuto questo pensiero perchè eri abituato a fare ciò che volevi a casa...probabilmente avevi una routine. Capisco che sei cambiato tu, non sei più depresso ma i problemi in casa saranno rimasti uguali. Quindi ti farai solo del male. A meno che non valuti l'idea, se ti senti pronto, di trovare un piccolo lavoro che ti permetta di affittare anche una stanza e avresti dei coinquilini. Questo lo sai solo tu e le persone che ti seguono in comunità se è un qualcosa di fattibile per te o se ti serve altro. Ad esempio iniziare uno sport o un qualcosa che ti piaccia davvero o che vorresti provare. Prova a parlarne con qualcuno in comunità, vedrai che sapranno cosa dirti.

    Lascia stare chi dice che alla tua età è strano che tu non abbia buona volontà per trovarti un occupazione (ovviamente mi riferisco a wavesequence).

    Solo noi sappiamo cosa abbiamo passato e come stiamo andando avanti. Io non mi sentirei di giudicare così...

    Comunque...ti sono vicina.

    Un abbraccio :)