Messaggi di angel110

    Concordo con la mente mente su tutto ciò che ha detto.

    Aggiungerei solamente in risposta a ciò che mi hai detto che tu non sei inutile. Questo è un suo modo "malato" per distruggerti e farti sentire sempre meno. Ma tu vali tanto...già il fatto di aver condiviso la tua storia ti fa onore e ci fa capire quanto sei coraggiosa.

    Poi, non è una cosa stupida pensare di portarti via tua madre...anzi questo è un gesto nobilissimo. Quindi per poter raggiungere questo obiettivo, trovati una piccola entrata economica come ti è stato suggerito. Dato che studi puoi cercare su google "lavoro da casa". Ovviamente non devi stare insieme a lui, ti prendi il pc se lo hai portatile e vai in un posto con il wifi gratuito. Alcuni ti consentono di lavorare anche dallo smartphone. Sarà una piccola entrata, ma importante per poter andare via da questa situazione. In più, mi permetto di dirti, che dato il rapporto che hai con tua madre, potete parlare seriamente di trovare una soluzione insieme. Mi sembra di aver capito che tu hai lei e lei ha te, quindi insieme siete più forti. Scusami se parlo di tua madre ma non mi sento di escluderla. Ad esempio, avete la possibilità di andare un fine settimana o quando lei avrà le ferie, da una zia o un parente? Giusto per staccare un attimo...

    Ciao, mi dispiace tanto per questa situazione. Quello che mi sento di dirti è andare via di casa o almeno pensarci su. Non è possibile che ti metta la mani addosso, è un qualcosa di assurdo. Non c'è giustificazione per la violenza fisica e psicologica.

    E' possibile che tu senta di odiarlo per tutto il male che ti ha fatto e ti sta facendo e per quello fatto a tua madre. Sai, sono convinta che arriverà un giorno in cui l'odio che provi lo trasformerai in indifferenza. Saprai riconoscere tutti quei comportamenti sbagliatissimi e arriverai ad un punto in cui proverai indifferenza nei suoi confronti. Il discorso è complicato, non so se mi hai capita... questo ti servirà per andare avanti nella tua vita. Probabilmente penserai ma che ca sta dicendo questa, ma vedrai che sarà così. Io non ho un bel rapporto con mio padre, ma posso dirti che quando lo vedo non provo più rabbia ma indifferenza.

    Non ti nego che alcune parole ancora mi feriscono ma sono arrivata ad un punto in cui dopo un po' non ci penso più. Sia chiaro, non sto paragonando la tua situazione con la mia, ci mancherebbe! Vorrei solo farti capire che questa rabbia nei suoi confronti la trasformerai con il passare del tempo in quanto sarai sempre più matura.

    Non lo farai per lui ma per te stessa.


    Nel frattempo (ritorniamo al presente) penso che devi crearti un indipendenza e stare insieme a lui il minor tempo possibile per proteggerti sia fisicamente che mentalmente. Anzi, se senti che sei in pericolo in continuazione, parlane con qualcuno... hai pensato di chiamare i carabinieri? Non voglio metterti paura, ma se la situazione peggiora devi proteggerti.


    Scusami se mi permetto...per quanto riguarda tua madre invece, hai paura quando loro sono soli? Com'è il tuo rapporto con lei?

    Ciao angel, che Approccio stai seguendo ora?

    Rispetto all affermazione su esposizione mi viene da dire questo: "spesso è vero che c itraumatizziamo Nell esporci perché prendiamo l'esposizione come una sfida, pertanto ci esponiamo al fallimento e alla paura di sbagliare" un esercizio molto utile e visualizzare cosa accadrebbe se vivessi quella situazione. Arriverebbe l ambulanza? Cosa direbbero i medici? Che farebbero? Probabilmente constaterebbero che non stai avendo nulla se non ansia e ti darebbero dell'ansiolitico.

    Ecco tu con quell ansiolitico nella tasca stai portando il p.s. Sempre. Con te.

    Ciao, sto seguendo una terapia breve strategica.

    Penso che ti sei sbagliato/a a menzionare me, in quanto è meravigliosa92 ad avere detto che rimane traumatizzata quando si espone. Comunque hai ragione, questo è un esercizio utile.


    leonardh perdonami, ma la tua idea che gli attacchi di panico si superino esclusivamente esponendosi, su di me ad esempio non sortisce effetto, perché se io mi espongo, mi succede che mi viene l'attacco di panico, e dopo resto traumatizzata. Se resto traumatizzata, non è che la volta dopo riprovo, ovviamente, perché se riprovo un'altra volta, subisco un trauma maggiore ancora. Per questo devo obbligatoriamente usare l'ansiolitico.

    Ciao! Grazie per la tua attenzione. Come ti trovi con la terapia breve? Hai avuto miglioramenti? Mi sarebbe interessato tanto sapere che esercizi ti vengono fatti fare. Stai meglio in questo periodo?

    Io purtroppo non ho la patente, tra studio e impegni vari non l’ho mai fatta. Inoltre ho avuto un lutto familiare causa incidente stradale e mia madre mi ha sempre indotto ad evitare, questo ha inciso...in questi giorni sono stata un poco meglio ma a volte mi capita di avere incubi in cui mi trovo da sola in una città o in un supermercato. L’idea mi terrorizza. Ad oggi non riesco neanche a passeggiare sola a piedi per oltre un tot dalla mia abitazione. Se mi accompagna qualcuno riesco, ma ci deve esseee sempre nelle vicinanze una via di fuga rapida (macchina, casa). È una sensazione orribile e sto cercando di capire come uscirne. A volte non sai perché la mente ti sabota così, accade e basta, nel mio caso evidentemente il bisogno di un affetto che non si è potuto realizzare ha scatenato in me un’ansia così grande che si è tramutata in sintomi agorafobici.

    All'inizio ero molto scettica, non avevo molto feeling con la psicologa e non mi fidavo molto ne della terapia ne di lei. Non mi fidavo della terapia in quanto l'avevo già provata un paio di anni fa, quando iniziai ad avere attacchi di panico. Sono tre mesi più o meno che la sto facendo in maniera costante e mi sono stati dati degli esercizi (finalmente). Mi trovo bene, ma devo dire che ci sto mettendo molto del mio, impegnandomi tanto.

    Se posso darti un consiglio, evita di evitare e prova a non farti condizionare dagli altri...anzi te lo devi imporre. Scusami se te lo dico ma facendo così tua madre ha rafforzato la tua paura.

    Ti capisco benissimo, io quando entravo in un negozio stavo sempre vicino l'uscita...

    Cosa faresti oggi se non avessi paura? Vorresti prendere la patente? Secondo me devi parlarne con la psicologa, di sicuro lei ti aiuterà. Non dico che non sei in grado da sola, anzi sono convinta che c'è la farai!

    Cosa intendi per "il bisogno di affetto che non si è potuto realizzare"?

    Comunque resto a tua disposizione, se hai bisogno di sapere gli esercizi che conosco te li posso scrivere qui o in privato o se hai bisogno di parlare.

    Non sei sola.

    Sono felice di poter essere stata d’aiuto. Al momento sto seguendo una terapia psicodinamica, transazionale. Ho iniziato da pochissimo e mi è stata consigliata visto che tante istruzioni da cognitivo comportamentale sono riuscita a metterle in atto già da sola, ma non sono bastate. Purtroppo di recente ho avuto un trauma emotivo forte (allontanamento improvviso da parte della persona amata quando ho spiegato di avere questo problema, dopo un anno di relazione fondata sul sostegno e la fiducia) e questo mi ha creato un colpo enorme. Autostima a pezzi, senso di impotenza alle stelle. Oggi ho provato ad entrare in un bar e tremavo, poi mi sono imposta di non fuggire da lì: mi sentivo morire, ho avuto una crisi di pianto e poi poco per volta mi sono ripresa. Questo problema penso nasca spesso un po’ dalla nostra indole sensibile alla nodtre sensazioni e agli stimoli esterni, e gran parte come reazione spropositata a certi vissuti. Io ad esempio ho capito di avere un forte conflitto nato da imposizioni genitoriali forti, di cui mi ero assunta la responsabilità mettendo a tacere le mie emozioni per tanto tempo. Tu che terapia segui, se posso chiedertelo?

    Ciao, scusami se rispondo solo oggi. Come stai?

    Conosco questo senso di impotenza ed è veramente brutto. Hai la patente? Riesci a guidare?

    Anche io sono una persona molto sensibile e hai ragione. Quando si ci mettono di mezzo anche i problemi familiari è tutto ancora più complesso. Anche sotto questo punto di vista ti capisco bene...

    Io sto seguendo una terapia breve strategica.

    Hai proprio ragione...capisco cosa intendi. Si, al momento sto seguendo un ennesima psicoterapia. Grazie mille dei consigli, te ne sono davvero grata! Io per il momento mi sto esponendo e quando mi capita di avvertire un sintomo mi domando :"Che cosa può accadermi?". Non so se lo conosci, questo è l'esercizio delle peggiori fantasie. Me lo ha spiegato la psicologa ma già lo conoscevo dato che avevo visto dei video su youtube. In più cerco di pensare che se me ne scappo peggioro il problema e non va per niente bene.

    E' vero, bisogna allenarsi mentalmente tutti i giorni.

    Tu sei seguita da qualcuno?

    Quanto ti capisco...io ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e con il passare del tempo si è sviluppata anche l'agorafobia e claustrofobia. Paura di stare in posti affollati, aperti e di non avere via di scampo qualora fossi stata male...oppure entrare in un negozio e avere la costante paura di allontanarmi. E' bruttissimo... però devo dire che sei stata bravissima. Hai deciso di esporti e hai scelto la strada migliore. Solo così si può battere questo disturbo. Ci vuole tanta costanza e tanto impegno. E' anche pesante il fatto di dover chiedere aiuto ogni volta, purtroppo lo faccio anche ora ma diciamo che sto vedendo dei miglioramenti nel mio caso. Il mio consiglio è quello di continuare la psicoterapia e ogni giorno di porti un piccolo obiettivo. Sei forte, credi di più in te stessa. Di certo la psicoterapia ti darà una grossa mano ma molto dipende da te. So che ci vuole una forza di volontà enorme ma c'è la farai. Non ti spaventare se avrai ricadute...purtroppo possono capitare.

    Non mi trovo bene con questo psicologo ma mi ha fatto il solito discorso del ci vuole tanto per migliorare. Sono stanco.


    Non voglio più fare altre cure se non c'è certezza di guarire. Dopo anni i miei problemi mi sembra che non passino mai. Vivo come un vegetale, forse ho davvero una depressione endogena. Dopo anni i problemi cronici sono più difficili da guarire.


    Ogni cosa mi costa fatica e anche le cose più banali. Ho quasi sempre mal di stomaco o ansia o stanchezza o mal di testa o depressione... ☹️

    "Non vuoi fare altre cure se non c'è certezza di guarire" questo la dice lunga! Significa che tu in fondo vuoi mettercela tutta e passare questo periodo. Sei molto stanco ma questo non ti deve impedire di chiedere aiuto. Hai qualche hobby o un qualcosa che facevi da piccolo che ti piacerebbe riprendere?

    Ah, quanto ti capisco per i dolori allo stomaco...i miei problemi di ansia sono iniziati proprio così. Ovviamente non posso sapere se sono dovuti, nel tuo caso, a sintomi ansiosi oppure ad altro. Per sicurezza falla una visita dallo gastroenterologo o parlane con il medico di famiglia.

    I problemi di volontà e paura (direi angoscia più che altro, paura è quando c'è una minaccia reale e visibile) ce li abbiamo fin da bambini. E come da bambini, ci si può esercitare e praticare. Certo che da adulti è più difficile perché le difese ormai le abbiamo ben ampliate e fortificate. Ma altre strade non ce ne sono, sempre che non vogliamo diventare dei gavettoni di psicofarmaci.

    Se a far da sola non è andata granché bene, fatti aiutare e renditi disponibile. E se chi dovrebbe non ti aiuta più di tanto, cambia. Cerca qualcuno di più adatto. Nella vita si cambia il dentista, il parrucchiere, tatuatore, estetista per avere il "meglio", non ho capito perché non lo si debba fare anche per questi problemi che non sono da poco.

    Hai proprio ragione. Ti ringrazio tanto.

    Penso che si faccia fatica a cambiare una psicoterapia perchè nella maggior parte dei casi, ci si sente dei falliti. Però se uno vuole stare bene deve trovare questa grande forza. Alla fine ad una persona può andare bene un tipo di approccio mentre per un altro no. Siamo tutti diversi.