Quando i sani non sanno di essere "malati"

Tipo che uno riesce a dare un senso alla propria vita e alla propria malattia... e magari lo trasforma in un lavoro?

Domani mi dedico.
Per stasera ve salutt, che c'è Marie Antoinette in televisione ed è un film che adoro. Specie la colonna sonora che mi sono debitamente scaricata da E mule e che ora sta nel mio lettorino mp3!!!!

Ciao...
Io penso che stiamo scrivendo su un Forum di Psicologia chiamato -NIENTEANSIA-...
qualche problemino...piccolo o grande che sia...prima o poi tutti ci siamo trovati ad
affrontarlo, quindi, SANI o malati, non lo so, io non penso di essere "ammalata", ma
per pensare questo, ho fatto anche gli accertamenti del caso, poi, che mi si possa
dire che ho una personalità -strana-, lo considero solo un complimento...quindi, a
meno che non si tratti di vere e proprie patologie che impediscono o limitano un corso
di Vita, secondo me, quando uno non -rompe- l'anima agli altri o non ha dipendenze
"strane" da qualche cosa, si può tranquillamente considerare SANO e lasciare il
termine MALATO a chi soffre veramente, e non per questo se la prende con gli altri...
o tende a -rovinare- la Vita anche agli altri, solo perché crede di essere nel "giusto"...
Quindi, ben vengano gli AMMALATI di normalità e anche i SANI per -caso-...
Un Pensiero Vero lo Dedico a chi Soffre Veramente e ne è Consapevole, ma fa di tutto
per Venirne Fuori senza "calpestare" o giudicare nessuno, e a chi pur con tutta la buona
volontà sa che dovrà lottare con i denti per rimanere in piedi...eppure Lotta senza
perdersi d'Animo...!
Non mi piace distinguere fra SANI e MALATI, almeno non in questo caso, ma forse fra
consapevoli o meno del proprio Essere...che può piacere o meno agli altri...!

Citazione da bandoss

sei affascinata dalle personalità "strane" ?

Dalla Mia...Sì...

Citazione da pazzamentesana

Non vi capita mai di incontrare persone SANE che non si rendono conto di essere MALATE ?

A parer mio chi SA di soffrire di una patologia e se ne fa un cruccio, VOLENDO riesce a sviluppare lati, caratteristiche che i SANI manco si sognano. Così presi dal loro star bene, ammalano il loro intimo nella NORMALITA'...

Che ne pensate ?

Per la brava sempliciotta che sono quando posso esserlo... mi sa che il malato dovrebbe essere "chi non si sente bene".

La cosa che continuo a non capire , nel rapporto fra salute-malattia-star bene-star male, è questa : vedo un mare di persone che DICONO LORO di non stare Bene. Poi ne vedo altre che , in un modo o nell'altro, stanno Bene. Fin qui ci siamo ?

E dunque : non ho mai capito perchè quelle che NON si sentono "Bene" hanno spesso la ricetta da suggerire a chi ... talvolta almeno afferma, e talatra certamente dimostra... di stare Bene.

Come dire : prima di parlare si "sani" e "malati".... non potrebbe valer la pena di essere moooolto sempliciotti e chiedersi giusto un secondino "sani e malati... secondo CHI ?".

Reply : sarebbe abbastanza logico considerare la cosa dal punto di vista di chi la vive.
O no?
O dobbiamo consierarci sani quando.... osserviamo tutta la precettistica, e siamo anche ottimi esecutori, MA..... ci ritroviamo a tu per tu col Vuoto ?

Non so se sono andata OT, nel caso mi scuso perchè non era assolutamente mia intenzione. (Mi sarebbe piaciuto chiarire le premesse e il dizionario da utilizzarsi )

Io di persone così ne ho incontrate eccome.
Ha ragione Lea, "sani" e "malati" secondo chi?
A volte la cosa è molto soggettiva. Per questo mentre un tempo mi commuovevo e ululavo: "lo devo aiutareeeee!!!!", oggi giro semplicemente alla larga da chi si sente benone e normalissimo mentre gira armato e sbudella a destra e a manca chi gli capita a tiro.
Io considero sano chi sta abbastanza bene con se stesso e con gli altri, e disturbato chi sta male con se stesso e pensa che la cosa dipenda dagli altri.
Ne consegue che considero "sano" chi ha un disturbo, ne è cosciente e cerca di ovviare (e questo è un comportamento da persona sana e intelligente) e malato chi ha duemila disturbi e ritiene di avere sacrosantemente ragione, continuando per la sua strada e facendo del male agli altri e di conseguenza a se stesso.
Coloro che appartengono a questa seconda categoria sono proprio quelli che producono i "malati", quelli che se ci vieni a contatto per un periodo sufficiente di tempo, dopo te ne torni a casa con qualche disturbo che forse prima non avevi, tipo l'autostima sottozero se sei fortunato o il disturbo post traumatico da stress se sei più sfigato!
Sono quelli che in terapia di coppia o in terapia familiare, se mai riesci a trascinarceli a calci nel sedere, dicono: Chi io? Noooo! Noooo! Io non ho niente, il pazzo/la pazza è lui/lei!!!!