Mai modo di dire può considerarsi tanto abusato quanto adatto alla mia famiglia.
Come ho già detto in altri post, io non ho un papà ed una mamma, bensì solo un padre ed una madre. Non importa che io compia 36 anni il mese prossimo e sia single: mi è sempre mancata una famiglia in cui ci sia affetto e amore, qualunque cosa significhino queste parole.
Materialmente, non mi manca nulla. Emotivamente, beh...non ricordo l'ultima volta in cui abbiamo dialogato a tavola in famiglia, figuriamoci quando abbiamo riso insieme. Vivo a Milano da tempo, loro abitano a Sondrio, ma loro non sanno nulla di me: ci sentiamo tutte le sere...per 45 secondi (il cronometro del cellulare non mente).
Mi sono fatto un'idea di come trascorrano il tempo mia madre e mio padre: lavorando e pulendo casa. Avete presente la casa della famiglia del Mulino Bianco? Tutto deve essere perfetto: la tovaglia stirata, il pavimento lavato, il letto rifatto, il cibo cucinato, ecc. Non importa se non ci parliamo: ciò che conta nella vita è...l'apparenza. In questo modo tutto ciò che turberà l'ambiente domestico potrà essere fatto ricadere sull'unico componente familiare a cui interessa più l'essere (ovvero il dialogare) che il sembrare: mpoletti, che sarà additato - manco a dirlo - come la pecora nera di famiglia.
Ma tutto questo non importa: basta che la casa sia pulita..e pazienza se non mi ricordo l'ultima volta in cui mi hanno chiesto come sto.
Parenti serpenti
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Molte famiglie sono così è una specie di sordità emotiva ed affettiva. Ora però tu sei grande e puoi costruire qualcosa di diverso. Lo so che ti sembrerà paradossale ma se cominci a lavorare su te stesso alla fine li considererai dei poveretti di cui avere compassione e la cosa ti farà mano male. Coraggio, ci siamo passati in tanti.
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Molte famiglie sono così è una specie di sordità emotiva ed affettiva. Ora però tu sei grande e puoi costruire qualcosa di diverso. Lo so che ti sembrerà paradossale ma se cominci a lavorare su te stesso alla fine li considererai dei poveretti di cui avere compassione e la cosa ti farà mano male. Coraggio, ci siamo passati in tanti.
Cara dora, ti ringrazio dell'incoraggiamento. Come già sai (l'avevo scritto anche qui) sto già lavorando su me stesso. Essendo la terapia ancora in corso, non posso pretendere di risolvere questo problema in quattro e quattr'otto: ci vorrà tempo. Ovviamente, non posso pensare che loro cambino in un qualunque modo: figuriamoci se - poi - possono farlo come vorrei io.
Certo è che - però - i periodi delle Feste sono i più pesanti da sopportare sotto questo aspetto. Credo che la psicoterapia sia - in un certo senso - simile alla fisioterapia: è lunga, faticosa e - soprattutto - aspetti con ansia il giorno in cui riuscirai a recuperare le forze. -
Ma infatti secondo me la psicoterapia da sola non basta, è solo un input. Per lavoro intendo proprio stare a pensare a se stessi e alle proprie dinamiche, stando possibilmente da soli.
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Perché "serpenti", scusa?
Hai 36 anni ed quindi l'etá per andare nel mondo con le tue gambe. Li senti tutti i giorni? Tutti i giorni? Ma guarda che, anche se per 45 secondi, é comunque molto, sentire i genitori tutti i giorni, non pensare assolutamente che questo sia la normalitá! Purtroppo altri nin hanno questa tua fortuna!
-Inoltre "materialmente" non ti manca niente....pensi che anche questo sia la normalitá, questo di nkn avere pensieri economici?
I parenti serpenti sono quelli che cercano di farti internare oppure morire per rubarti il tuo patrrimonio o oer scavalcarti in un asse ereditario ereditando al tuo posto.
Francamente, per genitori che senti tutti i giorni e che , se hai bisogno, ti fanno subito un bonifico, la definizione di "serpenti" mi sembra per lo meno insolita, diciamo cosí per usare un eufemismo.
Spero solo che i tuoi genitori non navighino molto in rete e non leggano mai questo tuo post, ci rimarrebbero molto male, avrebbero un dispiacere, non so severamente se lo meritano. -
Perché "serpenti", scusa?
Hai 36 anni ed quindi l'etá per andare nel mondo con le tue gambe. Li senti tutti i giorni? Tutti i giorni? Ma guarda che, anche se per 45 secondi, é comunque molto, sentire i genitori tutti i giorni, non pensare assolutamente che questo sia la normalitá! Purtroppo altri nin hanno questa tua fortuna!
-Inoltre "materialmente" non ti manca niente....pensi che anche questo sia la normalitá, questo di nkn avere pensieri economici?
I parenti serpenti sono quelli che cercano di farti internare oppure morire per rubarti il tuo patrrimonio o oer scavalcarti in un asse ereditario ereditando al tuo posto.
Francamente, per genitori che senti tutti i giorni e che , se hai bisogno, ti fanno subito un bonifico, la definizione di "serpenti" mi sembra per lo meno insolita, diciamo cosí per usare un eufemismo.
Spero solo che i tuoi genitori non navighino molto in rete e non leggano mai questo tuo post, ci rimarrebbero molto male, avrebbero un dispiacere, non so severamente se lo meritano.Caro moneycomefirst,
penso tu sia uno dei tanti troll che circolano in rete,ma ho deciso di risponderti comunque.
Premesso che rispetto il tuo punto di vista, così come l'opinione di qualunque altro, debbo dire che non lo condivido.
Ho evidenziato in grassetto quelle che - secondo me - sono le parole-chiave del tuo intervento a cui va aggiunto il tuo nickname (come si suol dire: nomen omen). Se mi concedi quella che non so nemmeno io se è una critica o una definizione, debbo dire che trovo il tuo intervento molto materialista, ovvero incentrato sui meri aspetti pratici dell'esistenza (il lavoro, il denaro, ecc.). Credo che ognuno di noi abbia bisogno di queste cose per sopravvivere. Nota bene, ho detto sopravvivere, non vivere.
La sopravvivenza riguarda solo gli aspetti materiali dell'essere ed è ciò che - a loro modo - praticano i miei genitori e - a tuo modo - evidenzi tu: il denaro, il lavoro, ecc. Non vedo (o - come direbbe la mia terapeuta - non sento) nulla di emotivo, ciò che dora chiama giustamente sordità emotiva
Vivere ha sì un aspetto pratico, ma anche un aspetto emotivo: scambiare due parole con qualcuno, fare qualcosa insieme per divertimento, ridere, piangere, ecc. sono cose che non credo tu sappia esattamente cosa significhino: devo dire che sono molto addolorato per te. -
Caro mpoletti, io non sono qua a fare trolling e detesto i trolls. Vedemi magari come, diciamo così, l'avvocato d'ufficio dei tuoi genitori, dalla fronte dei quali, sper che un giorno toglierai l'etichetta di "serpenti" che secondo me non è adeguata. Io sono contrario a mettere etichette però esiste una differenza tra "indifferente", "lontano" e anche al limite "egoista" e, dall'altro lato, serpente, che magari è piuttosto quello che cerca di mettertelo in quel posto.
I tuoi genitori ti vogliono fregare? Non credo.
Tutto quello che dici rispetto al mio materialismo è corretto. Io adesso sto affrontando enormi difficoltà finanziarie. Sono molto amato , però sono in bolletta. Questo mi fa capire che l'idealismo dei due cuori e una capanna non funziona. Il denaro ha la sua importanza, almeno il minimo indispensabile per sopravvivere. Se finisci in mezzo alla strada per motivi economici il tuo problema non è che i tuoi genitori sono un pò indifferenti, i tuoi problemi sono che hai fame, hai freddo e puzzi.
Comunque a te io auguro il meglio, e soprattutto ti auguro due cose:
Al secondo posto, come seconda cosa più importante nella tua vita ti auguro di migliorare il rapporto con i tuoi genitori. Vuoi che si intetessino di più a te. Ok. Ma tu, ti interessi a loro? Parli con LORO dei LORO problemi? Al telefono, insisti per sapere bene come stanno LORO e cosa fanno LORO?
Al primo posto del bene che tu auguro invece è una combinazione di buona salute e vitalità con anche benessere materiale e prosperità economica, e se adesso non ti manca niente, per il futuro vorrei che diventassi una persona ricca in modo indecente.
Buone Feste. -
Caro mpoletti, io non sono qua a fare trolling e detesto i trolls. Vedemi magari come, diciamo così, l'avvocato d'ufficio dei tuoi genitori, dalla fronte dei quali, sper che un giorno toglierai l'etichetta di "serpenti" che secondo me non è adeguata. Io sono contrario a mettere etichette però esiste una differenza tra "indifferente", "lontano" e anche al limite "egoista" e, dall'altro lato, serpente, che magari è piuttosto quello che cerca di mettertelo in quel posto.
I tuoi genitori ti vogliono fregare? Non credo.
Tutto quello che dici rispetto al mio materialismo è corretto. Io adesso sto affrontando enormi difficoltà finanziarie. Sono molto amato , però sono in bolletta. Questo mi fa capire che l'idealismo dei due cuori e una capanna non funziona. Il denaro ha la sua importanza, almeno il minimo indispensabile per sopravvivere. Se finisci in mezzo alla strada per motivi economici il tuo problema non è che i tuoi genitori sono un pò indifferenti, i tuoi problemi sono che hai fame, hai freddo e puzzi.
Comunque a te io auguro il meglio, e soprattutto ti auguro due cose:
Al secondo posto, come seconda cosa più importante nella tua vita ti auguro di migliorare il rapporto con i tuoi genitori. Vuoi che si intetessino di più a te. Ok. Ma tu, ti interessi a loro? Parli con LORO dei LORO problemi? Al telefono, insisti per sapere bene come stanno LORO e cosa fanno LORO?
Al primo posto del bene che tu auguro invece è una combinazione di buona salute e vitalità con anche benessere materiale e prosperità economica, e se adesso non ti manca niente, per il futuro vorrei che diventassi una persona ricca in modo indecente.
Buone Feste.Ciao MoneyComeFirst,
innanzitutto mi scuso per aver dubitato di te. Ho evidenziato in grassetto le frasi a cui voglio risponderti. Andiamo con ordine:
1. "sono molto amato, però sono in bolletta": la mia situazione è - se vogliamo - diametralmente opposta alla tua. Non dico che posso avere materialmente tutto ciò che voglio, ma non sono in bolletta. A livello emotivo, invece....da me c'è il deserto: per motivi di lavoro, abito da solo e vedo i miei parenti solo durante il week-end. Da lunedì a venerdì possono accadere molte cose, ci sarebbero molte cose di cui parlare, ecc. Il dialogo, invece, non esiste: non conosco i miei genitori dal punto di vista emotivo, così come loro non conoscono me. Ti assicuro che ho fatto molti sforzi per cercare di conoscerli sotto questo aspetto, ma senza risultati.
Vorrei fare un esempio generico per paragonare la tua e la mia situazione: tu hai amore sufficiente ma non la materialità, io viceversa. Facendo un raffronto: a te manca il cibo ed hai fame, a me manca l'acqua ed ho sete. Sono cose diverse, certo...ma stiamo entrambi male. Non leggerci del cinismo, ho solo voluto spiegarmi meglio.
2. "Insisti per sapere bene come stanno LORO e cosa fanno LORO?": certo che sì, purtroppo loro rispondono in modo molto evasivo ("tutto a posto", "nulla di nuovo", eccetera), dicendo che preferiscono parlarmi di persona (causa distanza, li sento tutte le sere al telefono). Io mi accontenterei di sapere da loro come hanno trascorso la giornata, ma non mi dicono nemmeno quello. A tavola, durante il week-end, non si parla...Per dirti come stanno le cose: a tavola mangiamo praticamente senza nessun coinvolgimento emotivo..come se fossimo in una mensa aziendale. Ogni volta che faccio una domanda o cerco di intavolare un argomento, mi rispondono a monosillabi.
Non voglio dilungarmi, spero di aver chiarito il mio punto di vista. -
Si, certo, ti sei spiegato perfettamente e concordo.
È più importante l'amore o è più importante il denaro? Questa è una domanda insensata, sarebbe come chiedere: è più importante un braccio oppure una gamba? Entrambi! Con il denaro non puoi comprare l'amore (al massimo puoi comprare il sesso) ma quando vai al supermercato non puoi pagare la spesa dando baci e abbracci alla cassiera.
Solo tu conosci i tuoi genitori, solo tu sai, però da come li dipingi non sembrano due orchi, ma solo due persone molto chiuse, forse sono stati sempre così, è difficilissimo parlare dei propri sentimenti, è (per tutti) molto difficile dire "ti voglio bene".
Forse i tuoi genitori sono un pò timidi, più che "cattivi" sono semplicemente molto riservati.
che fare? Nulla!
Tu puoi amarli lo stesso, anche così come sono, anche se ti parlano poco. Immagina di vedere un bel fiore in un prato, puoi guardarlo, a amarlo, così, lasciandolo vivere nel prato, ma se lo cogli per portarlo con te lo avrai vicino a te, ma morto, appassito.
Prova ad avere un atteggiamento più rilassato con i tuoi genitori, permittiti di essere come sei (senza dovere cambiare per ottenere la loro approvazione) e permitti a loro di essere come sono (senza dovere cambiare per essere come tu vorresti che fossero).
La solitudine fa male, lo so, anche io sono stato solo. Però ci sono dei rimedi: in attesa che arrivi l'anima gemella, anche un gatto o un cane o altro animale domestico possono aiutare.
Non lasciare ai tuoi genitori il controllo del tuo stato emotivo, alla guida della tua vita, adesso ci sei tu.
Ce la farai! Mettiti un sorriso sulla faccia e ricomincia! -
Io questo thread proprio non lo capisco. Se vuoi persone affettuose, trova persone affettuose, amici e/o fidanzata. Non vedo perché devi pretendere che i tuoi genitori appaghino tutti i tuoi bisogni emotivi.
Io sono nella situazione opposta, i miei genitori vorrebbero più coinvolgimento emotivo. Li sento una volta al mese e se sono due già son troppe. Ma loro vorrebbero sentirmi TUTTI i giorni, sapere che cosa ho fatto, cosa ho mangiato, con chi ho parlato, cosa ho provato in ogni SECONDO della giornata.
L'amore si dà, non si pretende. Se loro non si sentono a loro agio ad essere così espansivi come vorresti tu non vedo che diritto hai di spingerli ad esserlo ed i∙∙∙∙∙∙∙∙i pure se non cambiano a 60 anni o quello che è.
Oppure se vuoi possiamo fare a cambio e ti prendi i miei. Anzi guarda, te li regalo proprio...
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