Messaggi di sensei

    Avendo provato ti dico si, secondo me ne vale la pena. Cerca di prenderli regolarmente per un anno e mezzo o due. Se hai dubbi prova a rileggere i tuoi vecchi post e ricordati che prima era l'inferno. Se smetti dopo quel lasso di tempo, gradualmente è ovvio, le probabilità che ritorni nello stato in cui eri prima saranno molto basse.

    Immagina di essere una nave, tu eri sott'acqua, e hai pure toccato il fondo un paio di volte. Le medicine ti hanno riportato a galla e ti sembra non ci sia nulla perché c'é solo mare intorno. Ma se stai a galla abbastanza a lungo prima o poi tocchi terra e tutto sembrerà più verde.

    Insomma c∙∙∙o, dopo due mesi già il più è fatto, non mollare. Le emozioni torneranno quando ti sentirai in grado di gestirle, fidati.

    Io questo thread proprio non lo capisco. Se vuoi persone affettuose, trova persone affettuose, amici e/o fidanzata. Non vedo perché devi pretendere che i tuoi genitori appaghino tutti i tuoi bisogni emotivi.

    Io sono nella situazione opposta, i miei genitori vorrebbero più coinvolgimento emotivo. Li sento una volta al mese e se sono due già son troppe. Ma loro vorrebbero sentirmi TUTTI i giorni, sapere che cosa ho fatto, cosa ho mangiato, con chi ho parlato, cosa ho provato in ogni SECONDO della giornata.

    L'amore si dà, non si pretende. Se loro non si sentono a loro agio ad essere così espansivi come vorresti tu non vedo che diritto hai di spingerli ad esserlo ed i∙∙∙∙∙∙∙∙i pure se non cambiano a 60 anni o quello che è.

    Oppure se vuoi possiamo fare a cambio e ti prendi i miei. Anzi guarda, te li regalo proprio...

    Sera, ti posso confermare che fuggire dall'altra parte del pianeta non risolverebbe i tuoi problemi. Io mi sento ancora come descrivi tu.
    A me invece l'alcol non fa stare meglio, quasi sempre peggio.
    Anche se dici che i tuoi progressi sembrano troppo lenti, leggendoti nel forum sembra invece che tu stia migliorando piuttosto in fretta.

    In bocca al lupo e un abbraccio.

    No, non sei tu, la gente è un po' s∙∙∙∙∙a a volte. Attaccare bottone con un collega di corso è assolutamente normale. Di solito è più naturale le prime settimane e poi diventa più difficile, almeno da quello che ho osservato negli anni.

    Considera poi che alcune persone a volte saranno disponibili a parlare e a volte no. Magari hanno altre cose per la testa o non sono dell'umore giusto. Di solito la gente che ha sofferto di solitudine sarà più propensa a fare due chiacchere alla fermata dell'autobus o al supermercato. Poi ci sono quelli troppo timidi, quelli che non si fidano, gli ansiosi, quelli che credono di essere migliori di te o peggiori di te, quelli troppo impegnati e quelli arrabbiati col mondo. Insomma, ci possono essere mille motivi per cui una persona non ti parla.

    Si, questa era un po' s∙∙∙∙∙a, ma non prendertela a male. Cerca di intuire quando a una persona fa piacere che le stai rivolgendo la parola e quando no, nel secondo caso taglia corto.

    Penso che dipenda anche cosa intendi per solidarietà.
    A volte se le persone ci danno consigli ci sentiamo attacchi.
    Se dicono che ci capiscono pensiamo che mentono.
    Se ci dicono che le cose si sistemeranno non capiscono e stanno solo cercando di liberarsi di noi.
    Tu come la vedi questa solidarietà?

    Io ne ho conosciuti un paio. L'ultima era una donna per cui ho lavorato, non per lungo tempo perché era proprio pesante.
    Non son così esperta da poter generalizzare come nascono tutti i narcisisti, ma ti posso elencare tratti in comune a due che conosco.
    Entrambi hanno avuto un padre molto assente (l'uno deceduto, l'altra dice che il padre lavorava 3 lavori) e sono molto attaccati alla madre, a modo loro. Insomma, danno molta importanza alla famiglia. Diversi fratelli/sorelle ma non con un forte legame, soprattutto da piccoli si son sentiti trascurati dai fratelli maggiori. Hanno sviluppato tecniche per attirare l'attenzione, tecniche che sanno funzionare sulla maggior parte delle persone. 90% del tempo il loro atteggiamento non è 'naturale' ma è dettato dal fine che cercano di ottenere con esso.

    Per esempio: ho fatto un danno a qualcuno, se che non possono arrabbiarsi se mi mostro molto ma molto dispiaciuto. Non è che mi dispiace davvero ma so che quello è l'atteggiamento che devo mostrare per evitare conseguenze. Gli insulti sono anche un modo per cercare di controllare qualcuno, a seconda di chi si trovano davanti usano diverse tecniche.

    Tornando alla domanda, penso si siano sentiti trascurati nell'infanzia in qualche modo, magari sono i figli minori e i fratelli/sorelle non li consideravano. Magari i genitori erano assenti o distanti, freddi in qualche modo. Un'altra cosa che ho notato è che annunciano sempre quando stanno male. Che sia vero o no, per loro è un'altra forma di difesa "non puoi trattarmi male oggi, sto male quindi devi essere gentile con me".

    "Come vi comportate con loro?" --> Ci sto lontana.

    Eh si, se lo prova una volta sicuramente la lascera' per un trans... ma che fesserie.
    Se funzionano come coppia quest'esperienza non cambiera' nulla.
    E non e' vero che la gravidanza cambia tutto, ci sono tante donne che dopo il parto tornano ad avere la libidine di sempre, non generaliziamo.
    Qui e' solo questione di queste settimane che sono un po' delicate, ma tutto la'.