Messaggi di ilalilla92

    Grazie mille repcar per il tuo messaggio...

    Si, so che possono esserci effetti collaterali, è che le altre volte non mi ricordo di averne avuti, quindi non sapevo se potevo ricollegare tutto alla paroxetina.

    Tra l'altro ora avverto un senso di debolezza alle gambe quando sto in piedi ed un po' di tremore alle mani, che mi da parecchio fastidio...

    Sono solo al 7° giorno di terapia e mi auguro che presto finiscano questi effetti indesiderati e incominci a stare veramente bene.


    Ho letto che tu soffri di ansia da tanto tempo..hai mai preso medicinali?

    Hai avuto esperienze con la paroxetina?

    Buonasera a tutti, scrivo questo post in quanto è tutto il giorno che sono un po' in crisi.

    Sono 5 giorni che ho cominciato la terapia farmacologica con DAPAROX (+ xanax 0,25 mattino e sera) ed ho già riscontrato degli effetti collaterali che non ricordavo aver avuto anni fa quando ho iniziato la terapia con il cipralex.

    Ho una leggera dilatazione delle pupille e gli episodi di ansia sono peggiorati.

    Lo psichiatra dice che la midriasi e i disturbi del visus così come un accentuazione della quota d’ansia sono effetti spesso presenti all’inizio della terapia (anche a bassi dosaggi) che, con il tempo, si attenuano.

    Infatti ho cercato di farci meno caso possibile anche se sono anche fortemente ipocondriaca.

    Stamattina mi sono svegliata con un senso di svenimento al quale poi si e associata la tachicardia perche mi sono agitata, ed che ha fatto si che dovessi saltare un giorno di lavoro perché non me la sentivo di mettermi a guidare.

    Per tutta la giornata sono stata un po' in apprensione e non sono uscita di casa.

    Ho avuto anche un altro paio di piccoli momenti di sensazione di svenimento, ma mettendomi seduta o da sdraiata passano.

    Ovviamente ho pensato di tutto...ma di tutto proprio e ovviamente questo non ha fatto altro che peggiorare la mia situazione di tensione e irrequietezza con tanto di mani e piedi gelati e gambe molli.

    Ho provato la pressione che è bassa come sempre...nel senso che ho la pressione bassa da sempre quindi non è una novità.

    Volevo sapere se per caso qualcuno di voi ha fatto o fa uso di DAPAROX ed ha riscontrato questo effetto collaterale.


    Ho ricominciato la terapia farmacologica perché l'ansia mi stava facendo impazzire, ma con questi effetti collaterali temo di impazzire ancora di più!

    Ciao Vogliounsogno

    Innanzitutto mi dispiace veramente tantissimo per la tua situazione.

    Purtroppo in parte ti posso capire.

    Io ho 30 anni e soffro di disturbo d'ansia dal 2006 diagnosticato nel 2011.

    Da allora ho fatto uso di antidepressivi a momenti alterni.

    Nel 2014 ho assunto Daparox in gocce per 6 mesi.

    Poi ho interrotto, ma i sintomi si sono ripresentati, quindi 2 anni dopo ho iniziato la terapia con il Cipralex che ho portato avanti per 6 anni fino a Giugno di quest'anno dove l'ho sospeso.

    Da Giugno ad oggi, sono stata veramente malissimo, la mia ansia non solo è tornata, ma in modo più aggressivo e prepotente, e ad essa si è abbinata persino un'ipocondria a dir poco invalidante.

    Ieri sono tornata da uno psichiatra per parlare della situazione e mi ha prescritto nuovamente gli antidepressivi con però l'obbligo di abbinarci la psicoterapia per capire il problema e lavorarci su in modo da arrivare a vivere una vita senza farmaci.

    Lui stesso mi ha detto che 6 mesi sono pochi, ma 6 anni sono tanti.

    Quindi il fatto che tu sia in cura da 10 anni è veramente tanto tempo.

    Non che ci sia un tempo stabilito, sia chiaro, dipende sempre come uno sta.


    Però quello che non mi torna è lo Xanax.

    Le benzodiazepine provocano dipendenza, ed infatti di solito le abbinano agli antidepressivi per il primo periodo, per poi arrivare a scemarle per poi togliere definitivamente e lasciare solo l'antidepressivo (ti faccio un esempio, a me attualmente è stato detto di prendere una pastiglia di xanax al mattino, insieme alla pastiglia di Daparox, ed un'altra pastiglia di xanax la sera.

    Il tutto fino a metà Gennaio quando mi dovrò sentire di nuovo con lo psichiatra per fare una valutazione della terapia, per poi iniziare a sospendere lo xanax del tutto.

    Mi sembra strano che a te lo abbiano fatto mantenere per così tanto tempo...hai provato a rivolgerti a qualche altro psichiatra?

    Il tuo medico di base che dice?


    Mi auguro che prima o poi potremo ritornare a prendere in mano le nostre vite e vivere come tutte le altre persone, senza i medicinali!!

    Ti abbraccio forte!

    Ciao Gab69

    Per rispondere alle tue domande sì, i farmaci li ho interrotti gradualmente, ma se devo essere sincera non sono stata seguita in questa diminuzione graduale...mi sono autogestita.

    Infatti ho pensato spesso di averlo fatto male, anche se non credo che i sintomi da interruzione troppo precoce di antidepressivi possano perdurare così tanti mesi....però non ne sono sicura!


    La decisione è stata mia perché in 6 anni ho messo su peso e non mi riconoscevo più allo specchio, per non parlare del desiderio sessuale che era completamente sparito e mi creava problemi col mio ragazzo.

    Infine io comunque mi sentivo benissimo ed ero convinta che lo sarei stata anche dopo, quindi ero molto convinta... Ma mi sono pentita quasi subito perché dopo pochissimo ho ricominciato ad avere sintomi.

    Bilbo hai assolutamente ragione.

    Dall'inizio della pandemia ho smesso di fare sport se non qualche passeggiata sporadica.

    Poi ho smesso gli antidepressivi ed ho ricominciato a stare male.

    Quest'estate avevo iniziato a fare passeggiate a ritmo sostenuto, che ho smesso con il cambio d'ora.

    Ora ho iniziato a fare dello yoga a casa, anche se spesso il mio malessere fisico mi impedisce di fare qualsiasi cosa..ma ci sto lavorando.

    Diciamo che in questo momento mi sento proprio in un buco nero dal quale non riesco ad uscire.

    Ho costantemente paura di avere delle malattie incurabili o neurodegenerative e faccio fatica a non pensarci e non entrare nel loop dei pensieri intrusivi e dell'ipocondriq, e questo si riflette su tutto..

    Semaperche Confermo che anche io al minimo sforzo, ho il cuore che mi supera tranquillamene i 100 battiti.

    A volte non ci faccio nemmeno caso, ma ci sono volte che proprio sento di essere affaticata anche per il semplice fare le scale e i battiti mi salgono a 115/120.

    Sicuramente i nuovi dispositivi elettronici che abbiamo sempre addosso non ci aiutano.
    Gli ipocondriaci come noi sono sempre dietro guardare i battiti, controllare il sonno, la saturazione del sangue, registrare ecg.

    Non so quanto possano essere attendibili, ma se da una part ci danno un senso di sicurezza, dall'altra ci limitano veramente tanto.

    E parlo con cognizione di causa perchè io sono la prima a farlo e ad avere quasi "timore" a togliermi l'orologio.

    Comunque l'importante è che dai controlli non sia risultato niente di anomalo e che il tuo cuore sia sano.

    Poi se ritieni per una maggior sicurezza, di mettere un holter lungo, secondo me fai bene a fare anche questo.


    DnMt13 Assolutamente non sei da solo!

    Posso immaginare che il fatto di studiare medicina da una parte ti renda più consapevole, ma dall'altra, se sei un soggetto tendente all'ipocondria, può essere pesante, perchè inizi a leggere di certe malattie e ti convinci di averle anche tu.

    A maggior ragione poi perchè "l'ansia non è una malattia ma è tutte le malattie".

    I sintomi sono tra i più disparati, e dato che difficilmente se ne presenta solo una alla volta, sembra di avere qualsiasi cosa.

    Se sei molto in crisi ed in difficoltà, forse i farmaci per qualche periodo possono aiutarti a stare meglio e a riprendere contatto con la realtà e con te stesso.

    Al contempo però continua a fare psicoterapia perchè io per i 6 anni che sono stata sotto antidepressivi, non ho fatto nulla, ed infatti appena li ho smessi il problema si è ripresentato...

    Ciao ilalilla92 anche io mi trovo in una situazione simile alla tua. Da che ho contratto il covid nel 2020 ho avuto un aggravamento dell'ipocondria, l'ho rifatto ad agosto 2022 e mi ha mandato nel pallone più totale. Anche io tachicardia, mi racconteresti come si verificano gli episodi di tachicardia? A quanto arrivi ? Quanto durano? Grazie!

    Ciao Semaperche,

    mi dispiace un sacco sapere che anche tu sei in questa situazione.

    Per rispondere alla tua domanda, di solito la tachicardia mi parte non appena avverto un sintomo fisico e mi ci fisso, quindi i battiti iniziano a salire.

    Nella migliore delle ipotesi arrivo a 115-117 battiti, ma mi è capitato di avere episodi più severi ed essere arrivata anche a 125bpm.

    Il culmine l'ho avuto il giorno che sono corsa in PS con il terrore di avere un attacco cardiaco, perchè ho avuto il picco a 154 bpm, mai successo prima.

    C'è da dire che come è arrivato a 154, dopo ha iniziato subito a scendere e quando sono arrivata in PS ero a 115.

    Per la durata non c'è uno standard, dipende da in quanto tempo riesco a calmarmi.

    Solitamente quando inizio ad agitarmi, se sono abbastanza lucida da imputare tutto all'ansia, inizio a concentrarmi sul respiro.

    Ad esempio inspiro contando fino a 3, trattengo per altri 3 secondi, ed espiro per altri 3 secondi.

    Oppure faccio la stessa cosa ma evitando di trattenere il respiro, quindi inspiro contando fino a 3 ed espiro per altri 3 secondi.

    Se sono a casa metto su qualche podcast di meditazione per calmare l'ansia e cerco di rilassarmi.

    Non sempre comunque queste cose funzionano, dipende appunto da quanto mi lascio coinvolgere...

    Caro DnMt13,

    Il tuo post potrei tranquillamente averlo scritto io, con solo un paio di differenze.

    Ho 30 anni e soffro di Disturbo d'ansia generalizzata dal 2006, diagnosticato solo nel 2011.

    In questi 16 anni ne sono cambiate tante di cose...

    Per 6 anni e 6 mesi ho assunto psicofarmaci per tornare a vivere serenamente la mia vita, in quanto avevo iniziato a sviluppare pensieri suicidi in seguito a tutte le sensazioni che questa maledetta compagna di viaggio ci fa provare quotidianamente.

    Devo essere sincera, per 6 anni sono ritornata a vivere e sono stata veramente molto bene..talmente bene che ho deciso di smettere i farmaci perchè convinta di aver superato il tutto.

    A Giugno interrompo completamente la terapia farmacologica e nel giro di un paio di settimane rincominciano a venire fuori tutti i sintomi che avevo prima...tachicardia, derealizzazione, affanno...

    E decido di ricontattare lo psicologo che mi seguì anni prima per ritornare in terapia.

    Ad Agosto prendo il Covid.

    Nonostante la malattia in se non mi spaventasse, cado in una paranoia totale quando mi va via parzialmente l'olfatto.

    Inizio a pensare che non mi sarebbe mai più tornato, tanto che passavo le giornate a dormire qualche ora per notte, annusando compulsivamente tutte le cose di cui ancora riuscivo a percepire gli odori, cercando di capire se stavo migliorando o meno.

    Dopo 10 giorni mi negativizzo, l'olfatto torna e tutto sembra tornare come prima, se non che incappo su un articolo su google, in cui veniva detto che chi aveva contratto il Covid era più a rischio di infarto, di chi invece non lo aveva preso.

    Ecco, da quel maledetto giorno è stato un incubo continuo.

    Mi è tornata l'ipocondria a mille, molto peggio di quanto non fosse in passato.

    Ho passato mesi a leggere compulsivamente su google ogni minimo sintomo che sentivo...mi sono autodiagnosticata un imminente infarto, sclerosi multipla, SLA, tumore al cervello, tumore ai reni, ecc ecc ecc.

    Ed in tutto questo mi sono aumentati attacchi di tachicardia (sono dovuta andare 1 volta in PS ed un'altra in guardia medica) durante tutto l'arco della giornata e specialmente la notte, dispnea, nodo alla gola perenne, sensazione di costrizione o pressione cranica, parestesie e formicolii al volto ed alla testa, depersonalizzazione e derealizzazione quotidiana..per non parlare del fatto che la mia continua tensione mi ha provocato una cervicalgia acuta che si è manifestata non solo con rigidità e dolore a spalle e dorso, ma ho avuto anche qualche episodio di sensazione di bruciore al cuoio capelluto ed alla pelle del collo, specialmente quanto mi appoggiavo sul cuscino.

    Nonostante stia cercando di "disintossicarmi" dalla lettura compulsiva su google, è tutto molto difficile, e soprattutto è difficile convivere con questi sintomi e credere che sia "solo" l'ansia a provocarli.


    2 Settimane fa sono andata ad Amsterdam per lavoro e per tutti i 2 giorni sono stata MALISSIMO.
    Continuavo a vivere nel terrore che mi venisse un infarto, volevo tornare a casa.

    Ho pianto un sacco...


    Sabato appena uscita dalla doccia mi si è bloccato il collo e non riuscivo ad abbassare la testa nè a destra nè a sinistra e sono andata in super paranoia.

    Ho passato tutti i giorni seguenti a pensare di avere la meningite.


    Quindi capisco la tua difficoltà e capisco benissimo tutto quello che dici e descrivi.


    Io ammetto che anche dopo 16 anni, non ho trovato un equilibrio.

    Ci sono giornate in cui sto abbastanza bene ma che riesco comunque a rovinarmi perchè mi parte il pensiero "ma come mai sto così bene oggi? Forse è perchè sto per morire?" e giornate completamente in down.

    Giornate in cui devo prendere almeno una pastiglia di xanax per stare meglio, e giornate in cui sopravvivo in altro modo.

    Ma comunque fatico sempre e comunque.

    Nonostante dicano tutti di accettarla questa bestia maledetta, io sono arrabbiata e non riesco ad accettare di averla e di doverci convivere, quindi la rifiuto.

    Ormai devo essere sincera, ho perso un po' le speranze di uscirne da sola...


    Insomma, tutto questo pippone era solo per dirti che non sei solo, io per lo meno ti capisco e so quanto sia difficile.

    Mi auguro per entrambi che prima o poi riusciremo ad arrivare ad una sorta di pace.

    Ti abbraccio forte!

    Ciao Cara,
    Nonostante l'ansia io lavoro., e credo che sia in un qualche modo la mia salvezza.
    L'ansia tuttavia mette a durissima prova le mie giornate... io amo quello che faccio, ma passo dei periodi, specialmente quando l'ansia è più intensa, che arrivo quasi a vedere il lavoro come un peso.
    Tante volte ho pensato di mollare tutto, ma non voglio ridurmi a fare il vegetale in casa.
    Mi piace uscire, stare con le persone ecc, non posso permettermi di lasciare che l'ansia mi rovini la vita in questo modo.
    Certo è che lavorare soffrendo di ansia non è per niente facile...anzi!
    A volte mi capita di dover prendere qualche goccia di Xanax per calmarmi ed essere lucida sul lavoro...oppure mi prendo su, vado in bagno o a fare un giro per la ditta cercando di farmela passare.
    A parte due mie colleghe a cui ho accennato la cosa senza entrare troppo nei dettagli, nessun altro lo sa.
    Da parte loro ho trovato comprensione, anche se non penso abbiamo effettivamente capito come mi sento o altro... ma alla fine, nessuno che ne soffre penso possa capirci appieno.

    Ciao Cara,
    Quanto ti capisco... ogni volta che ho un sintomo diverso mi dico "devi essere forte, è solo ansia, non cercare su internet"... a volte ci riesco, a volte invece cedo e faccio più danni che altro.
    Purtroppo a noi ipocondriaci basta leggere un sintomo di una brutta malattia o altro, che siamo in grado di farci venire quell'esatto sintomo...per poi andare ovviamente giù di testa, scatenando le peggio crisi di ansia.
    Io penso però che stia tutto in noi... dobbiamo OBBLIGARCI a non andare a leggere su internet...sarebbe meglio fare una chiamata al nostro medico di base e sentire cosa ci consiglia...
    Purtroppo su internet si fa di tutta l'erba un fascio e purtroppo l'ansia ha talmente tanti sintomi correlabili ad altre malattie, che è impossibile capire cosa esattamente si ha...a volte anche solo cercare informazioni per male a un dito, può venire fuori che stai per avere un infarto...
    Questo non aiuta per niente.