Messaggi di Parolis

    Se non sei disposto a fare nulla per risultare interessante o piacevole a una potenziale compagna, anzi rischi magari di risultare sgradevole, per quale motivo dovresti essere scelto? Che consigli ti si potrebbero dare in questi casi? Onestamente, le alternative sono poche: o si va a pagamento, o diventa molto difficile trovare qualcuno, a meno che non capiti una (s)fortunata che, per motivi imperscrutabili, si innamori comunque di te.


    Questa non vuole essere una critica nei tuoi riguardi, sia chiaro, dato che non ti conosco, ma una semplice constatazione dei fatti così come sono: per essere scelto bisognerebbe almeno rispettare quegli stessi standard che si richiedono agli altri per sceglierli. Tu ti accolleresti una con le tue caratteristiche?

    anche perché ognuno di noi deve già sopportare le critiche e le autoaccuse del giudice più inflessibile che c'e': il nostro giudice interno.

    Il giudice interiore di molti, se appartenesse alla magistratura, sarebbe sicuramente sottoposto a severi procedimenti disciplinari da parte del CSM.

    Poliamore: ennesima trovata di comodo per dare un po' di dignità alla deriva morale dei nostri tempi. Il mio augurio sincero e sentito a ogni poliamoroso (e fan della teoria) è semplice: che possiate innamorarvi realmente e follemente di un altro poliamoroso... godendovi poi il "dolce" tormento di doverlo condividere con altri/e. E per parlare con cognizione di causa di "corna" bisognerebbe credo prima averle sperimentate sulla propria pelle, non per sentito dire.

    Anarchia dalle regole, tanto sociali quanto naturali: gli istinti.

    Quando si parla di "anarchia" si finisce quasi sempre col sovrapporre due concetti differenti: da una parte l'assenza di leggi come puro abbandono agli istinti, e dall'altra l'idea di una società capace di autogestirsi senza bisogno di autorità coercitive. Nel primo caso, un ritorno allo "stato animale" in cui ognuno fa ciò che vuole senza misura né responsabilità, non sarebbe anarchia ma caos.


    La tradizione filosofica e politica anarchica (da Bakunin a Kropotkin, fino a Tolstoj) ha invece sempre indicato l'anarchia come un modello possibile solo a patto di un uomo "nuovo": capace di morigerarsi da sé, di cooperare senza costrizioni esterne, di sostituire alla legge esterna un'etica interiorizzata. Non, quindi, un individuo che si lascia trascinare da pulsioni cieche, ma al contrario qualcuno che ha maturato un profondo senso di responsabilità personale e collettiva.


    Inutile quindi dire che un "poliamore" incentrato sul primo schema (purtroppo quello che solitamente viene inteso) non potrebbe che rivelarsi un "caos sentimentale" in grado solo di produrre effetti deleteri.

    Ora voglio dire una cosa sulla sicurezza/insicurezza che avrei già dovuto commentare prima.

    Io tendo a credere che la sua di questo ragazzo non sia insicurezza ma al contrario eccesso di sicurezza, e non è detto che sia sano, che sia una cosa buona, anzi...l'eccesso di sicurezza ti porta alla asocialità se non nel campo dell'anti-socialità.

    Quest'eccesso di sicurezza ti rende agli occhi degli altri - specie se ostentata - un quasi fenomeno da baraccone, perchè ti rende poco credibile, oltre che sbruffone ed antipatico.

    Lui se avesse voluto mandare il messaggio "ragazzi io con le ragazze ci so fare e voi no" avrebbe potuto dire "ok stasera ci sono però dopo una certa ora ho un impegno con amica" stop, tanto il messaggio era chiaro per chi voleva capire, ma almeno non sarebbe scaduto nell'antipatia o nel poco credibile.

    Personalmente credo che sicumera <> sicurezza e che la prima celi spesso timori, dubbi e fragilità.

    Quello che continua a sembrarmi assurdo è il dare del ballaro a qualcuno che non si conosce affatto, e di cui neanche l'opener ha partecipato di considerarlo un ballaro...

    Lu_Ca ha parlato di insicurezza, e mi sembra che la maggior parte degli interventi si sia inserita in questo filone, a prescindere dalla fondatezza delle presunte conquiste. Inoltre, se parliamo effettivamente di (più o meno) trentenni, certe espressioni risultano di una tristezza indicibile, anzi patetiche, e andrebbero solo commiserate.