Messaggi di gloriasinegloria

    Nel pubblico è un tipico atteggiamento difensivo, spesso ci si mostra incapaci o anche scarsamente intelligenti per evitare di essere caricati di lavoro e di responsabilità e perché a mostrarsi stakanovisti non si ha alcun vantaggio concreto. Ho una collega che ha un lavoro semplicissimo, però non fa che protestare, piangere e simulare crisi d'ansia perché dice di trovarlo durissimo, nonostante a Milano avessi un collega con la sindrome di Down che svolgeva le stesse mansioni senza alcun problema e con entusiasmo.

    Il pubblico e para-pubblico (a mio vedere) è un mondo a parte.

    Io ti potrei dire (e potrei dimostrarlo se non esistesse la Privacy) che seguo da oltre dieci anni il caso di una conoscente che ereditò il posto per il pensionamento di suo padre, che letteralmente non sa fa fare un riga col righello, e che continua a fare cause per mobbing alla partecipata (perdendole tutte)...quando il "demansionamento" con conservazione del trattamento economico è dovuto proprio e solo al fatto che davvero non sanno dove metterla, non potendo licenziarla, purchè (almeno) non faccia danni e non aggravi il lavoro degli altri...

    la generazione che ha seguito Baudo sicuramente era incollata alla tv e non per caso come Gloria.

    Questa non l'avrei capita, anche se non ha una grande importanza :P

    Giusto per: una mia TV è accesa in cucina tutto il giorno, mentre lavoro e faccio tutt'altro nelle stanze attigue, anche perchè non avrei il tempo per seguirla.

    Normalmente (nelle ore in cui è accesa per fare rumore) lo è su RaiUNO, perchè mi sembra interessante avere un'idea di quel che viene diffuso a livello di "servizio pubblico" e che - piaccia o non piaccia - arriva alla stragrande maggioranza dei miei connazionali.

    P.S. Baudo, come Conti, a me ha procurato sempre e solo la voglia di cambiare canale...

    l'edizione straordinaria forse no.

    E infatti il mio focus era nell'edizione straordinaria, anche particolarmente lunga.

    P.S. Ma per la morte del Papa c'è stata l'edizione straordinaria? Ero fuori anche quella sera ed ho letto la notizia su Instagram.

    Non ne ho nessuna memoria, ma forse anche no, dal momento che Bergoglio è morto di prima mattina, e dunque in casuale perfetto tempismo per inserire la notizia nei TG del mattino. Comunque non ci giuro perchè non lo so.

    Si, però tua madre lo fa verso gli altri, lei lo fa verso sé stessa, e gli altri viceversa li loda per le loro capacità (anche quando non sono reali).

    Giusto. Ma portavo mia madre come esempio di come una persona (mia madre) possa minare, anche senza capirlo, l'autostima altrui (marito, figli, nipote...e persino genero), nell'ambito familiare.

    Come dire, riguardo alla tua collega: basta una madre come la mia per vivere la sindrome dell'impostore! ;)

    Che ne pensate?

    Che le persone che vivono la "sindrome dell'impostore" esistono.

    Tra l'altro, a quel che riferisci, questa collega non ne trae alcun vantaggio, e anzi è anche sottostimata dai superiori.

    Quindi (personalmente) escluderei dal campo la diffidenza.


    La sindrome non è considerata un disturbo psichico, ma è abbastanza sicuro che chi la vive...viva molto meno serenamente di quanto potrebbe, almeno fino a quando non realizza (da sola o con aiuto psic) che la ropria svalutazione sia priva di senso.


    Di solito deriva da esperienze formative che non hanno favorito un'autostima realistica e che hanno, invece, un effetto svalutante.


    (Solo a titolo di esempio, fra tanti possibili, a me viene in mente mia madre - persona insicura e complessata su diecimila fronti - che è una fonte inesauribile di decapitazione seriale dell'autostima altrui e particolarmente dei propri familiari, che vive come proiezione di questo sè fragile, pur senza assolutamente rendersene conto.

    Tanto per farmi capire, e l'ho capito da adulta! Da lei qualunque conquista di un suo familiare...viene incosapevolmente demolita perchè...mentre se ne felicita e complimenta...le esce la frase killer "sei stato fortunato/a".

    Non esiste "sei stato davvero bravo/a!"...no...esiste solo "sei stato fortunato!".

    E NON CAPISCE assolutamente quale ferita ne derivi!

    E' un aspetto a cui ero talmente assuefatta da non averlo mai realizzato, fino a quando fu mio marito ad avere successi che erano tutti e solo merito SUO e delle sue capacità, e poi è toccato a mio figlio, sulle stesse basi del padre.

    E vederli da lei bollati come "fortunati", quando sapevo quanto impegno e capacità avessero investito in quei traguardi... mi aprì un mondo e... mi mandò veramente in bestia).

    Questo è un tratto in comune con me. La dottoressa mi ha detto che a tratti manifesto ingenuità.

    Col senno di poi e pensando al mio passato, capisco quanto sia vero.

    <3 <3 <3 <3 <3

    (immodestamente: è un tratto che anch'io sento sempre troppo attivo in me, e malgrado tanta mia razionalità! )

    Questo non lo sappiamo, Creamy non ha detto che cosa le ha detto la psicologa a tal riguardo.

    Posso aver capito male, e nel caso me ne scuso, ma il senso globale di questo 3D mi sembra essere la delusione di Creamy (che trovo super-legittima) nel non aver avuto alcuna analisi di questa relazione umana, che era invece la ragione per cui si era rivolta alla psic.

    Avendo seguito la vicenda di Creamy mi permetto di esprimere un parere a riguardo.

    Lei non ha una relazione con questa persona, diciamo che la vorrebbe, è in fissa e non sa ancora come approcciarsi al mondo degli uomini. Penso che la psicologa voglia puntare a sistemare alcune cose dentro di lei che la fanno reagire in un certo modo (poi magari sbaglio).

    Io mi sono rivolta ad una terapeuta per una relazione finita ma ero consapevole che a monte ci fossero le mie difficoltà relazionali, ed abbiamo iniziato a lavorare in parallelo su entrambe le cose.

    Se non risolvo i miei nodi difficilmente avrò una relazione, un matrimonio finito è una cosa molto diversa secondo me.

    Sono del tutto d'accordo, e anche di più, sulla tua premessa (avendo sempre seguito anch'io i post di Creamy).

    E in effetti è proprio per questo che avevo portato il caso estremo delle truffe amorose, che NON riguarda Creamy, ma ha in comune il fatto che la vittima "senta" di vivere una relazione sentimentale e ne soffre...mentre questa non esiste, o almeno non esiste come relazione sentimentale.


    Su questa premessa, secondo me, è verissimo che il problema maggiore possa essere quello della vittima di non saper decodificare e di conseguenza gestire le proprie relazioni di valenza sentimentale, e che questo possa dipendere da milemila fattori che sono tutti dentro la vittima (a cominciare da un eccesso di candore, che sarebbe anche una bella qualità) e che necessitino di essere comprese e ri-canalizzate in ottica funzionale.


    Quel che penso e dico è soltanto che capisco perfettamente le perplessità di Creamy, perchè - nel rivolgersi alla psic - lei cercava risposte su quella relazione umana.

    Ora: ci può stare (anzi secondo me ci sta proprio nel concreto come narrato da Creamy) che la psic abbia dato per ovvio che nel suo caso non ci fosse nessuna relazione sentimentale e che - nell'interesse della cliente/paziente - sia essenziale comprendere cosa l'abbia indotta in questo equivoco.

    Non condivido (e non mi sembra corretto) che la psic non le abbia mai esplicitato la premessa numero uno, e cioè "in realtà qui non c'è alcuna relazione sentimentale, anche se tu ne patisci le conseguenze come se fosse".

    Passaggio che (secondo me) sarebbe stato del tutto essenziale anche sul piano strettamente terapeutico, perchè anche attraverso l'istintiva resistenza della paziente e le motivazioni da lei esposte a sostegno della sua visione, si sarebbero potute esplicitare almeno una parte delle dinamiche mentali della paziente, certamente più utili dei traumi e vissuti di sua nonna; e mentre lei continua ad attendere un responso sulla sua relazione, e pure contuinuando a considerarla tale! (Che è la cosa che mi sembra deontologicamente più grave).

    Baudo già in vita era stato fatto diventare una sorta di supereroe nazional-popolare dai media anche da giovane. Mi ricordo quando a Sanremo, negli anni '80, salvò un aspirante suicida (così sembrava essere) guadagnandosi il plauso nazionale. Era un predestinato.

    Interessante :thumbup:, ma ci sarebbe da stabilire se fosse un predestinato o se sia stato solo abbastanza abile da sapersi spacciare per tale.

    Sempre fonte Wiki (anche perchè devo ammettere di non essermi mai interessata di questo presentatore e della sua storia, non essendone in alcun modo affascinata da sempre): pare che lo stesso titolo di "nazional popolare" gli fosse stato elargito da alto dirigente Rai che tenne a precisare che questo NON fosse un complimento; così come gli fu bellamente spiattellato a chiare note che fosse uno molto abile soprattutto nel sapersi gestire conoscence e agganci comodi per la sua scalata personale... (ripeto: fonte Wiki, verificabile da chiunque).

    E conturbante è che dei suoi trascorsi giudiziari (quelli da perfetta incarnazione dell'italietta deteriore) nella sua biografia celebrativa di RaiUno non compaia nulla, quando dei guai giudiziari di altri (da Gigi Sabani a Valentino Rossi, a Walter Chiari, a Franco Califano) ...non è mai stato taciuto nulla.

    Non solo : spazio superminimo dato alla voce della Ricciarelli, pur stata sua moglie per ben 18 anni, e trattata come una comparsa o come l'amante di venti giorni, nel costruire la affabulazione su quest'uomo.


    E nel frattempo...tutte le notizie di politica estera (e interna) che passano in secondo piano...in un momento come questo!

    In generale noto che ogni tanto vengono montati palchi per personaggi e/o eventi che si faticano a comprendere. Nella mia ignoranza credo che interessi a molti e pertanto...bene o male porta ascolti (= soldi).

    Ma questo rientra già nella normale prevedibilità, nel senso che fino a quando un'azienda asseconda i gusti dei più e ne trae profitto...può non aver fatto promozione di cultura, ma ha soddisfatto i gusti di molti, e ok.

    In questo caso la mia percezione è che RaiUno abbia costruito in laboratorio un mito che non c'è mai stato sulle dimensioni narrate!

    Cerco di tradurre in immagini: scommetterei che se la notizia della morte fosse stata data oggi, durante il TG delle 13.30, con la consueta comunicazione di cordoglio e un servizio di qualche minuto...ma neanche la più tenera delle bisnonne italiane sarebbe scoppiata in lacrime, nè si sarebbe interrotto "nel dolore" alcun pranzo nelle case, giardini, trattorie e ristoranti e campeggi italiani...

    E invece...con il megafono dell'edizione straordinaria...è stato possibile vedere la mobilitazione dei social (allibita ne vedevo qualcosa per essere andata a cercare come avessero dato la notizia altre testate giornalistiche) che già tre minuti dopo l'inizio della straordinaria avevano cominciato il tam tam di commenti sulla stessa linea impressa dalla straordinaria, e persino da parte di giovani!

    Tanto da farmi spostare l'attenzione dall'emittente al suo pubblico, e non poter dissentire da Acronimo, quando parla di italietta:

    purtroppo rappresenta il retaggio del peggior vecchiume di Stato, di un italietta fortunatamente destinata a sparire nel giro di poco.

    Non guardo la RAI da parecchi lustri ma non mi sorprendo della cosa; purtroppo rappresenta il retaggio del peggior vecchiume di Stato

    Quasi OT da parte mia: nel totale rispetto dei gusti e preferenze di chiunque, io non mi sento di schifare la RAI, anche perchè la varietà dell'offerta e la lettura dei fatti era stata a modo suo favorita (addirittura favorita!) dalla lottizzazione politica.

    Ma soprattutto negli ultimi due lustri circa...mi sento di dire che RAI sia davvero "tanta roba", anche e soprattutto in termini di cultura e divulgazione (tra RaiPlay e i canali settoriali tipo RaiStoria...c'è di che godere anche per belle menti).

    Sono solo un po' preoccupata soprattutto per RaiUNO, perchè resta la più seguita e perchè sempre di più la vivo come uno strumento di catechizzazione delle masse, piuttosto che di Informazione.

    ne deduco che sia importante per molti.

    Pippo è stato per molti anni 'La TV' (per la massa)

    Sì, vero; ma è anche vero che quando si è entrati in tutte le case per programmi come Sanremo, Canzonissima, Domenica In... nel cuore della massa c'è il programma più che il presentatore, a meno che il presentatore abbia una verve brillante e coinvolgente (alla Fiorello, per intenderci).

    E non mi sembra (nè ci posso credere) che Baudo sia stato vissuto dai più in questo modo. Esattamente come non lo credo per Carlo Conti.

    Mentre ieri ho sentito scomodare concetti come "immortale"!


    E in sostanza, nel rispetto basico dovuto a qualunque defunto, non mi interessa commentare Baudo. Sono certa che non sia mai stato vissuto come un "affascinante trascinatore" da nessuno, e andando a leggermi la pagina della Wiki a lui dedicata...sono anche documentati i suoi guai giudiziari che, come per tutti gli italiani meno mitizzabili, sono dovuti alla sola rincorsa del quattrino facile alla faccia di tutti e del fisco.


    Mi ha sconcertata, invece, la celebrazione esageratissima imbandita dalla TV di Stato e specificamente da Rai UNO, che mi ha fatto l'effetto del voler CREARE e indurre nella massa una mitizzazione che quella massa non viveva affatto, o comunque non assolutamente in questi termini.


    E' da questo che mi sento presa per i fondelli come italiana, e che come italiana mi preoccupa.