omeopatia o medicina tradizionale?

  • ciao a tutti sono un ragazzo di 25 anni soffro di ansia e depressione da un po di tempo le cose stanno un po peggiorando.. sono andato per diverso tempo,due anni, da una psicologa ma non è servito a nulla.. recentemente tramite una mia amica sono andato da una dottoressa per curarmi con l'omeopatia il primo mese mi ha prescritto una cura unita a degli anticipatori di ansia per un esame ma non mi hanno fatto nulla infatti il mese dopo mi ha cambiato tutto perche non faceva effetto quest'ultima cura si tratta di acidum phosphoricum 6lm in crisi dopo un attacco di ansia in auto sono andato dal medico e mi ha prescritto Paroxetina EG ma che non ho ancora inizato a prendere... vorrei curarmi con l'omeoptia o con la medicina tradizionale ma non so quale delle due seguire. qualcuno di voi ha provato quel rimedio omeopatico che mi ha prescritto e sa dirmi se ha funzionato? mi piacerebbe avere un consiglio da chi ha provato sulla sua pelle questo rimedio.qualcuno di voi ha curato l'anisa o la depressione con rimedi omeopatici ed ha avuto benefici? (tralasciano i sentiti dire i soliti fiori di bach,camimille tisane ecc??)grazie mille!!! andrea

  • Mio parere, l'omeopatia puoi evitarla, non ho sentito nessuno che ne ha tratto benefici.
    Io non ho mai avuto problemi di ansia, se non periodici e dovuti a determinate circostanze, ma hai provato a coniugare una possibile cura farmaceutica con rimedi naturali non "medici"? Non dico che potresti fare yoga, ma cose del genere in modo costante e ripetuto per anni potrebbero essere efficaci.
    Cosa dici?

  • si beh potrei fare yoga come tante altre cose ma non stando bene e avvisando sempre sbalzi d'umore,stanchezza,ansia e depressione non mi viene tanto facile.. soprattutto trovo difficolta a prendere decisioni di qualsiasi tipo,ho sempre paura di trovarmi pentito perchè se poi accada di sbagliare mi mangio le mani in mille modi come se prednessi sempre le cose a cuore troppo!! vorrei provare con questo rimedio del medico altrimenti PAROXETINA EG,qualcuno di voi l'ha provato? grazie comunque per la risposta

  • trovo difficolta a prendere decisioni di qualsiasi tipo,ho sempre paura di trovarmi pentito perchè se poi accada di sbagliare mi mangio le mani in mille modi come se prednessi sempre le cose a cuore troppo!!

    questa sembra la risposta ad una spinta genitoriale, del tipo:- Compiacimi, cosi ti vorro' bene.
    Cioe' fai quello che desidero io.

    Ma puo anche essere una mamma insicura, asiosa, indecisa, che non sapeva bene cosa fare con te. E tu volevi in ogni modo rassicurarla e fare sempre quello che lei voleva, anche se non sapevi che cosa voleva. E forse tu gli somigli fisicamente e piscologicamente.

    Oppure in casa venivano ingiunzioni diverse, perche c'era disparita di vedute, e uno ti diceva una cosa, e uno l'altra, e tu volevi mettere d'accordo tutti e due, e soddisfare intrabi, per cui ti provavi sempre e non saper decidere e non saper bene cosa fare. E appensa decidevi di fare una cosa il dibbio ti assaliva.

    Comunque, a perte l'omeopatia, che va bene per i canarini, andrei cauto con questi farmaci.

    Se non hai ottimi motivi per cominciare cure, direi piuttosto di chiarirti un po' con te stesso, e invece di pensare ai sintimi, pensare a cio che li genere.

    Magari cercando una persona autorevole che possa infonderti sicurezzza. Chiunque sia. Positiva, ovviamente.

  • Per l'ansia e depressione direi medicina tradizionale intesa come terapia, non come psicofarmaci.
    L'omeopatia serve poco, anche se magari calma, ma non risolve.
    Lo so perchè io prendo i fiori di bach a volte, ma non contano come è contata la terapia.

    Per altri problemi (fisici, tipo mal di testa o stanchezza) forse possono servire anche i fiori bach, non so.
    Il magnesio per la stanchezza, forse, però è meglio.

  • Citazione

    vi ringrazio per questi consigli.. è tutto vero quello che dici per due anni una psicologa mi ha detto queste cose.. che continuo a dare voce ai miei genitori e che non lavoro per me stesso.. hai azzeccato forse in pieno e mi ha anche stupito la cosa evidentemente sono un libro aperto anche se non me ne rendo conto. quello che non ho mai capito è come mai il discorso nemmeno con la psicologa non andasse avanti,mi spiego meglio,presa consapevolezza che ho avuto queste problematiche da bambino,che mi hai confermato ,quali sono i punti per cambiare?quali sono le soluzioni o le cose da attivare per provare a cambiare? per questo ho smesso di andare dalla psicologa,in quanto non faceva altro che ribadirmi questo problema,ok mi avrà dato la consapevolezza rivelandomi le cause delle mie continue ansie e indecisioni ma nonostante ciò non vedo sbocchi.. tanto vale a questo punto non capirle nemmeno certe problematiche ai fini della sola consapevolezza. oppure su cosa posso lavorare? grazie ancora?

    questo e' il problema degli psicologi...
    Una volta trovato l'inghippo non sanno cosa indicare.
    Il problema sta nel fatto che molti di loro stessi non saprebbero che fare. Sia perche non hanno focalizzato uno strumento d'azione, sia perche' c'e' nella testa tanta teoria, ma poca esperienza di vita.

    La chiave di volta sta nell'energizzare l'adulto, cioe' la logica, la riflessione attiva, la riceca della soluzione, il problem solving. Imparare a giocare a scacchi, per esempio.
    Perche' l' esistenza e' questo: una partita di scacchi con la vita.

    Chiarito questo la tua attenzione dovrebbe rivolgersi al presente, imparando a valutarlo oggettivamente, il piu' oggettivamente possibile.

    Tutto cio che viene dal cuore deve essere valutato, prima di renderlo operativo. Dare spazio all'impulso vuol dire sacrificare tutto alla soddisfazione immediata, che poi si rivelera insoddisfazione profonda.

    MIsurare, pesare, contare, analizzare, sono operazioni razionali, cioe' adulte.
    Questo dovrebbe essere il tuo metro di misura.

    Rispondere di getto, assecondare un impulso, sottoporsi ad una pretesa acriticamente, sono operazioni del bambino adattato negativo.

    Ogni volta che ti trovi in una condizione di disagio metti in funzione l'adulto:- Cosa posso fare io, adesso, qui, con gli strumenti che ho?- La soluzione non dovra essere per il bene [il bambino], nemmeno per il giusto[genitore], ma per il meglio, cioe' cio' che e' piu adatto a risolvere il problema [l'adulto]

    Si tratta di allenamento. Piu' ti alleni piu' cambi i sentieri della mente. Piu ti rafforzi, piu diventi sicuro di te. Piu acquisti sicurezza meno ti senti confuso e dipendente.

    Se conosci quanche persona positiva, concreta e con esperienza, prendilo come tuo modello temporaneo.
    Se vuoi leggere qualcosa, fra i filosofi ci sono buoni insegnanti. Uno dei miei preferiti e' Epicuro.

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