Ad oggi, se ti va di dirne, qual è la tua percezione riguardo alle ragioni per cui "non piaci alle donne"?
Il problema è proprio che non lo so di preciso perché sembra che qualunque cosa faccia, dica o pensi non riesca a togliermi dalla condizione di essere incapace di attrarre una donna, è come se avessi una specie di anatema. Quello che mi viene in mente, come ho detto altre volte, sono la sfortuna e la timidezza. Poi però quando cerco, a fatica, di superare la timidezza e di espormi con una ragazza che mi piace, finisco al contrario per risultare invadente e quindi respingente. Insomma, in qualunque modo mi muovo sbaglio. Io so già cosa state pensando: che se approccio con ansia una donna lei lo percepisce e quindi fugge, ma con tutto quello che ho passato come faccio a non essere ansioso? Quelli che possono approcciare con sicurezza sono solo quelli che hanno già la certezza di piacere alle donne e quindi possono anche passare sopra a eventuali rifiuti, perché tanto sanno che poco dopo avranno altre donne che invece gli diranno di sì. E quelli che hanno la certezza di piacere alle donne sono uomini che hanno caratteristiche innate e non acquisibili, o perché magari sono i sosia di Luca Argentero o perché hanno un conto in banca astronomico, non dico che tutte le donne ragionino così ma molte purtroppo sì, anche a causa del femminismo (il cancro della nostra società) che incentiva questa tendenza. Anche il semplice fatto di essere spigliato e estroverso è una caratteristica innata, chi nasce tondo non può morire quadrato.